venerdì 30 novembre 2018

Sulle lotte nella logistica. Appunti per un sindacalismo conflittuale

 
 
30 / 11 / 2018 global project
Per la rubrica «La maledizione di Adamo», dedicata al tema del “lavoro” nelle sue articolazioni contemporanee, pubblichiamo un articolo di Lorenzo Cini, Center on Social Movement Studies [COSMOS], Scuola Normale Superiore di Pisa).

Francia. Gilet gialli, tensione a Bruxelles: manifestanti arrivano sotto Commissione Ue. 60 fermi e 4 arresti.

Tensione a Bruxelles alla manifestazione organizzata dai gilet gialli, dove ci sono stati 60 fermi, di cui 4 arresti. Durante il corteo sono state date alle fiamme sue auto della polizia. 


F.Q.
Risultati immagini per Bruxelles alla manifestazione organizzata dai gilet gialliGli agenti hanno usato lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti – tra le 200 e le 300 persone – a ridosso del perimetro delle istituzioni federali e dove è vietato ogni tipo di corteo. 

La portavoce delle forze dell’ordine Ilse Van de keere ha spiegato che la sicurezza ha risposto ai manifestanti che lanciavano petardi e pietre contro di loro. Di altro parere i partecipanti al corteo: “È la polizia che ha iniziato”, ha detto un dimostrante.
Almeno una cinquantina di manifestanti è riuscita poi ad arrivare sotto il palazzo che ospita la Commissione europea a Bruxelles. La polizia li ha seguiti da vicino e li ha allontanati. Non ci sono stati episodi di violenza ma si sono sentiti dei petardi esplodere in lontananza. “Tutti insieme”, hanno urlato i dimostranti” e poi rivolgendosi alle forze dell’ordine hanno scandito: “Venite a prenderci”.

Roma. I lavoratori delle pulizie nelle scuole occupano via del Corso. La diretta audio. Chiedono al Governo di rispettare le promesse fatte in campagna elettorale. "Basta privatizzazione. Ci sono lavoratori che non prendono la busta paga da un anno".

Attimi di tensione poco fa al centro di Roma dove i lavoratori delle pulizie (organizzati da Usb)  hanno occupato via del Corso dopo l'ennesimo no ad essere ricevuti dai parlamentari della maggioranza di Governo.
 
Risultati immagini per incidenti manifestazione scuola roma E' stato proprio il M5S ad aver promesso in campagna elettorale l'assunzione presso le scuole dopo il fallimento della privatizzazione.
Alle 12.30 dopo una trattiva di un'ora i lavoratori hanno ottenuto di essere ricevuti in commissione Bilancio.

 
 
clicca qui per ascoltare l'intervista effettuata durante il ist in in via del Corso

Mafia & Iltalia. Mafia, 30 arresti a Foggia: imponevano il pizzo e anche l'ingaggio di un calciatore al club

Colpiti clan Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi-Francavilla. Il procuratore nazionale Antimafia, Cafiero De Raho: "Ai pochi coraggiosi imprenditori che hanno denunciato va tutto il nostro appoggio". 


repubblica.it
Mafia, 30 arresti a Foggia: imponevano il pizzo e anche l'ingaggio di un calciatore al clubColpo alla mafia foggiana da parte di polizia e carabinieri: da alcune ore è in corso un'operazione che vede impegnati oltre duecento uomini e che ha portato all'arresto di 30 esponenti di rilievo appartenenti a famiglie della criminalità organizzata della provincia. Le accuse ipotizzate dalla Dda di Bari che ha coordinato l'inchiesta, sono, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, tentato omicidio, estorsioni e armi.

Le misure sono scattate nei confronti di esponenti delle famiglie Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi-Francavilla. L'inchiesta che ha portato agli arresti, sostengono inquirenti ed investigatori, è la più importante operazioni antimafia degli ultimi anni a Foggia.

Mafie & Italia. ‘Ndrangheta, le motivazioni della sentenza Gotha: “Sistema allargato di potere tra cosche, massoneria e politica”.

