lunedì 30 novembre 2020

Il libro della domenica: "Storia della filosofia a fumetti" di Richard Osborne

Le Radici del Male

Loretta Bolgan: "Nessuno può essere costretto a fare un vaccino sperimentale"

Due piante italiane potenzialmente psicoattive.

ANCHUSA
– stimolante, euforizzante

dolcevitaonline.it Gilberto Camilla Etnopsicologo, Presidente della SISSC (Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza)

A questo genere, della famiglia delle Boraginaceae, appartengono piante sia annuali che biennali e perenni ricoperte di fine peluria; i fusti sono eretti, spesso ramosi in alto e legnosi alla base. I fiori sono disposti in cime, dalla colorazione sempre intensa, utilizzata nell’antichità come tintura. In Italia è presente in tutte le regioni, con numerose specie, di cui la più famosa e importante è la Anchusa officinalis, chiamata popolarmente buglossa.

DAVVERO CREDI CHE LA MASCHERINA TI PROTEGGA DAL COVID? ▷ GUARDA COSA DICE LA SCIENZA DI ALTO LIVELLO

"L'OMS HA NASCOSTO IL DOSSIER SULL'ITALIA: SAPEVANO CHE ERAVAMO IMPREPARATI ALL'EPIDEMIA" ▷ Ranuc

“Venezuela, allontana da me questo calice”.

 “Difendeteci, voi che sapete scrivere!”, chiedeva un’anziana a Carpentier e agli intellettuali che lo accompagnavano, nel luglio del 1937, nel suo passaggio attraverso un piccolo paese castigliano, molto vicino alla capitale spagnola assediata. Lo scrittore cubano avrebbe riportato l’aneddoto nelle cronache sul Secondo Congresso Internazionale in Difesa della Cultura che avrebbe pubblicato sulla rivista Carteles [1].


Questa esigenza aveva un fondamento: il popolo spagnolo stava difendendo tutti noi con le armi in pugno.

Non c’è cultura senza uomini e donne in carne e ossa. Bertold Brecht lo aveva detto durante il Primo Congresso, tenuto due anni prima a Parigi: “Compiangiamoci per la cultura, ma prima di tutto compiangiamoci per gli uomini! La cultura sarà salva se gli uomini si salvano”. Quel primo incontro intravedeva il pericolo: il nazifascismo minacciava di straripare, mentre le borghesie “democratiche” d’Europa scommettevano che il colpo fosse diretto contro l’allora giovane Unione Sovietica.

Lo spigolatore di Sapri.

Ci sono versi che lasciano un’impronta anche nei fanciulli meno inclini alla studio dei classici:  tendevi la pargoletta mano, t’amo pio bove, settembre andiamo è tempo di migrare, cavallina storna


ilsimplicissimus Anna Lombroso

La reminiscenza cara al presidente Conte dev’essere l’incipit della Spigolatrice di Sapri, ve la ricordate? la poesia di Luigi Mercantini ispirata alla fallita spedizione di Sapri di Carlo Pisacane che comincia con “eran trecento: eran giovani e forti e…”.

Nulla da obiettare sulle passioni letterarie anche quando denunciano un innocente ritardo rispetto al manifestarsi di una creatività meno datata, nulla da dire, se non una certa ammirazione per gusti delicatamente arcaici dopo le orge di poeti maledetti di Facebook.

Ma è innegabile che Conte che forse si immagina così “ Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro/ Un giovin camminava innanzi a loro” alla guida di trecento  eroi al servizio della collettività nella battaglia contro il Covid. pronti “a morir pel nostro lido!”, poteva ispirarsi a un numero, a un manipolo e a un evento che non portassero così tanta sfiga.

Libro. “Economia sentimentale” l’ultimo libro di Edoardo Nesi.

L’economia sa di scienza fredda, è vero, o almeno così l’abbiamo intesa finora, avendoci sempre capito poco. Il suo ghiaccio astratto, con l’avvento del virus, si è sciolto in tante calde lacrime di preoccupazioni: le stesse preoccupazioni che suscita l’ultimo libro di Edoardo Nesi, “Economia sentimentale”, edito da La nave di Teseo.

Ginevra Leganza

La traversata dello scrittore pratese fortifica un dubbio che con l’andare dei mesi si è fatto certezza. Sembra proprio che il virus, nemico invisibile, si sia speso invero solo nel mettere a nudo un’essenza. Ha rivelato storture latenti e installato sciagure che sono qui per restare. Basti pensare allo smart working che, a detta di Guido Brera, uomo di mondo in mezzo ai tanti intervistati da Nesi, non svanirà col vaccino. La malattia è un po’ come l’”evento” di Heidegger: l’esserino malevolo ha cambiato tutto e non ha cambiato niente, ha svelato la sostanza già malata del nostro tempo, accelerando dei processi già in atto, per poi ritrarsi nuovamente. Ha dato una spinta a chi era in aria di morte, certo, ma ha anche acuito il male sociale ed economico serpeggiante da decenni.

Un’emergenza tira l’altra

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Se volete fare qualcosa di positivo per voi stessi, soprattutto se siete terrorizzati dal Covid e non vedete l’ora di vaccinarvi potreste andare a leggervi questi articoli, uno su Forbes del settembre scorso che mi era sfuggito nel quale si dice che i protocolli stabiliti per i vaccini contro il coronavirus sono fatti apposta per superare le prove e che in realtà questi cosiddetti vaccini non immunizzano affatto contro la malattia e la diffusione del virus, ma al massimo ne diminuiscono i sintomi; poi, se avete voglia di leggervi qualcosa di un po’ più impegnativo sul piano scientifico, leggetevi la lettera aperta che la  UK Medical Freedom Alliance ha inviato alla commissione governativa sui vaccini, nella quale si esprime grande preoccupazione circa l’uso di vaccini ad mRna che potrebbero portare nel tempo ad effetti avversi catastrofici (il documento contiene c’è un minuzioso elenco) che potrebbero andare dalle malattie autoimmuni ai tumori, visto tra l’altro che “ i precedenti tentativi di sviluppare vaccini contro coronavirus e altre malattie come la  dengue, sono stati ostacolati dal problema dell ‘”immunità potenziata anticorpo dipendente” (ADEI), che ha portato a gravi patologie e decessi negli animali e nei soggetti umani coinvolti nelle sperimentazioni”

CODACONS E L’ESPOSTO-DENUNCIA ALLE PROCURE SULL’UTILIZZO DEI TEST PCR #Byoblu24

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CODACONS E L'ESPOSTO-DENUNCIA SULL'UTILIZZO DEI TEST PCR #Byoblu24

Sono al centro dell’attuale gestione della stato di emergenza. Parliamo dei tamponi Covid19, ma secondo numerosi esperti questo tipo di test sarebbe del tutto inattendibile. Per questo Codacons ha presentato un esposto in diverse Procure della Repubblica in Sicilia.

Le diagnosi sarebbero state effettuate finora con 78 tamponi diversi di cui nessuno validato, valutato e autorizzato preventivamente, la cui inaffidabilità sarebbe stata certificata anche dalla Commissione europea e dall’Istituto superiore di Sanità. 

È quanto denunciato dal Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori) e dall’associazione italiana Diritti del Malato articolo 32 con un esposto depositato a 9 procure della Repubblica in Sicilia. 

IL MAESTRO VIRTUALE #Fattinonfoste – puntata 3

LA FRANCIA BRUCIA. SPUNTA UN NUOVO VIDEO DI UN ARRESTO VIOLENTO DA PARTE DELLA POLIZIA.

