lunedì 31 marzo 2014

Intervista di Intelligonews a Ferrero: “Il Senato di Renzi? Un parco giochi per due partiti… E’ il programma di Craxi”

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Si schiera apertamente contro la riforma del Senato il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero, intervistato daIntelligonews : «L’idea che i problemi dell’Italia derivino dal fatto che ha due Camere è semplicemente una bugia. Chiudendo il Senato non risolve nulla, Renzi è un vero depistatore di massa».
Scontro Renzi-Grasso sulla riforma al Senato?
« Renzi ha un piglio iper Berlusconiano quindi chiunque si frapponga alla sua idea viene considerato un nemico. In una democrazia si discute, soprattutto su una modifica costituzionale piuttosto pesante. C’è un elemento pesantemente autoritario da parte di Renzi che coniuga arroganza e ignoranza. Anche gli Stati Uniti sono un sistema a bicameralismo perfetto, non è vero che siamo l’unico Paese, lui rischia di credere alle stupidaggini che dice. L’idea che i problemi dell’Italia derivino dal fatto che ha due camere è semplicemente una bugia, Renzi dà degli obiettivi finti agli italiani perché non affronta quelli veri. Farebbe molto prima a seccare gli F35 o a sforare il 3%. Dove ci sono i poteri veri, lui abbaia ma non morde e dà degli obiettivi incongrui rispetto a ciò che dice. Chiudendo il Senato non risolve nulla, è vero un depistatore di massa ».
Per quanto riguarda gli F35 però si parla di una diminuzione.

Auguri compagno Pietro.Ferrero:"Nel segno delle tue battaglie"

www.controlacrisi.org/
Oggi, 30 marzo, il compagno Pietro Ingrao compie 99 anni. Nel fargli gli auguri vogliamo ringraziarlo per quanto ha fatto nel corso della sua vita per rendere vivo e desiderabile il comunismo. 

Se continuiamo a batterci per la libertà e la giustizia, se domani saremo in piazza a raccogliere le firme per presentare la lista Tsipras, è anche per questo: perché ci riconosciamo nelle battaglie fatte da Ingrao e da tanti altri oscuri compagni e compagne, sono la nostra storia e non vogliamo che il loro lavoro e i loro sacrifici finiscano nel nulla. 
Walter Benjamin parlava della capacità di rammemorazione e io penso che questa capacità non dobbiamo perderla. Auguri Pietro!

Paolo Ferrero
http://www.contropiano.org
L’Italia in guerra: le amnesie dell’ex ministro Mauro
Nella puntata di Servizio Pubblico di giovedì scorso (27 marzo) è andato in onda un forte scontro verbale tra Gino Strada e Mario Mauro, senatore e Ministro della Difesa durante il governo Letta. Di fronte alle accuse di servilismo nei confronti degli USA lanciategli dal fondatore di Emergency, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento italiano nella guerra in Afghanistan, l’ex Ministro ha difeso la totale legittimità, dal punto di vista legale, di quell’intervento.
In particolare, il senatore Mauro ha affermato: “Per me l’Afghanistan è un intervento legittimato anche attraverso le Nazioni Unite”.Di fronte poi alle precisazioni di Gino Strada, secondo cui non c’era stata nessuna risoluzione del Consiglio di Sicurezza tra l’11 settembre e il 7 novembre (data in cui il Parlamento italiano ha votato l’intervento militare in Afghanistan) l’ex ministro ha rivendicato il forte collegamento esistente tra le due date - “il 7 novembre è figlio dell’11 settembre” - asserendo infine l’esistenza di motivi umanitari quale base giuridica dell’intervento armato.

Più precari, meno produttivi. Così Renzi affonderà il Paese

http://temi.repubblica.it/micromega-online

di Paolo Pini

Tra le numerose critiche che abbiamo sollevato al primo decreto Lavoro dell’era Renzi-Poletti ("Diamo credito a Renzi?" e "Errori e illusioni della Renzinomics"), vogliamo qui ritornare su una che ci sembra di particolare rilevanza per i deleteri effetti che la liberalizzazione dei contratti a termine rischia di produrre nel medio-lungo periodo per l’economia italiana ed il lavoro in particolare.

Si tratta degli effetti sulla produttività del lavoro. È talmente noto il declino della produttività italiana che sembra quasi inutile ritornarvi, ma siamo costretti a farlo proprio a causa di questo “malefico” decreto.

Guardiamo i grafici che seguono, tratti dal recente volume di Comito, Paci e Travaglini (Un paese in bilico, Ediesse 2014, pp.55-56).