La sentenza di primo grado colpisce il famoso “terzo livello”, il direttorio delle cosche, quella componente riservata della ‘ndrangheta che manovra i politici, decide dentro i palazzi delle istituzioni ed è legata ad ambienti massonici con i quali c'era un "osmotico scambio" di uomini e mezzi. Ai vertici delle "relazioni riservate" degli 'ndranghetisti c'era, secondo i giudici, l'avvocato "nero" Giorgio De Stefano, condannato a 20 anni con rito abbreviato.
‘Ndrangheta, le motivazioni della sentenza Gotha: “Sistema allargato di potere tra cosche, massoneria e politica”Al sesto piano del Cedir, sede della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, c’è chi ha descritto la sentenza “Gotha” come inimmaginabile 10 anni fa. Forse è così. Di sicuro con le inchieste “Mamma Santissima”, “Fata Morgana” e “Sistema Reggio”, il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e i sostituti della Dda Stefano Musolino, Roberto Di Palma e Walter Ignazitto sono finalmente riusciti in quello che, nello storico maxi-processo “Olimpia”, si riusciva solo a intravedere. È stato colpito il famoso “terzo livello”, il direttorio delle cosche, quella componente riservata della ‘ndrangheta che manovra i politici, decide dentro i palazzi delle istituzioni ed è legata ad ambienti massonici.

Migranti & Sicurezza. Con il Decreto Sicurezza diritti a rischio: tutti siamo chiamati a reagire.


Il Decreto Immigrazione e Sicurezza è legge. E la sua approvazione non mette solo a rischio i diritti dei migranti. Tutta la società civile è chiamata in causa per ridisegnare un'agenda politica dettata dalla paura e dall'esclusione.



Sono tre in particolare le novità del decreto che preoccupano: l'abrogazione della protezione umanitaria, la drastica trasformazione del sistema SPRAR, le modifiche alle procedure applicate in frontiera, rese inoltre sempre più inaccessibili alla società civile.

Cancellando la protezione umanitaria si compie un netto cambio di paradigma. Il permesso di soggiorno per motivi umanitari riusciva a dare risposta alle esigenze di protezione, che nascono anche da obblighi costituzionali e internazionali. La restrizione prevista dalle nuove norme, invece, ridurrà le possibilità di riconoscimento di tutela aumentando il numero di cittadini stranieri in condizione di cosiddetta irregolarità, esposti ai rischi della marginalità sociale.

Canapa. Nasce la New Canapa Economy, aumentano di 10 volte i terreni coltivati

Boom della canapa in Italia che nel giro di cinque anni ha visto aumentare di dieci volte i terreni coltivati, dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4000 stimati per il 2018 nelle campagne dove si moltiplicano le esperienze innovative, con produzioni che vanno dalla ricotta agli eco-mattoni isolanti, dall’olio antinfiammatorio alle bioplastiche, fino a semi, fiori per tisane, pasta, biscotti e cosmetici. 


coldiretti.it
E’ quanto emerge dallo studio Coldiretti “La new canapa economy” presentato al Seeds&chips 2018 di Milano, al Gate 3 del Mico (Milano Congressi, dove nello Stand S1 è stata allestita una mostra sui mille usi della pianta più versatile dell’agricoltura italiana che, grazie alle nuove tecnologie, entra in tanti modi diversi nella vita quotidiana della famiglie. Secondo le stime Coldiretti sono centinaia le nuove aziende agricole che hanno avviato nel 2018 la coltivazione di canapa, dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli V.G. Sicilia e Sardegna con il moltiplicarsi di esperienze innovative.

Canapa. La canapa è un’alternativa valida alla plastica, quando lo capiremo?