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LA FRANCIA BRUCIA. SPUNTA UN NUOVO VIDEO DI UN ARRESTO VIOLENTO DA PARTE DELLA POLIZIA.

Mezzo milione di francesi sono scesi in piazza per protestare contro la legge di sicurezza globale e il pestaggio subito alcuni giorni fa dal produttore discografico Michel Zecler, ad opera di tre agenti di polizia che lo avevano fermato nei pressi della sua abitazione, a Parigi, perché non indossava la mascherina.

La legge di sicurezza globale

La legge di sicurezza globale, approvata in prima lettura dall’Assemblea nazionale il 24 novembre scorso, ha due obiettivi principali: impedire di filmare e fotografare agenti e funzionari di polizia e delle forze dell’ordine mentre sono in azione e incrementare i sistemi di videosorveglianza.

La Francia vuole vietare di filmare i poliziotti in azione. La gente non ci sta

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Se non sapessimo cosa sta accadendo in Francia, penseremmo a un film distopico, o ad un regime dittatoriale di quelli che i media dipingono sempre come i cattivoni del mondo. E invece siamo nel paese che “libertà e uguaglianza” le ha inventate. E guai a togliere a Macron il piacere di riempirsi la bocca di questa parola, quando si tratta di impartire lezioni ad Erdogan sulla libertà di espressione e sulla democrazia. Questo è il paese della libertà, in cui si è liberi di disegnare le parti intime di Maometto, ma si rischierà il carcere se si osa puntare un cellulare contro i poliziotti che potranno continuare ad agire in tutta impunità.

«Non sarà un pranzo di gala»: come uscire dal capitalismo

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L’incontro con il pensiero di Emiliano Brancaccio, professore di economia dell’Università del Sannio ed economista marxista, è stato per me un’autentica epifania. Spero che il lettore perdonerà il carattere apologetico dei questa mia recensione alla sua ultima opera Non sarà un pranzo di gala. Crisi, catastrofe, rivoluzione (ed. Meltemi) a cura del brillante giornalista Giacomo Russo Spena.

I meriti di Brancaccio sono molteplici e per intuirli basta scorrere alcuni riconoscimenti di personaggi al di là di ogni sospetto per la loro notoria appartenenza al cosiddetto mainstream. Solo per citarne alcuni: «Io sono abbastanza daccordo con Brancaccio: è difficile immaginare una sintesi keynesiana senza il pungolo della minaccia socialista. Il sistema capitalistico ha dato il peggio di sé da quando è caduto il muro di Berlino» (Mario Monti); «Sono daccordo al cento per cento con Emiliano: la deflazione non è la soluzione» (Olivier Blanchard); «Sono rimasto affascinato dalle riflessioni del professor Brancaccio. Sono d’accordo con la sua proposta di limitare i movimenti internazionali di capitali» (Romano Prodi); «L’errore grosso, che ha coinvolto alcuni di noi – forse anche me in passato – è stato di pensare che per essere competitivi sui mercati globali dovessimo ridurre lo stato sociale e l’intervento pubblico.

La stupidità ha fatto progressi

Peggio della stupidità c’è solo la stupidità che si presume intelligente. La semplice stupidità o la stupidità dei semplici alla fine la sopporti, può fare in certi casi tenerezza e perfino simpatia. Ma la stupidità complessa o la stupidità dei presuntuosi, che ritengono di rappresentare lo Spirito del Mondo, il Senso Corretto della Storia, è insopportabile.

 

infosannio.com (Marcello Veneziani La Verità ) 

Parafrasando Ortega y Gasset, lo stupido, sentendosi nello spirito del tempo, proclama il diritto alla stupidità e la impone dappertutto.

Citavo non a caso Ortega perché lui si chiedeva come mai nessun filosofo ha dedicato uno studio, un saggio alla stupidità. Lo ha fatto un letterato come Robert Musil, lo ha fatto più di recente un economista brillante, come Carlo M.Cipolla, ma non c’è una teoria filosofica della stupidità. Alla stupidità ha invece voluto dedicare un doppio philoshow, cioè uno spettacolo pop filosofico, la rassegna Biumor di Popsophia a Tolentino, a cura di Lucrezia Ercoli, in questo fine settimana, con molti ospiti (come me “da remoto”).

Il paradosso è che la filosofia e la stupidità hanno la stessa matrice: lo stupore. Platone e Aristotele ci dicono infatti che la filosofia sorge dalla meraviglia, lo stupore di essere al mondo e di conoscere. Ma anche la radice di stupido proviene da stupore, lo stupido è, come il filosofo, uno che si stupisce.

Maradona, l’idolo che girava senza soldi era una leggenda già da vivo.

Il poliziotto che lo arrestò: «Coglione, eri l’idolo di mio figlio» Diego replica: «coglione, l’idolo di tuo figlio dovresti essere tu».


infosannio.com (DANILA APREA – quotidianodelsud.it) 

Le janare riconoscono gli dei. E allora mi reco al tempio che si erge sui quartieri spagnoli dedicato all’idolo della città. Mi accompagna Simone, lascia il salone di parrucchiere. Montiamo sul motorino. Simone non mi parla più di crisi. Mi parla di suo padre Lino e delle sue videocassette sulla storia di Maradona. Stiamo cambiando. Lo comprenderò più avanti.

Ma mi faccia il piacere.

Cazzaradona. “Maradona che prende in giro gli italiani. Fazio che lo abbraccia. Sulla Televisione Pubblica. Pagati da noi. Italia paese di m…a. Basta Rai, indipendenza” (Matteo Salvini, Lega Nord, Twitter, 21.10.2013). “Maradona. Un genio unico, assoluto, irripetibile del calcio mondiale. Una preghiera” (Matteo Salvini, Lega, Twitter, 25.11.2020). Sì, una preghiera: va’ a ciapa’ i ratt.

infosannio.com (di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano)

Pirlì. “Emergency in Calabria? Siamo una delle regioni italiane e non vogliamo essere trattati come un Paese in guerra, come un Paese del terzo e quarto mondo. Siamo la terza regione in ordine alfabetico” (Nino Spirlì, presidente reggente della Regione Calabria, Rai Radio1, 18.11). Per non parlare di quello analfabetico.

Il gestore. “Renzi vuole il ministero per gestire i fondi Ue” (il Giornale, 29.11). Ideona: io ci vedrei bene Verdini.Come natura crea. “Una follia riaprire ora le scuole. Non ripetiamo gli errori estivi” (Alberto Cirio, presidente FI della Regione Piemonte, La Stampa, 28.11). Infatti in estate si ballava in tutte le scuole d’Italia.

Natale col Covid. “Spero che sarà un Natale di famiglia, dove le mamme siano mamme, i nipoti siano nipoti, i nonni siano nonni. Mi rifiuto di pensare a un Natale via Zoom o via Skype” (Salvini, Non è la D’Urso, Canale5, 22.11). Più che il 25 dicembre, il 2 novembre.

domenica 29 novembre 2020

Libro. Tutti capitalisti? La guerra neoliberista e le strategie di resistenza.

Nel libro “Dominio. La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi” (Feltrinelli) Marco D’Eramo esplora il mondo contemporaneo dominato dal neoliberismo, mostrando aporie e contraddizioni di questa ideologia che riduce a merce tutti i rapporti umani e sociali. Come resistere? In primo luogo con una lotta di idee e di linguaggio, perché quando smetteremo di parlare come vogliono loro cominceremo a smettere di pensare come vogliono loro.

