lunedì 31 dicembre 2018

Pierangelo Bertoli A muso duro live 1986

Oroscopo 2019: le previsioni segno per segno.

Amore, lavoro, salute e benessere, fortuna, soldi... scopri cosa ti riserva l'anno che verrà e le star che festeggiano il compleanno assieme a te

 

d.repubblica.it

Ariete

Il 2019 sarà, per voi dell'Ariete, piuttosto energizzante. Vi sentirete sicuri di voi stessi e sarete capaci di fare un'ottima impressione su tutti. Vi apprezzeranno sia nuove conoscenze, sia qualcuno che non vi notava quasi più.
Amore Il 2019 sarà connotato da un residuo di timidezza e - in certi momenti - da una certa dose di scarsa fiducia in voi stessi, per quanto concerne la vita sentimentale di voi dell'Ariete. Ci sono, tuttavia, parecchie occasioni per conoscere meglio una persona davvero affascinante che ancora non vi è vicina, o per migliorare i rapporti con il partner e vivere momenti più appassionati (se siete già in una relazione).

Ciò che avviene a Minbic è il risultato di otto anni della politica curda

contropiano

Le YPG hanno invitato lo Stato siriano alla protezione di Minbic da violenze filo-turche. Unità militari siriane sono avanzate verso Minbic. L’evento non è in contraddizione con anni di politica dei curdi in Siria.
In Siria del nord sono in atto gravi sviluppi. Il ritiro dalla Siria annunciato dal Presidente USA Donald Trump ha sorpreso tutti. Non solo gli USA, tutte le forze che fanno politica sulla Siria, devono riconoscere che questa situazione porterà a cambiamenti significativi in Siria. Finora l’equilibrio di forze in essere non ha permesso un cambiamento del genere. Dopo la decisione di Trump, tutte le aree si riorganizzano. E i curdi, come hanno fatto fin dall’inizio, fanno una politica che corrisponde a una terza via per democratizzare la Siria.

Credere Obbedire Votare. Movimento 5 stelle, espulsi due senatori e due europarlamentari.

Di Maio: "Via chi non rispetta regole, a costo di andare tutti a casa". I probiviri cacciano De Falco, De Bonis, Moi e Valli. Ancora in stand by Fattori e Nugnes.


Iniziano le epurazioni nel Movimento 5 stelle. Il collegio dei probiviri ha annunciato in un post sul Blog delle Stelle che sono stati espulsi due senatori - Gregorio De Falco e Saverio De Bonis - e due europarlamentari - Giulia Moi e Marco Valli. Nessuna sanzione per i senatori 5 stelle Matteo Mantero e Virginia La Mura, per i quali "i procedimenti disciplinari sono stati archiviati", mentre nei confronti di Elena Fattori e Paola Nugnes "i procedimenti disciplinari sono ancora pendenti".
"Nessuno è indispensabile" (citazione ndrCR@P) tuona il capo politico dei 5 Stelle Luigi Di Maio, spiegando che prioritario è il rispetto della volontà degli elettori.
"Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile" scrive su Twitter, dopo che "oggi i probiviri si sono espressi con provvedimenti - annota - duri e giusti".
"Chi non sostiene il Contratto di governo è fuori dal Movimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto" (Sigh! ndrCR@P), ammonisce il capo politico M5s, ricordando che i candidati accettano "accettano alcune regole, poche e chiare, che sono vincolanti per la loro candidatura", tra cui l'obbligo di votare la fiducia al Governo.

Indizi per il Reddito di cittadinanza. Pasquale Tridico, papà del reddito di cittadinanza: "Vi spiego perché combatterà i 'divanisti".

L'economista M5s alla Verità: "Fino a 6 anni per chi sgarra. E dopo 12 mesi si potrà rifiutare solo lavori lontani oltre 500km".



I primi assegni, salvo intoppi, dovrebbero arrivare ad aprile, giusto in tempo per le elezioni europee. Ma tra paletti sull'Isee, doti fiscali da portare a chi assume, condizioni sulle offerte di lavoro e molto altro, quello del reddito di cittadinanza è una selva a tratti ancora oscura. A illuminarla, almeno in parte, è Pasquale Tridico, il papà della misura tanto cara ai Cinque Stelle, in un'intervista al quotidiano La Verità:
"A gennaio arriverà l'articolato definitivo in Consiglio dei Ministri. Poi diventerà un decreto legge con il normale iter parlamentare. Potrà presentare domanda chiunque abbia un Isee medio di 9.360 euro. La prima casa non intaccherà il reddito. Lo ridurrà solamente: ha diritto al reddito anche chi oltre alla prima casa ha una proprietà il cui valore non superi i 30mila euro. Inoltre se hai più di 8mila euro sul conto corrente, con riferimento all'anno precedente all'introduzione del reddito, non puoi accedere."

domenica 30 dicembre 2018

Taglio dei fondi ai centri di salute mentale. Giunta Raggi spietata con i più deboli


Il taglio della collaborazione comunale alle attività socializzanti e di inclusione per i pazienti dei centri di salute mentale è vergognoso. Il fragile tessuto che sostiene questi pazienti e le loro famiglie, nel loro spesso difficile cammino, viene così aggredito in nome di una novità che altro non è che disinteresse per la sorte dei deboli. 

Nuova Compagnia di Canto Popolare - Tammurriata Nera 1981

Canzone. 


fritz51334

Pino Daniele - Tutta 'nata storia.

Canzone.

Insolito Ignoto

Ricky Gianco - Uomini non parlate più.


Canzone.

ramigna92

Fascismo”: il nome e la cosa.