L'immagine può contenere: testoIl 24 ottobre scorso il Parlamento europeo ha approvato una proposta di Direttiva, elaborata dalla Commissione, sulla riduzione del consumo in tutta l’Unione europea dei prodotti di plastica usa e getta. Secondo i calcoli, questa tipologia di oggetti costituisce il 70% dei rifiuti presenti negli oceani, motivo di diverse problematiche urgenti, prima di tutto in termini di salute.










thevision.com Roberta Errico
A causa della sua lenta decomposizione infatti, la plastica si accumula nei mari, rilasciando piccoli residui che vengono ingeriti dalle specie marine ed entrano nella catena alimentare, di cui ovviamente è parte anche l’essere umano. Inoltre, l’inquinamento dei mari ha un impatto economico: il costo per l’Ue dei danni dovuti al degrado causato dalla plastica che si deposita sulle spiagge è stimato tra i 259 e 695 milioni di euro all’anno, e provoca ingenti perdite principalmente al settore turistico. La nuova normativa vieterà, a partire dal 2021, la vendita all’interno dell’Unione di articoli in plastica monouso come posate, bastoncini cotonati, piatti, cannucce, miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini.
Gli Stati membri entro il 2025 dovranno ridurre del 25% il consumo dei prodotti in plastica per i quali non esistono alternative.
Per quanto riguarda le altre materie plastiche, come le bottiglie per bevande, dovranno essere raccolte separatamente e riciclate al 90% sempre entro il 2025.
Tra gli europarlamentari contrari alla Direttiva – tra cui, tra gli italiani, alcuni esponenti del Partito democratico, di Forza Italia e della Lega – hanno denunciato l’eccessiva fretta, le mancate valutazioni sull’impatto economico e un presunto approccio ideologico della proposta di direttiva.
Uno dei temi che sta più a cuore a questa strana triade è l’effetto del divieto sull’occupazione, dato che in Italia operano 25 imprese che producono unicamente prodotti monouso in plastica.

"Alla scuola di Simone Weil: Sulla Germania totalitaria". Un incontro di studio a Viterbo.

Si è svolto la mattina di mercoledì 21 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sulla raccolta di scritti "Sulla Germania totalitaria" stesi da Simone Weil nel 1932-1933 e nel 1939. 
 
 
weil: sulla germania totalitaria"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo* 
 
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani della raccolta weiliana e si è riflettuto ancora una volta sulla figura e l'opera di Simone Weil, una delle fonti fondamentali della teoria e della prassi della nonviolenza in cammino.
L'incontro era parte di un ciclo di incontri di studio e di riflessione che la struttura nonviolenta viterbese dedica alla rilettura sistematica degli scritti di Simone Weil, ciclo che proseguirà nelle prossime settimane.
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Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu professoressa, militante sindacale e politica della sinistra classista e libertaria, operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti, lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a lavorare per la Resistenza. Minata da una vita di generosità, abnegazione, sofferenze, muore in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna come quella che precede non rende però conto della vita interiore della Weil (ed in particolare della svolta, o intensificazione, o meglio ancora: radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del 1938). Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia se amiamo la serietà come vita, Simone Weil ci commuove, ci dà nutrimento".

Mosca blinda il mar d'Azov, Kiev si appella alla Nato. E intanto Trump annulla l'incontro con Putin.

Europa 'ostaggio' del presidente russo e di quello ucraino Poroshenko. Con il presidente americano che invita a risolvere la situazione.


By Huffington Post
L'Europa, ostaggio di due presidenti: delle mire espansioniste di uno (Vladimir Putin) e di azzardati e pericolosi calcoli elettorali dell'altro, Petro Poroshenko. Con l'omologo americano Trump che, nel frattempo, si mette di traverso, cancellando l'incontro con Putin previsto a latere del G20 di Buenos Aires, per via dell'arresto da parte russa dei marinai ucraini.
Un "fiammifero" che rischia di far esplodere una nuova Guerra fredda, ma che intanto sta già generando parecchia tensione nell'est Europa. "A partire dalla sera del 28 novembre, i porti ucraini sul mare di Azov sono sotto blocco da parte della Federazione Russa", scrive su Facebook Volodymyr Omelyan, il ministro delle Infrastrutture dell'Ucraina. Omelyan ha poi aggiunto che le navi fermate, in entrata e in uscita, sarebbero 35 e che "l'obiettivo è semplice: bloccando l'accesso ai porti ucraini nel Mare d'Azov sperano di cacciarci dal nostro territorio".

Fondo Monetario Internazionale e Italia: raccomandazioni da maneggiare con cura.

