giovedì 30 settembre 2021

Artisti collaborazionisti? - Dietro il Sipario - Talk Show

Mimmo Lucano condannato a 13 anni e 2 mesi, quasi il doppio della richiesta dei pm. L’ex sindaco di Riace: “Neanche un mafioso”

Nel 2018 era stato al centro di un’inchiesta della procura di Locri che ha ipotizzato l’esistenza di un sistema criminale dentro quello che era stato ribattezzato il “paese dell’accoglienza”. La reazione dell'ex sindaco: "Sono amareggiato. Non me l’aspettavo. Oggi finisce tutto"

 Mimmo Lucano condannato a 13 anni e due mesi, demolito il modello di  accoglienza di Riace: colpevole di umanità - Il Riformista 

 

L’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano è stato condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi, quasi il doppio della pena richiesta dell’accusa. Nel 2018 Lucano era stato al centro di un’inchiesta della procura di Locri che ha ipotizzato l’esistenza di un sistema criminale dentro quello che era stato ribattezzato il “paese dell’accoglienza” dei migranti. L’ex sindaco era accusato di essere il promotore di un’associazione a delinquere che aveva lo scopo di commettere “un numero indeterminato di delitti (contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio), così orientando l’esercizio della funzione pubblica del ministero dell’Interno e della prefettura di Reggio Calabria, preposti alla gestione dell’accoglienza dei rifugiati nell’ambito dei progetti Sprar, Cas e Msna e per l’affidamento dei servizi da espletare nell’ambito del Comune di Riace”.

COVID: QUESTA E’ LA VERITA’ di comedonchisciotte.org

 https://www.sollevazione.it

 

 

COVID – I 30 aspetti assolutamente da conoscere – Come Don Chisciotte

Ecco i fatti chiave e le fonti sulla presunta “pandemia,” che vi aiuteranno a capire cosa è successo nel mondo dal gennaio 2020, e vi potranno dare una mano ad “illuminare” i vostri amici ancora intrappolati nelle nebbie della Nuova Normalità

Parte I: “Decessi da Covid” & mortalità

1.Il tasso di sopravvivenza da “Covid” è superiore al 99%. I consulenti medici del governo avevano sottolineato, fin dall’inizio della pandemia, che la stragrande maggioranza della popolazione non è in pericolo di vita per Covid. Quasi tutti gli studi sul rapporto infezione-fatalità (IFR) della Covid hanno dato risultati tra lo 0,04% e lo 0,5%. Ciò significa che il tasso di sopravvivenza Covid è almeno del 99,5%.

Milano. Manganellate sugli attivisti ambientalisti.

Preoccuparsi per il cambiamento climatico va bene, ma non provate a disturbare il manovratore. Altrimenti sono mazzate.

Stamattina, a Milano, un cinquantina di attivisti ambientalisti, hanno improvvisato un sit-in protesta vicino al Mico (il centro congressi di Milano), all’incrocio tra via Berengario e via Eginardo.


contropiano.org

A quell’incrocio, però, dovevano passare le delegazioni e le autorità in ingresso al Mico, tra cui il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che pure in questi giorni ha accennato ai rischi (e alle opportunità economiche, ci mancherebbe…) della crisi ambientale. Al punto da inviare il fido ministro Cingolani – fresco di spot per le centrali nucleari “di quarta generazione” (che hanno solo il difetto di non esistere, stanno ancora studiandoci sopra) a parlare con Greta Thumberg e i ragazzi “scelti” in tutto il mondo per rappresentare “le preoccupazioni dei giovani”. Ignoriamo, come tutti, i criteri e gli autori della selezione, i finanziatori, ecc, ma non fa niente…

ENRICA PERUCCHIETTI - CENSURA COME REAGIRE ALL'INQUISIZIONE DIGITALE

Autunno, può succedere di tutto: dalla caduta di Draghi a un governo mil...

Sistema Immunitario e Linfociti T - MAURO MANTOVANI - Direttore IMBIO

Le parole. Quelle belle....

La lettera scarlatta

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Anna Lombroso per il Simplicissimus

Chissà se ci daranno modo di sceglierci la lettera scarlatta che marchierà chi non possiede il green pass o chi non lo esibisce orgogliosamente.

Potrà essere la R di rimbambiti, come Agamben o Montagnier, la B di banditi, la I di insurrezionalisti, che segnerà indelebilmente chi ha scelto di mettersi fuori dal consorzio civile, di perdere gli ultimi diritti rimasti, sia pure già  regrediti a elargizioni arbitrarie o a prerogative a pagamento. Indelebilmente, perché ormai nessuno può credere che il lasciapassare abbia una finalità sanitaria: la verità è che il green pass non serve a incrementare la vaccinazione, bensì che la vaccinazione serve a far meritare il salvacondotto a chi non può permettersi di non lavorare, di non viaggiare, di non mantenere relazioni sociali.

DALLA PANDEMIA AL CLIMA, FINE EMERGENZA MAI

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Di Riccardo Cascioli

Da Draghi al Vaticano la nuova parola d’ordine è “L’emergenza climatica è come la pandemia”. In realtà le due cose sono strettamente legate, perché una dopo l’altra servono a mantenere uno stato d’emergenza che porta alla fine della democrazia e dei diritti personali.

«È vero che stiamo ancora lottando contro la pandemia, ma questa è un’emergenza di uguale entità e non dobbiamo assolutamente ridurre la nostra determinazione ad affrontare i cambiamenti climatici». Così il presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto l’altro giorno al vertice sul Clima che ha inaugurato l’Assemblea generale dell’ONU. E, non sorprendentemente, l’Osservatore Romano, nell’edizione del 21 settembre, si è fatto megafono dell’allarmismo facendo proprio il messaggio con un titolo a caratteri cubitali in prima pagina: L’emergenza climatica è come la pandemia

“DOBBIAMO INVOCARE TUTTE LE FORZE DEL CIELO PER SCONFIGGERE LA DITTATURA DEI GLOBALISTI” – Frate Alexis

LABORATORIO ITALIA di Leonardo Mazzei

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Ormai l’hanno capito tutti: nella narrazione sul Covid, così come nell’adozione delle misure che ne sono derivate, l’Italia è un Paese speciale. La vicenda della moderna Tessera del Fascio, denominata Green Pass, è lì a dimostrarlo.

La tabella qui sotto è inequivocabile. Pur essendo uno dei paesi con il più alto tasso di vaccinazione, l’Italia è nettamente prima nella speciale classifica delle leggi liberticide messe in campo. Segue, ma a grande distanza, la Francia macroniana. Gli altri sono tutti staccatissimi.

Roberto Vivaldelli: "I democratici americani hanno sempre avuto in odio ...