 

 

micromega Alessandro Portelli

Scendendo lungo il Mississippi sulla zattera con Huckleberry Finn, lo schiavo fuggiasco Jim si congratula: “Sono ricco adesso. Sono proprietario di me stesso, e valgo ottocento dollari”.

Nel 1990, una delle protagoniste del movimento della Pantera nella mia facoltà spiegava: “Ci dicono che dobbiamo essere imprenditori di noi stessi, e io questo non lo sopporto”.

Il libro di Marco D’Eramo, “Dominio. La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi” (Feltrinelli, 2020), è una mappa per il viaggio fra queste due frasi distanti un secolo e mezzo. Questa mappa ha un nome: si chiama “neoliberismo”. D’Eramo spiega con la sua abituale chiarezza che non si tratta di una forma estrema di liberismo, ma di un paradigma del tutto nuovo, una specie di teoria generale non solo dell’economia ma dei rapporti umani e sociali, della stessa natura umana. Nel liberismo, il principio dominante era il mercato: cioè (dicevano) uno scambio regolato che tende all’equilibrio; nel neoliberismo, il principio e la fine di tutto è l’impresa, cioè la competizione senza regole e senza limiti. Al posto dello scambio e del conflitto fra capitale e lavoro sta la trasformazione di tutti gli individui in – appunto – imprenditori di se stessi senza altro fine che la valorizzazione del proprio “capitale umano”. Da todos caballeros a todos capitalistas, scrive ironicamente D’Eramo.

Migranti & brava gente. Cassino, feste, ristrutturazioni e auto di lusso coi soldi destinati ai migranti: in 22 a processo.

Per gli inquirenti, attorno all'accoglienza sarebbe stata costituita una vera e propria associazione per delinquere, con il coinvolgimento di diversi amministratori pubblici, impegnata a fare ricchi affari tenendo gli stranieri in condizioni igieniche estreme e alla fame.



 Tutti a giudizio gli imputati nel processo denominato "Welcome to Italy" e relativo alla gestione dei migranti tra le province di Frosinone, Latina, Rieti, Isernia e Caserta. Per gli inquirenti, attorno all'accoglienza sarebbe stata costituita una vera e propria associazione per delinquere, con il coinvolgimento di diversi amministratori pubblici, impegnata a fare ricchi affari tenendo gli stranieri in condizioni estreme, alla fame, costretti a dormire su materassi buttati a terra, a vivere in abitazioni piene di muffe, con cucine invase dalla sporcizia e dalle blatte.

Tra accuse di corruzione, estorsione, truffa ai danni dello Stato, frode in pubbliche forniture, abuso d'ufficio, emissione e utilizzo di fatture false, il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Vittoria Sodani, ha così disposto un processo per 22 imputati e la prima udienza è fissata per il prossimo 13 aprile. Assolto soltanto l'ex vice sindaco di San Giorgio a Liri, Massimo Terezza, che ha scelto di farsi giudicare con rito abbreviato.

Controllare i lavoratori a distanza: crescono le "sentinelle degli smart workers".

Da Microsoft a ActivTrak: secondo uno studio Usa, il settore del monitoraggio crescerà a dismisura.
 

 

Sono le “sentinelle dello smart worker”, quelle che controllano - col fucile spianato dall’altra parte dello schermo - che il lavoratore da remoto sia costantemente produttivo. Si tratta delle app per il controllo a distanza dei dipendenti e negli Stati Uniti sono sempre di più: si va da quelle che comunicano ai capi dati sui siti web consultati a quelle che fanno gli screenshot delle schermate. E ora ci si mette anche Microsoft: un nuovo tool, chiamato Productivity Score, annunciato durante la conferenza annuale degli sviluppatori, mostra ai datori di lavoro come i propri dipendenti utilizzano i servizi di Microsoft 365 come Outlook, Teams, SharePoint e OneDrive. Ma può esistere uno smart working senza controllo sulla vita delle persone? Secondo Michel Martone, giurista e accademico, autore del libro “Il lavoro da remoto - Per una riforma dello smart working oltre l’emergenza”, sì: “Il datore di lavoro ha bisogno di controllare - spiega ad HuffPost - ma dovrebbe controllare i risultati del lavoro, non la persona”.

Una società più giusta, una società più sana (Gino Strada, Marco Damilano) #ideechefannobene

Danimarca, uccisi 11 milioni di visoni perché infetti: le loro carcasse riaffiorano e inquinano

 Il Fatto Quotidiano

Li hanno abbattuti e seppelliti in fretta e a poca profondità nella penisola dello Jutland, vicino a un lago balneabile e nei pressi di una fonte di acqua potabile. Ma ora le carcasse putrefatte degli 11 milioni di visoni uccisi in Danimarca perché positivi al Covid stanno riaffiorando dalle fosse comuni, spinte in alto dai gas di fosforo e azoto sviluppati nel processo di decomposizione. Una grave pesante minaccia per l’ambiente. Senza contare che l’abbattimento di tutti quegli animali, nei quali era stata riscontrata una mutazione del virus che avrebbe potuto anche compromettere l’efficacia del vaccino, è stata ordinata dal governo senza che avesse alcuna autorità per farlo. Un caso sanitario diventato presto politico, che ha portato alle dimissioni del ministro dell’Agricoltura e alle scuse pubbliche, davanti al Parlamento e agli stessi allevatori, della premier Mette Frederiksen. Ma per ora non è stata decisa alcuna forma di compensazione per gli allevatori.

IN 250 MILIONI PARTECIPANO AL PIU’ GRANDE SCIOPERO DELLA STORIA. In Italia non ve lo ha detto nessuno.. magari potevate svegliarvi

 https://scenarieconomici.it

 

Giovedì scorso in India si è tenuto il più grande sciopero della storia. La data era significativa e non casuale: si trattava del Giorno della Costituzione, la ricorrenza dell’approvazione della prima costituzione indiana nel 1948. Lo sciopero è stato veramente di massa ed i sindacati sono riusciti a coinvolgere larghissimi strati della società: dagli operai ai piccoli coltivatori diretti a larghi strati della società civile.

L’Oms offre nuove pandemie: l’illusionismo del potere

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Difficile immaginare un complotto più grande di quello teso a fare del pensiero critico una mera manifestazione complottista con addirittura un aspetto psichiatrico sul quale recentemente si sono esercitate le più belle menti da ammasso mediatico del Paese. Ciò che al tempo della guerra fredda veniva attribuito in maniera piuttosto fantasiosa ai regimi comunisti sta invece diventando una realtà in occidente dove criminalizzazione e patologizzazione del dissenso sono ormai moneta corrente e vengono combattute eliminando man mano la libertà di parola. Del resto l’espressione teoria del complotto ha un ‘origine illustre, risale all’assassinio di Kennedy e indicava chi non credeva alla versione ufficiale ovvero che il presidente fosse stato assassinato da un singolo pazzoide di nome Oswald, opportunamente fatto fuori  a 48 ore dall’attentato. Chi non credeva a questa tesi priva di senso era appunto complottista, mentre chi ci crede ora è trattato e giustamente da idiota. Tanto per dire.

Le nozze d’oro del Divorzio

 https://ilsimplicissimus2.com

 

Anna Lombroso per il Simplicissimus

A poche cose ci si abitua subito come alle conquiste raggiunte da altri prima di noi e senza la nostra partecipazione. Diritti per i quali tanti hanno patito, sono morti, sono stati emarginati e perseguitati diventano come un arto del quale ci accorgiamo solo quando ci duole.

