venerdì 21 dicembre 2018

Sicurezza sul lavoro, il Governo riduce l'onere per le imprese. Protesta di Cgil, Cisl e Uil


 

controlacrisi Autore: fabrizio salvatori
In uno degli emendamenti alla manovra che il governo sta presentando al Senato, sotto la spinta delle associazioni delle imprese, viene prevista la riduzione dei premi assicurativi che le imprese pagano all‟Inail. Un emendamento così fatto prevede che 110 dei 410 milioni di risparmi previsti per le aziende nel 2019, verrebbero individuati sottraendoli agli impegni dell'Inail per la formazione in materia di sicurezza e di tutela della salute, soprattutto per le piccole imprese.

I sindacati protestano. Secondo Cgil, Cisl e Uil, “il nodo non è il riequilibrio delle tariffe, previsto anche dalla normativa vigente da attuare con cadenza triennale, la cui urgente attuazione è stata richiamata dalla recente intesa che abbiamo siglato con Confindustria il 12 dicembre scorso, ma è l‟assenza dell‟impegno sulla qualificazione delle prestazioni a favore delle lavoratrici e dei lavoratori”. “Di questo obiettivo – denunciano Martini, Colombini, Roseto – non vi è traccia nella manovra, anzi lo stesso emendamento prevede addirittura che i 410 milioni di risparmi per le imprese vengano reperiti anche attraverso un taglio di 110 milioni agli interventi in materia di formazione”. “Ciò è ancor più grave, a poche ore dall'iniziativa promossa dall'Istituto, che ha rilanciato l'obiettivo del reinserimento lavorativo delle lavoratrici e dei lavoratori vittime di infortuni, obiettivo che – aggiungono – richiede un forte impegno dell'Inail nella formazione e nella ricerca”. “Per queste ragioni le segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil chiedono il ritiro  dell'emendamento e interventi coerenti con l'intesa Confindustria-sindacati in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, concludono
Martini, Colombini, Roseto.

Maurizio Marcelli, responsabile della Salute e sicurezza per la Fiom Cgil, commenta. “E' una vergogna ancora più grande perché avviene  mentre la condizione lavorativa peggiora e aumentano gli infortuni e le malattie connesse al lavoro – afferma Marcelli - chiediamo al governo, al ministro del Lavoro, di cancellare questo emendamento e al Parlamento comunque di non approvarlo. Se l‟emendamento verrà mantenuto sarà una ragione ancora più forte per la realizzazione di una grande mobilitazione”.

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