In vendita sul dark web i dati di oltre 7,4 milioni di vaccinati italiani

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Cinquemila dollari, da pagarsi in criptovalute: era questa la base d’asta con cui un anonimo criminale informatico aveva cercato di vendere on line una lista contenente i dati di 7.395.688 vaccinati in Italia.

L’annuncio era comparso per la prima volta il 12 giugno scorso, quando il trafficante di dati aveva pubblicato sul noto forum underground Raidforums, un annuncio per la vendita dei dati, contenenti nome, indirizzo, numero di telefono, email, codice fiscale e altre informazioni sensibili.

Silvana De Mari: "Mi hanno sospeso dall'ordine per intimidire tutti i me...

E ora arriva la riforma del catasto, Draghi vuole carta bianca: non sappiamo come, ma tira aria di fregatura

 http://www.atlanticoquotidiano.it

Certo, dopo 20 mesi di pandemia in cui una larga maggioranza di italiani ha imparato a convivere, senza farsi troppe domande, con forti limitazioni delle libertà personali supportate da motivazioni spesso illogiche – frastornata e spaventata com’era, e com’è, da una tempesta quotidiana di dati, da un flusso continuo di informazioni (o disinformazioni) contraddittorie, il tutto confezionato con toni apocalittici e aggressivi nei confronti del minimo dissenso – si può ritenere che l’opinione pubblica sia addomesticata o rassegnata a tal punto da accogliere come male necessario qualsiasi provvedimento governativo e bersi qualsiasi supercazzola come giustificazione.

mercoledì 29 settembre 2021

Attacchi hacker, dati sanitari in pericolo: la lista segreta dei 35 ospedali colpiti

A chi può interessare se io ho la glicemia o il colesterolo alto, ho subito un intervento alla prostata, ho problemi cardiaci o sono sovrappeso? 

(Milena Gabanelli e Simona Ravizza – corriere.it)

In realtà, i nostri dati sanitari sono una merce preziosissima da mettere sul mercato. Le multinazionali farmaceutiche possono orientare le loro scelte di marketing per decidere su quali città puntare per la vendita di un farmaco, oppure su quali età e per che patologie; le assicurazioni private possono decidere a chi conviene o meno vendere una polizza malattia (in pratica come una banca decide di dare un mutuo in base al rating). Conoscere la storia sanitaria di una persona può essere uno strumento decisivo per un’assunzione, l’erogazione di un mutuo, o per venderle prodotti mirati. È il motivo per cui gli ospedali sono diventati uno dei principali bersagli dei pirati informatici.

Quando un sistema informatico è vulnerabile

Il dramma dell’ipocrisia che è il dibattito sul Reddito di cittadinanza.

Il livello di squallore a cui siamo giunti si evince dal fatto che giornali e tv si concentrano solo sui furbetti. Lo spacciatore che prende a sbafo il reddito e però fa la vita da nababbo, quello che ha un lavoro in nero […]


(di Silvia Truzzi – Il Fatto Quotidiano)

Nuova, avvincente puntata, di quel dramma dell’ipocrisia che è il dibattito sul Reddito di cittadinanza. Quest’estate la moda era annuire pensosamente quando a tavola qualcuno diceva “Non ci sono più i camerieri per colpa del Reddito di cittadinanza”. Poi una decina di giorni fa è uscito il rapporto dell’Istat e abbiamo scoperto che i posti di lavoro rimasti vacanti non sono aumentati rispetto agli scorsi anni. Nel secondo trimestre del 2021 la situazione era in linea con i periodi passati, cioè quando non eravamo ancora Sussidistan. Volendo dare i numeri, l’indice di posti vacanti nel settore Ristorazione nel secondo trimestre di quest’anno si attesta al 2,3%: nello stesso periodo del 2019, era al 2,6%, mentre nel 2018 al 2,2%. Non proprio differenze sostanziali. Dicevamo l’ultima puntata.

 Lunedì la Corte dei Conti ha reso noto un report sul funzionamento dei Centri per l’impiego. Dal quale si evince che il problema è in sostanza che le imprese non si rivolgono ai Centri per l’impiego quando hanno una posizione scoperta.

RapidoBank: Come aprire un conto in euro su blockchain

Israele: esperimento mondiale

INTERVISTA ESCLUSIVA ALLA VICEQUESTORE SCHILIRÒ ▷ "NON SARÒ COMPLICE: CO...

Pd-M5S-Destra: il partito unico della privatizzazione della sanità

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Oggi iniziano i lavori di bonifica dell’area che dovrebbe ospitare il Parco della Salute, il tanto decantato “polo di eccellenza” sanitaria che, nato in ambienti di centrosinistra, da anni viene portato avanti da tutti i principali partiti. Significativa la presenza oggi all’inaugurazione del cantiere di Pierpaolo Sileri, Sottosegretario alla Salute, in quota 5 Stelle.

Nemmeno la pandemia ha fermato un progetto che si fonda esattamente sui cardini che hanno spogliato e indebolito il nostro sistema sanitario alla prova del Covid: il taglio costante dei posti letto negli ultimi 20 anni, la graduale aziendalizzazione della sanità, la concentrazione nei poli “di eccellenza” a partenariato pubblico-privato come il PdS, a discapito del servizio territoriale capillare.

Le università del comma 22

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Mi limito e riferire quando accaduto a un docente in una delle più note università italiane per mostrare a quale punto di ipocrisia, di idiozia e di miserabile servilismo possa giungere questo Paese. Dunque un docente deve fare degli esami ad alcuni studenti e siccome non vuole assolutamente cedere al diktat della vaccinazione e del relativo passaporto vaginale, prima di entrare nell’ateneo si fa il tampone che risulta negativo. Così entra con il foglio che dimostra la “sua sana e robusta costituzione”, e che sostituisce il green pass, ma evidentemente sono già tutti in allarme per l’ingresso di un eretico nelle aule del sapere unico. Infatti dopo pochi minuti arriva la telefonata di un collega che dice di  parlare parla a nome del direttore di istituto chiedendole se ha il green pass.

“No, ma ho l’ esito del tempone. Pero scusa visto che hai l’ufficio a due passi dal mio perché mi chiami al telefonino e non viene di persona?”

“Ma io non sono in università… mi sono vaccinata, ma adesso ho il covid da una settimana sono a casa”

“Ma scusa ma tu hai il green pass? ”

“Si ovvio… quindi potresti entrare tranquillamente in università… pur essendo infettata…”

LA VIGILE ATTESA: IL NON PROTOCOLLO PROMOSSO DALLE ISTITUZIONI DOPO UN ANNO DI EMERGENZA – IppocrateOrg

MEDIA: SINFONIA MUTA di Sandokan

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C’è un paragone che fa capire molte cose.