Turchia, DNS fantoccio al servizio della censura

http://punto-informatico.it/

Gli ISP locali si sono sostituiti ai servizi di DNS alternativi scelti dai netizen turchi per aggirare i blocchi. Mentre Erdogan festeggia l'esito delle elezioni, informarsi è sempre più difficile
Roma - Mentre i cittadini si apprestavano a manifestare le loro preferenze per le elezioni amministrative che tante turbolenze hanno creato in Turchia, Google ha denunciato al mondo l'intercettazione dei propri server DNS: i provider turchi avrebbero messo in campo ogni risorsa perché la morsa sulla Rete voluta da Ankara rimanesse serrata.

Google non denuncia esplicitamente le autorità: "abbiamo ricevuto diverse segnalazioni credibili e abbiamo confermato con le nostre indagini - afferma Mountain View in un post sul blog ufficiale dedicato alla sicurezza - che il servizio di Domain Name System di Google è stato intercettato dalla maggior parte degli ISP turchi".

«No, il Senato non sarà più elettivo».

corriere.it di ALDO CAZZULLO

«Il Senato non deve essere eletto, se non passa la riforma finisce la mia storia politica. Se Pera o Schifani avessero lanciato avvertimenti come Grasso, la sinistra avrebbe fatto i girotondi sotto Palazzo Madama». Matteo Renzi, in un’intervista al Corriere, reagisce così alle parole del presidente del Senato sulla riforma. «Basta con i professionisti dell’appello - insiste -, ho giurato sulla Costituzione non su Rodotà e Zagrebelsky. Se vogliamo ribaltare burocrazia ed establishment dobbiamo partire dalla politica».

La grande sete di fine secolo: il clima malato presenta il conto.


La grande sete di fine secolo: il clima malato presenta il conto
Nel 2100 un miliardo di persone senza acqua sufficiente nelle città. In aumento alluvioni e carestie. Scenari catastrofici (e vie di fuga) nel rapporto del gruppo Onu premiato con il Nobel nel 2007.


Un miliardo di persone nella trappola delle città assetate. Due miliardi in più di bocche da sfamare sul Pianeta e una produzione di mais, riso e grano che crolla del 2 per cento ogni 10 anni. Fino a 187 milioni di profughi costretti ad abbandonare le loro case per fuggire dall'acqua che avanza. Fino al 9 per cento del Pil globale risucchiato dalla lotta contro la risalita del mare.










Sarà l'impatto, a fine secolo, del cambiamento climatico nell'ipotesi di un aumento di 5 gradi rispetto ai livelli pre industriali: uno scenario in linea con le scelte presenti, cioè con un'economia che non riesce a frenare l'uso di combustibili fossili e continua ad aumentare le emissioni serra. Lo hanno firmato gli scienziati dell'Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change), il gruppo di lavoro Onu premiato con il Nobel per la pace.

Brescia, discarica ex Piccinelli. Arpa: “Acque contaminate da scorie radioattive”.

Brescia, discarica ex Piccinelli. Arpa: “Acque contaminate da scorie radioattive”La relazione dell'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, che ilfattoquotidiano.it ha potuto leggere, risale al 6 ottobre scorso. Si garantisce che non c'è pericolo per gli acquedotti "perché pescano da una seconda falda". Ma il collega geologo: "La falda è una sola.

 Per monitorare il sito attuamente non esiste un dispositivo che segnali in tempo reale i movimenti della falda. L’Arpa nel giugno scorso lo aveva chiesto al Comune di Brescia, che non ha ancora provveduto. Pochi giorni fa, per far fronte alle emergenze ambientali, la consigliera M5S Laura Gamba ha presentato un emendamento per destinare 820mila euro per gli interventi urgenti di bonifica. Una scelta condivisa e rilanciata anche da Legambiente. Ma l’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza di centrosinistra: quei soldi verranno utilizzati per la ristrutturazione di una piazzetta del centro storico.


È bastata una pioggia più intensa ed è successo il peggio: una massa di polveri radioattive, interrate in una discarica abusiva a Brescia, è finita a contatto con la falda acquifera della città. Lo scrive l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in un report sull’ex cava Piccinelli, uno dei siti contaminati più pericolosi della regione Lombardia secondo le autorità sanitarie: un’ex cava alle porte di Brescia in cui negli anni ’90 sono state sversate scorie di alluminio contaminate dal Cesio 137 fino a mille volte oltre i limiti per il terreno. Rifiuti radioattivi che da anni minacciano la falda acquifera. L’Arpa tranquillizza i cittadini escludendo la contaminazione poiché “gli acquedotti pescano da una seconda falda ad una profondità maggiore”. Ma il geologo dell’Agenzia Gian Paolo Oneda pochi mesi prima scriveva che “la falda è una sola”. Ad aumentare le preoccupazioni è la mancanza di un dispositivo di controllo dei movimento dell’area interrata.

domenica 30 marzo 2014

Francia, elezioni amministrative: destra in vantaggio. “Rimpasto di governo”

I dati del ministero dell'interno segnalano un aumento dell'astensionismo rispetto al primo turno di domenica 23 marzo. Marine Le Pen: "Da oggi siamo il terzo grande partito nel Paese". A Parigi vincono i socialisti con Anne Hidalgo, la prima donna a guidare la capitale.