La riattivazione della pesante eredità del fascismo storico è cominciata già nella seconda Repubblica, con il berlusconismo e la fine della conventio ad excludendum nei confronti dell'MSI. La riflessione storiografica contemporanea lo conferma.

 


micromega PAOLO FAVILLI

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1) L’uso del termine «fascismo» per indicare aspetti tutt’altro che marginali dell’attuale governo a trazione Salvini è al centro di un dibattito fortemente controversistico sul rapporto tra il «nome» e la «cosa».
Una discussione che si svolge a diversi livelli: quello degli studiosi di professione, quello degli ex studiosi (personaggi che non fanno più ricerca reale da qualche decennio), quello dei giornalisti «colti» (si sono a suo tempo laureati in storia, ma non hanno mai praticato davvero il mestiere e ignorano del tutto le logiche dell’indagine analitico-epistemologica) e giornalisti-propagandisti tout court. Inevitabilmente questi diversi livelli finiscono per incrociarsi nelle necessità di scelta inerenti all’odierna temperie politica.
Uno dei filoni di questo intreccio, nel negare le possibilità di un’analogia tra il fascismo storico ed elementi caratterizzanti il momento attuale definiti tramite il termine «fascismo», appare interessato, soprattutto, alla banalizzazione di tali fenomeni. 
E la banalizzazione è un modo particolarmente efficace per immetterci in una «notte in cui tutte le vacche sono nere» e le parole perdono il senso profondo del loro significato, nella storia e soprattutto nella memoria.

Genitori economicamente ansiosi e iper-coinvolti. Così la paura della retrocessione sociale intacca l’educazione.

Famiglia, inchiesta del New York Times “Figli ‘intrattenuti’ e non più formati. Ansia sociale ha rovinato genitorialità”,

Eccesso di stimolazione, mancanza di libertà per padri e madri come per i loro bambini, aumento del tempo dedicato (tre volte in più che negli anni settanta) e dominio del modello "imprenditoriale". Il New York Times lancia la provocazione: e se l'educazione di oggi fosse dannosa per il futuro delle prossime generazioni?

Genitori economicamente ansiosi e iper-coinvolti. Così la paura della retrocessione sociale intacca l’educazioneEmotivamente sfiancante e sempre più costoso, in termini di soldi e denaro. Crescere figli oggi comporta un investimento di risorse economiche e psicologiche che però spesso rischia di essere persino controproducente.


A lanciare la provocazione è il New York Times che pubblica una lunga inchiesta a firma di Claire Cain Miller, The Relentlessness of Modern Parenting.
Il bersaglio è la cosiddetta “genitorialità intensiva”, un termine coniato dalla sociologa Sharon Huys che descrive uno stile genitoriale “sempre più centrato sul bambino, affidato agli esperti, emotivamente assorbente, finanziariamente costoso”.
Al contrario di quanto si crede, infatti, i genitori lavoratori di oggi passano con i figli lo stesso tempo delle madri casalinghe degli anni Settanta.
Cambia anche il modo di stare con i bambini: si legge con loro, li si accompagna alle loro mille attività, si partecipa alle loro recite e giochi, si guarda persino la televisione insieme, si condividono i compiti: 5 ore a settimana rispetto all’ora e 45 minuti del 1975.
Figli sempre più intrattenuti invece che semplicemente “amati e disciplinati”.

Editoriale della domenica: Sappiamo quasi tutto!, non sarà arrivato il momento di incazzarsi?

di R@P61 - redazione diffusa

Sappiamo che la Germania, quella che dà lezioni di moralità ai PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Portogallo,  non ha pagato i debiti di guerra (né della prima né della seconda, né i debiti contratti tra le due guerre). Infatti,la Germania non ha nemmeno firmato il Trattato di Pace del 1947.

Sappiamo che ad agosto del 1971 Richard Nixon ha messo fine a quella ridicola farsa della copertura del dollaro con l'oro. Certificò quello che tutti già sapevano, da decenni. Nell'era moderna dietro ai soldi non c'è nulla. Oggi nessuno può andare in banca e chiedere il controvalore in oro. Di più, nessuno può chiedere di ritirare tutto il contenuto del proprio conto corrente in banconote, perché semplicemente non esistono. Le banconote di carta sono solo il 5% del denaro esistente e creato dal nulla.

Sappiamo che da quel momento, ufficialmente, le banche (private) creano moneta dal nulla, a debito (nostro) e sappiamo che gli Stati devono comprare la moneta dalle banche che sono le uniche autorizzate a compiere questa magia.

Sappiamo anche che la contabilità delle banche è perlomeno curiosa: se chiedi un prestito di 100.000 euro, premono un click sulla tastiera e 100.000 euro appaiono sul tuo conto corrente (dopo aver ottenuto tutte le garanzie necessarie, per loro). Poi se ripaghi solo 50.000 euro, non dicono di aver guadagnato, senza fare nulla, 50.000 euro ma che ne hanno persi 50.000, ti pignorano la casa, la vendono all'asta e così hanno compiuto la rapina di beni reali del valore di 100.000 euro a fronte di un click sulla tastiera di un computer.

sabato 29 dicembre 2018

Fratelli Cervi, 75 anni fa la fucilazione dei sette giovani che si opposero al Fascismo.