Fondo Monetario Internazionale Secondo il FMI l’Italia dovrebbe riprendere il percorso delle riforme strutturali e del consolidamento fiscale, ma si tratta di ricette che continuano a dimostrarsi inefficaci e dannose.
Fondo-Monetario-InternazionaleÈ di qualche giorno fa il responso emesso dal FMI sullo stato di salute dell’economia italiana. Dopo aver preso atto dei peggioramenti congiunturali, i tecnici del FMI hanno manifestato grande preoccupazione per i rischi che corre il nostro Paese e grande scetticismo sugli effetti espansivi della manovra di Bilancio.
Secondo l’analisi del Fondo, lo scontro tra Roma e Bruxelles sui numeri della manovra di bilancio potrebbe condurre verso un peggioramento del differenziale di rendimento tra il BTP italiano e il BUND tedesco, con effetti negativi sul sistema bancario e sul mercato del credito. Per questa via, i presunti effetti positivi della manovra di bilancio potrebbero essere controbilanciati da un aumento del premio per il rischio, peggiorando i patrimoni delle banche e aumentando costo del credito per i mutuatari. Un’analisi non dissimile da quella di Blanchard e Zettelmeyer (2018), che, con un esercizio meccanico e con una previsione sul valore che può assumere lo spread nei prossimi mesi, metteva in luce come l’aumento dello spread più che compensava gli effetti positivi della manovra di bilancio. Inoltre, il FMI pone l’enfasi sui rischi che corre l’Italia relativamente al suo debito pubblico, che rende l’Italia estremamente vulnerabile agli shock.

G20 in Argentina. Salta l’incontro tra Trump e Putin, ma non è il solo problema.

Doveva essere il momento clou del vertice ma pare proprio che l’annunciato incontro tra Trump e Putin stia saltando.

Donald Trump salendo sull’Air Force One che stava portando porta al G20 in Argentina, aveva affermato che è un “ottimo momento” per incontrare il collega russo  Putin. Ma una volta decollato l’aereo, ha inviato un tweet annunciando di aver deciso di cancellare l’incontro previsto per sabato a Buenos Aires. Il pretesto è la crisi nel Mar d’Azov tra Ucraina e Russia. “Sulla base del fatto che le navi e i marinai non sono ancora stati restituiti all’Ucraina dalla Russia, ho deciso che la cosa migliore per tutte le parti coinvolte è cancellare il mio incontro precedentemente previsto in Argentina con il presidente Vladimir Putin. Non vedo l’ora di avere un altro vertice significativo presto, non appena la situazione sarà risolta!” ha twittato Trump.
Del resto al G20 che incomincia oggi a Buenos Aires al centro delle discussioni sembra esserci la guerra commerciale e la questione dei dazi, soprattutto nei rapporti tra Stati Uniti e Cina.

Libro. Darwin, Marx e il mondo globalizzato


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È stato recentemente pubblicato Darwin, Marx e il mondo globalizzato di Matteo Mameli e Lorenzo Del Savio (Meltemi, 2018). 
Il saggio elabora idee marxiane e darwiniane per parlare del passato e del futuro della globalizzazione e dello sviluppo umano. I temi che emergono sono tanti: disuguaglianze e tecnologie, populismo e mercati, cambiamenti climatici e biodiversità, migrazioni e reddito di base, guerra e carità, femminismo e mascolinità tossica, amore e sesso, transumanesimo ed eugenetica. 
La chiave di lettura è però una sola: gli autori mettono al centro della loro riflessione filosofica la “produzione sociale” e il suo potere di trasformare tutto, anche la natura umana. 
Per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo un estratto dall’introduzione e da uno dei capitoli conclusivi del libro.
  