L’anno scorso la manifestazione promossa da Marcia della Liberazione (10 ottobre 2020) fu letteralmente “massacrata” dai media di regime. Il giorno dopo tutti i Tg, tutti i quotidiani, ed anche i talk show, si diedero al linciaggio dei promotori e dei manifestanti.

Quest’anno, nonostante la presenza di centomila persone, la manifestazione del 25 settembre è stata letteralmente oscurata. Peggio: chi ne ha parlato l’ha ridimensionata a poche centinaia di partecipanti, oppure l’ha infangata parlando di collusione con i teppisti di Forza Nuova.

Non che media e giornalisti non fossero presenti in piazza, c’erano eccome! Decine di giornalisti accreditati in rappresentanza di quotidiani (anche esteri) e delle principali emittenti televisive.

L’indignazione, per questa operazione di censura, è più che giustificata.

Stati senza emergenza: dalla Norvegia al Giappone, il mondo si libera. E noi?

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La Norvegia ha finito. Con “appena” il 67% di vaccinati, lo ha fatto senza mezzi termini: addio emergenza, il Covid è solo un’influenza, niente più obblighi vaccinali e controlli, annullati persino distanziamento e mascherine. I norvegesi hanno reagito così:

Non c’è nulla di più globale e noborder di un virus, eppure Stati confinanti attuano politiche e narrazioni totalmente diverse: lì si va liberamente ai concerti, 20 km più giù non ci si può sedere neanche in un caffè. La Spagna ad esempio -confinante con la restrittiva Francia- ha concluso lo stato di emergenza già da diversi mesi, e non solo: i tribunali delle singole province hanno decretato che il Green Pass è illegale per la Costituzione spagnola e quindi non può essere implementato. Dal 12 agosto non esistono pass in tutto il territorio iberico.

2021, STRAGE DA VACCINI COME MAI DA 10 ANNI. “1000 % di Reazioni Avverse in più”. Virologa USA allerta FDA: Ignorata!

 https://www.databaseitalia.it

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Fonte originale: articolo di Gospa News

ENGLISH VERSION HERE

I vaccini nel 2021 hanno ucciso come mai avvenuto negli ultimi 10 anni. E’ quanto emerge da nuove prove statistiche evidenziate da un’esperta virologa americana. I prezzolati pennivendoli paladini dei sieri genici antiCovid si arrampicheranno sui vetri sostenendo che la correlazione tra somministrazione e decesso deve essere provata da un’inchiesta medica e giudiziaria.

La democratura italiana: controllo, menzogne, censura, paternalismo aggressivo

 http://www.atlanticoquotidiano.it

 

Una democrazia ormai solo formale. Tutto viene imposto per il nostro bene e tutto viene allentato o ammorbidito come per una concessione del potere che si è mosso a pietà dei sudditi

Ma che cos’è questa democrazia? Ci si può sfinire sui sacri testi, abbeverare alla dottrina degli scienziati politici, i Sartori, gli Aron, gli Hayek, per citare i migliori, i liberali, ma alla fine quello che contano sono gli aspetti minimi, sono i piccoli segnali. Arriva un rincaro tremendo delle bollette, botte dal 15 al 30 per cento in più a seconda delle fonti, ma per la Rai dobbiamo ringraziare il governo che con qualche maneggio ci ha fatto un favore, le ha contenute, se no piangevamo assai di più. Non una parola sul fatto che scongiurare aumenti del 60, 70 per cento non era realisticamente possibile, pena la liquidazione coatta del sistema Paese.

martedì 28 settembre 2021

Il programma mondiale di Bill Gates e come possiamo resistere alla sua guerra contro la vita.

Nel marzo 2015 Bill Gates mostrò l’immagine di un virus dell’influenza in una trasmissione e disse agli spettatori che si trattava dell’immagine del più grande disastro della nostra epoca.

ciptagarelli.jimdofree.com Vandana Shiva*

 La vera minaccia per la vita, disse, “non sono i missili, ma i microbi”. Quando, 5 anni dopo, la pandemia del Coronavirus ha spazzato la terra come uno tsunami, egli è tornato ad utilizzare il linguaggio bellico, nel definire la “pandemia” una “guerra mondiale”. “La pandemia del coronavirus fa ribellare contro il virus tutta l’umanità”

In realtà la “pandemia” non è una guerra. La “pandemia” è una conseguenza della guerra. Una guerra contro la vita.

La mentalità meccanica legata alla macchina dell’estrazione del denaro ha creato l’illusione di un uomo separato dalla natura e della natura come una materia prima morta ed inerte pronta per essere sfruttata. Ma, di fatto, noi siamo parte del bioma (porzione della biosfera, n.d.t.). E siamo parte del viroma (presenza stabile di diversi virus nel nostro organismo. Il viroma interagisce con il microbiota e il genoma umano e tutti si relazionano tra di loro, portando vantaggi e svantaggi alla salute dell’ospite, n.d.t.). Quando facciamo la guerra contro la biodiversità dei nostri boschi, delle nostre fattorie, delle nostre interiora stesse, CI facciamo la guerra.

Emiliano Brancaccio. Catastrofe o rivoluzione.

L’ex capo economista del Fondo monetario internazionale ha sostenuto che per scongiurare una futura “catastrofe” serve una “rivoluzione” keynesiana della politica economica. La sua tesi viene qui sottoposta a esame critico sulla base di un criterio di indagine scientifica del processo storico definito «legge di ripro­duzione e tendenza del capitale». Da questo metodo di ricerca scaturisce una previsione: la libertà del capitale e la sua tendenza a centralizzarsi in sempre meno mani costituiscono una minaccia per le altre libertà e per le istituzioni liberaldemocratiche del nostro tempo. Dinanzi a una simile prospettiva Keynes non basta, come non basta invocare un reddito. L’unica rivoluzione in grado di scongiurare una catastrofe dei diritti risiede nel recupero e nel rilancio della più forte leva nella storia delle lotte politiche: la pianificazione collettiva, intesa questa volta nel senso inedito e sovversivo di fattore di sviluppo della libera in­dividualità sociale e di un nuovo tipo umano liberato. Una sfida che mette in discussione un’intera architettura di credenze e impone una riflessione a tutti i movimenti di lotta e di emancipazione del nostro tempo, tuttora chiusi nell’an­gusto recinto di un paradigma liberale già in crisi

sinistrainrete.info - il Ponte Emiliano Brancaccio

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Prologo

Per scongiurare una futura “catastrofe” sociale serve una “rivoluzione” della politica economica. Così parlò Olivier Blanchard, già capo economi­sta del Fondo monetario internazionale, in occasione di un dibattito e un simposio ispirati da un libretto critico a lui dedicato (Blanchard e Brancac­cio 2019; Blanchard e Summers 2019; Brancaccio 2020). Che un grande cardinale delle istituzioni economiche mondiali adoperi espressioni così av­venturistiche è un fatto inusuale. Ma l’aspetto davvero sorprendente è che tale fatto risale a prima del tracollo causato dal coronavirus. Tanto più dopo la pandemia, allora, diventa urgente cercare di capire se l’evocazione blanchardiana del bivio “catastrofe o rivoluzione” sia mera voce dal sen fuggita o piuttosto segno di svolta di uno spirito del tempo che inizia a muovere da farsa a tragedia. A tale interrogativo è dedicato questo scritto.