È ancora buio alle 6.30 del 28 dicembre 1943 quando le milizie fasciste fucilano i sette fratelli Cervi e Quarto Camurri al poligono di tiro di Reggio Emilia

Fratelli Cervi, 75 anni fa la fucilazione dei sette giovani che si opposero al Fascismo

L’esecuzione, preceduta da torture sui prigionieri, è tenuta nascosta e si inserisce nell’adesione fascista alla pratica stragista.
Nel giro di un mese e mezzo gli uomini della Repubblica sociale italiana compiono a novembre la strage al Castello di Ferrara (11 vittime) e fucilano 13 partigiani tra il 7 e il 22 dicembre in provincia di Bergamo. 
Il 30 gennaio, ancora nel reggiano, è fucilato don Pasquino Borghi che aveva collaborato con i Cervi, assieme ad altri otto partigiani.
Un sistema di terrore in un momento in cui non sono ancora avvenuti scontri in campo aperto tra partigiani e nazifascisti: nell’Appennino emiliano la prima battaglia avviene il 15 marzo, poi pagata con la strage nazista di Cervarolo che costa la vita a 24 uomini.

Perché accuso la Germania su debiti, Europa e guerre

https://formiche.net

La Germania non ha mai pagato per i danni delle due guerre mondiali che ha scatenato: ha sempre fatto valere il peso della sua stabilità nel contesto geopolitico. Se oggi è un campione economico mondiale, lo deve tanto alla solidarietà europea per sostenere l’impegno della Riunificazione. La Germania fa le guerre e poi dimentica.
La Comunità internazionale ha sempre avuto un occhio di riguardo per i debiti della Germania. Per ben tre volte, nel corso di appena un secolo, Berlino è riuscita ad ottenere straordinari vantaggi facendo valere il suo straordinario rilievo per la stabilità continentale.
Tutto comincia con le Riparazioni di guerra stabilite nel Trattato di Versailles del 1919. La principale creditrice della Germania era la Francia, che avrebbe preferito tutt’altra soluzione: la sua frontiera spostata ad est, lungo il Reno. Era una proposta che faceva inorridire gli Inglesi perché riportava alla mente l’espansione napoleonica, contro cui avevano mobilitato ben sette coalizioni prima di riuscire a riportare l’Europa alla Restaurazione delle antiche dinastie con il Congresso di Vienna.

I governi tedeschi non hanno mai pagato i loro debiti

https://www.ilfattoquotidiano.it

di Paolo Ferrero

I governi tedeschi sono specialisti nel non pagare i loro debiti. Lo hanno già fatto tre volte nel corso dell’ultimo secolo. La prima volta dopo la Prima guerra mondiale, la seconda nel 1953 e la terza nel 1990 dopo la riunificazione. Vediamo brevemente.

Nel 1923 l’iperinflazione portò alla totale perdita di valore della moneta tedesca, al default e all’interruzione del pagamento del Debito che il governo tedesco stava pagando per le riparazioni di guerra. Il piano statunitense (Daves), che impose nel 1924 una nuova moneta, previde che i tedeschi avrebbero potuto onorare i loro debiti emettendo un prestito obbligazionario da collocare sul mercato della finanza mondiale per una somma totale di 800 milioni di marchi oro. Si trattò a tutti gli effetti di un enorme prestito internazionale dato ai tedeschi per permettergli di pagare il debito.

Nel 1928 avvenne però anche una ricontrattazione del debito, con la riduzione delle quote da pagare e un enorme allungamento dei tempi di restituzione a 60 anni! (Piano Young).

Nel 1933. Dopo aver vinto le elezioni, i nazisti smisero di pagare i debiti e le riparazioni dovute. Negli anni successivi cominciarono ad invadere i loro vicini, non dimenticando mai, appena arrivati, di svuotare le casseforti degli altri.

Droghe. Queste sono le 5 sostanze che creano più dipendenza.

Come sa chiunque abbia bevuto una tazza di caffè, non tutte le droghe sono ugualmente dannose. La caffeina, la sostanza psicoattiva più consumata sulla terra, non è un pericolo per la salute umana.


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Per dare alle persone un’idea delle sostanze più pericolose, un team di psichiatri, chimici e farmacologi del Royal College of Psychiatrists del Regno Unito le ha sistematicamente classificate in base a tre fattori
  1. quanti danni fisici causano, 
  2. quanto creano dipendenza
  3. quanto  nel suo insieme, usando come parametri i costi sostenuti dalla sanità. 
Hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista medica The Lancet.
La seguente classifica si concentra sulla dipendenza. I ricercatori hanno ulteriormente suddiviso questa categoria in tre fattori che determinano quanto qualcosa provochi dipendenza.

1. Piacere, l’euforia che un utente prova grazie alla droga; dipendenza psicologica
2. Il desiderio che un utilizzatore sperimenta quando la droga viene sospesa
3. Dipendenza fisica, mal di testa o altri sintomi fisici che un utilizzatore sperimenta quando la droga viene sospeso

1. L’eroina si è classificata al primo posto nell’elenco in termini di dipendenza.

Ricchissimi. Ecco le 25 famiglie più ricche al mondo (una è italiana), che hanno un patrimonio complessivo di 1.100 miliardi $

  • Le famiglie più ricche del mondo posseggono miliardi di dollari, per un totale di 1.100 miliardi, secondo Bloomberg.
  • Questa ricchezza deriva da svariati settori, tra cui vendita al dettaglio, media, settore agroalimentare, tecnologia e altri.
  • Dalla ricchezza nata dalla Nutella della famiglia Ferrero a quella di Walmart della famiglia Walton, ecco le 25 famiglie più ricche al mondo.

