Nella tradizione cristiana, il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria. Dio per i cristiani non è più un Dio distante, che si può solo intuire, ma è un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi.
All’epoca di Gesù si stima che il mondo intero contenesse non più di 150 milioni di persone. Siamo diventati un miliardo alle fine dell’Ottocento.
Oggi ci avviamo agli otto miliardi sul pianeta, sempre più piccolo e sfruttato.
Antonio Marfella Presidente medici per l'ambiente, Napoli
Da quando la Comunità della Parrocchia del Parco Verde di Caivano ha messo anche me come re mago nel presepe di Terra dei Fuochi nel 2013, insieme al ministro e generale Sergio Costa e a Padre Maurizio Patriciello, mi sono chiesto spesso se meritassi tanto onore, e soprattutto, tanta responsabilità nei loro confronti.
Il 28 dicembre la Chiesa celebra la Festa dei santi Innocenti martiri, «i bambini che a Betlemme di Giuda furono uccisi dall’empio re Erode, perché insieme ad essi morisse il bambino Gesù che i magi avevano adorato, onorati come martiri fin dai primi secoli e primizia di tutti coloro che avrebbero versato il loro sangue per Dio e per l’Agnello», recita il Martirologio romano. Erode fu sempre tenacemente attaccato alla sua corona acquisita anche col sangue e non esitò a sopprimere chiunque potesse considerare un suo ipotetico rivale, fossero anche amici, parenti o gli stessi familiari.
Queste notizie all’epoca non facevano molta impressione. Sembra che la stessa Roma di Augusto appresa la notizia (almeno così riferisce lo storico Strabone nel V sec. d.C. nei Saturnalia (II, 4, 11), non ne rimase molto sconvolta: anche a Roma giravano voci di fatti simili.
Le minacce contro la vita dei bambini oggi non vengono meno, anzi sono cresciute in modo spaventoso in relazione all’incremento della popolazione mondiale ed allo sfruttamento del pianeta ormai del tutto fuori controllo. Il ventesimo secolo verrà considerato un’epoca di attacchi massicci contro la vita, un’interminabile serie di guerre e un massacro permanente di vite umane innocenti. I falsi profeti e i falsi maestri hanno conosciuto il maggior successo possibile.
Allo stesso modo, dei falsi modelli di progresso hanno portato a mettere in pericolo l’equilibrio ecologico della Terra intera nel nostro 21esimo secolo. L’uomo, fatto a immagine e somiglianza del Creatore – era chiamato ad essere il buon pastore dell’ambiente, contesto della sua esistenza e della sua vita. L’uomo è invece divenuto egli stesso il distruttore del suo ambiente naturale: per avidità di denaro, come nelle Terre dei Fuochi.
In Italia registriamo ogni anno circa 175 nuovi casi di cancro infantile ogni milione di abitante, in costante incremento. Quindi, non meno di 10mila bambini si ammalano di cancro in Italia, contro natura, anche per inquinamento ambientale, e sono in costante incremento da molti decenni: negli anni Novanta erano non più di 138, quindi non più di 8mila in totale.
Quando io mi sono laureato, nel 1980, moriva di fame circa un bambino ogni 4 secondi, come purtroppo accade ancora oggi. Guerre, fame, carestie, e quindi migrazione. Industrializzazione selvaggia, inquinamento, commercio di essere umani indifesi come i bambini. Viviamo in una terribile strage degli innocenti, dalle dimensioni apocalittiche, in continuo incremento. Diecimila circa sono pure i bambini che ogni anno spariscono durante le migrazioni dal sud verso il nord del mondo.
Non possiamo assistere passivi ed ignavi alla diffusione di una mentalità di lotta contro la vita, di un atteggiamento di ostilità o indifferenza alla tutela dell’Ambiente e della Vita a partire dal seno materno. Ognuno di noi può scegliere di essere un re mago, che innanzitutto studia tutta la vita e, da saggio e sapiente, si umilia davanti al grandioso Mistero della Vita che rinasce ogni anno nel solstizio di inverno e si impegna concretamente a tutelarla e proteggerla.
Impegnandoci nella tutela dell’Ambiente per tutti i bambini di oggi e di domani, ognuno di noi può scegliere di non essere di fatto un Erode che si preoccupa soltanto di difendere con egoismo e crudeltà gli enormi privilegi che il consumismo sfrenato ci ha riservato sino ad oggi, temendo che la nascita di un bambino in una cittadina sperduta allora della Galilea, possa mettere a rischio il proprio benessere sprecone con cui abbiamo vissuto sino ad oggi, ma a danno dell’intero Pianeta e dei suoi più poveri abitanti.
Come ci ricorda continuamente soltanto Papa Francesco, il tempo per salvarci tutti si sta riducendo sempre di più.
Buon Natale 2018: che aumenti il nostro impegno a tutela del Pianeta e quindi del Bambino!
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