A chi intenda cimentarsi nella lettura, sarà utile lanciare un avvertimento. Sebbene intessuto di fili accademici, questo saggio risulterà estraneo alle pratiche discorsive dell’ordinario comunicare scientifico. Qui si cercherà in­fatti di rinnovare un antico esercizio, eracliteo e materialista: di intendere logos come scienza. Scienza non parziale ma generale, per giunta, quindi ine­vitabilmente colma di vuoti come un formaggio svizzero. Su questi vuoti, prevediamo, gli specialisti contemporanei avvertiranno insofferenza mentre sarà indulgente l’osservatore avvezzo alla critica e alla crescita della cono­scenza (Lakatos e Musgrave 1976). Costui è consapevole che solo una visio­ne generale consente di visualizzare quei vuoti, e quindi crea le premesse per tentare di perimetrarli e superarli.

 

Se Pechino buca il Pallone a Wall Street

Rischi di spill-over sistemici, mentre Fed e Treasury hanno poche munizioni.

Rischi di spill-over sistemici, mentre Fed e Treasury hanno poche munizioni

teleborsa.it Guido Salerno Aletta

Siamo su un crinale sottilissimo: la ripresa economica è sostenuta solo dalla fiducia che i cittadini, le imprese ed ancor di più gli investitori ripongono nella capacità dei Governi e delle Banche di sostenerli nel superare le difficoltà e le complessità di una situazione davvero senza precedenti a memoria d'uomo.

Negli Usa ed in Europa si assiste, ormai da oltre un anno e mezzo, da quando è iniziata una crisi sanitaria e poi economica, al completo decoupling tra gli andamenti dell'economia reale e quelli del sistema finanziario: le immense iniezioni di liquidità immesse dalle banche centrali hanno sostenuto e gonfiato le quotazioni azionarie ed evitato che i tassi di interesse sui debiti crescessero esponenzialmente per via dell'aumento dei rischi per la stabilità di imprese. I massicci interventi di spesa in deficit dei governi e le garanzie apprestate sui nuovi debiti delle imprese, hanno consentito di superare le fasi più critiche.

Prosegue intanto il riposizionamento strategico statunitense nei confronti della Cina, che ormai viene vista come il principale competitor sul piano geopolitico e non solo su quello economico.

Guerra di classe

Esiste una guerra che non è combattuta con armi più o meno convenzionali, che non prevede droni né missili intelligenti, che non ricorre a bombardamenti mirati, che uccide nella legalità entro il quadro dell’ordine democratico. E’ la guerra di classe, a cui i lavoratori sono chiamati a partecipare non da una libera scelta ma dal bisogno e dalla necessità che impongono al lavoratore di doversi scegliere il proprio aguzzino.

lordinenuovo.it Graziella Molonia*

Nessuno ha scelto di vivere come schiavo del lavoro salariato, né di dedicare la propria esistenza all’arricchimento di parassiti sociali.
“La fame da lupi mannari di pluslavoro”,1 come la chiama Marx, ha bisogno di sacrificare sempre più lavoratori per saziare il bisogno di realizzare profitti.

“L’economizzazione dei mezzi sociali di produzione, che giunge a maturazione come in una serra soltanto nel sistema di fabbrica, diviene allo stesso tempo, nelle mani del capitale, depredazione sistematica delle condizioni di vita dell’operaio durante il lavoro, dello spazio, dell’aria, della luce e dei mezzi personali di difesa contro le circostanze implicanti il pericolo di morte o antiigieniche del processo di produzione, per non parlare dei provvedimenti miranti alla comodità dell’operaio” 2

Ecco perché, dietro i veli delle garanzie dello stato di diritto, e delle costituzioni democratiche che proliferano nei paesi a capitalismo avanzato, resta, nuda e cruda, la guerra a cui proletari sono costretti nel momento stesso in cui diventano parte, tramite il loro lavoro, del ciclo produttivo.
Parafrasando un noto slogan, alla domanda “cosa vuole il padrone?” si può rispondere, senza paura di sbagliare, che vuole tutto. Ogni goccia di sudore, ogni frazione di energia operaia, è reclamata da chi possiede i mezzi di produzione. Al lavoratore non appartiene il suo tempo, la sua testa, le sue energie; la sua esistenza viene ridotta entro lo spazio angusto di chi è costretto a lavorare per consumare e consumare per lavorare, sottomettendosi alle regole imposte dall’organizzazione capitalista del lavoro.

Tutto quello che non vi dicono sulle cure domiciliari precoci per il Covid-19 (e perché lo fanno)

In questo articolo scoprirete qualcosa di – per certi versi – rivoluzionario, oserei dire quasi “eversivo” in un mondo in cui l’agenda sanitaria sembra essere dettata più dalle Big Pharma attratte dai lauti guadagni legati ai vaccini che non dai medici che hanno davvero a cuore la vita dei pazienti: vedremo, infatti, che il Covid-19 è una malattia curabile! Sì, lo so, vi chiederete perché nessuno ve lo abbia mai detto, e lo capirete leggendo. 

fondazionehume.it Mario Menichella

E non solo vi sono le terapie domiciliari con la loro elevata efficacia (dell’ordine dell’80-85% nell’evitare le ospedalizzazioni), ma anche la prevenzione quotidiana con certi integratori naturali del tutto innocui, che dai primi studi disponibili in letteratura risultano essere quasi altrettanto efficaci nell’evitare i ricoveri di chi si contagia (ciò non stupisce perché si è ormai capito che il Covid nelle primissime fasi si sconfigge ben più facilmente, senza dover usare dei “bazooka” farmacologici). Ma è proprio quando si passa a un’analisi quantitativa, confrontando diversi scenari, che si comprende l’enorme potenziale di questi due nuovi tipi di approcci, peraltro non più costosi dei vaccini (per i quali si parla di 175 dollari a dose entro pochi anni). Si scopre così che: (1) l’implementazione ufficiale di un “serio” protocollo di cure domiciliari equivarrebbe ad aumentare di ben 25 punti la copertura di una campagna vaccinale del 60% degli over 50, portandola quindi “virtualmente” all’85%; (2) la combinazione di un protocollo di cura domiciliare “vero” (non “aspetta e spera”…) con un mix di integratori naturali avrebbe invece, in termini di ospedalizzazioni evitate, un impatto pari a una vaccinazione dell’86% degli Italiani (o degli over 50, visto che la vaccinazione dei giovani non sposta i risultati). Se invece si usassero i due nuovi approcci in aggiunta ai vaccini (e non al loro posto), i morti totali sarebbero poco più di quelli annui di una normale influenza. Infine, non si capisce perché per i vaccini anti-Covid (che hanno numerosi effetti collaterali gravi) si sia derogato alle normali procedure per usarli, mentre per i migliori farmaci delle terapie domiciliari (che non li hanno!) no.