it.businessinsider.com
Dalle più ricche famiglie americane ai più ricchi regnanti europei, in giro per il mondo si può trovare una grande concentrazione di ricchezza.
In effetti, ci sono 2.208 miliardari sparsi tra 72 nazioni per una ricchezza totale di 9.100 miliardi di dollari, secondo Forbes. Ma quali sono le famiglie miliardarie?
Bloomberg ha stilato una classifica delle 25 con i maggiori patrimoni al mondo; insieme, detengono 1.100 miliardi di dollari in ricchezza derivata dalla distribuzione al dettaglio, dai conglomerati mediatici, dalle società agroalimentari, dai giganti della tecnologia e da altri settori.
Bloomberg ha definito la propria classifica in base alle cifre del patrimonio netto al 15 giugno 2018. Non ha calcolato i patrimoni relativi alla prima generazione, quelli controllati da un singolo erede o quelli derivati fondamentalmente dallo stato. Per le finalità di questa classifica, le famiglie la cui ricchezza deriva da una società per azioni o da una società a capitale misto, sono considerate una voce singola.
Dalla famiglia Ferrero, il cui patrimonio di 22,9 miliardi di dollari viene dalla Nutella, alla famiglia Walton, il cui patrimonio di 151,5 miliardi di dollari viene da Walmart, ecco di seguito le 25 famiglie più ricche al mondo.
  1. La famiglia Ferrero

venerdì 28 dicembre 2018

La lezione spagnola: in Europa la crescita è per i pochi.

Nel mese di ottobre, per un paio di settimane, i media italiani hanno messo al centro dell’attenzione la nascitura manovra finanziaria del governo spagnolo. La genesi e la composizione di quest’ultimo (un monocolore socialista con l’appoggio esterno di Podemos, nato dopo una mozione di sfiducia al precedente governo di centrodestra) più alcune delle misure annunciate avevano scatenato non pochi entusiasmi, tra i più ottimisti.
 

Alla prova dei fatti questa manovra, verosimilmente, non vedrà mai la luce. Per essere approvata avrebbe, infatti, come minimo bisogno anche dell’appoggio delle diverse forze autonomiste ed indipendentiste presenti nel parlamento spagnolo. I partiti catalani hanno, tuttavia, messo in chiaro da diverse settimane che non hanno nessuna intenzione di votare alcunché, fino a quando la loro agibilità politica – attualmente impedita dalla presenza in carcere di diversi loro esponenti, a seguito del referendum del 1° ottobre 2017 – non sia ristabilita e garantita.
Al margine della discussione, senza dubbio rilevante, sui contenuti che la manovra finanziaria spagnola avrebbe potuto avere se fosse andata in porto, è interessante provare a fare un passo indietro ed analizzare con attenzione cosa sia accaduto all’economia spagnola negli anni più recenti: la Spagna ha sperimentato, infatti, tassi di crescita relativamente alti, accompagnati da un bilancio pubblico persistentemente in deficit. Questi due elementi ci impongono una riflessione sui margini di azione esistenti, nella gabbia europea, nel definire le politiche economiche di un Paese e sulla direzione che queste ultime, al di là delle apparenze più immediate, possono realmente prendere.

Biani.

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Questione di genere e di reddito. Il più grande furto della storia.

In Italia i salari femminili calano mentre aumentano, poco, quelli maschili. In direzione dalla parità retributiva fissata dall’Onu al 2030, solo alcune estensioni dei congedi parentali. E la recente norma che rende possibile lavorare fino al parto aumenta la ricattabilità. 

Risultati immagini per donne lavoro reddito italiaIn Italia, secondo le più recenti rilevazioni dell’indagine Eu-Silc (Istat, 2018), il reddito lordo maschile è aumentato, mentre l’equivalente femminile è diminuito da 20.099 euro lordi del 2015 a 20.093 nel 2016. Tutto ciò nonostante il 26,4% delle lavoratrici e il 35,4% delle freelance possieda una laurea, contro rispettivamente il 16,9%% e il 24,2% degli uomini.
Questi dati, ricordando che l’obiettivo SDG 8 delle Nazioni Unite è invece focalizzato a “realizzare pari retribuzioni per un lavoro di pari valore” entro il 2030, offrono lo spunto per una riflessione sul tema e sul contesto della disparità salariale di genere ( gender pay gap ), ovvero il fenomeno –risalente nel tempo – per cui si riscontra un differenziale monetario versato per l’attività lavorativa tra le donne e gli uomini, nonostante, in termini di capitale umano accumulato e di compiti svolti, sia effettiva la vicinanza tra generi.

Migranti & la Brava gente (Italiana). Prato, richiedenti asilo lasciati senza pasti e costretti a recuperare lenzuola dalla spazzatura: arrestata presidente di 8 Cas.