 
micromega MATTEO MAMELI e LORENZO DEL SAVIO
La globalizzazione è fondamentalmente un processo di cambiamento della forma delle interazioni umane. Queste, o perlomeno una parte importante di esse, stanno diventando sempre più complesse e giungono ad avvolgere l’intero globo terrestre. Molte di queste interazioni sono produttive e cooperative. Lo sono nel senso che mettono insieme le abilità e gli sforzi di più individui, generando beni e valori che non sarebbe possibile produrre individualmente e separatamente, perlomeno non con la stessa efficacia. Interazioni di questo tipo sono cioè interazioni di produzione sociale, o produzione cooperativa.
Beni e valori sono le cose che permettono agli umani di realizzare i loro progetti e soddisfare i loro desideri. Alcuni beni e valori sono economici, li si può vendere e comprare; altri no. Quando si parla delle eccedenze e della ricchezza generata dalla produzione sociale, occorre includere tutti gli aspetti dei modi molteplici con cui gli umani cercano di dare senso e direzione alle loro vite. Ossia, oltre ai beni e ai valori economici in senso stretto, bisogna includere l’amore, l’amicizia, l’intimità, la salute, la conoscenza, l’educazione, il divertimento, l’arte, le libertà, le opportunità di esplorare ed esprimere se stessi, e più in generale tutte quelle cose che possono contribuire a realizzare progetti, a soddisfare desideri e al crearne di nuovi.

Salute & Informazione. Hiv, ritorno al passato: così l’Italia affonda tra ignoranza e discriminazione.

E' di nuovo tempo di sierofobia, come negli anni 80: untori, vestiti contaminati. E nell'indifferenza istituzionale aumentano i pregiudizi e la diffusione del virus.

Hiv, ritorno al passato: così l’Italia affonda tra ignoranza e discriminazione

Vestiti che bruciano e persone ai margini. Untori e peccatori. Non è una storia manzoniana ambientata nel 1600, ma l’Italia del 2018. Torna lo stigma verso per le persone sieropositive, quello degli anni Ottanta e della “peste gay”, quello della pubblicità progresso con l’alone viola minaccioso e ansiogeno che suggeriva: “Se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide”.

Se i media continuano a fare confusione tra HIV e AIDS (tra sieropositività e malattia), non va meglio dentro le istituzioni.
Dal punto di vista della prevenzione: il governo ritira l’emendamento alla legge di bilancio sulla distribuzione gratuita del preservativo agli under 26.
Da quello dell’informazione: quest’anno il ministero della Salute non comunicherà messaggi istituzionali durante la giornata mondiale contro l’AIDS. E non per ultimo, ad alimentare lo stigma anche la Procura della Repubblica di Catania: giorni fa fece discutere l’accusa all’ONG Aquarius di non aver smaltito gli indumenti dei migranti portatori di HIV.

Rsf: "Trenta giornalisti uccisi dalle mafie nell'ultimo anno".

Dai casi di Daphne Caruana Galizia e Jan Kuciak ai reporter vittime dei narcos in America Latina. L'organizzazione fa appello agli Stati perché garantiscano "appoggio e protezione" ai professionisti dei media che indagano sulle grandi strutture mafiose.

Rsf: "Trenta giornalisti uccisi dalle mafie nell'ultimo anno"Sono più di 30 i giornalisti uccisi da organizzazioni mafiose nel mondo tra il 2017 e il 2018. Lo rivela Reporters sans Frontières nel suo rapporto “I giornalisti, incubo della mafia”, frutto di un lavoro investigativo condotto negli ultimi mesi raccogliendo decine di testimonianze di reporter minacciati, o di parenti e amici di cronisti assassinati. Nelle interviste, i giornalisti vittime di intimidazioni (molti dei quali vivono sotto costante protezione della polizia) raccontano i dettagli del loro calvario: dalle aggressioni ai familiari ai tentativi di incendiare le loro abitazioni. E tutti concordano, segnala Rsf, sul fatto che le mafie, “che non sopportano la pubblicità, non si fermano davanti a nulla pur di far tacere i giornalisti che considerano troppo curiosi”.

Christophe Deloire, segretario generale dell’organizzazione, chiede che “gli Stati facciano tutto il possibile per fornire appoggio e protezione” a chi è finito nel mirino delle strutture mafiose. E fa appello a “non cadere nei ricatti, come ha fatto di recente il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, con Roberto Saviano, minacciando di togliergli la scorta, in reazione ad alcune critiche del giornalista”.

Le politiche climatiche producono vantaggi economici e occupazionali.