La gente crede che non esistano cure per il Covid, ma non è vero

Classe Operaia. Milano, due operai morti dentro un deposito di azoto dell’ospedale Humanitas. “Investiti durante il riempimento di un serbatoio”

Secondo le prime ipotesi, i due lavoratori, 42 e 46 anni, dipendenti della Sol, sono deceduti per asfissia dovuta a un'intossicazione. La procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano.

 Milano, due operai morti dentro un deposito di azoto dell’ospedale Humanitas. “Investiti durante il riempimento di un serbatoio”

ilfattoquotidiano.it

Due operai sono deceduti in un deposito di azoto del Campus Ricerca dell’ospedale Humanitas a Rozzano, alle porte di Milano

Secondo le prime ipotesi, i due lavoratori, 42 e 46 anni, dipendenti della Sol, sono deceduti per asfissia “per verosimile intossicazione”
Stando a quanto spiegano i vigili del fuoco, durante una “manovra di riempimento” dei serbatoi si è verificata una fuga – per cause ancora da accertare – e i due sono stati investiti dall’azoto liquido.

L’azoto liquido è un fluido criogenico che viene mantenuto a temperature bassissime, comprese tra -210 e -195 gradi centigradi. Gli operai sono stati trovati ormai privi di conoscenza all’interno del deposito attorno alle 11 e la chiamata al numero di emergenza 112 è scattata alle 11.25.

Classe dirigente & bestie vere. Luca Morisi, l’ammissione dei due ragazzi romeni dopo il controllo: “Nel flacone c’è Ghb”. Salvini ora va all’attacco: “Schifezza mediatica”.

Come riporta La Repubblica, i due riferiscono anche di averla "gratuitamente" dal guru social della Lega. Ai pm spetterà ricostruire non solo gli aspetti legati alla cessione ai 20enni, ma anche ricostruire chi sia stato il fornitore degli stupefacenti. Intanto il leader del Carroccio si scaglia contro la stampa: "In un Paese civile prima di sputtanare qualcuno si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso".

Luca Morisi, l’ammissione dei due ragazzi romeni dopo il controllo: “Nel flacone c’è Ghb”. Salvini ora va all’attacco: “Schifezza mediatica”

ilfattoquotidiano.it

Nel cascinale di Belfiore le ore che hanno con ogni probabilità messo fine alla carriera di Luca Morisi nella Lega sono quelle che corrono tra il 13 e il 14 agosto. Lo spin doctor di Matteo Salvini – che adesso attacca la stampa che mette “il mostro in prima pagina” – è nella sua mansarda in compagnia di un 50enne. Lo raggiungono due ragazzi: sono di nazionalità romena, hanno circa 20 anni e vivono fuori dalla provincia di Verona, secondo le indiscrezioni convergenti di diversi quotidiani. I quattro restano in casa per almeno dodici ore. Un festino, probabilmente. Almeno a mettere insieme i racconti dei vicini che hanno riferito di “rumori per tutta la notte”.

La CIA predispose un piano per uccidere Assange

 https://scenarieconomici.it/

Gli alti funzionari della CIA durante l’amministrazione Trump hanno discusso del rapimento e persino dell’assassinio del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, secondo un rapporto statunitense  con tanto di nomi di ex funzionari e ripreso dal britannico Guardian.

Le discussioni sul rapimento o sull’uccisione di Assange si sono svolte nel 2017, secondo quanto riportato da Yahoo News, quando l’attivista australiano latitante stava entrando nel suo quinto anno di permanenza nell’ambasciata dell’Ecuador L’allora direttore della CIA, Mike Pompeo, e i suoi alti funzionari erano furiosi per la pubblicazione da parte di WikiLeaks del “Vault 7”, un insieme di strumenti di hacking della CIA, una violazione che l’agenzia considerava la più grande diffusione di dati riservati della propria storia.

Pompeo e la leadership della CIA “erano completamente distaccati dalla realtà perché erano così imbarazzati per Vault 7”, al punto che  “Vedevano sangue.” Alcuni alti funzionari della CIA e dell’amministrazione Trump sono arrivati ​​al punto di richiedere “schizzi” o “opzioni” per uccidere Assange. “Sembrava che non ci fossero confini”, ha detto un ex alto funzionario dell’antiterrorismo. La CIA ha rifiutato di commentare.

BISOGNA DEMOLIRE IL CERTIFICATO COVID EUROPEO. “IL PROBLEMA DEL GREEN PASS ITALIANO NASCE DA LÌ” – Mauro Sandri

La vendetta dei peggiori - Il Controcanto - Rassegna stampa del 28 Sette...

Il Governo “cancella” il Lavoro

Nel solidarizzare con Draghi e la componente virtuosa dell’esecutivo per il mese difficile che li aspetta, i giornaloni lamentano sommessamente che dall’agenda dei lavori sia stata espunta la voce: salario minimo.

 

il Simplicissimus Anna Lombroso

 D’altra parte bisogna capirli, affaccendati come sono nella loro cabina di regia non possono mica perdere  tempo con misure francamente marginali quando devono misurarsi con ben “sette sfide”, sette  dossier  aperti in tema di lavoro, che dovranno chiudersi nelle prossime settimane, per entrare in legge di bilancio o nel ruolino di marcia del Recovery Plan.

I dati di Bankitalia, non il libretto rosso, denunciano che il 90% degli 832 mila contratti attivati nei primi otto mesi dell’anno, al netto delle cessazioni, sono a termine, le crisi industriali si moltiplicano, “il reddito di cittadinanza non basta”.

E un altro blocco dei licenziamenti sta per finire: il 31 ottobre infatti,  anche per le piccole imprese e le medio-grandi di tessile, abbigliamento, pelletteria, calzature – tutte aziende prive di ammortizzatori –  termina il divieto di licenziare, già rimosso dal primo luglio per le grandi  con  10 mila licenziamenti.