L'accusa è di frode nelle pubbliche forniture. Oltre alla donna a capo del consorzio Astir, Loretta Giuntoli, coinvolti nell'inchiesta anche i due legali rappresentanti della cooperativa Humanitas, Roberto Baldini e Alberto Pintus.
Prato, richiedenti asilo lasciati senza pasti e costretti a recuperare lenzuola dalla spazzatura: arrestata presidente di 8 Cas
Costringevano gli ospiti a recuperare nella spazzatura le lenzuola per coprirsi, non pulivano le strutture e davano ai richiedenti asilo un pasto al giorno al posto dei tre previsti.
Queste e altre irregolarità hanno fatto scattare gli arresti domiciliari per la presidente del consorzio Astir di Prato, Loretta Giuntoli, e l’interdizione dalla professione per 9 mesi per i due legali rappresentanti di una delle cooperative del complesso (la Humanitas), Roberto Baldini e Alberto Pintus.
L’inchiesta condotta dalla Digos di Prato coinvolge tutti gli 8 centri di accoglienza straordinaria (Cas) facenti capo al consorzio, distribuiti tra la stessa città toscana, Carmignano e Poggio a Caiano.  
Il reato contestato è di frode nelle pubbliche forniture.
Le indagini sono scattate la scorsa estate dopo le segnalazioni di alcuni cittadini di Poggio a Caiano. Secondo quanto riferito dal procuratore della Repubblica Giuseppe Nicolosi, che sovraintende le indagini coordinate dai pm Laura Canovai e Egidio Celano, alcuni dei migranti ospiti delle strutture sarebbero stati costretti ad “accendere fuochi in giardino per poter cucinare” oltre che frugare tra i cassonetti in cerca di biancheria. Secondo l’accusa, inoltre, la Giuntoli avrebbe anche minacciato tre dipendenti del consorzio. La polizia ha documentato quanto accadeva con immagini fotografiche e video. Già lo scorso luglio era scattato il sequestro probatorio per violazione urbanistiche di cinque appartamenti adibiti all’accoglienza per migranti gestiti dallo stesso Astir.

giovedì 27 dicembre 2018

Gialli di rabbia: chi ha paura della lotta di classe?

carmillaonline.com Giacomo Marchetti

Non immaginavano forse che “un evento” si trasformasse in uno dei più longevi e “radicali” – nel senso di andare alla radice – movimenti della Quinta Repubblica, in grado di ridefinire l’ordine del discorso e stravolgere l’ideologia neo-liberista in salsa francese, cioè l’ordine discorsivo della riscossa padronale.
Non pensavano probabilmente che avrebbero spianato la strada ad un composito corpo sociale pronto finalmente a chiedere il conto ad un monarca repubblicano, Macron, che come pretende ogni epica storica che si rispetti si compie per Atti: siamo al Sesto.
È una rivolta?
No sire, assomiglia più ad una rivoluzione.

Una crisi, tre reazioni opposte.

Ci sono molti modi di reagire ai venti di crisi economica, ma in fondo di riducono a sostanzialmente due. Un approccio “espansivo” oppure uno “restrittivo”, preoccupato di tener sotto controllo le variabili finanziarie (il debito pubblico, in primo luogo) anche a costo di aggravare la recessione.
 
 

Ma anche nel sostenere una linea espansiva si può agire in modo molto diverso. Dipende dagli obbiettivi che si vogliono perseguire e dagli strumenti che si mettono in campo.
In questo momento, Usa, Cina ed Unione Europea perseguono tre approcci molto differenti, che riflettono sia la posizione occupata nel sistema globale, sia gli orientamenti teorici dei diversi gruppi dirigenti. Oltre che differenti livelli di contraddizioni interne.
Negli Usa, lo scontro continuo tra Trump e le varie componenti del vecchio establishment sta in questo momento scaricando sulla Federal Reserve una nuvola di problemi che certo non giovano alla sua credibilità come regolatrice della politica monetaria. Il presidente della Fed, Jerome Powell (peraltro scelto dallo stesso Trump), sta realizzando il programma di inalzamento dei tassi di interesse deciso qualche anno fa da Yanet Yellen, dopo quasi un decennio di tasso zero e iniezioni di liquidità per sostenere sia l’economia reale (e unque l’occupazione statunitense) che i mercati finanziari, devastati a lungo dalle conseguenze dell’esplosione della bolla dei mutui subprime, che aveva innescato quella dei “prodotti derivati”, il fallimento di moltissime banche e il grande botto di Lehmann Brothers, quarta banda d’affari del pianeta.

Ambiente & Clima. Riscaldamento globale ed inquinamento? Per Trump nessun problema: più petrolio e più carbone.

Via libera ad esplorazioni petrolifere e trivellazioni in aree protette e costruzione di nuove centrali elettriche a carbone.

Di nuova generazione, certo. Ma sempre a carbone. Una dote che nessuno può negare al presidente degli Stati Uniti, è la solida (o stolida?) certezza nelle sue convinzioni. Al netto di tutto, anche della realtà.
Il riscaldamento globale? Esagerazioni di scienziati progressiti.
L’unica cosa che conta è il rilancio dell’economia.
Coerente con questa visione, ha permeato questi due anni di presidenza di scelte, atteggiamenti e dichiarazioni tutte volte alla massimizzazione del profitto delle lobby industriali e alla minimizzazione dei diritti di chi, negli Usa e nel mondo intero, vorrebbero un ambiente meno inquinato e pericoloso.

Tunisia in rivolta contro le misure antipopolari dettate dal Fmi.

In Tunisia, il paese della Rivoluzione dei Gelsomini, è scoppiata di nuovo la rivolta sociale contro la disoccupazione e una serie di misure economiche antipopolari  imposte dal Fmi. 






Un po’ in tutto il paese da giorni ci sono manifestazioni con scontri con la polizia ma anche episodi estremi di protesta che hanno visto manifestanti darsi fuoco, richiamando alla memoria la vicenda di Mohamed Bouazizi, il giovane venditore ambulante che si diede fuoco a Sidi Bouzod alla fine del 2010 per denunciare le vessazioni della polizia e innescando così la rivolta del 2011.

Fuori dal neoliberismo, verso un uomo nuovo - Mauro Scardovelli

1947 De Gasperi vende l'anima dell'Italia

IL GRANDE SEGRETO D’ITALIA: LE CLAUSOLE SEGRETE DEL TRATTATO DI PACE 1947

https://disquisendo.wordpress.com

Il trattato di Pace firmato a Parigi nel 1947 ha al suo interno delle clausole segrete che determinano la mancanza di Sovranità e la subordinazione agli interessi Anglo-Americani, di più non ci è dato sapere in quanto appunto “Segrete”. Un bel calcio alla democrazia e alla trasparenza, popolo sovrano? Non lo siamo mai stati! Ora vi è chiaro perché questo paese è il servo dei suoi padroni?