Marine Le Pen“Da oggi siamo il terzo grande partito nel Paese”. Marine Le Pen,  leader del Fronte nazionale, esulta per i risultati – ancora parziali – dei ballottaggi alle amministrative francesi, e spiega di avere conquistato sei città e “forse 1.200 consiglieri municipali”. Una sconfitta dura per il partito di Hollande, che è “una punizione severissima da prendere molto sul serio” per la dirigente socialista Segolene Royal. E che ha già prodotto il primo risultato: il ministro delegato all’Economia sociale e solidale, Benoit Hamon, ha dichiarato alla radio Rtl che domani ci sarà un rimpasto di governo. Una decisione che arriva a meno di due mesi dalle elezioni europee di maggio, dato il timore di una nuova batosta per il partito socialista e ad un’affermazione del Front National che, ai temi nazionalisti e anti immigrati, affianca quelli dell’antieuropeismo. Soddisfatto anche il presidente del partito di centrodestra Ump, Jean-Francois Copé: ”E’ una grande onda blu, la prima grande vittoria dell’Ump in un’elezione locale”.
Il secondo turno delle amministrative francesi in 6.455 comuni ha registrato una bassa affluenza. L’astensione è stata fortissima, come domenica scorsa, attorno al 38%. Nel secondo turno delle elezioni locali del 2008 alla stessa ora l’affluenza era stata maggiore, registrata al 54,45%.  Alla prima tornata del 23 marzo gli elettori hanno punito il partito socialista del presidente Francois Hollande, segnato un’avanzata della destra tradizionale dell’Ump e una forte affermazione dell’estrema destra del Front National, partito più votato in 18 municipalità. Il voto riguarda complessivamente 36mila municipalità per la scelta dei sindaci e i consiglieri comunali.

ACER VERITON N VN2620G OTTIMO NETTOP FREEDOS (circa 220 euro)

http://www.lffl.org

Vi presentiamo Acer Veriton N VN2620G un'interessante personal computer compatto dotato di processore Intel Dual Core e disponibile senza sistema operativo / FreeDos.

Acer Veriton N VN2620G
Acer è un'azienda produttrice che da anni rilascia modelli di pc desktop e portatili con Linux preinstallato o senza sistema operativo / FreDos. Tra i pc commercializzati con FreeDostroviamo anche la serie "compatta" Verition N, sistemi in grado di adattarsi a a qualsiasi area di lavoro e, grazie alla loro flessibilità, ottimizzano ulteriormente lo spazio. Acer Veriton serie N può essere sistemato orizzontalmente oppure verticalmente grazie alla base inclusa con il dispositivo oppure (tramite supporto VESA),montato sul retro di un televisore, monitor pc oppure su una parete.

Da notare inoltre che Acer Veriton N VN2620G dispone di hardware supportato per le più diffuse distribuzioni Linux (all'estero questo Nettop viene rilasciato anche con Linpus Linux), anche se FreeDos incluso con il personal computer troviamo anche un DVD con i driver per installare Microsoft Windows (i driver sono comunque disponibili anche dal portale ufficiale ACER).

Ecco le principali caratteristiche di Acer Veriton N VN2620G:

Costituzione, Renzi fucina di tutti i mali

http://www.ilfattoquotidiano.it
di  | 29 marzo 2014

Ennesimo appello di costituzionalisti nati con la costituzione in culla al fine di denunciare la gravissima ‘deriva autoritaria’ in atto nel nostro paese. Il Senato, pochissimi se ne erano accorti, diventa nelle grida dei professori, un ramo del parlamento che ci ha salvato in non poche occasioni dalla catastrofe politica e costituzionale. 
Parrebbe, quindi, che il bicameralismo perfetto, che sappiamo essere una eccezione sul globo terraqueo, rappresenti, in realtà, la ragione per cui l’Italia è quel bel  paese che è,  mentre il resto del mondo che non presenta nulla di simile, è un water democratico a certezza autoritaria.
 
Lasciamo perdere il non residuale fatto che gli stessi costituzionalisti ad ogni solstizio ed equinozio firmano un qualsiasi appello contro una qualsiasi deriva autoritaria. Lasciamo anche perdere il semplice fatto che la locuzione “deriva autoritaria“ ormai da noi è usata con la stessa facilità con cui ordiniamo un caffè: quello che mi sembra pretestuoso e troppo cattedratico nella sua arroganza, riguarda il fatto che questo paese dovrebbe immobilizzarsi ancora per un centinaio di anni, ad ascoltare i professori, perché se il presupposto è che abbiamo la costituzione più bella del mondo ogni vagito teso a metterla in discussione comporterà, ancora una volta, una deriva autoritaria o un peggioramento.