“Costruire un mondo migliore”: il discorso di Xi Jinping all’ONU

Questo lunedì si è conclusa la 76sima sezione dell’Assemblea Generale delle Nazione Unite. L’assemblea è l’organo plenario dell’ONU in cui partecipano, ed hanno diritto di voto i suoi 192 membri. Le decisioni che vengono prese al suo interno non sono però vincolanti, ma solamente “raccomandazioni”.


 

I discorsi tenuti sono stati un termometro importante delle relazioni tra le principali potenze dopo la sconfitta occidentale in Afghanistan, il rinnovato protagonismo di Washington nella costruzione di una cornice di relazione atte a contenere la Cina – il Quad e poi l’Aukus – facendo prendere forma ad una specie di “NATO d’Oriente” che bypassa i tradizionali legami transatlantici, e la sempre più consapevole necessità per l’Unione Europea di fare un salto di qualità nel suo processo di integrazione che le permetta di avere una reale “autonomia strategica” anche nell’Indo-Pacifico.

La Repubblica Popolare cinese celebra quest’anno il 50° anniversario del reinserimento all’interno dell’ONU, cioè di fatto il riconoscimento diplomatico della parte uscita vincitrice della guerra civile successiva alla lotta contro l’invasione nipponica, che ha permesso alla dirigenza comunista di diventarne la rappresentante legittima nella sfera delle relazioni internazionali.

L'Economia dell'Anima - VALERIO MALVEZZI - Finanzialista

VICEQUESTORE POLIZIA, IL DISCORSO CHE HA SCATENATO LA BUFERA ▷ "DISOBBED...

ALLARME SUICIDI POST-LOCKDOWN: RANUCCI SVELA IL DATO INQUIETANTE ▷ "TREN...

COVID E SORVEGLIANZA DI MASSA: QUANDO L’EMERGENZA È USATA PER IL CONTROLLO SOCIALE – Pietro Ratto

Brunetta e i suoi accoliti: l’avvento del governi sadici

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L’ultima uscita del ministro Renato Brunetta sul “costo psichico” dei tamponi ha lasciato inorriditi molti, anche se dal personaggio, noto per la sua retorica improntata spesso tendente al sadico, non stupisce: in fondo molti in passato han visto in Brunetta una riproposizione del giudice Selah Lively dell’antologia di Spoon River, a noi più noto nella rivisitazione musicale operata da Fabrizio De André, ovvero un infelice che, una volta raggiunto il potere, sfoga le sue frustrazioni sulle persone. Eppure Brunetta, pur col suo discutibile carattere, non è un’eccezione in questo contesto, ma pare addirittura la regola.

Brunetta, nello spiegare il costo psichico del tampone, ha mostrato un certo compiacimento nel descrivere la sofferenza economica e anche fisica che questa misura provoca in chi la subisce. Il guaio è che non è stato l’unico a farlo.

Media impazziti, stampa bugiarda - Dietro il Sipario - Talk Show

LE PORTE DELL’INFERNO

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Settecento anni fa, a Ravenna, nella notte tra il 13 e il 14 Settembre del 1321, abbandonava il suo corpo mortale Durante di Alighiero degli Alighieri, passato alla storia e oggi noto in tutto il mondo semplicemente come Dante. Un personaggio, ben lo sappiamo, noto in tutto il mondo ed elevato a simbolo stesso della lingua Italiana e dell’Italianità. Un personaggio che, in realtà, ben pochi hanno compreso o voluto comprendere e del quale si sprecano mentre scrivo sterili e retoriche commemorazioni e celebrazioni, culminanti nel nostro martoriato Paese con una discutibile mostra, alle Scuderie del Quirinale, sul tema dell’Inferno dantesco curata dallo scrittore e storico dell’Arte Jean Clair (pseudonimo di Gérard Régnier). Una mostra la cui inaugurazione è stata fissata proprio nell’infausta data del 15 Ottobre, in concomitanza con la definitiva cancellazione in Italia di ogni stato di diritto, e

Il Parlamento europeo non vuol riconoscere le elezioni di settembre in Russia

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A Bruxelles, gli inviati lituani hanno avviato una nuova iniziativa anti-russa. L’eurodeputato Andrius Kubilius ha proposto ai paesi dell’Unione Europea “di non riconoscere le elezioni alla Duma di Stato della Federazione Russa del 19 settembre come violazione del diritto internazionale e delle norme democratiche” . 50 giorni prima del voto tutto russo, 56 su 70 membri della Commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo hanno definito la prossima espressione della volontà dei cittadini russi “opaca, disonesta e falsificata” .

La Cina non ha escluso un attacco preventivo nucleare contro Stati Uniti a causa di AUKUS

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La Cina non ha escluso un attacco preventivo nucleare contro Stati Uniti a causa di AUKUS

La Cina “deve essere pronta a lanciare un primo attacco nucleare” a causa della crescente presenza degli Stati Uniti nella regione e della partnership strategica di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia sotto AUKUS, ha affermato il diplomatico di Pechino Sha Zukang. Le sue parole sono citate dal Daily Mail.

Pechino ha bisogno di allontanarsi dalla politica di non uso delle armi nucleari, il che significa che possono essere utilizzate solo come rappresaglia, ha affermato il diplomatico.

Come ha spiegato Zukang, le nuove alleanze del Pacifico come AUKUS suggeriscono che la Cina deve essere “più aggressiva” su tali questioni.

lunedì 27 settembre 2021

DAL BATTESIMO DI SAN GIOVANNI ALL'APOSTOLATO DI SAN LIBERO

 https://fulviogrimaldi.blogspot.com

 


Da Mepiù

https://youtu.be/NXPdfvLUvJs

E' il documento filmato di "ME PIU'" della manifestazione dei 100.000 ANTI-GREEN PASS a Roma, Piazza San Giovanni, il 25/9/2021. Il mio contributo parte dal minuto 3'32

Da Byoblu

https://www.byoblu.com/2021/09/26/25settembre-roma-piazza-san-giovanni-il-film-di-una-manifestazione-destinata-a-rimanere-nella-storia/

E' il film di BYOBLU della stessa trionfale giornata, con i vari relatori e interviste ai protagonisti. Io vado da 03'30 a 5'15.

Dopo la grande manifestazione di Roma

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Non so quante fossero, ma certamente molte decine di migliaia le persone che hanno partecipato sabato alla grande manifestazione in piazza San Giovanni a Roma. E pensando alle difficoltà di viaggio che hanno i cittadini privi della stella gialla, ovvero del green pass del despota per corrispondenza Draghi, quelle decine di migliaia avrebbero potuto essere le centinaia di migliaia delle manifestazioni di una volta. Tra i presenti alla manifestazione anche Giorgio Agamben che è stato il primo in assoluto in Italia, ma credo anche in Europa, a denunciare il carattere mistificatorio della pandemia e che ora denuncia il green pasa come strumento di prigionia e non di liberazione, perché chi crede che possedendolo sarò più libero è solo un ingenuo.