L'UNEP ha appena pubblicato il suo Rapporto "Emissions Gap 2018" nel quale documenta che complessivamente a livello mondiale i paesi non stanno adottando le misure necessarie per attuare l'Accordo di Parigi del 2015 sul clima.

Le emissioni mondiali di gas serra hanno raggiunto 53,5 miliardi di tonnellate di CO2equivalente.
Sembravano entrate in una fase di stabilizzazione fino al 2016, ma nel 2017 e anche nel 2018 sono di nuovo aumentate.
Per mantenere la traiettoria del riscaldamento globale entro i 2°C le emissioni mondiali dovrebbero essere ridotte di circa il 25% entro il 2030 e di circa il 50% per poter restare nella traiettoria di 1,5°C.
Secondo l'UNEP gli sforzi di riduzione delle emissioni di gas serra dei vari Paesi, per poter mantenere la traiettoria dei 2°C, dovrebbero essere triplicati rispetto ai livelli attuali.

Mafie. Lazio, 491 beni immobili confiscati alle mafie tornano a disposizione dei Comuni Anche la villa di Carminati a Sacrofano.

Di questa lista, 34 fra appartamenti e villini saranno gestiti direttamente dalla Regione, mentre gli altri saranno destinati ai vari Comuni di competenza, fra quelli che ne hanno fatto richiesta. Solo a Roma ce ne sono ben 154, mentre fra le altre città spicca Sabaudia con ben 42 immobili.

Lazio, 491 beni immobili confiscati alle mafie tornano a disposizione dei Comuni Anche la villa di Carminati a SacrofanoSarà il Comune di Sacrofano a decidere il futuro della villa dove viveva ‘er Cecato’ Massimo Carminati fino al giorno del suo arresto-show. Così come Virginia Raggi e i suoi dovranno trovare una destinazione e un gestore idonei per cambiare la storia della villetta di Morena, appartenuta al boss della camorra “romana”, Michele Senese. Stessa cosa per i tanti appartamenti dei clan sinti come i Casamonica, gli Spada e i Di Silvio.
Sono 491 i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata tornati nella disponibilità della Regione Lazio e per i quali i comuni hanno fatto richiesta di riassegnazione, per un valore totale di oltre 84 milioni di euro.
Di questa lunga lista, 34 fra appartamenti e villini saranno gestiti direttamente dalla Regione, mentre gli altri saranno destinati ai vari Comuni di competenza, fra quelli che ne hanno fatto richiesta.
Solo nella città di Roma, ad esempio, ce ne sono ben 154, mentre fra le altre città spicca Sabaudia, località marittima in provincia di Latina, con ben 42 immobili.

giovedì 29 novembre 2018

Omicidio Regeni, la lezione della Procura di Roma

 
 http://enricocampofreda.blogspot.com/
Di fronte al collaborazionismo della Farnesina nella gestione Alfano (e governo Gentiloni), al silenzio omertoso di palazzo Chigi abitato da Renzi, Gentiloni e ora da Conte sui mille e passa giorni di bugie e depistaggi che pesano come macigni sull’omicidio di Giulio Regeni l’unica a muoversi è la Procura di Roma di Pignatone e Colaiocco.

Scuola. Un venerdì di lotta e di mobilitazione: il governo è chiamato alla “prova finestra”.

Saranno quattro i luoghi di incontro delle mobilitazioni che l’Unione Sindacale di Base ha organizzato venerdì 30 novembre a Roma.
Studenti e professori in sciopero saranno in Viale Trastevere, al MIUR dalle ore 10.00 per rivendicare una scuola laica, pubblica, di qualità e senza alternanza con il lavoro gratuito.
  • A Montecitorio alle 10,30 i lavoratori ex LSU ATA per rivendicare finalmente la loro definitiva stabilizzazione dopo decenni di precarietà
  • Sempre alle 10.00 al MISE si ritroveranno i lavoratori APU, una nuova creatura della precarietà campana, che rischiano a giorni di tornare a casa senza alcuna prospettiva.
  • Al Ministero della Funzione Pubblica, a Piazzetta Vidoni, nonostante l’assurdo divieto di sciopero imposto dalla Commissione di garanzia, gli educatori professionali e le cooperative sociali sempre alle 10,00 a chiedere la re-internalizzazione dei servizi e del personale e a respingere le leggi Lorenzin ed ex Iori che impongono, agli educatori professionali, il possesso della laurea per continuare ad operare.