Patrimonio culturale, Montanelli aveva già scritto tutto

http://www.ilfattoquotidiano.it
di  | 29 marzo 2014

“Un soprintendente è tenuto a compiere sopralluoghi, controllare perizie, dirigere i lavori, pubblicare studi, redigere piani paesistici, ma soprattutto resistere ai privati che vorrebbero distruggere tutto per rifarlo in vetrocemento, quasi sempre con l’assenso e l’appoggio delle autorità”.
Resistere ai privati”: chi lo sostiene oggi è un talebano, statalista, comunista. A scriverlo, invece, era il liberalissimo Indro Montanelli, in un memorabile articolo comparso sul Corriere della Serail 12 marzo 1966. Oggi, invece, un giornale come Repubblica scrive che “troppo spesso le soprintendenze diventano fattori di conservazione e di protezionismo in senso stretto, cioè di freno e ostacolo allo sviluppo, alla crescita del turismo, e dell’economia”, sul Corriere si invoca un giorno sì e l’altro pure l’intervento salvifico di quegli stessi privati, Matteo Renzi ripete a macchinetta che “Sovrintendente è una delle parole più brutte di tutto il vocabolario della burocrazia. Stritola entusiasmo e fantasia fin dalla terza sillaba”.
L’entusiasmo e la fantasia di chi – tra il 1966 e oggi – ha sepolto questo Paese sotto una colata di cemento. L’attualità dell’articolo è devastante, perché tutto è rimasto come allora: il bilancio miserabile del patrimonio, gli stipendi da fame e la solitudine dei soprintendenti, “pochi eroi, sopraffatti dal lavoro e senza mezzi per svolgerlo”. Montanelli vedeva che il vero problema era – ed è tuttora – la disparità dei mezzi tra i difensori del bene comune e quelli degli interessi privati: “I loro uffici sono letteralmente assediati da orde di impresari, ingegneri, architetti, geometri e altri guastatori. Nel periodo del ‘ boom’ edilizio il soprintendente ai monumenti della Liguria, Mazzino, esaminò in un anno 10 mila progetti con l’aiuto di un solo architetto. Il suo collega di Sassari, Carità, deve difendere da solo circa mille chilometri di costa che, a lasciar fare agli speculatori e ai progettisti a quest’ora sarebbero già un’immensa Ostia. E mentre gli speculatori hanno a disposizione i migliori giuristi per redigerlo, il Soprintendente deve farlo con l’aiuto del bidello e della custode”.

Bye bye, Windows XP: difese obsolete

http://www.zeusnews.it

hacker 1È partito ufficialmente il conto alla rovescia per Windows XP. Microsoft ha annunciato che il supporto ufficiale per Windows XP e Office 2003 terminerà ad aprile 2014, e gli utenti sono invitati a passare ad un sistema operativo più moderno.
La fine del supporto significa che Microsoft non rilascerà più patch per correggere le vulnerabilità del software. Anche se verranno riscontrati gravi problemi in XP o Office 2003, o se i criminali informatici prenderanno di mira bug precedentemente sconosciuti, Microsoft non rilascerà alcun aggiornamento dopo aprile per affrontarli. L'ultimo aggiornamento per Windows XP sarà rilasciato come parte del Patch Tuesday di Microsoft, l'8 aprile 2014.
Bari Abdul di ZoneAlarm spiega ai lettori di Zeus News: "Il computer potrebbe funzionare bene e potrete essere in grado di fare tutto ciò che serve, controllare la posta elettronica, navigare sul Web , lavorare su documenti e fogli di calcolo così da essere contenti di rimanere con XP".
Continua Abdul: "Il problema è che il panorama delle minacce è cambiato radicalmente, e restare con XP dopo la fine del supporto espone a un numero crescente di malware e attacchi web-based."

Altan, gli ultimi due mesi.

Vignetta di Altan numero 13

TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) : il Pianeta al servizio delle multinazionali



La crisi sovverte e modifica il quadro geopolitico internazionale, mutando i rapporti di forza a livello internazionale e rimettendo in discussione egemonie storiche, sinora date per indiscutibili.

di Marco Bersani, da italia.attac.org
 Da una parte le nuove potenze emergenti del Sud del mondo, quali Brasile, India, Sudafrica e Messico continuano a crescere e sviluppare il proprio mercato interno, rivelandosi difficilmente controllabili attraverso gli strumenti vecchi dei Forum internazionali, come il G20, e, in alcuni casi, rafforzando la costruzione di nuove aree commerciali regionali sottratte all’influenza statunitense, come l’area Mercosur in America Latina; dall’altra, sul versante pacifico, l’asse economico e geo-politico tra il gigante cinese e la Russia si va prepotentemente affermando come epicentro degli equilibri mediorientali ed asiatici, in una graduale scalata al ruolo di leadership globale. Recenti statistiche affermano come la produzione economica combinata di Brasile, Cina e India supererà entro il 2020 quella di Canada, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, e come, entro il 2030, più dell’ 80% della classe media del mondo vivrà a sud.

