domenica 31 maggio 2020

COVID 19: facciamo chiarezza - Mauro Scardovelli e Stefano Manera

"Allarmi son padroni. Subire o rompere il nuovo patto sociale all'ombra della UE?"

Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, interviene direttamente e lo fa senza peli sulla lingua con alcune indicazioni sul che fare da qui ai prossimi mesi. 
In estrema sintesi cosa propone il Governatore? 
  • Utilizzo pragmatico dei fondi europei
  • ripensare il modello fiscale, magari per ridurre la tassazione alle aziende
  • favorire l'impresa
  • superare le inerzie del passato
controlacrisi.org Federico Gisuti  
 Il pil puo' crollare del 13%, la crisi sociale investirà le famiglie con un numero di poveri e senza reddito\lavoro in continuo aumento, sono queste le preoccupazione del sistema finanziario che rivendica voce in capitolo sull'utilizzo dei soldi europei, al pari di quanto fanno i padroni che rivendicano per loro perfino i soldi della cassa integrazione.

Tra potere economico e finanziario, tra lobby politiche e interessi speculativi la classe lavoratrice corre il rischio di subire l'ennesima sconfitta, questa volta con ripercussioni ancora piu' gravi dell'ultimo ventennio.

Una lezione dall’Unione Europea: con la concorrenza sulle tasse vincono solo i profitti.

europoly

Persino commentatori di orientamento manifestamente liberista (si veda, ad esempio, l’uscita dell’economista Francesco Giavazzi) hanno mostrato un certo imbarazzo sulla vicenda FCA e sulla propensione delle grandi società a succhiare risorse pubbliche ricordando come le imprese multinazionali ogni anno sottraggano immense risorse fiscali agli Stati dove operano tramite la fissazione della propria sede legale in Paesi a fiscalità privilegiata.

Questa massiccia elusione fiscale praticata dalle grandi società si realizza non solo attraverso i noti paradisi fiscali extraeuropei (Isole Cayman, Bermuda, Bahamas, Singapore, etc.), ma anche e soprattutto all’interno dello spazio europeo dove, data la libera circolazione dei capitali vigente tra i Paesi membri, vi è l’enorme vantaggio di spostamento della sede all’estero a costi limitati, anche quando in quel Paese la società considerata svolge un’attività economica marginale o nulla.

Luca Speciani - Siamo ad un bivio di civiltà. È il momento di lottare

31-05-2020 ore 17:00

http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1

Arancio meccanico.

pappa 

ilsimplicissimus Anna Lombroso

Personalmente nutro analogo fastidio per l’arruffapopolo ex militare cacciato dall’Esercito, passato attraverso le più squallide formazioni della “scontentezza”, pallida macchietta di Tejero più che di Pinochet, che per il piccolo arrivista senza né arte né parte se non quella in commedia sotto l’ala  protettrice di Prodi e dei petrolieri, che alterna pensose e troppo brevi  pause di riflessione con l’entusiastica militanza elettorale nell’area progressista, con la stessa aspettativa, un posto al sole, una poltrona, un reddito, l’unico ormai sicuro, sapendoci fare.
Certo l’uno schiamazza e articola grugniti bestiali con Casa Pound, né più né meno di acuti opinionisti o accreditati direttori di telegiornali che li hanno voluti accanto per dialogare in nome del pluralismo, certo l’uno ha dato vita a una calca incompatibile con l’emergenza ancora in corso, nè più né meno  di un pericoloso assembramento di autorità a accogliere festante  la connazionale infine liberata.

Autopsia di un Sistema trapassato. #cucchi #georgefloyd


Nessuna descrizione della foto disponibile.

RU Riccardo Marinucci facebook del 30.5.2020

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Non lasciamo il 2 giugno alla destra La manifestazione. Appuntamento il 2 giugno a Roma dalle 10 alle 13 in Piazzale Tiburtino (San Lorenzo)

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il manifesto
La Festa del 2 giugno è la giornata in cui si celebra la nascita della nostra Repubblica. Il nostro paese, dopo più di venti anni di sopraffazione fascista e di guerra, con il primo voto a suffragio universale della sua storia decideva di fare un passo in avanti sulla via indicata prima dalle correnti democratiche del Risorgimento, poi dal movimento socialista e dall’antifascismo.

Eterogenesi virale

ilsimplicissimus2.com

Ci sono paurosi, imbecilli, ignoranti volontari e furbetti , i primi vittime e i secondi carnefici che battono l’ideale frusta virale.
Ma a volte basta un’immagine per dipingere la realtà e accartocciare le parole e forse attraversare la barriera neuronale formata da antiche pratiche diventate ormai abitudini mentali e niente di più. Ecco una tabella che illustra i dati ricavati dal sito che la Johns Hopkins university, partner della fondazione Gates,  dedica al Covid 19. Vi si vede chiaramente come le segregazioni siano inutili, anzi dannose dal punto di vista epidemiologico, in quanto esprimono un livello di panico indotto che nelle prime settimane ha portato i sistemi sanitari a commettere clamorosi errori che sono all’origine di gran parte dei decessi. Decessi che comunque sono spesso artefatti, ovvero attribuiti al Covid anche in caso di malattie terminali di tutt’altra origine, ma che anche così non sono di per sé particolarmente preoccupanti, almeno in relazione a quanto accade normalmente. Si pensi ad esempio ai 399 morti per milione dell’Italia: ebbene ogni anno solo per infezioni ospedaliere la mortalità è di 1200 persone  per milione, senza che nessuno dica niente.  Perseverare in queste pratiche della paura  è dunque uno dei più chiari esempi di eterogenesi dei fini e delle informazioni.
noon-lockdown-v-lockdown

