sabato 30 novembre 2013

Pallante: monasteri del terzo millennio, così ci salveremo

Maurizio Pallante
Ora che tutto sta crollando, meglio si intende la strana lingua degli eretici. Lo spettacolo aiuta a comprendere: l’economia in recessione, la frana del Pil, l’assurdità lunare delle “grandi opere inutili” e la catastrofica impresentabilità di una politicaridotta a balbettare rottami di dogmi. Sono solo appunti sotto dettatura, sillabati da un mainstream autistico e pilotato dalle grandi lobby coi loro economisti di complemento, i profeti disonesti del rigore altrui. Di fronte al crollo storico del mito progressivo dello sviluppo – “comunque vada, il futuro sarà migliore” – la scena critica è dominata da due approcci paralleli e complementari: il primo è quello di chi sostiene la necessità di dare innanzitutto battaglia, per impedire a una minoranza “golpista” di rovinare milioni di cittadini. Il secondo schieramento, nel quale milita da decenni un intellettuale come Maurizio Pallante, all’analisi dei rapporti di forza (lo scontro sociale) preferisce lo sguardo lungo, la prospettiva culturale, il mondo che verrà.
Se il regime di Wall Street e Bruxelles impone un nuovo feudalesimo senza più diritti, proprio dal cuore del medioevo Pallante ripesca una lezione dimenticata e attualissima: quella del sistema socio-economico cooperativo. “Monasteri del terzo millennio”, mini-saggio comparso per la prima volta diversi anni fa grazie al “Manifesto”, si ripresenta oggi per i tipi di Lindau in una versione aggiornata, e arricchita di nuovi contributi. Quei “monasteri” non invecchiano, tutt’altro: orto, comunità e fede restano le tre parole-chiave per tornare a respirare, verso un futuro credibile. Sovranità alimentare e cibo per tutti, relazioni sociali collaborative e liberate dalla mercificazione industriale. La “fede” di ieri si traduce oggi in un impianto ideologico che diventa una “contro-narrazione del mondo”. Televisione e pubblicità hanno desertificato il nostro immaginario di neo-schiavi compulsivi, ora frustrati anche dal ritrovarci in bolletta? La lezione dei monaci è chiara: contemplare la bellezza (letteralmente: racchiuderla in un tempio) è un “motore” potente, per animare un’umanità responsabile e vitale, non ostile, capace di produrre economia sana grazie al sistema della mutualità.

Un Comitato di Liberazione Nazionale contro le euro-tasse

Barnard
Serve un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, per respingere il “fascismo finanziario” dell’Unione Europea e imporre il ritorno della democrazia e della sovranità in Italia. Paolo Barnard lo spiega “verticalizzando” il problema senza giri di parole. I “sociopatici” trattati-capestro su cui si fonda l’Ue? «Esautorano Stati, Costituzioni e Parlamenti, quindi i cittadini sovrani», che non hanno mai votato né per Maastricht né tantomeno per il Fiscal Compact. Su Bruxelles il Parlamento Europeo non hapotere, i popoli europei non possono esprimersi democraticamente né difendersi.  Imposizione fiscale, taglio dei deficit, austerità imposte dal regime europeo? «Sono strumenti del fascismo finanziario Ue per l’impoverimento delle masse e conseguente scadimento della democrazia». L’unica soluzione, secondo Barnard, sta nell’abolizione, «per legittima difesa», del reato di evasione fiscale. Inutile aspettarsi misure di salvezza dal governo: non le adotterà mai.
«La tragedia dell’economia attuale, quella del tuo reddito, del tuo mutuo e del futuro di tuo figlio – scrive Barnard nel suoblog – è che una generazione di miserabili economisti prezzolati a suon di parcelle dal Potere ha fatto dimenticare a tutti il Dna dell’economia per l’Interesse Pubblico, quella che veramente creò la ricchezza moderna. Così ci hanno guadagnato quattro porci di speculatori, sulla pelle di milioni». Ed è successo. «Immaginate: è come se Maria De Filippi, il Gabibbo, Jovanotti e Mammuccari ci avessero fatto dimenticare che il Dna della lingua italiana sono Dante, Petrarca, Foscolo, Carducci o Pavese e Moravia – infatti è successo anche questo, e la lingua che parliamo è una cosa abominevole». Barnard cita un economista democratico di 70 anni fa, Michal Kalecki: «Basterebbe ricordare che razza di genio illuminato era costui e che cuore aveva per l’interesse della gente». Meglio si capirebbe che «la penicillina della salvezza delle nostre vite economiche è stata annientata, nascosta, con risultati orripilanti sulla vita di tutti noi».

