Dopo le polemiche sollevate sulla stampa per la campagna informale a favore di Ingroia che si è sviluppata in rete, Groucho Marx scrive ad Ingroia dalla pagina di Anche noi votiamo rivoluzione civile e gli chiede di aprire una discussione sul copy right e diritto di atutore.
Caro Ingroia,
chi le scrive è un personaggio d'autore, nel senso che il mio trapasso ha consegnato alla storia il mio personaggio e cancellato il mio vero nome. In poche parole io non esisto più ma esiste il personaggio che ho creato qualche tempo addietro. Questo è ancora più vero in questo paese.
In Italia mi conoscono grazie al fatto che un autore che io stimo, mi ha “copiato ed incollato” dai film in bianco e nero per inserirmi in un fumetto. Mi sono ritrovato così, a condividere con un personaggio in giacca nera e camicia rossa un sacco di avventure contro morti viventi, demoni e tante altre creature che sono degli agnellini se penso ai mafiosi che lei ha combattuto ed ai politicanti che ammorbano le istituzioni di questi paese. Per me è stato come rinascere. Ero rimasto ad ammuffire in vecchi film che nessuno guardava più, e mi sono ritrovato in una esperienza fantastica in cui abbiamo riadattato tantissime pellicole, e toccato temi sociali importantissimi parlando con milioni di giovani.
Nessuno mi ha chiesto – sarebbe stato complicato vista la mia dipartita – il permesso per inserirmi in quel fumetto, ma queste sono cose che capitano, e penso che sia un bene. Io penso infatti che vada data a tutti la possibilità di far circolare le idee al di fuori del meccanismo del profitto, altrimenti non sarei un comico marxista e vorrei ragionare con lei, partendo proprio dalla vicenda che ha visto un paio di burloni comunisti prendersi gioco dell'intero sistema mass mediatico italiano per aprire una discussione sul tema del copy rght e del diritto di autore.
Un caro saluto
Groucho Marx.
P.S. Dott. ingroia lei lo sa che il matrimonio è la causa principale del divorzio?
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