DISCORSO PRONUNCIATO DA BENEDETTO CROCE IL 24 LUGLIO 1947 ALL’ASSEMBLEA COSTITUENTE

https://nicolettaforcheri.wordpress.com/

Risultati immagini per benedetto croceIo non pensavo che la sorte mi avrebbe, negli ultimi miei anni, riserbato un così trafiggente dolore come questo che provo nel vedermi dinanzi il documento che siamo chiamati ad esaminare, e nell’essere stretto dal dovere di prendere la parola intorno ad esso. Ma il dolore affina e rende più penetrante l’intelletto che cerca nella verità la sola conciliazione dell’interno tumulto passionale.
Noi italiani abbiamo perduto una guerra, e l’abbiamo perduta ‹‹tutti››, anche coloro che l’hanno deprecata con ogni loro potere, anche coloro che sono stati perseguitati dal regime che l’ha dichiarata, anche coloro che sono morti per l’opposizione a questo regime, consapevoli come eravamo tutti che la guerra sciagurata, impegnando la nostra Patria, impegnava anche noi, senza eccezioni, noi che non possiamo distaccarci dal bene e dal male della nostra Patria, né dalle sue vittorie né dalle sue sconfitte. Ciò è pacifico quanto evidente.
Sennonché il documento che ci viene presentato non è solo la notificazione di quanto il vincitore, nella sua discrezione o indiscrezione, chiede e prende da noi, ma un giudizio morale e giuridico sull’Italia e la pronunzia di un castigo che essa deve espiare per redimersi e innalzarsi o tornare a quella sfera superiore in cui, a quanto sembra, si trovano, coi vincitori, gli altri popoli, anche quelli del Continente nero.
E qui mi duole di dovere rammentare cosa troppo ovvia, cioè che la guerra è una legge eterna del mondo, che si attua di qua e di là da ogni ordinamento giuridico, e che in essa la ragion giuridica si tira indietro lasciando libero il campo ai combattenti, dall’una e dall’altra parte intesi unicamente alla vittoria, dall’una e dall’altra parte biasimati o considerati traditori se si astengono da cosa alcuna che sia comandata come necessaria o conducente alla vittoria. Chi sottopone questa materia a criteri giuridici, o non sa quel che si dica, o lo sa troppo bene, e cela l’utile, ancorché egoistico, del proprio popolo o Stato sotto la maschera del giudice imparziale.

L'inganno della moneta: Nicoletta Forcheri

I SEGRETI DEI CONTI FRANCESI - Nicoletta Forcheri

COLTIVARE ORTAGGI COME PIANTE SELVATICHE (FUKUOKA)

Parliamo adesso della coltivazione degli ortaggi. Si può usare sia un orto vicino casa per fornire la verdura per la cucina della famiglia oppure anche coltivare verdura in terreno aperto e non utilizzato.
Per l'orto dietro casa basta dire che si devono coltivare gli ortaggi giusti al momento giusto in terreno preparato con composto organico e letame. Il modo di coltivare verdura per la tavola nel vecchio Giappone si armonizzava bene col quadro naturale di vita. I bambini che giocano sotto gli alberi da frutta dietro casa. I maiali
che mangiano i resti di cucina e grufolano intorno nel terreno. I cani che abbaiano e giocano mentre il contadino semina nella ricca terra. I lombrichi e gli insetti che crescono fra gli ortaggi, le galline che beccano i vermiciattoli e fanno le uova da mangiare per i bambini.
La tipica famiglia rurale in Giappone ha coltivato ortaggi in questa maniera fino a non più di venti anni fa.

I QUATTRO PILASTRI DI FUKUOKA (agricoltura naturale)

Il primo è NESSUNA LAVORAZIONE, cioè niente aratura né capovolgimento del terreno. Per secoli i contadini hanno creduto che l'aratro fosse indispensabile per produrre dei raccolti. Eppure non lavorare la terra è di fondamentale importanza nell'agricoltura
naturale. La terra si lavora da sola per natura con la penetrazione delle radici delle piante e l'attività dei microorganismi, dei piccoli animali e dei lombrichi.


Il secondo è NESSUN CONCIME CHIMICO NÉ COMPOSTO PREPARATO. La gente violenta la natura e per quanto faccia non riesce a guarire le ferite che le provoca. Ottuse pratiche agricole impoveriscono il suolo di sostanze nutritive essenziali e ne risulta
un esaurimento annuale del terreno. Lasciato a se stesso, il suolo conserva naturalmente la propria fertilità in accordo con il ciclo ordinato della vita vegetale e animale.