O almeno succedeva così perché da anni ha avuto la meglio una ideologia della rinuncia in virtù della quale sono doverose l’abdicazione e la cessione di prerogative come contrappasso per aver avuto troppo, o anche, in tempi recentissimi, la riduzione di libertà in cambio del bene supremo della salute.

LA FRANCIA IN PIAZZA CONTRO LA LEGGE CHE VIETA DI FILMARE LA POLIZIA

 https://www.byoblu.com

 LA FRANCIA IN PIAZZA CONTRO LA LEGGE CHE VIETA DI FILMARE LA POLIZIA

Decine di migliaia di persone hanno manifestato sabato 28 novembre in molte città della Francia contro la proposta di legge sulla sicurezza presentata dalla maggioranza che sostiene il presidente Emmanuele Macron che vieta a chiunque di diffondere “l’immagine del volto o qualsiasi altro elemento di identificazione di un funzionario della polizia nazionale o di un membro della gendarmeria nazionale mentre agisce nell’ambito di un’operazione di polizia”.
Le proteste, inoltre, si collegano al pestaggio subito alcuni giorni fa a Parigi da Michel Zecler, un uomo fermato perché non indossava la mascherina nei pressi della sua abitazione, da parte di tre agenti di polizia che poi sono stati sospesi.

Il vaccino Astrazeneca era pronto, ma ora non è più pronto

https://www.vietatoparlare.it

 Il vaccino Astrazeneca era pronto, ma ora non è più pronto

Molti politici, l’indomani dell’annuncio del successo del vaccino britannico della Astrazeneca, si sono espressi a favore del vaccino obbligatorio . Tuttavia, pochi giorni dopo la società farmaceutica ha precisato che ci sono problemi e che lo stesso, mostra un’efficienza del 62% e, pertanto, deve ancora proseguire approfondimenti.

Inoltre, i test sono stati effettuati su un campione di individui sui 50 anni, il che naturalmente alza il livello di riposta immunitaria rispetto alle persone che in realtà più ne avrebbero bisogno, gli anziani ultrasessantacinquenni.

Tagliare la sanità e bastonare i dipendenti pubblici: la ricetta liberista per il disastro

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In vista dello sciopero indetto per il 9 dicembre dai sindacati del pubblico impiego, il fuoco di fila dei guardiani dell’austerità non tarda a farsi vivo. Le sigle promotrici, tra le quali troviamo Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, lamentano carenza di fondi stanziati su vari fronti: risorse per lavorare in sicurezza, per avviare una vasta programmazione occupazionale, per stabilizzare i precari, per finanziare i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro. Ciò a fronte di un intero decennio, iniziato nel 2009, nel quale tali contratti hanno visto un sostanziale blocco degli aumenti. Oltre alle risposte istituzionali, tra i nomi più noti che in questi giorni si stanno spendendo al fine di veicolare odio e invidia nei confronti dei dipendenti pubblici, troviamo personaggi che hanno fatto ormai di questo sport una professione a tutti gli effetti.

Nessuno si sorprenderà se nella trincea delle posizioni più oltranziste a danno dei lavoratori pubblici vediamo accorrere i vari Boeri, Perotti, Ichino. A sentire quest’ultimo, che pretende di assorbire milioni di disoccupati con poche decine di migliaia di posti vacanti e qualche corso di formazione, “la logica vorrebbe che il loro trattamento [dei lavoratori pubblici] fosse lo stesso dei lavoratori privati collocati in cassa integrazione”. Non pago, il nostro aggiunge che con “quello che si risparmierebbe si potrebbero premiare i medici, gli infermieri, le forze dell’ordine che restano coraggiosamente in prima linea, gli insegnanti che fanno davvero la didattica a distanza”.

LA PARTITA IDROSSICLOROCHINA ARRIVA AL CONSIGLIO DI STATO - A. Mangiagalli ed E. Grimaldi #Byoblu24

Stanno distruggendo il tessuto produttivo italiano. E' tempo di resistere!

Manovra, Forum del terzo settore: “No all’obbligo per le associazioni di aprire partita Iva, così si uccide il volontariato”

 Il Fatto Quotidiano

Tanta burocrazia e nuovi costi fissi. Troppi, per migliaia di associazioni di volontariato che il governo vorrebbe costringere a sottostare all’imposta sul valore aggiunto. Con l’obbligo di giustificare l’eventuale esenzione e dunque la necessità di entrare in un sistema di rendicontazione. Dal bar di paese al doposcuola, dalle attività sportive ai circoli ricreativi, sono circa 150mila gli enti non commerciali del terzo settore che secondo quanto previsto dalla nuova legge di bilancio sarebbero obbligati ad aprire la partita iva e affidarsi a un commercialista. “Sarebbe un colpo devastante per gran parte del mondo del no profit già provato dalla crisi generata dalla pandemia”, dice Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del terzo settore. Il fisco non incasserebbe nulla, ma le attività di volontariato dovrebbero sostenere nuovi costi legati alla contabilità e assumersi il rischio di eventuali contenziosi fiscali. “Non avremo più partite iva e più commercialista, ma meno enti no profit”, continua Fiaschi. “Le piccole associazioni preferiranno chiudere piuttosto che organizzarsi come un’azienda per regalare il loro tempo alla comunità. Fare volontariato sarebbe ancora più difficile”.

Assordante silenzio sul terrorismo di stato israeliano. Qualcuno “avvelena i pozzi”

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Nessuna reazione ufficiale negli Stati Uniti all’ennesimo omicidio di uno scienzato iraniano. Mentre sul New York Times

tre diverse fonti dell’intelligence confermano il coinvolgimento israeliano, il presidente uscente Trump si è limitato a rilanciare la notizia su Twitter. Senza commenti.

Il solo che negli Usa ha avuto il coraggio di prendere la parola è stato, paradossalmente, l’ex capo della Cia John Brennan, (in carica dal 2013 al 2017) che ha condannato l’omicidio dello scienziato iraniano Mohsen Fakhrizadeh:

È stato un atto criminale e altamente incosciente. Rischia di provocare una rappresaglia mortale e una nuova ondata di conflitto nella regione. I leader iraniani farebbero bene ad attendere il ritorno di una leadership responsabile degli Usa a livello globale e resistere la tentazione di rispondere ai presunti colpevoli”, ha scritto su Brennan su Twitter.

Tredicesime più basse. Il calo di retribuzioni e consumi alimenta la deflazione

 https://contropiano.org

 

A causa del boom della cassa integrazione e dei fondi integrativi usati come ammortizzatori sociali nella pandemia, quest’anno le tredicesime di molte lavoratrici e lavoratori saranno più basse. L’importo complessivo di circa 34 milioni di gratifiche natalizie per pensionati e lavoratori ammonterà infatti a 30 miliardi di euro, 3 miliardi in meno rispetto alla somma pagata l’anno scorso. A rilevarlo è l’Ufficio studi della CGIA di Mestre.

Le tredicesime, introdotte per dare impulso ai consumi natalizi, riguardano 16 milioni di pensionati e 18 milioni di lavoratori dipendenti.

Logistica nel Lazio. Centinaia di lavoratori passano dalla Cgil all’USB

 https://contropiano.org

La goccia che fa traboccare il vaso è l’accordo che Amazon e Assoespressi stanno cercando di imporre ai driver, introducendo la domenica lavorativa e l’allungamento del nastro giornaliero di lavoro. Cgil, Cisl e Uil, con le rispettive segreterie regionali, sono pronte a firmare ma non hanno fatto i conti con i delegati dei posti di lavoro e con un dirigente regionale Filt-Cgil amato e stimato dai lavoratori.