Approfondimento. Manca il pensiero sul futuro. Intervista a Umberto Galimberti.

galimberti-umbertoCome interpretare una condizione d’essere in cui prevalgono le estasi temporali del passato e del presente e manca il pensiero del futuro? Come concepire il lavoro della consulenza filosofica o il sempre più difficile rapporto fra generazioni? Questi sono solo alcuni dei temi percorsi da Umberto Galimberti in questa intervista, in cui vengono anche toccati i temi più tradizionali della sua riflessione.


micromega di CARLO CROSATO


Nel suo L’ospite inquietante, lei sostiene che i giovani, «anche se non sempre ne sono consci, stanno male»[1]. Leggendo questa sola riga di apertura con uno spirito superficiale, si potrebbe pensare che, se uno non si accorge di star male, è proprio perché non sta male: perché allora convincerlo che sta male?
I miti del nostro tempo[2], dall’altra parte, sembra sostenuto dall’idea che il malessere dell’uomo contemporaneo sia causato da una carenza di riflessione, di pensiero.
Si può dunque dire che il dolore dell’uomo d’oggi è causato proprio dal non accorgersi di star male?
Non direi che non si accorgono di stare male; direi piuttosto che i giovani stanno male, ma non sanno nominare il male di cui soffrono. Questa è una differenza rilevante.
Dico questo, con riferimento a un incontro che ho avuto a Parigi nel 2004, con Miguel Benasayag, l’autore di L’epoca delle passioni tristi[3], il quale aveva aperto con uno psichiatria – Ghérard Schmit – uno sportello per il disagio giovanile. E ciò che l’aveva maggiormente impressionato era che i giovani si recassero allo sportello denunciando un male, ma che, se interrogati sul male di cui soffrivano, non sapevano rispondere: «non lo so», dicevano. Questo “non lo so” sta a significare che i giovani non dispongono dei nomi e tanto meno dei decorsi del dolore; e questo perché non sono arrivati a quel livello che permette di riconoscere un sentimento.

Approfondimento. Per una teoria dei beni comuni.

La logica con la quale pensiamo al rapporto tra proprietà privata e proprietà collettiva va completamente rovesciata: non è il pubblico che limita il privato nel suo uso esclusivo di un bene, ma è il privato che sottrae alla collettività la possibilità di utilizzarlo per il benessere comune. È scritto nero su bianco nella nostra Costituzione.

di Paolo Maddalena, da MicroMega 9/2013

Il punto di partenza


Chi guarda all’attuale stato ambientale del nostro pianeta e, nello stesso tempo, allo stato economico e finanziario dei popoli che lo abitano resta amaramente colpito, per un verso, dalla devastazione ambientale, dagli insopportabili inquinamenti della terra, delle acque e dell’aria, che hanno prodotto un profondo e forse non più reversibile cambiamento del clima, con le catastrofiche conseguenze che esso comporta, e, per altro verso, dalla smisurata differenza delle condizioni di vita dei ricchi, che diventano sempre più pochi e sempre più ricchi, e dei poveri, che rappresentano la stragrande maggioranza degli abitanti di questo mondo e che sono sempre più numerosi e sempre più poveri. Riviste specializzate affermano che il 50 per cento delle risorse è consumato dal 10 per cento degli abitanti della terra, mentre l’altro 50 per cento è destinato al 90 per cento degli abitanti di questo stesso nostro pianeta.

sabato 29 marzo 2014

LA NOSTRA DISTRIBUZIONE È COMPLETAMENTE OPEN SOURCE? CE LO DICE VRMS

http://www.lffl.org

VRMS- The Virtual Richard M. Stallman è un semplice tool che ci segnala i pacchetti non liberi installati nella nostra distribuzione.

vrms in Ubuntu Linux
La nostra distribuzione è completamente open source? Per verificare se abbiamo installato o meno software "non liberi" nella nostra distribuzione Linux possiamo utilizzare un particolare tool denominato vrms.
VRMS (The Virtual Richard M. Stallman) è un semplice tool (logicamente open source) sviluppato in origine da Bdale Garbee e Bill Geddes, che effettua un'analisi del sistema operativo esegnala all'utente eventuali applicazioni o pacchetti non liberi.

Presente nei repository ufficiali di Ubuntu e Debian, vrms supporta qualsiasi distribuzione Linux, utilizzare il tool è molto semplice, una volta installato basta avviarlo da termale dopo alcuni secondi avremo l'elenco dei pacchetti non liberi inclusi nella nostra con tanto di indicazioni e statistiche.
Ricordo che vrms indica solamente i pacchetti non free inclusi, non include strumenti per la rimozione dei pacchetti o altro.