Così parlò Zaiatustra

https://ilsimplicissimus2.com

Famiglia: a Verona area blindata, afflusso tranquilloVi prego di vedere qui lo spot della Regione veneto che incita al distanziamento sociale e mostra alcuni giovani in quello che sembra un happy hour: niente potrebbe essere più apocalittico perché si dice:  “Basta una svista, una leggerezza e tutto tornerà a fermarsi” e subito dopo questo monito si vede un poveraccio intubato. Nulla di tutto questo  ha una qualche relazione con la realtà perché nessun giovane ha qualcosa da temere dal Covid e anche se fosse il caso sfortunato su 10 milioni, non finirebbe intubato visto che questa pratica è ormai considerata come un grave errore terapeutico. Non si capisce davvero a cosa possa servire questa ignobile paccottiglia anche se alla fine a qualcosa riesce: a dare del Veneto e dell’Italia un’idea di lazzaretto d’Europa. Lo capirebbe chiunque, ma non Zaia il quale  adesso si meraviglia ” che la Svizzera consideri gli italiani degli appestati, e la Croazia vada su questa strada. Non possiamo essere considerati il lebbrosario d’Europa solo perché in Italia il virus è arrivato prima che in altri paesi europei:  è necessario che si muova la nostra diplomazia, il ministero degli esteri si deve far sentire e ci deve essere una regia Europa che finora è mancata: mi rifiuto di pensare che si possa pensare ad aperture a macchia di leopardo in Europa: è scandaloso”.
Insomma ci troviamo di fronte a un cretino, peraltro in ottima e numerosa compagnia, che prima lancia segnali angosciosi probabilmente necessari a tenere in piedi gli “affari da Covid” di cui  sapremo solo tra qualche anno e poi pretende che essi non siano ascoltati e si aspetta che i turisti accorano felici. dove basta una svista e sei morto.

Il coronavirus “scompare” così rapidamente che il vaccino di Oxford ha “solo il 50% di possibilità di funzionare”

https://comedonchisciotte.org

Il professor Adrian Hill descrive gli sforzi per creare un vaccino come una “corsa contro la scomparsa del virus e contro il tempo”.
Esiste solo il 50% di probabilità che il vaccino contro il coronavirus di Oxford funzioni perché i casi nel Regno Unito stanno diminuendo così rapidamente, ha avvertito uno degli scienziati.
Il Jenner Institute dell’Università di Oxford e l’Oxford Vaccine Group hanno iniziato a sviluppare un vaccino COVID-19 a gennaio usando un virus prelevato da scimpanzé.
Ma con il numero di casi di coronavirus nel Regno Unito in calo ogni giorno, potrebbe non esserci abbastanza gente su cui testarlo, secondo il direttore dell’istituto, il professor Adrian Hill.
Ha detto a The Sunday Telegraph: “È una corsa contro la scomparsa del virus e contro il tempo. Abbiamo detto all’inizio dell’anno che c’era una probabilità dell’80% di sviluppare un vaccino efficace entro settembre.
“Ma al momento, c’è una probabilità del 50% di non ottenere alcun risultato. Siamo nella bizzarra posizione di voler rimanere col COVID, almeno per un po’ di tempo”.
Sabato è stato detto che 282 persone sono morte per il virus nel Regno Unito, negli ospedali, nelle case di cura e nella comunità.

E se la tutela della salute fosse solo una scusa?

Da qualche giorno a Brescia e Milano è vietato vendere bevande d’asporto. A Brescia alcoliche e analcoliche, dopo le 20.00, dal giovedì alla domenica. E nemmeno supermercati e negozi di vicinato possono farlo. A Milano l’ordinanza è riservata all’alcol, ma salva i supermercati.

effimera.org Andrea Cegna

Ordinanze diverse, quella bresciana imposta dal tavolo per l’ordine e la sicurezza. Quella milanese dal sindaco Sala. Giovedì sera il centro di Brescia era pieno di polizia che passeggiava per le strade dei bar “verificando” che non ci fosse consumo stradaiolo di bevande. Di fatto un grande assist ai locali che hanno posti a sedere all’esterno. Di fatto una limitazione della socialità, o meglio di una certa socialità e dello spazio pubblico.
Non è una novità post pandemia che le amministrazioni comunali attacchino le forme di socialità, soprattutto informale, nelle città.
Non stupiscono retoriche, dichiarazioni di sindaci, e titoli a nove colonne sui giornali main-stream. Non è nemmeno nuova la dinamica di un racconto generazionale, giovani vs anziani/e, ma se le foto degli “scandali” si osservassero con attenzione si vedrebbe che il dato “generazionale” non esiste ed è una semplificazione poco utile.
E se proprio uno scontro potrebbe esistere è lo scontro tra chi può permettersi di sederi ad un tavolino del bar, e chi invece per bersi una birra o una coca cola ha solo l’opzione del negozio di alimentari.

Usa, la prateria è in fiamme

https://contropiano.org


Con la pandemia da Covid le persone sono affamate e senza casa e senza lavoro, cosa ci si può aspettare? Penso che stia per accadere a masse di persone nel Paese. Potremmo raggiungere il punto che diventi una guerra civile
Un abitante di Minneapolis di 54 anni a proposito dei riot
Il nostro fine è decimare quella forza il prima possibile”, ha dichiarato il governatore del Minnesota Tim Walz dopo la quarta notte consecutiva a Minneapolis di riot, nonostante il coprifuoco imposto dopo le otto di sera.
Non è servita a calmare gli animi l’imputazione per omicidio di terzo grado formulata venerdì per Derek Chavin, il poliziotto che lunedì ha ucciso George Floyd.
Questo atto giudiziario è successivo al licenziamento degli agenti che hanno preso parte a quello che è stato a tutti gli effetti un linciaggio a danno di un afro-americano, avvenuto in seguito ad una segnalazione di un reato minore e “non-violento”.