Reato di pensiero

 https://ilsimplicissimus2.com


Quando ancora si festeggiava il 25 aprile si levava sempre un doveroso richiamo bipartisan a ricordare carabinieri e poliziotti  che avevano ritenuto giusto disobbedire agli ordini e rispettare leggi inique e criminali, chiudendo un occhio, tacendo sulle attività degli oppositori che nei piccolo centri conoscevano fin da bambini, aiutando chi nascondeva gli ebrei.

Oggi nemmeno quella disobbedienza sarebbe più una virtù, a vedere le perentorie richieste di provvedimenti disciplinari, già annunciati a mezzo stampa,  contro la vice questora che in piazza ha osato pronunciarsi, in abiti civili, contro il green pass:  “Noi poliziotti, ha avuto l’ardire di ricordare,  abbiamo giurato sulla Costituzione, per questo sono qui”, sostenendo che “il green pass italiano è illegittimo” e bisogna “unire le nostre energie per indicare una via migliore”.  

“SARS-COV-2 E VACCINI MODIFICANO IL DNA UMANO. Enorme Esperimento sulla Popolazione”. Studio Incubo di Genetista Tedesco su Science Direct

https://www.databaseitalia.it

 

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Fonte originale: le Grandi Inchieste di Gospa News

«La popolazione umana attualmente partecipa all’esposizione al DNA estraneo in un enorme esperimento. Dopo il completamento delle vaccinazioni in tutto il mondo, dovrebbe essere istituito un programma sentinella post-vaccinazione per monitorare l’esacerbazione di disturbi umani inaspettati, forse nuovi, negli individui vaccinati».

La (ricca) busta paga dei medici di base

Sono 44 mila i medici di base in Italia, per alcuni super impegnati, per altri dei privilegiati, anche per lo stipendio. Da dirigente d’azienda.


infosannio.com (Linda Di Benedetto – panorama.it)

Il medico di base è una delle figure principali del sistema sanitario nazionale ma soprattutto la più vicina alla popolazione. Sono quasi 44 mila questi dottori che si occupano direttamente, quotidianamente e sul territorio de controllo della salute degli italiani. Sotto la responsabilità di questo professionista infatti c’è l’intera vita sanitaria e psicologica dei suoi assistiti nella speranza di evitare inutili (lo dicono le statistiche) corse al Pronto Soccorso con relativi intasamenti. Molti doveri, responsabilità il tutto per un compenso che rimane spesso misterioso. Abbiamo quindi provato a capire a quanto ammonti la busta paga di questa figura professionale e medica.

Questi professionisti, sul libro paga del Servizio Sanitario Nazionale, possono raggiungere una retribuzione mensile lorda di 7500 euro mensili che varia a seconda del numero dei loro assistiti. C’è poi la questione bonus che influisce sul totale di ogni fine mese.

Classe dirigente. Morisi indagato da più di un mese. Perché si è dimesso soltanto adesso? Aveva avvisato Salvini?

C’è un motivo di «opportunità» dietro la scelta di Luca Morisi di uccidere «la Bestia» che per anni ha curato l’immagine social di Matteo Salvini. È indagato dalla procura di Verona per cessione di stupefacenti. 

(Fiorenza Sarzanini – il Corriere della Sera)

Per questo quattro giorni fa, all’improvviso, ha deciso di lasciare l’incarico. «Questioni personali, non c’è un problema politico ma ho solo bisogno di staccare per un po’», aveva fatto filtrare senza aggiungere alcun dettaglio ma alimentando così le voci su gravi dissapori con il «capo».

O addirittura l’ipotesi che fosse in disaccordo con la linea troppo governista di un’ala del partito. E invece il motivo reale dell’abbandono è legato a un’inchiesta avviata dopo la denuncia di carabinieri che hanno perquisito la sua cascina a Belfiore, paesino in provincia di Verona, e trovato alcune dosi di droga. 

Tutto comincia a metà agosto quando vengono fermati tre giovani e nell’auto hanno un flacone di droga liquida.

PNRR: una, nessuna o cinquecentoventotto condizioni (Parte I e Parte II)

Il cosiddetto Recovery Fund, noto anche come Next Generation EU, attribuisce all’Italia 191 miliardi di euro che saranno trasferiti al Paese tra il 2021 e il 2026, suddivisi in 69 miliardi di euro a fondo perduto e 122 miliardi di euro di prestiti, da rimborsare alle istituzioni europee. Queste risorse vanno a finanziare gli interventi raccolti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

 

coniarerivolta.org

In un mondo dominato dal denaro si sente spesso dire che seguendo i soldi – focalizzando l’attenzione sui soli flussi finanziari – si possono svelare le dinamiche fondamentali della società. Seguire la traccia dei soldi porterebbe dritti al cuore delle meccaniche del sistema. Nel caso del PNRR questa massima perde buona parte della sua credibilità: i soldi del PNRR sono forse la parte meno rilevante del Piano, e proveremo a dimostrarlo concentrando la nostra attenzione sulle centinaia di condizioni a cui è stata subordinata l’erogazione dei fondi. 

I soldi, insomma, sono solo l’esca, mentre il contenuto politico del PNRR è racchiuso nelle clausole che vanno rispettate per ottenere quelle risorse.

Il salario che non basta, come spiega anche Tridico

Ringrazio la redazione di Contropiano per avermi fornito materiali sul Presidente dell’Inps Tridico che, a differenza degli asini che stanno nel governo e nei media, ha studiato e si vede. 


Dunque, Tridico afferma che durante la Prima Repubblica la contrattazione è riuscita ad ottenere incrementi salariali generalizzati che hanno portato anche ad aumenti di produttività (per dirla chiara: negli anni settanta la produttività in Italia era maggiore di Germania e Stati Uniti).

Tridico non lo dice, ma questo aumento fu il frutto dell’”autunno caldo”, ossia delle lotte sociali che costrinsero la Dc – che non era stupida affatto – a riforme sociali, quali la riforma sanitaria del 1978.

Tutto ciò, ricorda il presidente dell’Inps, portò a benessere, aumento delle nascite, incrementi di consumi.

Germania al voto, crolla la CDU

Alle 18 di domenica 26 settembre si sono chiusi i seggi per le elezioni del parlamento tedesco. Più di 60 milioni di tedeschi sono stati chiamati alle urne per eleggere il Bundestag.