"Dl Sicurezza, il Prc invita sindaci, giudici e funzionari di polizia a disobbedire". Intervento di Maurizio Acerbo

http://www.controlacrisi.org

Il governo "Salvini-De Maio" dopo aver portato a casa la legge della vergogna, il "Pacchetto Sicurezza"(dl 113) convertito in legge con 336 voti, che stravolge la Costituzione per quanto riguarda i diritti dei migranti e gli spazi di democrazia per chi dissente o è povero, ha deciso di portare su scala globale le proprie posizioni xenofobe. Salvini non andrà infatti a Marrakech dove sarà ratificato il "Global Compact" promosso dall'Onu per favorire, anche se in maniera labile, la possibilità per i richiedenti asilo di uscire regolarmente dai paesi in fuga. La stessa posizione del presidente USA a cui sempre più spesso i gialloverdi sembrano volersi ispirare. Un altro passo per portare l'Italia fuori dalla comunità internazionale, per aumentare diseguaglianze e repressione, per produrre nuovi lutti. In due giorni due scelte di cui pagheremo a lungo le conseguenze.

Bifarini: squadristi dello spread, se li smentisci ti oscurano

http://www.libreidee.org

Ilaria BifariniLe élites europee e italiane vogliono mantenere lo status quo. Lo fanno per propagandare con il controllo dei media questo modello economico che risulta perdente, sminuendo e ridicolizzando ogni piano alternativo e anche chi la pensa in modo differente. Lo fanno fin nel dettaglio con un macchina del fango sistematica. Il piano del nuovo governo italiano non sembra così radicale? Infatti non lo è, ma occorre comunque ridicolizzarlo. E’ un primo passo e una manovra che va in un’altra direzione rispetto alle precedenti. Ma la ridicolizzazione è architettata fin nei minimi particolari, cosa che fanno anche nei confronti delle persone (è stato fatto anche a me), anche se chi la esercita è minoritario nel paese. La maggioranza degli italiani non crede in queste ricette. Dopo una recente serata a “Otto e mezzo”, su La7, sono stata bersagliata, intimidita, derisa da importanti giornalisti e potenti economisti. Una sorta di bullismo mediatico, così volgare da lasciarmi senza parole. Faccio un esempio su un comportamento che ritengo significativo. Il vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli (ex conduttore del Tg1 ed esponente del Pd) si è scomodato per me, bloccandomi su Twitter e taggando il contenuto di un suo tweet al Parlamento Europeo, dove dice che se mi invitano in tv gli italiani potrebbero precipitarsi a ritirare i loro soldi dalla banca. Non pensavo di essere così potente. Si vede che la verità non si può dire in Tv.

ITALIA: è ora di far causa alla BCE per recuperare i soldi

http://centralerischibanche.blogspot.com/

a cura di Marco Saba

BCE: quando ti svelano il trucco, non è più divertente...

Rispetto alla situazione di drammatica austerità che si sta prolungando ed aggravando in Grecia,Olivier De Schutte, già relatore speciale delle Nazioni Unite per il diritto all'alimentazione, ha prospettato il ricorso all'art.340 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea che dice:

Articolo 340

La responsabilità contrattuale dell'Unione è regolata dalla legge applicabile al contratto in causa.

In materia di responsabilità extracontrattuale, l'Unione deve risarcire, conformemente ai principi generali comuni ai diritti degli Stati membri, i danni cagionati dalle sue istituzioni o dai suoi agenti nell'esercizio delle loro funzioni.

Inside Job (si possono attivare i sottotitoli in italiano)

Germania, quelli troppo bravi. Perquisizioni nel quartier generale di Deutsche Bank a Francoforte: “Aiuti ai clienti a riciclare soldi in paradisi fiscali".

L'indagine nasce dall'inchiesta sui Panama Papers.