Siena. Intimidazione della Digos a giovane attivista di Potere al Popolo

https://contropiano.org


La mera accusa di aver scritto con la bomboletta di “fare come la Francia” è costata una perquisizione, il sequestro di computer e telefonino, e l’apertura di un procedimento contro un giovane attivista di Potere al Popolo di Siena.
La sproporzione tra le misure repressive adottate da magistratura e Digos e il presunto fatto addebitato al ragazzo, è indicativo del significato meramente intimidatorio dell’iniziativa.
Che Tribunali e Digos di provincia abbiano poco da fare è noto, che cerchino di riempire i tempi morti prendendo di mira i giovani che fanno attività politica sarebbe ridicolo se non fosse lo specchio dei tempi.
In realtà hanno paura che i giovani prendano coscienza e si attivino perché consapevoli che alle nuove generazioni hanno poco da offrire come prospettiva, ragione per cui si sceglie la strada dell’intimidazione – anche con misure sproporzionate – per mandare un segnale.
Come Potere al Popolo esprimiamo la nostra solidarietà al compagno e siamo convinti che tentativi di intimidazione poliziesca come questo non otterranno alcun risultato.

NINO GALLONI - COVID 19: LA DIFFICILE RIPRESA ECONOMICA

La pace sociale è una guerra a bassa intensità.

Una riflessione su I Miserabili, il film di Ladj Ly ambientato in una periferia parigina che affronta i temi degli abusi della polizia e, in fondo, della capacità di innescare la rivolta a partire dalla consapevolezza della propria vulnerabilità.



 «Non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori» si chiude con questa citazione di Victor Hugo I Miserabili, film di Ladj Ly, già autore di riprese delle violenze poliziesche nel quartiere dove è cresciuto, a Les Bosquets, nella periferia parigina. 
Il regista ha sempre usato la camera da presa come difesa contro gli abusi di potere della polizia francese, che spesso si comporta da vero e proprio esercito di occupazione al contempo pretendendo integrazione e trattando i suoi cittadini come colonizzati senza diritti né umanità.
La storia ruota intorno alla ripresa di una violenza della polizia contro un bambino e al tentativo di non far deflagrare il conflitto nel quartiere tra dei rom che conducono un circo, gli abitanti afrodiscendenti e le due organizzazioni che si contendono il controllo del territorio: la criminalità e la polizia, in qualche modo parificate come in quell’epopea noir che è Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide (1966) di J.P. Melville.

sabato 30 maggio 2020

Milano, assembramento e niente mascherine al presidio dei gilet arancioni: denunciato il leader Antonio Pappalardo

Il Fatto Quotidiano

Il presidio era autorizzato, ma essendo lui “il responsabile della manifestazione sarà denunciato perché quando uno presenta un preavviso di manifestazione si assume la responsabilità anche perché gli altri partecipanti rispettino le regole”. Antonio Pappalardo, il leader dei gilet arancioni e il promotore del presidio che si è tenuto in piazza Duomo a Milano sarà quindi denunciato nelle prossime ore per violazione delle disposizioni che riguardano il Dpcm nella parte relativa al divieto di assembramento e all’obbligo di indossare protezioni individuali per contenere il contagio del virus Covid 19.
La questura di Milano nelle prossime ore trasmetterà la denuncia all’autorità giudiziaria. I partecipanti al movimento di protesta che chiede, tra l’altro, il ritorno alla “lira italica” e un “governo votato dal popolo”, sarebbero dunque chiamati a rispondere – quando verranno identificati – di non aver indossato la mascherina o di non aver mantenuto la distanza con gli altri manifestanti presenti in piazza. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, dopo avere aveva definito “irresponsabili” i manifestanti che non rispettavano le norme anti-contagio, è intervenuto su Facebook dove ha scritto di avere “chiesto al prefetto di denunciare gli organizzatori della manifestazione dei cosiddetti ‘gilet arancioni’. Un atto di irresponsabilità in una città come Milanoche così faticosamente sta cercando di uscire dalla difficile situazione in cui si trova”.

Metamorfosi di un’epidemia

https://ilsimplicissimus2.com

20080713-kafkaC’è un bellissimo racconto di fantascienza di cui ahimé non ricordo il titolo e nemmeno l’autore,  che narra di un astronauta sbarcato su Marte dopo un fortunoso naufragio della sua navicella e incappa nei resti di un’antica e avanzatissima civiltà sepolta, tanto avanzata che alcuni sistemi ancora funzionano. Purtroppo ciò che mangiavano e bevevano i marziani era tossico per l’uomo e così la speranza di poter sopravvivere si tramuta ben presto in disperazione mentre i pochi viveri e la poca acqua rimasta nella navicella semidistrutta si esauriscono e lui tenta di penetrare i segreti della civiltà marziana. Tuttavia poco a poco l’astronauta nota che il cibo e l’acqua della città sepolta diventano man mano meno nocivi , che giorno per giorno variano di consistenza e sapore, che non gli fanno più tanto male, anzi pian piano cominciano a piacerli a dargli nutrimento, che persino l’aria prima troppo rarefatta ora può essere respirata consentendogli di staccare il respiratore proprio quando era ormai agli sgoccioli. Egli si convince che la città e la sua intelligenza artificiale abbiano compreso di cui aveva bisogno e l’abbiano prodotto, ma quando casualmente nella sue peregrinazioni nella città sotterranea passa davanti a una superficie di metallo lucido si accorge che è lui ad essere diventato un marziano.
Ora non ci potrebbe essere specchio migliore di questa pandemia per vedere le mutazioni che sono avvenute in questa civiltà sepolta del neoliberismo:  un certo ambiente una volta definito genericamente progressista pensava che il sistema stesse dando in qualche modo nutrimento alle esigenze di libertà, benché puramente individuali, avesse maggiore attenzione alle donne e alle discorsi di genere, si preoccupasse per i diritti umani, in particolari dei migranti, ad onta del fatto che essi migrassero proprio per sfuggire a guerre e rapine indotte dal sistema, che il globalismo fosse come un manifesto di Toscani, che l’unità europea si stesse finalmente realizzando, sia pure attraverso le doglie dell’austerità che non si potevano contestare troppo senza il pericolo di un aborto spontaneo, che il razzismo fosse ormai all’angolo con l’elezione di un presidente Usa “abbronzato, anche se permanevano i fascisti alla Salvini.