Per installare VRMS in Ubuntu, Debian o derivate basta digitare da terminale:

Generazione decrescente: la crisi e la formica utopista

www.libreidee.org

Fine del lavoro, del futuro, della società civile protetta dai diritti di cittadinanza. Fine di tutto quello che siamo stati abituati a pensare come destino, consuetudine, standard di vita, aspettative. E’ scoppiata una guerra: era pronta da trent’anni, ma quasi nessuno se n’era accorto – men che meno la sinistra, partiti e sindacati. Oggi vaghiamo smarriti tra macerie lungamente programmate: persino l’incresciosa elemosina degli 80 euro promessi da Matteo Renzi può apparire una buona notizia, anche se ha il sapore della minestra della Caritas o della distribuzione di aiuti umanitari nel Darfur. Siamo in guerra, ma c’è chi ragiona come se fossimo ancora in tempo di pace. Lo fanno i politici, naturalmente, professionisti dell’elusione della verità esattamente come i maggiori media. E lo fanno pure, a modo loro, gli illuminati sostenitori dell’eresia decrescista: dicono che il sistema si è rotto semplicemente perché “doveva” rompersi, non poteva durare.
Certo, l’attuale modello di sviluppo ha avvelenato la Terra e prodotto solitudine e depressione. E ora che s’è inceppato, abbandona al suo destino la Giovani costretti al precariatoprima “generazione decrescente” della storia occidentale moderna, quella che sa di non poter avere quello che ebbero tutte le generazioni precedenti: la legittima speranza di crescere ancora. Il che però non significa, di per sé, precipitare nell’abisso: ci si può attrezzare per vivere meglio, comunque, a prescindere dall’ecatombe del Pil. E’ la tesi di Andrea Bertaglio, classe 1979, espressa nella sua ultima dolente ricognizione editoriale presentata da Maurizio Pallante, di cui è stretto collaboratore. Il libro si affaccia con angoscia sul panorama desolante dei coetanei, traditi dalle false promesse dello sviluppo illimitato e condannati all’esilio o al call center, in precaria alternativa alla disoccupazione perenne, mentre intorno si sfasciano, giorno per giorno, tutte le certezze del sistema Italia. Sta franando, il nostro paese, che pure militava nel G7 – settima potenza industriale del mondo – e che l’Eurozona dell’austerity ha letteralmente declassato, stroncato, ridotto a mendicare clemenza dai potenti signori di Bruxelles, che peraltro nessuno ha mai eletto.

Sorvegliati e felici: è il capolavoro del Sesto Potere

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Le preoccupazioni per l’uso intensivo dei media digitali come strumenti di sorveglianza pervasiva sono aumentate esponenzialmente dopo le rivelazioni della “gola profonda” Edward Snowden sulle pratiche di spionaggio messe in atto dai suoi ex datori di lavoro, la maggiore agenzia di sicurezza Usa, la Nsa, ai danni dei cittadini americani e di tutti gli altri paesi, nonché di capi di Stato (anche alleati) e imprese pubbliche e private. A mano a mano che Snowden rendeva noti nuovi documenti che denunciavano tali pratiche – intercettazioni di conversazioni telefoniche, email e quant’altro – i mediasfoderavano gli immancabili riferimenti al romanzo “1984” di Orwell, o al Panopticon di Bentham, utilizzato da Michel Foucault come emblema di una modernità assurta a regno della sorveglianza e del controllo. Ora un libro a quattro mani di David Lyon e Zygmunt Bauman (si tratta di una conversazione a distanza, realizzata attraverso lo scambio di email) dal titolo “SestoPotere. La sorveglianza nella modernità liquida” (ed. Laterza) suggerisce una prospettiva diversa.
Lyon, da sempre attento analista dei problemi della sorveglianza, e Bauman, il filosofo che ha sostituito il concetto di “modernità liquida” alla categoria di Zygmunt Baumanpostmodernità, ribaltano gli scenari orwelliani e foucaultiani di cui sopra, ai quali contrappongono quattro tesi di fondo: 1) viviamo in un mondo post-panottico in cui le nuove forme di controllo e sorveglianza assumono le caratteristiche tipiche del consumo e dell’intrattenimento; 2) i principali oggetti al centro dell’attenzione dei sistemi di sorveglianza non sono le persone in carne e ossa, bensì i loro “doppi” elettronici, cioè i dati che li riguardano; 3) ciò che più dobbiamo temere non è la fine della privacy e dell’anonimato bensì l’inquadramento in categorie in grado di determinare a priori il nostro futuro di consumatori e cittadini; 4) la costruzione di questa macchina infernale procede con la collaborazione spontanea, se non gioiosa, delle sue vittime. Proverò ora a illustrare le quattro tesi nell’ordine appena enunciato.