L’accordo è un evidente peggioramento che si aggiunge all’aumento delle ore di lavoro da 39 a 44 previsto dal nuovo CCNL, proprio in un settore in cui si stanno facendo profitti a palate a causa del clamoroso incremento delle vendite online dovuto alla pandemia.

THE GREAT RESET: IL PRIMO DOCUMENTO UFFICIALE SUL LAVORO. O almeno su una certa varietà di esso….

 https://scenarieconomici.it

 

 

Il Great Reset  non è un piano segreto,  almeno nelle sue finalità “Pubbluche” ed “Accettabili”. Si tratta di una guida che si permette di dare le linee evolutive del mondo post covid, di tutta l’Universalità della popolazione, con finalità naturalmente buoniste, ma che vedono il mondo solo dal punto di vista di una ristretta, anzi ristrettissima, minoranza di privilegiati. Una bolla sociale incredibilmente piccola, che però ha l’arroganza di creare un mondo utopico a loro immagine e somiglianza.

Volete leggere il documento? Nel più puro spirito di divulgazione di Scenari potete aprirlo a questo LINK.  https://drive.google.com/file/d/1bgEg9IKoC5xvS6eRCuMSbSt1uFnSf9XH/view?usp=sharing

Poniamo in evidenza alcuni punti essenziali del documento, che appare scritto da un gruppo di dirigente delle 100 maggiori multinazionali al mondo che pensano, esclusivamente, a proprio piccolo mondo interno. Come sarà il mondo futuro per i grandi dirigenti? Ecco:

PARIGI: MANIFESTANTI DANNO FUOCO ALLA BANQUE DE FRANCE. Rivolte in mezza Europa

 https://scenarieconomici.it

A Parigi vi sono state manifestazioni di massa contro la “Loi de SIcurtè”, la legge voluta da Marcon che impedisce ai giornalisti ed alla gente comune di riprendere i poliziotti, anche quando compiono violenze, senza coprire il viso. Quindi una norma che, dopo le polemiche del 2018-2019 sulla brutalità della polizia, sembrerebbe volerle coprire ancora di più.

Le manifestazioni hanno preso ina strada violenta e si sono convertite in un vero assalto alla Banque de France, vista come strumento dei poteri finanziari, che è stata daata alle fiamme, almeno nei locali esterni.

 

questa è la stessa scena ripresa da un altro punto di vista:

Covid-19, confronto on line con Vittorio Agnoletto e Andrea Crisanti martedì alle ore 21

 http://www.controlacrisi.org

Martedì 1 dicembre ore 21, on line la presentazione del libro "Senza Respiro" del prof. Vittorio Agnoletto.
Il libro è il racconto/inchiesta sulla prima fase della pandemia, in larga parte centrato sui disastri avvenuti in Lombardia, ma non solo, a causa di precise scelte politiche in campo sanitario, fatte prima e durante il diffondersi del Covid 19. La prima tiratura del libro è già stata esaurita.
Partecipa alla presentazione del libro il professor Andrea Crisanti, i cui meriti sono evidenti, avendo sempre avuto in chiaro le linee di intervento necessarie per far fronte alla pandemia e avendo sempre ammonito di non abbassare mai la guardia quando molte voci, più o meno autorevoli, certamente insistenti, davano per superata la fase critica della pandemia.
Paolo Righetti, della segreteria regionale della Cgil, porterà il contributo di chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica che sopportano il peso più grande di una emergenza sanitaria che dura ormai da mesi.
La discussione potrà essere seguita sui profili Facebook del Partito della Rifondazione comunista nazionale, su quello del Prc Lombardia e del Prc Padova.

Bluescreen | Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Vaccini: vietato dissentire?

Il nostro nemico è dunque il dissenso? Il dubbio, il pensiero critico. Perfino la prudenza, virtù cardinale, è ormai sospetta.

 

 

 

Tutto il sistema, a partire dal Capo dello Stato, ripete il mantra per cui «il nostro nemico è il virus». Solo apparentemente un’ovvietà: perché ne discende che dobbiamo «essere uniti», e che «non è il tempo delle polemiche». Manifestare, del resto, è ora proibito per legge: per quanto ancora? (https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2020/11/05/manifestare-e-un-diritto-soprattutto-nei-momenti-difficili/)

Del resto – nella sparizione assoluta di ogni sinistra, anche solo teorica – lo spazio del dissenso sembra tutto riempito, nel peggiore dei modi, dai mentecatti negazionisti, fascisti o fascistoidi. Una manna, per il pensiero unico: perché se il dissenso è quello, chi potrebbe aver voglia di dissentire?

#200: Engels reloaded

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Si celebrano oggi i 200 anni dalla nascita di Friedrich Engels, il leader rivoluzionario che, accanto a Marx, ha sviluppato gran parte di ciò che oggi conosciamo come la base teorica del marxismo, e che ha costruito le prime organizzazioni internazionali di “schiavi insorti” che hanno adottato per se stessi l’obiettivo (e il nome) del comunismo.


Non è affatto strano che il “ritorno di Marx”, cioè il rinnovato interesse per le sue idee soprattutto dopo la crisi capitalistica del 2008, sia accompagnato, poi, anche da un – più moderato – ritorno di Engels, con nuovi studi e analisi delle loro elaborazioni e della loro partecipazione al movimento rivoluzionario – anche grazie al lavoro filologico e alla ricostruzione dei contesti in cui Marx ed Engels hanno elaborato e dibattuto che si sta facendo sui manoscritti di entrambi per preparare un’edizione completa e definitiva delle opere dei fondatori del marxismo.

Engels, le donne lavoratrici e il femminismo socialista

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Friedrich Engels diede un contributo importante anche nel campo dell’analisi dei rapporti tra genere e classe, e in particolare del rapporto tra donne lavoratrici e socialismo.


Ancora profondamente colpito dalla morte del suo amico, nel 1883 Engels si mise a rivedere pile di lettere, manoscritti e appunti rimasti incompiuti a casa di Marx in Maitland Park Road a Londra. Lì, tra cumuli di fogli, trova una serie di appunti basati sulla lettura dell’opera dell’antropologo americano Lewis Henry Morgan, il cui ultimo libro, The Ancient Society, era stato pubblicato qualche anno prima. I due avevano avuto un fitto scambio su questo argomento e Engels voleva sistematizzare alcune idee in proposito. Sulla base delle note etnologiche di Marx, Engels sviluppa un’analisi storica e materialistica delle organizzazioni sociali, in particolare dei cambiamenti nelle forme di parentela, della famiglia patriarcale, dell’istituzione del matrimonio e della monogamia. Il suo libro, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, fu pubblicato per la prima volta nel 1884 e da allora è stato considerato un’opera chiave per il femminismo socialista.

sabato 28 novembre 2020

"MAI VISTO NEANCHE NEI PEGGIORI REGIMI" ► ORA IL GOVERNO ASSOLDA I MEDIA CON LA SCUSA DEL COVID

Ci siamo: l'opposizione ha calato la maschera. Presto arriveranno MES e prelievi forzosi - Rizzo

Iran. I killer del Mossad uccidono scienziato iraniano. E’ il sesto

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Lo scienziato iraniano ucciso, Mohsen Fahrizadeh, era stato indicato pubblicamente come target dallo stesso Netanyahu due anni fa (vedi la foto di copertina). Una azione come questa porta chiaramente il marchio del Mossad, anche perché, come hanno spiegato nel loro libro “Spies against Armageddon” i due giornalisti esperti di intelligence, Dan Raviv e Yossi Melman “Per una missione così pericolosa, come un assassinio nella capitale iraniana, il Mossad non fa affidamento su mercenari”.