La procura tedesca ha ordinato la perquisizione di sei uffici della Deutsche Bank, che ha il quartiere generale a Francoforte, nell'ambito dell'indagine per riciclaggio che vede coinvolti almeno due dipendenti del gruppo.
Lo riferisce la procura tedesca. Secondo quanto svelato dall'inchiesta giornalistica Panama papers, il sospetto è che la prima banca tedesca - ha spiegato il procuratore in una nota - abbia "aiutato alcuni clienti a creare società nel paradiso fiscale" per riciclare denaro.
Al raid hanno preso parte almeno 170 persone tra agenti di pubblica sicurezza, magistrati e funzionari amministrativi e dell'ufficio fiscale. Secondo i procuratori al centro dell'indagine vi è un'unità Deutsche con sede nelle Isole Vergini britanniche,a la quale, solo nel 2016, ha trattato più di 900 clienti e 311 milioni di euro. "Il sospetto - rivelano gli inquirenti - è che Deutsche Bank AG sostenesse i clienti nella creazione di imprese offshore nei paradisi fiscali".

Rivoluzione digitale, per non diventare merci dobbiamo promuovere una tecnologia etica.

Giuristi per il lavoro Luisa Cozzi *
Rivoluzione digitale, per non diventare merci dobbiamo promuovere una tecnologia eticaUn processo innovativo senza etica, o semplicemente un comportamento che non tenga conto della variabili intangibili, sta mostrando di non essere in grado di soddisfare quel ruolo sociale che in una visione moderna gli compete. Tutto questo in attesa di una legislazione che ancora arranca, intenta a inseguire invece di prevenire.
Morale, etica, responsabilità e diritto
Ma cerchiamo di spiegare meglio un concetto che collegato alle responsabilità aziendali altamente tecnologiche e innovative non è di così facile comprensione. Innanzitutto cosa significa ai nostri giorni essere un’azienda che si occupi di innovazione tecnologica in modo etico? Come si possono coniugare i due aspetti, uno legato al business e al cambiamento necessario in atto, l’altro più legato all’aspetto “morale”, sempre ammesso che morale possa definirsi un’azienda? Per rispondere a questa domanda, dovremmo prima di tutto fare in modo che morale, etica, responsabilità e diritto convergano sinergicamente e facciano fronte comune, senza però aspettarci che siano solo enti e istituzioni private (come le società di capitali) a gestire il mix vincente, così composto:
1. Morale come insieme di regole e comportamenti comuni e condivisi che stabiliscano, in coscienza, cosa è bene e cosa è male, giudicando in modo imparziale e oggettivo.

Demofobi, euroinomani e turboglobalisti. Ecco come stanno uccidendo la democrazia.

Filosofo
Demofobi, euroinomani e turboglobalisti. Ecco come stanno uccidendo la democrazia La classe dominante e il suo ceto intellettuale di completamento sono ab intrinseco demofobi: i loro interessi sono antipodici rispetto a quelli delle masse nazionali-popolari. Essi oggi esprimono il loro odio di classe verso queste ultime con la categoria di “populismo”, con cui viene accusato indistintamente chiunque non assuma lo sguardo dall’alto proprio dell’aristocrazia finanziaria.
Sotto questo profilo, è inconfessabilmente conservato il significato primigenio del termine: “populisti”, infatti, erano in origine, nella Russia a cavallo tra il 1860 e il 1880, i socialisti che aspiravano ad “andare verso il popolo” – espressione che costituirà per Gramsci la base del nazionale-popolare e della riforma morale -, per alfabetizzare le masse e per favorirne l’emancipazione.
È esattamente questo aspetto paideutico ed emancipativo che l’élite demofobica non può oggi accettare. 
Essa, com’è ogni giorno più evidente, opera affinché le masse permangano nella propria passività inconsapevole, prive di orizzonti emancipativi e di strategie del conflitto corale, distratta dallo spettacolo mediatico sempiterno, in balia di microconflitti orizzontali in seno alla stessa massa damnata degli sconfitti e disposta eventualmente a battersi unicamente in nome della conservazione delle proprie robuste catene.