I risultati definitivi chiariranno con precisione il consenso delle varie formazioni politiche, nell’incertezza generale che ha caratterizzato sondaggi di voto pre-elettorali, determinando quella che sarà la composizione della coalizione che governerà la Germania del dopo-Merkel.

L’uscita di scena dopo 16 anni della Cancelliera dal suo annuncio in poi non è stato un processo di transizione indolore per la sua formazione, che ha stentato – e stenta – a trovare un leader all’altezza.

Difficoltà dovute anche gli aspri scontri interni ed i difficili rapporti con la sua “sorella bavarese”, la CSU. Un passaggio difficile anche per la coalizione politica che ha guidato il Paese, fino ad adesso composta dalla SPD e dalla CDU.

Classe dirigente. ..Poi dicono che non ci sono abbastanza "risorse", volgarmente parlando soldi. Asl Roma 4, 70 dirigenti nel resort a 5 stelle: dopo le polemiche l’evento viene annullato

Avevano organizzato un evento in resort a 5 stelle pagato dalla Asl Roma 4 per un totale di 100 mila euro circa, immerso nel lusso e nel verde. Una location esclusiva sul Monte Velino, in provincia di Rieti, con tanto di abbigliamento, “vestiti comodi e informali”, perché in programma erano state messe anche “alcune attività all’aperto che rendono opportuno l’uso di scarpe da trekking/ginnastica, con un buon grado di antiscivolo e di una giacca a vento”.

 

romatoday.it

Insomma, un programma organizzato di team building per “organizzare il futuro dell’azienda”. Alla fine, però, l’evento della Asl è stato annullato. Troppe le polemiche per l’evento aziendale finanziato con soldi pubblici.

La Asl Roma 4, in una nota diffusa sabato, ha infatti comunicato che la gita di tre giorni nel resort a 5 stelle in programma non si farà: “Spiace rilevare la strumentalizzazione di un momento molto importante per il futuro dell’azienda, nel quale i professionisti sono chiamati a collaborare costruttivamente alla realizzazione del piano strategico, in un contesto nazionale di richiesta di forte trasformazione e innovazione dei servizi pubblici a livello centrale e locale. Tuttavia la Direzione aziendale ha ritenuto opportuno annullare l’evento formativo che verrà riproposto con differenti modalità”, si legge in una nota della direzione generale della Asl Roma 4.

Intellettuali sulle Bariccate

Nutro una istintiva idiosincrasia per i best seller, romanzi che lasciano un’impronta incancellabile, film che non puoi non vedere, saggi irrinunciabili che ti spiegano cosa e come devi pensare, annunciati da anticipazioni, interviste all’autore in ritiro creativo, previsioni sulle vendite in libreria e al botteghino.

 

il Simplicissimus Anna Lombroso

A volte mi è successo di provare a leggere il libro che è stato più regalato un paio di natali prima, ma di solito il mio pregiudizio è stato confermato. E  sarà per quello che a onta di trasposizioni cinematografiche e raccomandazioni entusiastiche di idolatri, Seta non l’ho comprato e tantomeno letto. Anche perché non sono stata risparmiata dalla somministrazione coatta di pillole di Baricco-pensiero somministrate in tutti i contesti frequentati dal poliedrico “scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, autore televisivo, critico musicale, conduttore radiotelevisivo”, come recita la voce su Wikipedia alla cui stesura immagino non sia estraneo, che ovviamente sorvola sull’accusa di aver plagiato, come una Madia qualsiasi, Benjamin.

"NESSUNO DEVE MORIRE DI COVID!" ▷ CURE DOMICILIARI: LA DENUNCIA MOZZAFIA...

ECCO LE CENTOMILA PERSONE IN PIAZZA IERI A ROMA. ECCO I LORO DISCORSI, I LORO SOGNI, LE LORO SPERANZE.

DALL’AUKUS: GUERRA NUCLEARE ALA CINA, A DRAGHI: GUERRA TOTALE AGLI ITALIANI (videointervista di “Sancho”)

 https://fulviogrimaldi.blogspot.com


articolo: https://comedonchisciotte.org/sancho-2-ii-stagione-fulvio-grimaldi-vecchi-e-nuovi-equilibri-dopo-lafghanistan/

youtube: https://youtu.be/tHG8S2SCD2o 


Allargo il discorso su Draghi e il suo regime totalitario, già accennato nel video, a ulteriori fascistizzazioni che stanno succedendosi a spron battuto e che rendono il sostantivo/aggettivo “fascista” del tutto superato dalla sua evoluzione tecno-sociocida.

LA NUOVA RESISTENZA C’E’ di Fronte del Dissenso

https://www.sollevazione.it

 

COMUNICATO STAMPA
26 settembre 2021
FRONTE DEL DISSENSO
LA NUOVA RESISTENZA C’E’
ROMA – Sentivamo che sarebbe stato un grande successo, siamo stati comunque sorpresi noi stessi dalle sue reali dimensioni. Ieri 100 mila persone hanno riempito Piazza San Giovanni in Laterano per dire no al green pass e per chiedere Lavoro e Libertà.

Scontro globale: è tutti contro tutti

domenica 26 settembre 2021

Versi elementari. Omaggio a Sante Notarncola

 https://contropiano.org

Poesie dall’isolamento

Recital multimediale omaggio alla poesia civile e politica di Sante Notarnicola

Firenze, MAD / Murate Art District

26 settembre 2021, ore 18:00

A Sante Notarnicola, rivoluzionario e poeta scomparso il 22 marzo scorso, è dedicato il recital multimediale a carattere estemporaneo al MAD / Murate Art District di Firenze domenica 26 settembre ore 18.00.

Il tennista francese Chardy: «Mi pento di essermi vaccinato»

 https://comedonchisciotte.org

www.lantidiplomatico.it

«Non posso allenarmi, non posso giocare. Ho iniziato a sentire un grande dolore su tutto il corpo. Mi pento di essermi vaccinato», a parlare è il tennista Jeremy Chardy costretto a mettere fine alla sua stagione agonistica a causa degli effetti collaterali emersi dopo il vaccino.

Il tennista francese intervistato da RMC Sport ha ha rivelato di aver iniziato a provare dolore dopo essere stato vaccinato, quindi gli è stato impossibile continuare ad allenarsi e giocare.

La decisione di farsi vaccinare è stata presa da Chardy per godere dei privilegi dei giocatori vaccinati, inclusa la non necessità di sottoporsi a quarantena quando si arriva a un evento.

Adesso «mi pento di aver fatto il vaccino – afferma Chardy – ma non potevo saperlo. Ho 35 anni a febbraio, quindi in questo momento potrei essere un po’ negativo, ma è la prima volta che penso che la prossima stagione potrebbe essere la mia ultima».