Secondo l’agenzia iraniana Fars cui l’attentato mortale è avvenuto ad Absard, con un’auto condotta da un kamikaze. Secondo i media israeliani, Fahrizadeh partecipava al programma nucleare iraniano ed era già sopravvissuto, alcuni anni fa, a un attentato del Mossad.

La sovranità monetaria è sgradita ai poteri forti. Il caso di Panama del 1941

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di Davide Gionco

La maggior parte della gente non si rende conto dell’importanza della sovranità monetaria per una nazione. Questo perché sui mass media non se ne parla mai e, infatti, nessuno ha protestato quando l’Italia ha ceduto la sovranità monetaria alla Banca Centrale Europe e molti non protestano neppure oggi che la mancanza di sovranità monetaria causa all’Italia disoccupazione e impoverimento.

Un modo per rendersi conto di quanto la sovranità monetaria sia fondamentale per governare l’economia di una nazione è studiare la storia.
Ci siamo già occupati in altri articoli delle politiche imperiali della Francia in Africa, condotte imponendo l’uso del Franco CFA, a molte sue ex colonie, che continuano per questo motivo ad essere colonie di fatto.

BTP A TASSO ZERO: FATTO! Ed adesso chi chiederà i soldi del MES ?

 https://scenarieconomici.it

 

 

Ieri si è tenuta un’importante asta dei Titoli di stato italiani a medio/lungo  termine. I rendimenti dei titoli di stato indicano chiaramente l’andamento più recente di questo genere di investimento.

Abbiamo avuto:

  • il BTP a 10 anni, 3 miliardi,   è stato collocato a 0,59%;
  • il BTP a 5 anni, 2,5 miliardi, p stato collocato allo 0,01%
  • i CCTEu, 2,5 miliardi, sono stati collocati a -0,02%

Sanificati ma sfrattati

 https://ilsimplicissimus2.com

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Su dai, ditemi che è un miserabile espediente retorico denunciare che ci sono cittadini che proprio non possono rispondere agli inviti e alla raccomandazioni delle autorità, in risposta alle quali continua a campeggiare sui social “io resto a  casa” al posto di je suis…., come rivendicazione di responsabile spirito di abnegazione esercitato stando sul sofà o davanti al pc, mentre i paria possono e devono esporsi al gran male come fanno da nove mesi.

Ma sì, lo ammetto, è proprio un meschino artificio, ma qualora il pc vi servisse solo per il lavoro agile – avendolo ancora – o per ruggire e abbaiare dal desk, vi informo che secondo quanto accertato dall’ufficio legale dell’Unione inquilini, nella scorsa settimana  sono state depositate Tribunale di Roma  100 richieste di convalida di sfratto al giorno. 

Bob Dylan - Murder Most Foul

Nasce la rete italiana post-keynesiana contro il conformismo del dibattito economico

 http://temi.repubblica.it/micromega-online

 


intervista a Marco Veronese Passarella e Daniele Tori di Daniele Nalbone


Partono da un approccio critico allo studio dei fenomeni economici e sociali, sulla scia dei contributi di Karl Marx, Rosa Luxembourg, John Maynard Keynes, Joseph Schumpeter, Michal Kalecki, Joan Robinson, Nicholas Kaldor, Piero Sraffa. La decisione di dar vita a una rete di studi post-keynesiani in Italia nasce dal clima di conformismo scientifico e conservatorismo metodologico che da alcuni decenni caratterizza il dibattito economico italiano.

Oggi, 27 novembre, quello che ufficialmente si chiama IPKN – Italian Post-Keynesian Network – si presenterà in Italia con un primo workshop in streaming (dalle 13.30 sulla pagina Facebook della rete).

Revovery Fund in cambio di ricatti: l’UE prepara un ultimatum per imporre valori antiumani

 https://www.vietatoparlare.it

Revovery Fund in cambio di ricatti: l’UE prepara un ultimatum per imporre valori antiumani

In un’epoca di anomala tolleranza universale, sono soprattutto garantiti i diritti delle minoranze sessuali, mentre quelli dei cittadini comuni a volte sono violati, e non tutti ne sono contenti. Ma invece di raggiungere un compromesso, la leadership UE si appresta a mettere in atto le proprie ‘linee guida’ di promozione ove gli stati che non le accettano saranno puniti con sanzioni.

Così, la commissaria europea per l’uguaglianza Helena Dalli ha recentemente annunciato che i paesi che non vogliono rispettare i diritti della comunità LGBT  – come immaginati nell’UE – saranno soggetti a sanzioni economiche. 

È ora che paghino i ricchi

 https://www.attac-italia.org

 

Manifestazione per una società della cura, Ancona 21 novembre 2020

di Marco Bersani, Attac Italia*

*articolo pubblicato su il manifesto del 28 novembre 2020

In attesa che la fondamentale discussione sull’apertura o meno dei campi da sci trovi una conclusione consona alla statura politica e culturale del Paese, è forse giunto il momento di spiegare a governo e classe politica che il rilancio dell’economia – di questa economia – assomiglia alla ruota del criceto, che, per quanti sforzi faccia, si ritrova costantemente al punto di partenza.

Il fatto è che l’idea di essere tutt* sulla stessa barca fa acqua da tutte le parti, e stare su un barcone o su uno yacht non sono solo due modi diversi di viaggiare.

Engels secondo Lenin

 https://www.lavocedellelotte.it

 

Il testo di Lenin che riportiamo passa in rassegna la vita e i principali contributi politici di Friedrich Engels. Scritto nel 1895, fu pubblicato nel 1896 nei numeri 1-2 della raccolta Rabotnik.


Che torcia della ragione ha cessato di ardere,

Che cuore ha cessato di battere!

[dal poema di N. A. Nekrasov

“In Memoria di Dobrolyubov”]

 

Il 5 agosto (nuovo calendario), 1895, Frederick Engels è morto a Londra. Dopo il suo amico Karl Marx (che morì nel 1883), Engels fu il più grande scienziato e maestro del proletariato moderno dell’intero mondo civilizzato. Dal momento in cui il fato unì Karl Marx e Frederick Engels, i due amici dedicarono il lavoro di tutta una vita ad una causa comune. Per comprendere quindi ciò che Frederick Engels ha fatto per il proletariato, occorre avere una chiara idea dell’importanza che gli insegnamenti e il lavoro di Marx hanno avuto per lo sviluppo del movimento della contemporanea classe operaia.

La Francia in piazza contro la liberticida legge sulla sicurezza.

Oggi sono previste diverse manifestazioni in tutta la Francia contro la legge sulla “sicurezza globale”, che vieta la diffusione di immagini raffiguranti agenti di polizia. La manifestazione più importante si terrà a Parigi, dove alle 14 ci sarà una manifestazione da Place de la République intitolata “Marcia delle libertà contro le leggi liberticide”.

 

In questi giorni la Francia è scossa dall’indignazione per il pestaggio da parte della polizia ai danni di Michel Zecler un produttore musicale di colore che risiede e lavora proprio a Parigi. Se non ci fossero state le telecamere di sorveglianza a riprendere il pestaggio e gli insulti razzisti da parte dei poliziotti, il fatto sarebbe passato inosservato, con la vittima della violenza probabilmente in carcere, accusato di reati come resistenza a pubblico ufficiale e uso di stupefacenti (secondo le testimonianze degli agenti).