“Fermiamo la svolta autoritaria di Renzi e Berlusconi”

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di Rossella Guadagnini
Non si tratta di essere manichei: ci sono volte in cui una cosa è giusta oppure non lo è. In tema di riforme istituzionali, ad esempio, occorre pronunciarsi in modo chiaro. Chiarissimo, anzi, non solo perché si tratta di cambiamenti che investono tutto il Paese e i suoi cittadini, ma anche perché l'attuale governo, al di là dei propri meriti o demeriti ancora tutti da dimostrare, non ha avuto la legittimazione popolare del voto. Un particolare questo che sembra non preoccupare troppo i nostri attuali rappresentanti politici.

Libertà e Giustizia ha lanciato ieri un appello, ripreso oggi dal Fatto Quotidiano, contro la "svolta autoritaria" impressa all'Italia dal duopolio Renzi-Berlusconi – uno al governo, l'altro che lo sostiene – a cui stanno aderendo in queste ore intellettuali, accademici e giuristi. Tra i primi firmatari del documento ci sono Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Salvatore Settis, Rosetta Loy, Nando dalla Chiesa e tanti altri 

Crisi, gli italiani vendono l’oro di casa: 300 tonnellate in due anni


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I numeri delle associazioni di categoria presentati al Senato. Nel 2011-2012 gli italiani costretti a cedere 14 miliardi di preziosi usati. Poi il calo: non hanno più nulla da impegnare

L’anno peggiore è stato il 2012. La scritta “compro oro” campeggiava ovunque e milioni di italiani vendevano i propri preziosi per arrivare a fine mese. I dati sono largamente sconosciuti. Ascoltato dalla commissione Industria del Senato, il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha svelato i numeri di un fenomeno di massa: nel 2012 gli italiani hanno venduto 200 tonnellate d’oroper un valore di 8 miliardi di euro. Due anni fa, stimano le Camere di commercio, 17 milioni di persone sono entrate in una delle oltre 22 mila agenzie, sorte come funghi in tutti i quartieri delle città, per vendersi l’oro di famiglia. Ogni crisi ha i suoi numeri. Secondo le associazioni del settore, allargando lo sguardo al 2011, la cifra sale a 300 tonnellate e il giro d’affari a 14 miliardi di euro. Dati contenuti nei dossier allegati ai disegni di legge che dovrebbero finalmente regolamentare il settore, ma che sono fermi in commissione al Senato.

Lavoro, la favola del costo più alto in Italia

http://www.ilfattoquotidiano.it
di  | 29 marzo 2014

Proprio nelle ore in cui il governo Renzi accelera sul varo di contraddittorie misure sul lavoro, arriva dall’Europa l’ennesima conferma che il costo del lavoro in Italia è sotto la media europea.
Se ne facciano una ragione il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il blocco di interessi che egli rappresenta. E per il quale aumento della flessibilità e diminuzione del costo del lavoro sono stati nell’ultimo ventennio i sempreverdi grimaldelli utilizzati nelle trattative sindacali ed istituzionali per cambiare le regole in gioco.
Perché i dati incontestabili, elaborati ogni anno da Eurostat, disegnano una realtà assai diversa da quella che da anni ci viene venduta, con raffigurazioni perfino caricaturali, da chi, prescindendo dalla vera urgenza di aumentare la produttività, ha in fondo lavorato per una destrutturazione del mondo del lavoro. Mascherata, come sta avvenendo in queste settimane di dibattito vacuo sulle riforme imposte dal governo, con la necessità di aumentare le opportunità occupazionali, in particolare per le fasce giovanili. E di “offrire la risposta ritenuta più efficace alle […] esigenze del contesto occupazionale e produttivo del Paese”, come ha scritto il ministero del lavoro in una nota di chiarimento sulla proposta di revisione del contratto a termine.
Ebbene, a fronte di un costo medio per l’area euro pari a 28,4 euro, nel nostro Paese il costo orario del lavoro è stato nel 2013 pari a 28,1 euro. Contro i 34,3 della Francia, i 31,3 della Germania, i 33,2 dell’Olanda, i 38 del Belgio, i 40,1 della Svezia.

The Skatalites with Norma Fraser - The First Cut is the Deepest

Fra realtà e percezione dei fenomeni politici

collettivo militant
Riceviamo e pubblichiamo volentieri una riflessione di un nostro lettore, che preferisce rimanere in incognito. La riflessione centra decisamente uno dei piani del discorso, quello fra la realtà sociale, il nostro modo di raccontarla e la percezione che la gente “comune” ha di quello che legge sui media. Un contributo importante insomma, che ci aiuta a definire la strada da percorrere. 
L’altra sera ero a cena da una coppia di distinti amici dalle parti di San Pietro. Gente coi soldi, abituata a disinteressarsi alla politica, men che meno alle contraddizioni sociali di cui questa ne è la rappresentazione. Una famiglia benestante, sicuramente non di sinistra ma neanche effettivamente di destra. Una volta si sarebbe detta democristiana, oggi non si sa. Una serie di voti per Berlusconi, poi Grillo, forse qualche cedimento alla Lega Nord, forse un passaggio per il PD.