30-05-2020 ore 17:00

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L’imbroglio delle scuole private-paritarie.

Le scuole private-paritarie – 12262 istituti in stragrande maggioranza della Chiesa vaticana – per l’emergenza Covid-19 percepiranno ben 150milioni a integrazione delle rette annuali. Uno Stato che dovrebbe essere laico continua così a legittimare e pagare scuole dove la libertà d’insegnamento e apprendimento è subordinata all’ideologismo-confessionalismo dell’ente gestore.
 


micromega Maria Mantello*
In base ai dati Miur, le scuole private-paritarie risultano essere 12.662 con complessivi 879.158 iscritti. 
La quota maggiore è rappresentata da quelle per l’infanzia: 8.957 con 524.031 bambini che le frequentano. 
La galassia delle elementari (scuola primaria) è a quota 1.385 con 167.667 alunni.
Le medie (secondaria I grado) e superiori (secondaria II grado) sono 2.222 con un totale di 175.107 iscritti: 65.406 per il primo grado e 109.701 per il secondo.

Queste scuole, Enti privati in stragrande maggioranza della Chiesa vaticana, da molto tempo sono in crisi di iscrizioni, tanto che chiudono alla media di 100 strutture l’anno, nonostante i cospicui finanziamenti loro erogati dallo Stato italiano dal 2000 (anno del Giubileo cattolico) grazie a quel raggiro costituzionale del “sistema paritario integrato” introdotto dalla Legge 62/2000.
La crisi di queste scuole private-paritarie è quindi ben antecedente all’emergenza Covid-19, ma percepiranno per la loro “ripresa” ben 150milioni, ad integrazione delle rette annuali previste. 
Rette che non sono poca cosa, visto che oscillano tra i 2000 e i 5000 euro a studente.

L’emergenza per cambiare la scuola in peggio. Per sempre.

Il Senato ha finalmente approvato l’emendamento scuola che ora passerà, senza apprensioni, anche alla Camera, visto che si userà ancora lo strumento della fiducia al governo.

Si tratta di un compromesso tra le forze di maggioranza che non fa contento veramente nessuno. Primi tra tutti gli scontenti i precari, che tali restano e che se immessi in ruolo avrebbero potuto dedicarsi da subito solo ai loro studenti quando invece dovranno pensare a un concorso durante l’inverno. Non sono contenti nemmeno gli studenti e le famiglie, né gli insegnanti di ruolo che in tale emendamento non trovano risposte chiare ai problemi che sta vivendo la scuola.
In effetti, tra decreti ministeriali ed emendamenti, pareri del Comitato Tecnico Scientifico del governo, Comitato di Esperti del Ministeri dell’Istruzione è difficile trovare certezze. 
Quest’ultimo comitato, peraltro, ha consegnato il suo rapporto alla ministra, senza che emergessero grandi scostamenti riguardo a quanto avevamo anticipato.
In questa grande confusione, alcune linee di tendenza e qualche idea-chiave si possono decifrare. Idee chiave che si possono riassumere in meritocrazia, valutazione, destrutturazione del lavoro dell’insegnante, decisionismo dei capi d’istituto, collaborazione con il privato.

Usa. Difficile stavolta domare l’incendio…

Ciò che a noi sembra “assurdo” nell’ultima, ennesima morte di un Afro-Americano non è per gli Afro-Americani stessi che la continuazione di ciò che gli ha offerto l’Amerika, nulla più. La normalità, insomma. 
 



Che fossero schiavi nei campi, carne da macello per le guerre dello “Zio Tom” , operai alle catene di montaggio ed ora facchini, personale medico e di cura, ed autisti – quest’ultime tra le categorie più esposte al coronavirus – la vita dei neri non è mai contata niente.
Sono scarti, e la loro vita è una immensa “zona di bando”. E questo lo è in particolare per le afro-Americane soggette ad una condizione in cui le contraddizioni di razza, genere e classe sono inestricabili ed il suprematismo bianco è alla base del patriarcato ed alla cultura dello stupro.
Oggi, la prima causa di morte per i giovani neri negli USA è la polizia – in uno Stato dove il tasso di suicidi è più alto della media – e dove come già diceva ICE T quasi 30 anni fa: “ci sono più neri in carcere che all’università“.
Tutto è cominciato – la carcerazione di massa dei neri – con la “war on drugs” di Reagan, dopo che il Sistema aveva eliminato chi lottava armi in mano contro la “guerra chimica” nei ghetti prima le Panthers poi il BLA, tra gli altri.

Qatar. Non siamo più la loro Mecca.

qat 
 
ilsimplicissimus Anna Lombroso

Succede, quando la carità non corrisponde alle aspettative del questuante, che rivendica la sua miseria, ostenta le sue infermità non sempre autentiche, stringe d’assedio il benefattore a volte aiutato da una torma di altri mendicanti in temporanea associazione di impresa, per costringerlo alla resa.