Invece a “scagionare” il produttore musicale francese Michel Zecler sono state proprio le riprese delle telecamere di sorveglianza situate nel suo studio di registrazione.. Il video del pestaggio è diventato virale in poche ore e sul web ha sdegnato l’opinione pubblica francese.

Classe Operaia vs classe dirigente. Piacenza. Blitz dei facchini al magazzino GLS contro il mancato reintegro..

Ieri sera dopo quello di venerdì scorso c’è stato un nuovo blitz alla GLS di Piacenza dei 16 facchini reintegrati dalla Corte di Appello di Bologna con una sentenza che però GLS e i suoi appaltatori (nel caso specifico Seam e Natana Doc) si rifiutano di applicare.


Per questo i 16 lavoratori mercoledì sera hanno aggirato la sorveglianza delle pattuglie della polizia privata assunta da GLS per controllare il magazzino e all’interno dell’edificio hanno dato luogo a una nuova manifestazione, incatenandosi e lanciando slogan.

Pronto intanto il ricorso di urgenza al Tribunale di Piacenza dei legali di USB per dimostrare che Seam e Natana sono la stessa realtà e quindi il reintegro va reso esecutivo subito.

la Corte d’Appello di Bologna reintegra i facchini licenziati dalla GLS di Piacenza perché chiedevano sicurezza sul lavoro. USB: continua la lotta per i diritti e la dignità dei lavoratori.

Depistaggi nel caso Cucchi, un altro ufficiale dell'Arma rischia il processo.

La Procura di Napoli chiude l'inchiesta nei confronti del colonnello Pascale e di un vicebrigadiere. Avrebbe trasmesso il messaggio: "Dobbiamo aiutare i colleghi in difficoltà".


Un altro ufficiale dell'Arma rischia il processo per il caso Cucchi. La Procura di Napoli ha chiuso l'inchiesta nei confronti del colonnello Vincenzo Pascale, già comandante del gruppo carabinieri del capoluogo campano, indagato per un'ipotesi di tentativo di depistaggio in concorso con un vicebrigadiere, Mario Iorio. Il fatto sarebbe avvenuto due anni fa alla vigilia di una delle udienze del processo che si stava celebrando in Corte d'Assise sulla morte del giovane geometra romano, portato in caserma per droga, pestato e morto nell'ottobre del 2009, una settimana dopo il suo arresto.

Il 6 novembre del 2018, Iorio telefonò a uno dei testimoni del processo, il maresciallo Ciro Grimaldi, già in servizio presso la stazione romana di Tor Sapienza, che era stato citato per essere ascoltato come testimone in aula per le udienze del 7 novembre e del 6 dicembre. Nella fase delle indagini, Grimaldi aveva riferito di aver ricevuto una confidenza da un collega secondo la quale Stefano Cucchi "aveva la cinta rotta. Lui gli chiese che cosa fosse accaduto, ricevendo da Cucchi la seguente risposta: me l'hanno rotta gli amici tuoi".

Babbeo Natale

Il premio Coglionevirus del giorno se lo aggiudicano, ex aequo: l’addetto alle pompe funebri che s’è fatto un selfie col pollicione accanto alla bara aperta di Maradona; e gli autori dei cento e più articoli dell’ultima settimana per “difendere” e “salvare il Natale” dal governo dei senzadio che s’inventano il Covid e gli 800 morti al giorno per guastarci le feste. 

infosannio.com (di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano)

L’apoteosi s’è registrata ieri, dopo che il ministro Boccia ha confermato il coprifuoco alle 22 anche il 25 dicembre e, con una battuta, ha spiegato che “quest’anno non è un’eresia far nascere Gesù Bambino due ore prima”, anticipando la messa di mezzanotte. Apriti cielo. Sedicenti cattolici e noti mangiapreti sono insorti come un sol uomo ergendosi a Defensores Fidei: giù le mani dal compleanno di Gesù. E i giornaloni dietro. “‘Gesù nasca prima’. Caos messa di Natale”, “Boccia sposta Natale” (Giornale). “Boccia vuole stabilire quando nasce Gesù” (Libero). “Boccia surreale: ‘Gesù può nascere due ore prima’” (Verità). “Il caso della messa di Natale: ‘Gesù può nascere prima’” (Messaggero). “Anticipare di qualche ora la messa di Natale: il governo tratta con la Cei” (Repubblica). Poteva mancare l’illuminato parere di Salvini? Non poteva: “A me non sembra normale che un ministro della Repubblica, che si dovrebbe occupare delle emergenze, proponga una nascita anticipata di Gesù Bambino e manchi di rispetto a un Paese legato profondamente ai simboli cattolici”. Il pover’uomo dev’essere davvero convinto che Gesù di Nazareth sia nato alle 24.00 in punto del 25 dicembre di 2020 anni fa sotto il segno del Capricorno. Non sa che quella data è una convenzione priva di qualunque attendibilità storica.

venerdì 27 novembre 2020

Valerio Malvezzi: "Non ha senso parlare di Mes e di finanza mentre crolla l'economia reale"

Fake News. Controllo, Censura, Consenso - ENRICA PERUCCHIETTI - Scrittrice

E se abolissimo le Regioni?

 Il Fatto Quotidiano

di Antonio Marino

Sono tra coloro che sostengono che uno dei problemi principali di questa emergenza sia la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni; è sotto gli occhi di tutti l’incapacità dei governi territoriali (salvo rare eccezioni) di provvedere alla gestione della sanità e del sistema sanitario, attribuita alla competenza degli stessi dall´art 117 della Cost. La sciagurata riforma del titolo V ha sottratto alla competenza dello stato l’organizzazione del suo sistema sanitario (nazionale a parole, regionale nei fatti), ovvero ha sostanzialmente disatteso l’art. 3 della Carta nella parte in cui tale riparto non rimuove, anzi accentua, le disuguaglianze sostanziali tra i cittadini.

Con un effetto evidente: ne beneficerà colui che si trova in un territorio in cui la sanità è gestita virtuosamente, ne subirà una lesione il cittadino di una Regione ove la sanità pubblica è lasciata a se stessa. Non sono ipotesi, ma fatti che abbiamo osservato e ancora osserviamo nel corso della pandemia: dalla sciagurata gestione del duo Fontana-Gallera dell’emergenza in Lombardia (dalla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro, alle gaffe dell’assessore, alle morti nelle Rsa, e al caos dei vaccini, per tacere delle inchieste sui camici), alla gestione, al contrario, efficace in Veneto, dove Luca Zaia è stato ben consigliato dalla squadra di tecnici.

Sanità pubblica. Tra tre anni ricominciano i tagli, “Ce lo chiede l’Europa”

 https://contropiano.org.

Quando si dice che il diavolo si annida nei dettagli si dice il vero. Il Sole 24 Ore è andato a spulciare la Relazione tecnica allegata alla Legge di Bilancio (oggi Legge di Stabilità), e sulla sanità pubblica ha individuato un dettaglio che deve far scattare l’allarme sin da ora per non ritrovarsi, tra qualche anno, nella condizione di collasso delle strutture sanitarie in cui il paese si è trovato con l’esplosione dell’emergenza Covid-19.

L’articolo 72 della Relazione tecnica indica  che sulla sanità pubblica “il fabbisogno standard è normativamente stabilito solo fino all’anno 2021”. E poi aggiunge che “dall’anno 2023 per effetto dei processi connessi alla riorganizzazione dei servizi sanitari anche attraverso il potenziamento dei processi di digitalizzazione, si prevede una minore spesa di 300 milioni di euro annui, con conseguente riduzione del livello del finanziamento”.