VITERBO: ALLARME EUTROFIZZAZIONE DEL LAGO DI VICO




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l'osservatore laziale
Partito l'esposto dell'Isde su rischi ambientali e sanitari
Redazione
Viterbo - Il  Coordinamento dell’ Alto Lazio dell’ Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha presentato una segnalazione- esposto  in relazione  alle problematiche ambientali e al rischio sanitario connesso al  persistere del processo di eutrofizzazione del lago di Vico. 

Forza Nuova, blitz anti gay davanti ai bambini: "Omosessuali contro natura"

Forza Nuova, blitz anti gay  davanti ai bambini:  "Omosessuali contro natura"L'azione questa mattina alla biblioteca comunale Scandellara di Bologna. Il presidente dello storico circolo Arcigay il Cassero, Vincenzo Branà: "Azione squadrista".


BOLOGNA - Blitz antigay davanti a un gruppo di bambini. Protagonisti tre esponenti di Forza Nuova, che questa mattina si sono fatti trovare a sorpresa in un'aula della biblioteca comunale Scandellara, quartiere San Vitale a Bologna. Alle 10, infatti, era previsto un nuovo appuntamento del laboratorio di lettura che il circolo Lgbt Il Cassero sta portando in scena per le scuole bolognesi. Davanti a una platea di genitori e bambini dai 4 agli 8 anni, sarebbe stata letta la favola di Roy e Silo, una coppia di pinguini omosessuali che si amano e desiderano avere un cucciolo, Tango. "Perché è l'amore che crea una famiglia", lo slogan.

Fumo negli occhi per gli attivisti di Forza Nuova, che alle 10 sono spuntati in sala, con un pinguino di peluche in una mano e un volantino nell'altra, con su scritto: "Sulle adozioni gay il Cassero non smentisce la propria (contro) natura lanciando una iniziativa a "sesso" unico, con la benedizione del Comune e del sindaco Merola".

Salato il primo weekend di ora legale: aumentano i carburanti, anche i no-logo

Nelle ultime ore si sono adeguate ai rialzi quasi tutte le compagnie, il prezzo medio al litro della verde è salito di oltre mezzo centesimo ed ora è di circa 1,8 euro con punte che raggiungono 1,840.

ROMA - Ancora aumenti sul prezzo raccomandato delle benzina all'indomani dell'ennesimo rimbalzo dei mercati, in salita soprattutto su questo prodotto. A muovere al rialzo dunque nell'ordine Esso, IPe TotalErg tutti con un rincaro di 0,5 cent euro/litro. La situazione ha già effetti sui prezzi praticati sul territorio, in crescita generalizzata, anche per le no logo.

Crisi ucraina, Mosca promette: «Non varcheremo le frontiere».

Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov (Epa)

corriere.it di Redazione Online

Mosca non ha intenzione di attraversare la frontiera con l’Ucraina. Parola del ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. Dopo la telefonata di Putin a Obama, sembra prendere piede la via della distensione e della diplomazia. «Non abbiamo assolutamente intenzione e interesse a varcare i confini ucraini - ha detto Lavrov alla tv Rossia 24 -. La sola cosa che vogliamo davvero è che il lavoro dovrebbe essere collettivo e che l’illegalità che alcuni Paesi occidentali stanno tentando di spazzare sotto il tappeto dipingendo la situazione a colori vivaci dovrebbe essere fermata».

Governo, Giannini a Madia: “Un sistema sano non manda a casa gli anziani”.

Il ministro dell'Istruzione alla collega della Funzione pubblica che aveva parlato di prepensionamenti: "Necessaria un'alternanza costante".

Governo, Giannini a Madia: “Un sistema sano non manda a casa gli anziani”La rottamazione non si fa anche con la pubblica amministrazione, Renzi o non Renzi. Il ministro per la Funzione pubblica Marianna Madia aveva premuto sull’acceleratore, ora la collega dell’Istruzione Stefania Giannini rallenta: “Non amo il collegamento tra chi va a casa e chi entra, un sistema sano non ha bisogno di mandare a casa gli anziani per far entrare i giovani. Per me è necessaria una alternanza costante” spiega la segretaria politica di Scelta Civica (e ex rettore dell’università per stranieri di Perugia). Una risposta a distanza alla Madia, che alcuni giorni fa, a proposito degli 85mila esuberi indicati dal commissario per la revisione della spesa Carlo Cottarelli, aveva indicato che “l’idea sono i prepensionamenti, con lo scopo di aiutare l’ingresso dei giovani” e pensa a “una sana mobilità obbligatoria, laddove il rispetto è quello del diritto del lavoratore, laddove non ci siano degli ostacoli burocratici”.