I nostri connazionali che hanno goduto delle opportunità offerte dal turismo cosmopolita in tempi migliori, se ne sono spesso lamentati, pensando all’aggressione degli straccioni a New Dehli, dei barboni che saltano su dai giacigli di cartone perfino a Manhattan, dei clochard pittoreschi come comparse di Nostre Dame al Quartiere Latino, dei mendichi torvi nei paesi arabi che esigono bashish, bashish.
Ma la storia anche prima della globalizzazione dimostra che a vecchi imperi se ne sostituiscono di nuovi, che predoni del passato possono diventare oggetto di razzie, e che qualche ladrone incauto venga derubato, anche se questa circostanza si presenta più raramente e viene trattata con lo sconcerto che accompagna la notizia del padrone che morde il cane.

Medici in fuga, in 8 anni in novemila andati all'estero.

Secondo quanto riportato dalla Corte dei Conti nell’ultimo Rapporto sul coordinamento della Finanza pubblica.



Una vera e propria “fuga” dall’Italia per mancanza di posti e bassi stipendi.
E’ quella dei medici italiani, in cerca di fortuna all’estero.
Secondo quanto riportato dalla Corte dei Conti nell’ultimo Rapporto sul coordinamento della Finanza pubblica, in base ai dati Ocse negli ultimi 8 anni, sono oltre 9.000 i medici formatisi in Italia che sono andati a lavorare all’estero.
Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia sono i mercati che più degli altri hanno rappresentato una soluzione “alle legittime esigenze di occupazione e adeguata retribuzione quando non soddisfatte dal settore privato nazionale”.
Una condizione che, sottolineano i magistrati contabili, “pur deponendo a favore della qualità del sistema formativo nazionale, rischia di rendere le misure assunte per l’incremento delle specializzazioni poco efficaci, se non accompagnate da un sistema di incentivi che consenta di contrastare efficacemente le distorsioni evidenziate”.

USA. Minneapolis. George Floyd, autopsia beffa: “Non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento”

“Non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento”: sono i risultati dell’autopsia su George Floyd, l’afroamericano morto a Minneapolis dopo che un agente bianco gli ha tenuto premuto un ginocchio sul collo per 9 minuti.

La famiglia contesta l'esito e chiede un secondo esame.

 OAKLAND, USA - MAY 29: Protestors showed up in downtown Oakland to show solidarity with the protestors...

 “Gli effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse (coronaropatia e ipertensione, ndr) e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte”, dice il referto medico.

La famiglia di George Floyd contesta l’esito dell’autopsia condotta sull’uomo, che esclude la morte per asfissia o strangolamento, e chiede che venga condotto un secondo esame, indipendente. La famiglia dell’afroamericano morto lunedì sera dopo che un agente di polizia gli ha tenuto il ginocchio sulla gola per nove minuti, il tutto ripreso in un video, si è rivolta al medico legale Michael Baden perché conduca una seconda autopsia. “La famiglia non si fida di nulla che arriva dal dipartimento di polizia di Minneapolis - ha detto il legale Ben Crump - La verità l’abbiamo già vista”.
Intanto è stata vandalizzata la casa di Derek Chauvin, ilpoliziotto bianco arrestato per la morte di George Floyd.

DENUNCIATO IL DOTT. STEFANO MONTANARI DALLA FNOPI (FEDERAZIONE NAZIONALE ORDINE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE)




Per un manifesto di ecologia popolare

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Per un manifesto di ecologia popolare

vas roma.it

LA CRISI PRIMA DELLA CRISI

L’attuale pandemia non è un incidente di percorso.
La crisi sanitaria e gli effetti economici, sociali e politici che ha scatenato non sono una catastrofe inattesa.
Sono, al contrario, la diretta conseguenza di un modo di pensare e di agire, di un modello di sviluppo economico e culturale che tiene poco conto del valore della vita e delle sue condizioni essenziali.
Un modello su cui si basa il nostro stile di vita, al punto che solo di fronte ai disastri ci accorgiamo di quanto esso sia nocivo e dannoso per noi individui, per le comunità, per la natura.
La confusione mediatica non ci aiuta a capire le origini della pandemia.

Una lunga marcia in Europa- consigliato-


il manifesto 
Editoriale. Manca una forza unitaria, rappresentativa e rivoluzionaria - la rivoluzione è una forma alta della politica -, che sia subito impegnata dal basso a ricostruire una identità e unità di classe del vecchio e nuovo proletariato, dei precari, dei senza lavoro, del diffuso lavoro di cura che la pandemia ha fatto emergere; che rivendichi l’esclusiva allocazione sociale della montagna di finanziamenti proposti

Join the Tor Community

https://community.torproject.org/

L’Eurogruppo comanda, ma non è “responsabile” di quel che decide.

Pochi giornali fanno caso a certe notizie, se non per sparare un (piccolo) titolo acchiappavoti. Però è il caso di farci caso, perché illuminano il “quadro giuridico-istituzionale” in cui tutti – noi “cittadini europei” – viviamo. 
 



Altrimenti, quando ci attiviamo e “facciamo politica”, rischiamo di prendere lucciole per lanterne e pensare che “i poteri” con cui fare i conti siano quelli che in realtà non contano poi granché.
La notizia di oggi è da affezionati cultori delle istituzioni europee, diciamolo subito. Il noto club chiamato “Eurogruppo”, che riunisce i ministri finanziari dell’eurozona e partorisce di fatto le principali scelte economiche per i singoli Paesi, sarebbe giuridicamente irresponsabile.
Tradotto in lingua corrente, qualsiasi danno combini non gli si può fare causa per ottenere un risarcimento.
Per lo meno, questa è la posizione espressa dall’avvocato generale (il “difensore” dell’Unione Europea, in pratica) presso la Corte di giustizia europea, Giovanni Pitruzzella. Personaggio interessante, per capire come venga selezionato l’establishment continentale. Ma lo vedremo dopo.

"Covid colpisce i più poveri. Per far spendere servono lavori decenti e durevoli".

Intervista a Enrico Giovannini. "Aumenta il prezzo dei beni alimentari, mentre gli altri scendono". Il virus produce più diseguaglianze perché "investe un paese già fragile e con un welfare inadeguato".

Professore Enrico Giovannini, sono passate poche ore dalle Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia. Lei era a via Nazionale per ascoltarlo. “Finita la pandemia avremo più diseguaglianze”, ha detto Visco. Cosa c’è dentro queste diseguaglianze?
Il Covid-19 ha colpito un Paese già fragile, con un sistema di welfare non disegnato per affrontare una crisi di queste proporzioni. E ha colpito in maniera violenta chi già era in difficoltà. Paghiamo il prezzo di una situazione sociale già indebolita.
Quale?
Prima della crisi, il 27% della popolazione italiana era a rischio povertà ed esclusione sociale. Parliamo di oltre 16 milioni di persone. Di queste, cinque milioni circa erano poveri assoluti e gli altri erano persone che vivevano in famiglie con una bassa intensità lavorativa o in situazione di disagio. Ma anche in famiglie che di fronte a spese impreviste di 800 euro non sapevano come fronteggiarle.
Il virus ha inferto un colpo durissimo. I poveri, come ha detto Visco, hanno perso il doppio. I dati Istat di oggi dicono che i prezzi sono nel complesso scesi, ma quelli dei beni alimentari sono aumentati. Andiamo incontro a una difficoltà crescente per molti di comprare un chilo di pane o un pacco di pasta?

Bankitalia. Ignazio Visco: "Incertezza forte: crollo del Pil, più disoccupati"

Le considerazioni finali del Governatore di Bankitalia. "Potrebbe crescere il disagio sociale". "Serve una rottura col passato, i miliardi europei non sono gratis, vanno spessi bene".


huffingtonpost.it Giuseppe Colombo

Ignazio Visco, governor of Bank of Italy speaks at an event to launch the private finance agenda for...C’è un termine che Ignazio Visco ripete per tredici volte nelle sue Considerazioni finali: pandemia. E ce n’è un altro, che compare per sei volte, ad affiancarlo: incertezza. Da questo effetto domino esce fuori la fotografia che la Banca d’Italia scatta sul Paese. Così: “L’incertezza oggi è forte. Nei prossimi mesi il recupero della domanda avverrà con lentezza”. Le parole del governatore dicono che l’Italia naviga a vista, con un Pil che sprofonderà tra il -9% e il -13%, una ripresa che sarà lenta, e un periodo di transizione dove “potrà ridursi l’occupazione”, “crescere il disagio sociale” e aumentare il numero delle famiglie che “non riescono a mantenere standard di vita accettabili”. Per saltare questo fosso pieno di rischi, la sfida che il Governo deve tracciare - è l’indicazione - è una: “Rompere le inerzie del passato e recuperare una capacità di crescere che si è da troppo tempo appannata”.

Il conto della crisi. I poveri hanno perso il doppio.

Nel migliore dei mondi possibile. Milano, Uber Italy commissariata per caporalato sui rider: "Possibile reclutamento a valanga durante il Covid".

La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l'amministrazione giudiziaria, ossia il commissariamento della filiale italiana: "Sfruttati migranti e pagati 3 euro a consegna".

Milano, Uber Italy commissariata per caporalato sui rider: "Possibile reclutamento a valanga durante il Covid"

repubblica.it
La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l'amministrazione giudiziaria, ossia il commissariamento, di Uber Italy srl, la filiale italiana del gruppo americano, per caporalato, in particolare per lo sfruttamento dei rider addetti alle consegne di cibo per il servizio Uber Eats. 
"La mia paga era sempre di 3 euro a consegna indipendentemente dal giorno e dall'ora". 
Lo ha messo a verbale un rider che ha lavorato per il servizio Uber Eats, come emerge dal decreto con cui è stata commissariata la filiale italiana. 
Per i giudici di Milano, Uber, attraverso società di intermediazione di manodopera, avrebbe sfruttato migranti "provenienti" da contesti di guerra, "richiedenti asilo" e persone che dimoravano in "centri di accoglienza temporanei" e in "stato di bisogno".

venerdì 29 maggio 2020

Bambini e coronavirus: perché dobbiamo cambiare subito rotta

https://www.quotidianosanita.it

27 MAG - Gentile Direttore,
fin dall’inizio della pandemia i genitori e gli operatori dei servizi per l’infanzia si sono preoccupati di quanto i bambini sarebbero stati affetti dall’infezione da Covid-19. Su questo punto i dati sono ormai consolidati e coerenti tra i diversi studi effettuati, in Paesi diversi e da diversi gruppi di ricerca: i bambini si ammalano molto poco; e quando lo fanno, le manifestazioni cliniche sono lievi. Le eccezioni sono poche, per lo più limitate a manifestazioni infiammatorie scatenate dal virus, tra le quali la più nota e importante è la vasculite (malattia simil- Kawasaki) non specifica del Covid-19, ma potenzialmente scatenata dal Covid-19. Si tratta di una malattia nota e descritta in Italia fin dai primi anni ’80 e che i pediatri hanno imparato a riconoscere e trattare.

La seconda preoccupazione è stata quella di sapere fino a che punto i bambini potevano costituire serbatoio e fonte di contagio. Su questo punto le evidenze sono meno coerenti, ma ancora piuttosto solide: i bambini possono albergare il virus, e verosimilmente trasmetterlo, ma la possibilità di trasmissione è estremamente bassa.

Viceversa, si stanno accumulando le evidenze sui danni collaterali provocati in bambini dalle conseguenze del lockdown e soprattutto della chiusura prolungata di servizi educativi e scuole. Per tutti, tranne quei pochi che possono vantare una buona dotazione tecnologica in casa e genitori in grado di accompagnarli nelle lezioni e nei compiti, si sta accumulando un ritardo educativo, che per la maggioranza (secondo Save the Children e Sant’Egidio, almeno 6 su 10) è molto rilevante, e non può essere nascosto dietro i pur doverosi sforzi di didattica a distanza. Al danno educativo si associano manifestazioni di disagio psicologico, aumentato rischio di violenza subita o assistita, riduzione di qualità degli apporti alimentari, riduzione dei supporti abilitativi e a volte strettamente medici per bambini affetti da disabilità o patologie croniche, naturalmente in stretta relazione con la qualità e offerta preesistente dei servizi, già carenti in molte parti d’Italia.

29-05-2020 ore 17:00

http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1

Oggetto: Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia COVID-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione

http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=73965&parte=1%20&serie=null

IL CHIRURGO: "UN TEATRINO I NUMERI, LA SANITÀ È MORTA". Barbara Balanzoni #Byoblu24

I PROFESSIONISTI DELL’INFORMAZIONE #Byoblu24

L'OBBLIGO DELLE MASCHERINE AI BAMBINI, Gli studi dimostrano i rischi - Devetag, Speciani

Piattaforma sociale, domani Rifondazione comunista in piazza per presentare le sue richieste: "Per il reddito alle persone, la sanità e l'istruzione pubbliche"

http://www.controlacrisi.org

Sabato 30 maggio Rifondazione Comunista sarà presente in diverse città d’Italia per l’avvio di una campagna nazionale “Per il reddito alle persone, la sanità e l’istruzione pubbliche”.

Con questa campagna che durerà 4 settimane sil Prc intende sensibilizzare le cittadine e i cittadini sulla necessità di investire più risorse per garantire un reddito a tutte e tutti, investire nel rilancio della sanità e scuola pubbliche e nella creazione di posti di lavoro nella necessaria riconversione ambientale dell’economia.

"La nostra opposizione è di natura diversa rispetto a quella di Salvini - si legge in una nota - che sostiene le pretese di Confindustria, si batte per difendere le scuole e la sanità privata e far pagare meno tasse ai ricchi. Di fronte all’emergenza sanitaria e alla più grave crisi economica dopo la seconda guerra mondiale il governo stanzia risorse insufficienti, in grave ritardo, per le milioni di persone rimaste senza reddito, e senza un progetto per il futuro economico e sociale del paese che non sia una rinnovata sudditanza al mercato e ai profitti".
Il Prc ritiene insufficienti le misure annunciate dalla Commissione Europea e sbagliata la decisione del governo - "condivisa dalla destra" - di sostenere grandi imprese che hanno spostato la sede legale all'estero "per non pagare tasse in Italia e di tagliare Irap anche a imprese che non hanno interrotto attività durante lockdown".

Altro che Immuni: il Bluetooth va tenuto spento!

https://www.zeusnews.it

Cassandra Crossing/ L'exploit Bias del protocollo Bluetooth mette a rischio qualsiasi cellulare e non è rimediabile.

vulnerabilità
Ci sono delle notizie che navigano e vivacchiano sulla superficie dell'Infosfera senza mai finire nel mainstream. Nemmeno in quello di un settore specialistico come la sicurezza informatica. Anche a non essere paranoici verrebbe da chiedersi come questo sia possibile.
La notizia è che il protocollo Bluetooth contiene una falla che permette di impersonare un device durante la fase di pairing di un dispositivo.
In pratica, dopo aver accoppiato il vostro cellulare con un auricolare, con la vostra auto o con il cellulare di un amico, è possibile che un altro device maligno sostituisca la connessione memorizzata e diventi uno dei vostri collegamenti Bluetooth permanenti e affidabili. E da qui si apre un nuovo mondo per l'insicurezza informatica.

Una presentazione tecnica è reperibile qui, e la paper originale qui.
Il Nist lo classifica "solo" come bug di medio livello, e anche questa classificazione è questionabile, almeno secondo Cassandra. Infatti non stiamo parlando di un bug software, evento comunissimo e con cui siamo ormai familiari, rimediabile più o meno facilmente con una patch del software o del sistema operativo.
Non stiamo parlando nemmeno di una molto più grave falla nel silicio, come Meltdown delle Cpu Intel, o Checkm8 della boot Rom dei cellulari iOs, che può talvolta essere mitigato oppure deve essere "corretto" con la dolorosa, ma al limite possibile, sostituzione del device.
Bias è un bug del protocollo Bluetooth, cioè della specifica tecnica che definisce come i device Bluetooth devono comportarsi. Non è rimediabile in assoluto. Parafrasando Lawrence Lessig, "è una legge sbagliata del cyberspazio".

BATS? WUHAN MARKET? UNA STORIA CHE NON REGGE PIU'. Di Paolo Barnard e Nicolas Micheletti

Nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario secondo la Costituzione

https://www.jedanews.com

trattamento sanitario obbligatorio costituzione italianaNell’ordinamento giuridico italiano è oggi principio pacifico che nessun trattamento sanitario possa essere compiuto o proseguito in difetto del previo ed esplicito consenso manifestato dal soggetto interessato. Il diritto del malato a decidere in piena coscienza e libertà se, da chi e come farsi curare discende dall’art. 32 della nostra Costituzione che recita:
<<La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana>>.
L’ art.32 della Coctituzione esclude la possibilità di accertamenti e di trattamenti sanitari contro la volontà del paziente, se  non ricorrono i presupposti dello stato di necessità.
Nel caso si voglia proporre un trattamento sanitario il paziente dovrebbe prendere visione del consenso informato, che ha lo scopo di informarlo circa le prevedibili conseguenze del trattamento cui il paziente viene sottoposto, al fine di porlo in condizione di consapevolmente consentirvi.

Non c’è giustizia sociale senza giustizia fiscale.


Alla notizia del progetto di Next Generation Fund della Commissione Europea (per l’Italia, 80 miliardi di sussidi a fondo perduto e 90 miliardi di prestiti) hanno iniziato a circolare proposte su come usare questi soldi.
Tra le idee più sbandierate in queste ore (come al solito, per motivi di propaganda) c’è il taglio delle tasse.
Il governo – secondo Repubblica del 27 maggio – starebbe pensando alla riduzione delle aliquote da cinque a quattro, portando quella da 28 a 55mila euro dal 38 al 36% e quella da 55mila a 75mila sempre al 36% (dal 41%).
Il vantaggio sarebbe unicamente per il ceto medio benestante, mentre il ceto medio basso e quello disagiato non avrebbe nessun beneficio. 
Infatti il 77% degli italiani dichiara fino a 28mila euro.
Il beneficio lo avrebbe il 20% degli italiani più benestanti con redditi netti mensili da 1.600 a 4.000 euro.
In realtà fino a 2.400/2.500 euro al mese, il beneficio sarebbe abbastanza modesto (meno 2% di tasse), mentre il vantaggio maggiore (con un taglio del 5% delle tasse) lo avrebbe chi guadagna dai 2.600 ai 4.000 euro al mese.
La gran parte degli italiani, il 77% (la parte disagiata, gli operai, i precari, il ceto medio-basso), non avrebbe nulla.

Il saccheggio.

In piazza negli Stati uniti, a colpire la proprietà privata, ci sono persone indignate per l'omicidio di un nero da parte di un ufficiale di polizia bianco. Ecco perché di fronte a una rivolta antirazzista dovremmo evitare di esprimerci come il «moderato bianco» descritto da Martin Luther King.


All’indomani dell’omicidio di George Floyd da parte di un agente di polizia di Minneapolis, alcuni media hanno posto domande cruciali che meritano di essere approfondite.

Dovremmo condannare i saccheggi?

Sì, bisogna condannare il saccheggio del Sud del mondo da parte delle forze armate occidentali e delle multinazionali.
Dovremmo temere la terrificante possibilità che il vaccino Covid-19 venga blindato, privatizzato e venduto a scopo di lucro; e il conseguente saccheggio ai danni di paesi poveri e persone prive di copertura sanitaria che ne deriverebbe.
Dovremmo combattere contro il saccheggio dei bilanci dei paesi poveri da debiti odiosi e programmi di aggiustamento strutturale che vengono elaborati e imposti dalle istituzioni internazionali in questo preciso istante.

Minneapolis brucia ancora. Assaltata una stazione di polizia

A Minneapolis non si placano la rabbia e la rivolta per l’uccisione da parte della polizia di George Floyd, cittadino afroamericano di 46 anni. C’è stata una terza di notte di scontri tra polizia e manifestanti.
Durante la notte è stato attaccato un commissariato di polizia nel terzo distretto cittadino, che poi è stato dato alle fiamme.


Gli agenti, riporta la Cnn, avevano eretto una recinzione intorno alla stazione di polizia, ma è stata abbattuta dalla folla, con alcuni manifestanti che si sono arrampicati sull’edificio appiccando il fuoco al suo esterno.
Il commissariato è stato evacuato “nell’interesse della sicurezza del personale”, hanno fatto sapere le autorità, aggiungendo che alcuni manifestanti sono riusciti a entrare nello stabile devstandolo e provocando “diversi incendi” anche all’interno.
Intanto la Guardia nazionale del Minnesota ha annunciato su Twitter la mobilitazione di oltre 500 militari.bLe autorità statunitensi hanno deciso di inviare altri rinforzi nella città, con il governatore dello Stato del Minnesota che ha firmato il decreto che autorizza l’uso della Guardia nazionale.
I primi distaccamenti hanno già raggiunto le strade della città.

USA. Minneapolis.

www.youtube.com/watch?v=lQbcwxdzduU

Morte di George Floyd, a Minneapolis i manifestanti danno alle fiamme un commissariato di polizia.

Come pensano alla nostra salute.

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ilsimplicissimus 
La lettura è molto interessante perché non solo propone giganteschi affari per Big Pharma con i soldi pubblici  ma anche e soprattutto perché come cura definitiva allude a una società militarizzata e sostanzialmente guidata in senso privatistico: tutto questo a fronte di una sindrome para influenzale gonfiata all’inverosimile nei numeri e nella catalogazione dei decessi, ma che anche così non va oltre lo 0,03 % di mortalità. Insisto su questo perché è proprio l’artificialità della situazione che denuncia  la volontà di mettere in campo una nuova e sinistra ingegneria sociale, senza che ve ne sia alcuna necessità in relazione alla pseudo pandemia.
La prima parte di questo delirio rockfelleriano prevede la formazione di un  Pandemic Testing Board “composto da leader di imprese, governo e mondo accademico”, dunque con una soverchiante presenza privata che avrebbe il potere di decidere azioni e attività con un autorità non diversa da quella del Presidente in tempo di guerra e nella sostanza prevede di sottoporre a test Covid inizialmente 3 milioni di cittadini americani alla settimana, per arrivare poi a 30 milioni a settimana e infine a 30 milioni al giorno.