Acqua & ACEA. Conferenza dei Sindaci della Provincia di Roma di oggi 27 novembre.

 

Sindaci di Roma e Provincia approvano all'unanimità: 
aumenti bollette, ok ai distacchi, enormi profitti per Acea, acqua del Tevere da bere!


Coordinamento Romano Acqua Pubblica

Oggi i Sindaci della Provincia di Roma (ATO 2 Lazio), hanno scritto una delle peggiori pagine nella storia della gestione dell'acqua di questo territorio.

All'unanimità hanno approvato una delibera e una tariffa che:

  • prevede aumenti enormi nei prossimi anni;

  • garantisce ad ACEA di continuare a fare lauti profitti (oltre 260 milioni di euro solo tra il 2018 e il 2019);

  • non impone il blocco dei distacchi del servizio;

  • condanna le/i roman* a bere l'acqua del Tevere in grande quantità (3500 litri al secondo).

Per coprire questo misfatto hanno approvato un emendamento che aumenterà il budget del bonus idrico, ma è solo una foglia di fico visto che si tratta di uno strumento di sostegno a cui è praticamente impossibile accedere, lo dimostrano i dati dell'utilizzo fatto finora.

Libro. Catastrofe o rivoluzione? Brancaccio: passare alla pianificazione.

L’ultimo lavoro di Emiliano Brancaccio ci mette subito sull’avviso. “Non sarà un pranzo di gala. Crisi, catastrofe, rivoluzione” è il titolo che annuncia una riflessione a tutto tondo sulla crisi del sistema dominante, ma anche sulle alternative indispensabili ad evitare che la “crisi delle classi dominanti trascini nella rovina tutte le classi in lotta.


Brancaccio, economista e docente dell’Università del Sannio, ha avuto l’occasione di incrociare la spada in dibattiti pubblici con diversi esponenti dell’establishment: da Mario Monti a Romano Prodi, da Olivier Blanchard a Lorenzo Bini Smaghi.

E da questi dialoghi emergono in modo contundente sia le contraddizioni interne alle classi dominanti dove “Nasce così una lotta, tutta interna alla classe capitalista, tra aggressione dei grandi e resistenza dei piccoli”, sia le contraddizioni tra il sistema dominante e le possibilità di emancipazione complessiva delle società e dei segmenti sociali che la compongono, proprio perché la deregolamentazione dei mercati sta erodendo il tessuto sociale.

Il giudizio sull’esaurimento della “spinta propulsiva del capitalismo” appare nitido e non fa sconti rispetto all’ideologia diffusa e dominante in questi ultimi quattro decenni. “L’ideologia dominante e la teoria economica che la supporta ci inducono a guardare il capitalismo con uno sguardo cristallizzato sulle sue origini gloriose, in cui una classe borghese in ascesa si incaricava di abbattere l’ancien regime dei privilegi aristocratici. In quel breve attimo della storia, la sconfitta del rentier feudale ad opera dell’imprenditore capitalista segna realmente un progresso generale, non solo economico ma anche civile e politico.

Perché i portuali di Genova abbandonano la Cgil: un’intervista

 https://contropiano.org/

 

Quando lo scorso 16 ottobre i portuali di Genova sono venuti a Firenze a raccontare la loro esperienza di lotta contro il traffico di armi (ne abbiamo parlato qui), la Cgil era il sindacato più rappresentativo nello scalo ligure. Soprattutto, annoverava tra le proprie fila la parte più militante e combattiva del movimento dei lavoratori in porto: tutti, o quasi, i membri del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) erano infatti iscritti o delegati Cgil. Oggi, la situazione è radicalmente mutata. Il CALP ha infatti lasciato in massa la Cgil, passando all’Usb. Abbiamo raggiunto uno dei lavoratori del porto di Genova e militante del CALP per farci spiegare le ragioni di questa decisione.

Cosa vi ha spinto ad abbandonare la Cgil?

Nasce la rete italiana post-keynesiana contro il conformismo del dibattito economico.

Debutta oggi con un primo workshop in diretta streaming l’“Italian Post-Keynesian Network” (IPKN), una rete di giovani economisti che, come ci spiegano due dei fondatori in questa intervista, ha come obiettivo quello di favorire il confronto e l’emersione di posizioni teoriche alternative al conformismo scientifico e al conservatorismo metodologico che caratterizza il dibattito economico italiano.  

 

micromega intervista a Marco Veronese Passarella e Daniele Tori di Daniele Nalbone

Partono da un approccio critico allo studio dei fenomeni economici e sociali, sulla scia dei contributi di Karl Marx, Rosa Luxembourg, John Maynard Keynes, Joseph Schumpeter, Michal Kalecki, Joan Robinson, Nicholas Kaldor, Piero Sraffa. La decisione di dar vita a una rete di studi post-keynesiani in Italia nasce dal clima di conformismo scientifico e conservatorismo metodologico che da alcuni decenni caratterizza il dibattito economico italiano.

Oggi, 27 novembre, quello che ufficialmente si chiama IPKN – Italian Post-Keynesian Network – si presenterà in Italia con un primo workshop in streaming (dalle 13.30 sulla pagina Facebook della rete).

I “negazionisti” della terapia domiciliare precoce di Francesco Cappello

 https://scenarieconomici.it

 

La cura per il covid 19 esiste
Essa è semplice, si realizza con farmaci tradizionali. È tutt’altro che costosa. Se applicata con la giusta tempistica è in grado di salvare vite umane. Piuttosto che il lockdown bisogna, finalmente, mettere in grado i medici di base di somministrarla capillarmente su tutto il territorio nazionale.

La corretta terapia domiciliare, somministrata precocemente all’apparire dei primi sintomi è stata sinora negata dalle linee guida ufficicialmente riconosciute. Eppure tale pratica risparmierebbe i pericolosi affollamenti nei pronto soccorso, nei reparti covid e nelle terapie intensive.
Il corretto trattamento domiciliare precoce (tdp) è, infatti, in grado salvare vite umane in modo diretto ma anche indiretto, lasciando liberi gli ospedali per il trattamento delle altre consuete patologie (vedi il mio Gli assembramenti più pericolosi si verificano nei pronto soccorso e negli ospedali).

Roma & Sgomberi. Intrighi di Palazzo.

A Roma è stato sgomberato il Cinema Palazzo, un’esperienza che per anni ha costruito relazioni sociali e prodotto cultura. In difesa degli spazi sociali e culturali della città pubblichiamo questo appello firmato anche dal direttore di MicroMega: “Sgomberarli tutti in nome dell’ordine e della proprietà provocherebbe un disastro umano e culturale, perché sono un welfare indispensabile e costruito dal basso”.
 


micromega

Mercoledì 25 novembre è una data da ricordare: all’alba, il “distanziamento sociale” è stato d’improvviso violato da centinaia di poliziotti che hanno invaso il Nuovo Cinema Palazzo a San Lorenzo, Roma, gettandone sulla strada ogni contenuto, sedie e libri, filmati e tavoli, disegni di bambini e altri oggetti sovversivi. Speriamo che non si siano contagiati a vicenda, gli agenti dell’ordine, mentre spargevano in tutto il quartiere popolare e studentesco un altro genere di virus, per il quale non si è ancora trovato un vaccino sicuro: l’intolleranza. Anzi, l’odio per tutto ciò che significa avvicinamento sociale.