La Francia controlla, deruba e impoverisce 14 Stati africani

https://www.italiaoggi.it

macronVerso metà settembre si terrà a Roma una manifestazione politica piuttosto singolare. A scendere in piazza saranno infatti solo giovani africani, emigrati da tempo in Italia e in altri paesi europei, che si siederanno per protesta davanti all'ambasciata francese, in piazza Farnese, per contestare la politica africana della Francia di Emmanuel Macron. A guidarli sarà Mohamed Konare, originario della Costa d'Avorio, che si definisce «attivista panafricano» ed ha fondato un movimento politico che, per usare un termine corrente, potremmo definire sovranista. L'obiettivo, come lui stesso afferma in una lunga intervista sul web (Byoblu), è di spiegare agli europei i metodi di tipo coloniale con i quali la Francia continua a comandare e depredare in Africa ben 14 Stati, un tempo sue colonie, diventate indipendenti negli anni 60, ma soltanto sulla carta.
Il giogo francese su questi Paesi, sostiene Konare, è soprattutto economico e monetario, ed è congegnato in modo tale da garantire a Parigi un ferreo controllo della loro moneta, oltre a un monopolio esclusivo sulle ricche materie di cui abbondano (oro, uranio, petrolio, gas, cacao, caffè), con un risultato duplice: arricchire la Francia e le sue élites imprenditoriali da un lato, con uno smisurato trasferimento di ricchezza (circa 500 miliardi di dollari l'anno, secondo alcune stime); dall'altro lato. impoverire fino alla miseria i popoli indigeni, che sono così costretti a fuggire per fame verso l'Italia e l'Europa, in cerca di fortuna.

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Nuova Via a Campagnano


mercoledì 26 dicembre 2018

La Battaglia di Algeri - (Gillo Pontecorvo, 1966)

Classe Operaia. Varese, 40 licenziati in tronco alla vigilia di Natale: la Hammond Power Solutions manda il cesto e poi chiude l’impianto

La ex Marnate Trasformatori, ed era stata acquisita dai canadesi sei anni fa. I rappresentanti sindacali avevano in programma un incontro con i dirigenti per discutere del contrattoPrima il pacco di Natale, poi il licenziamento.


F.Q.
Risultati immagini per Hammond Power SolutionsÈ successo a Marnate, nel Varesotto, dove i 40 dipendenti della Hammond Power Solutions, azienda che fa capo a una multinazionale canadese che produce trasformatori, hanno ricevuto il cesto natalizio aziendale prima delle feste. Subito dopo, però, si sono visti consegnare anche la comunicazione del licenziamento. Un caso che ricorda da vicino quello della Ball Beverage Packaging di San Martino sulla Marrucina, in Abruzzo che ha lasciato a casa 70 lavoratori dalla vigilia di Natale.

Afirica. LE POCHE COSE CHE CAMBIEREBBERO IL DESTINO DELL’AFRICA E CHE NESSUNO VUOLE FARE.

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media in anni della popolazione
E’ il nuovo medio oriente energetico visto che di “giant”, cioè di giacimenti di grandissime dimensioni, se ne scoprono, oramai, solo nel suo territorio e nelle sue acque.
Eppure l’Africa resta povera, un continente in crisi, dai modestissimi tassi di sviluppo.





Perché? Le ragioni sono tante, antiche e nuove, ma fanno capo, essenzialmente, a tre grandi problemi: corruzione, rapina delle risorse loro mancata trasformazione in Africa.
La ricchezza africana è trafugata dai grandi gruppi finanziari e industriali internazionali e dalle elite, quasi sempre da questi sostenute, attualmente al potere.
In più le risorse delle quali il continente nero abbonda restano materie prime, come tali esportate a prezzi decisi nelle borse merci del resto del mondo, mai trasformate in loco, senza quindi mai generare sviluppo.
Non c’è bisogno di particolari studi di economia per sapere che lo sviluppo si da solo quando le materie prime vengono trasformate generando così valore aggiunto.
Come affrontare questi nodi? Intanto alcune proposte che sicuramente genererebbero una decisa inversione di tendenza.

Alex Zanotelli: ” Coraggio! Disobbedire, disobbedire e ancora disobbedire ! Nasce la nuova resistenza “.

Il 27 novembre 2018 sarà ricordato come il Martedì Nero  della Repubblica italiana perché il Parlamento  ha trasformato in legge il Decreto Sicurezza che è in netta contraddizione con i principi della nostra Costituzione. E questo è avvenuto senza una discussione parlamentare e senza la possibilità di inserire emendamenti. Altro che centralità del Parlamento! È un brutto segnale per la nostra democrazia.
 

raiawadunia.com A.Zanotelli

Risultati immagini per alex zanotelliIl Decreto Sicurezza è una legge repressiva anche nei confronti degli italiani. Rende reato, per esempio, il blocco delle strade o delle ferrovie (strategia nonviolenta attiva), proibisce l’assembramento di persone (elemento costitutivo della stessa democrazia), impone il daspo e gli sgomberi. È forse l’inizio di un sistema poliziesco guidato dall’uomo forte?

FACEBOOK MANIPOLA LA MENTE?

https://www.alganews.it

FACEBOOK MANIPOLA LA MENTE?
Bisogna prendersi una pausa dai “social”… A raccomandarci questo, è proprio Chamath Palihapitiya l’ex vicepresidente del noto social network Facebook, che conta innumerevoli contatti in tutto il mondo e di questa crescita esponenziale di utenti ne è stato l’artefice…

CORROSIONE DEL PENSIERO AUTONOMO
Dai tempi dell’avvento dell’informazione alternativa a quella della carta stampata, dove probabilmente era più difficile tentare il veicolamento mentale e l’induzione alle scelte comportamentali, si è sempre potuto constatare che le masse, hanno, loro malgrado, subito l’influenza dei media ed il relativo “indirizzamento” a fare ciò che altri volevano.
Naturalmente parliamo di un fenomeno che si concretizza lentamente, dal moto quasi impercettibile ma che alla lunga, riesce a dirottare interi popoli verso l’obiettivo desiderato.
L’avvento della televisione, è stato la “chiave di volta” per l’avvio di questo processo. Alcuni infatti, hanno saputo ben sfruttare il “mezzo” e lanciare attraverso esso, quei messaggi di concentrazione dell’attenzione su fatti ed “oggetti” che facevano parte del target a cui si puntava.
Influenze sulla massa, sono provenute in ragione delle mode o delle scelte politiche, ma anche efficacemente con l’intento di orientare gli acquisti, i consumi.

