di R@P61 - redazione diffusa
Sappiamo che la Germania, quella che dà lezioni di moralità ai PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Portogallo, non ha pagato i debiti di guerra (né della prima né della seconda, né i debiti contratti tra le due guerre). Infatti,la Germania non ha nemmeno firmato il Trattato di Pace del 1947.
Sappiamo che ad agosto del 1971 Richard Nixon ha messo fine a quella ridicola farsa della copertura del dollaro con l'oro. Certificò quello che tutti già sapevano, da decenni. Nell'era moderna dietro ai soldi non c'è nulla. Oggi nessuno può andare in banca e chiedere il controvalore in oro. Di più, nessuno può chiedere di ritirare tutto il contenuto del proprio conto corrente in banconote, perché semplicemente non esistono. Le banconote di carta sono solo il 5% del denaro esistente e creato dal nulla.
Sappiamo che da quel momento, ufficialmente, le banche (private) creano moneta dal nulla, a debito (nostro) e sappiamo che gli Stati devono comprare la moneta dalle banche che sono le uniche autorizzate a compiere questa magia.
Sappiamo anche che la contabilità delle banche è perlomeno curiosa: se chiedi un prestito di 100.000 euro, premono un click sulla tastiera e 100.000 euro appaiono sul tuo conto corrente (dopo aver ottenuto tutte le garanzie necessarie, per loro). Poi se ripaghi solo 50.000 euro, non dicono di aver guadagnato, senza fare nulla, 50.000 euro ma che ne hanno persi 50.000, ti pignorano la casa, la vendono all'asta e così hanno compiuto la rapina di beni reali del valore di 100.000 euro a fronte di un click sulla tastiera di un computer.
Sappiamo che nel 1981 Beniamino Andreatta (Tesoro) invitò Carlo Azeglio Ciampi (Banca Centrale), con una semplice letterina a non comprare più i titoli di stato sul mercato primario ad un tasso di interesse inferiore a quello dell'inflazione e stabilito per legge.
Sappiamo che questa letterina costrinse il tesoro a comprare la moneta sui mercati finanziari ad un tasso di interesse stabilito....dai mercati. Sappiamo che i "mercati" sono un'emanazione di una decina di mega-società finanziarie che posseggono le 100 banche più importanti del pianeta. Sappiamo che rappresentano l'1% ma posseggono il 50% della ricchezza mondiale.
Sappiamo che in dieci anni, gli effetti di questa letterina, hanno fatto si che il debito pubblico raddoppiasse (per via degli interessi). Sappiamo anche che, al netto di questi interessi illegali e criminali, il debito pubblico lo abbiamo già ripagato più che abbondantemente.
Sappiamo che negli anni '80, finiti i gloriosi trenta (Keynesiani), il Capitale non riuscendo più ad ottenere i saggi di profitto precedenti spostò il flusso dei soldi dall'economia reale a quella finanziaria. Iniziò la speculazione finanziaria, quella che guadagna sempre: nel bene e nel male, in pace e in guerra, in espansione e in recessione, un'altra magia.
Sappiamo che nel 1989, insieme al muro di Berlino e all'Unione Sovietica, crollò (ingloriosamente) l'ultima e unica difesa del lavoro e dei lavoratori, del salario, delle conquiste sociali. Non ci fu più alcun freno al pensiero che infatti diventò unico e al liberismo selvaggio. Infatti le guerre, che da allora si chiamano umanitarie, aprirono orizzonti sconfinati alle merci.
Sappiamo che la riunificazione della Germania del 1990 è potuta avvenire alla condizione che tutte le spese per occidentalizzare la ex-DDR dovessero essere fatte stampando marchi ma questo non doveva essere considerato debito pubblico.
Sappiamo che nel 1992 fu firmato il Trattato di Maastricht creando quelle gabbie finanziarie come il pareggio di bilancio o il rapporto deficit/Pil che non trovano nessuna giustificazione economico-scientifica che ci ha portato infine nell'ultima gabbia "tombale" ovvero l'euro. Troppo forte per l'Italia e per i paesi del sud Europa, troppo debole per la Germania e i paesi del nord Europa, sbilanciando e perciò favorendo le bilance commerciali di questi ultimi. Non solo dobbiamo andare a comprare (a caro prezzo) sui mercati internazionali una valuta straniera ma non possiamo neanche svalutarla perché è vietato dai trattati in quanto moneta unica.
Sappiamo che la condizione per convincere la Germania di Helmut Kohl ad abbandonare il Marco fu la deindustrializzazione dell'Italia, e l'Italia solertemente ubbidì. La condizione per convincere la Francia fu invece quella di mantenere tutti i privilegi "predatori" e "criminali" su 14 Paesi africani dell'area francofona mantenendo il regime del Franco Coloniale.
Sappiamo cosa pensava Giacinto Auriti, Nando Ioppolo e Luciano Gallino
Sappiamo cosa pensano e dicono Nino Galloni, Marco Saba, Alberto Bagnai, Claudio Borghi, Diego Fusaro, Paolo Barnard, Paolo Maddalena, Mauro Scardovelli, Nicoletta Forcheri, Philippe Van Parijs, Umberto Galimberto, Elia Menta, Fabio Conditi, Giovanni Zibordi, Antonio Maria Rinaldi, Marco della Luna, Ilaria Bifarini e tanti altri.
Oramai sappiamo quasi tutto, non sarà arrivato il momento di incazzarsi?
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
domenica 30 dicembre 2018
Editoriale della domenica: Sappiamo quasi tutto!, non sarà arrivato il momento di incazzarsi?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento