domenica 31 maggio 2020

Eterogenesi virale

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Ci sono paurosi, imbecilli, ignoranti volontari e furbetti , i primi vittime e i secondi carnefici che battono l’ideale frusta virale.
Ma a volte basta un’immagine per dipingere la realtà e accartocciare le parole e forse attraversare la barriera neuronale formata da antiche pratiche diventate ormai abitudini mentali e niente di più. Ecco una tabella che illustra i dati ricavati dal sito che la Johns Hopkins university, partner della fondazione Gates,  dedica al Covid 19. Vi si vede chiaramente come le segregazioni siano inutili, anzi dannose dal punto di vista epidemiologico, in quanto esprimono un livello di panico indotto che nelle prime settimane ha portato i sistemi sanitari a commettere clamorosi errori che sono all’origine di gran parte dei decessi. Decessi che comunque sono spesso artefatti, ovvero attribuiti al Covid anche in caso di malattie terminali di tutt’altra origine, ma che anche così non sono di per sé particolarmente preoccupanti, almeno in relazione a quanto accade normalmente. Si pensi ad esempio ai 399 morti per milione dell’Italia: ebbene ogni anno solo per infezioni ospedaliere la mortalità è di 1200 persone  per milione, senza che nessuno dica niente.  Perseverare in queste pratiche della paura  è dunque uno dei più chiari esempi di eterogenesi dei fini e delle informazioni.
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