Così i manager «pentiti» di Facebook attaccano la dipendenza da social

https://www.ilsole24ore.com


Solo un innocuo fuoco di paglia o un incendio in grado di bruciare i big del digitale, come accadde ai colossi della sigaretta al tempo delle crociate antitabacco? Negli Stati Uniti la marea delle polemiche sulla dipendenza da smartphone e social sta crescendo di giorno in giorno, rischiando di diventare uno tsunami, in particolare per Facebook.

I segnali abbondano. L’anno scorso, ben l’87% delle persone presenti al Consumer Electronics Show di Las Vegas ha dichiarato che i bambini stanno troppo “incollati” ai device tecnologici (e se lo dice il pubblico di nerd del Ces, dev’essere proprio vero). La scorsa settimana, un fondo pensione e un asset manager “socialmente responsabile” - quest'ultimo con la rockstar britannica Sting nell’advisory board - hanno scritto ad Apple chiedendo che ponga un limite alla dipendenza dei giovani dall’iPhone, dando ai genitori precise linee guida e sviluppando software per facilitare il “parental control”.
Ma questo è solo l’antipasto. Tra i colossi del digitale ormai ci sono anche i “pentiti”. A partire da Sean Parker, fondatore di Napster e primo presidente di Facebook, che ha accusato il social di Zuckerberg di aver sfruttato le vulnerabilità della psicologia umana. «Ormai abbiamo tutti bisogno di quella piccola scarica di dopamina provocata dal “like” o dai commenti su una foto che postiamo - ha spiegato - è un “feedback loop” di validazione sociale». Facebook sfrutta insomma le debolezze della psicologia umana, chiarisce senza mezzi termini Parker, «gli inventori l’avevano capito perfettamente ma sono andati avanti per la loro strada».

LA SOCIETÀ DEI LIKE - Mauro Scardovelli

Auguri di natale 2018 - L'essenza dell'io Umano

Live in Caracalla: 50 years of Azzurro

Siria , il destino dei curdi tra Usa, Russia e Turchia.

Continuano ad essere agitatissimi questi ultimi giorni del 2018 per le aree del nord-est della Siria, controllate dalle Forze Democratiche Siriane, costituite a maggioranza dalle milizie curde Ypg-Ypj, di “derivazione” Pkk.
 
 

Dopo l’improvviso, annunciato, ritiro del contingente USA, che garantisce protezione a tali milizie, avvenuto attraverso l’ormai famosissimo tweet del Presidente Trump (“Abbiamo sconfitto l’Isis in Siria, la mia unica unica ragione per rimanere lì durante la presidenza Trump”), sia il Capo del Pentagono Mattis, sia il responsabile della cosiddetta coalizione anti-Isis, McGurk, hanno lasciato il rispettivo incarico.
Ciò è indice del fatto che questa decisione presidenziale è molto contrastata negli apparati politico-militari yankee; i principali organi d’informazione mainstream d’oltreoceano, infatti, assieme ai principali esponenti di entrambi i “partiti” (se così possiamo definirli), stanno riempendo lo spazio mediatico con articoli e dichiarazioni che segnalano con preoccupazione come tale decisioni significhino fare un passo indietro nelle politiche imperialiste d’intervento in Medio-Oriente, lasciando spazio alle potenze nemiche Russia e Iran.
Tuttavia vi sono diversi segnali ad indicare che, almeno per il momento, l’impostazione del Presidente stia prevalendo: i primi movimenti di ritiro di truppe, che già si segnalano sul terreno e, soprattutto, la veemenza del governo turco nell’annunciare un’imminente azione militare contro le milizie curde filo-Pkk.

Sicilia, terremoto. Etna, forte terremoto a Catania: magnitudo 4.8. Crolli e feriti: “Vivi per miracolo”.

La terra trema ancora in Sicilia: questa notte alle ore 3.18 una scossa con epicentro tra Viagrande e Trecastagni, a nord di Catania ha fatto crollare parzialmente abitazioni, chiese e ferito alcune persone. Una famiglia viva racconta quei momenti drammatici: “Noi, vivi per miracolo”. Per tutta la notte decine di scosse. Il bilancio è di dieci feriti.


fanpage.it
Risultati immagini per terremoto cataniaForte terremoto nella notte a Catania: una scossa di magnitudo 4.8 ha provocato crolli e feriti a Nord della città siciliana dove da alcuni giorni la terra ha tremato a causa dell'attività del vulcano Etna. Secondo l'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) il sisma è avvenuto questa notte alle ore 3.18 e ha avuto un ipocentro a solo un chilometro di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni. Al momento si registrano dieci feriti lievi e case danneggiate o parzialmente crollate: la situazione più grave a Fleri dove una intera famiglia si è salvata grazie ai mobili che hanno fatto da scudo: "Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo".
La terra ha tremato tutta la notte: registrate dai sismografi almeno undici scosse superiori a magnitudo 2. Tra le più rilevanti, oltre a quella più forte delle ore 3.18 con magnitudo 4.8 anche una delle ore 1.09 di magnitudo 3.3 vicino ad Aci Sant'Antonio. Tutte le scosse hanno avuto una bassa profondità. Chiusa per precauzione l'autostrada A18 per una serie di lesini sull'asfalto.

Il bilancio: 10 feriti, crolli in case e chiese