Legittima difesa: possiamo proteggerci dai disinformatori?

Giornali-spazzatura?
Difendersi dalla informazione che non informa non sembrerebbe a prima vista più drammatico del doversi porre al riparo dalla scuola che non forma, dalla sanità che non cura, dalla previdenza che non provvede più all’assegno di pensione. Si sa che l’Italia scivola inesorabilmente verso il fondo della classifica della libertà di stampa non solo dei “paesi occidentali”, ma anche di quelli ritenuti terzomondo solo sino a poco tempo fa: sappiamo che se si giocasse un campionato di calcio saremmo “in piena zona retrocessione” e il prossimo anno dovremmo disputare il difficile e affollato campionato di serie B. Ma, come tutti i tifosi che si rispettano, non per questo smettiamo di fare il tifo per la ex “grande” decaduta. Una vecchia gloria che si è giocata coi ripetuti coinvolgimenti nei “calcioscommesse” della malapolitica tutta la credibilità che si era guadagnata in oltre duemila anni di storia.
Ma se ci riflettiamo appena un po’ dobbiamo ammettere che dei cittadini consapevoli sono in grado di difendersi meglio anche dalla mancata o cattiva erogazione dei servizi essenziali. E soprattutto che essere informati (ad esempio delle priorità di spesa che i vari livelli di governo istituzionale decidono) serve a stabilire se accettarne o rifiutare le logiche che ne sono alla base. Sapere che una casa automobilistica ha richiamato un modello particolarmente diffuso per possibili noie ai freni ci può indurre a una condotta di guida più conservativa in attesa di ricevere una lettera che non ci è ancora pervenuta per un disservizio postale (perché anche di questo siamo venuti a conoscenza grazie a un articolo di giornale o a un servizio televisivo). Ma allora la funzione dell’informazione  – senza andare a quella eroica del celeberrimo film “Quarto potere” – non è marginale come a volte proviamo consolatoriamente a dire a noi stessi, per far fronte allo scoramento che ci assale. Anzi,  la sua funzione è addirittura propedeutica (quantomeno può esserlo) non solo per il buon funzionamento dei servizi cui ho accennato, ma Claudio Giornoaddirittura – in tempo di crisi – per il loro mantenimento in essere.

“Negli Usa la gente chiede un terzo partito. Di sinistra”. Intervista a Kshama Sawant


Parla Kshama Sawant, leader di Alternativa Socialista e attivista Occupy, che alle scorse elezioni comunali a Seattle ha conquistato a sorpresa il seggio. Per lei il 60 per cento della popolazione è insoddisfatta sia dei Democratici che dei Repubblicani: “La nostra campagna ha dato voce alla rabbia contro le politiche delle grandi corporation e l'economia disfunzionale. Siamo partiti dai bisogni di lavoratori, studenti e poveri”.

di Marco Orlando
La conquista di un seggio alle elezioni comunali di una grande città americana come Seattle è un evento storico per la candidata del piccolo partito Alternativa Socialista: Kshama Sawant, un’immigrata indiana di 41 anni, insegnante universitaria part time ed ex attivista locale del movimento Occupy. Alle recenti elezioni amministrative della Capitale dello Stato di Washington, ha sconfitto il democratico Conlin ottenendo il 50,46 per cento dei voti, dopo aver ricevuto al primo turno circa il 35 per cento dei consensi.

Che cos’è l’obsolescenza programmata


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Nel 1932 il mediatore immobiliare statunitense Bernard London propose che fosse imposta per legge una scadenza per i prodotti di consumo, non solo alimentari, in modo da stimolare i consumi e accelerare l’uscita degli Stati Uniti dalla crisi dovuta alla Grande depressione. La sua proposta di una “obsolescenza pianificata” divenne materia di studio e di analisi da parte di numerosi economisti, e ancora oggi a oltre 80 anni di distanza si parla di questa pratica e delle società che secondo alcuni la adottano, per indurre i loro clienti ad acquistare le ultime versioni dei prodotti, soprattutto in ambito tecnologico.

Scarica il XV Rapporto di Sbilanciamoci!


cover_2014Scarica il XV Rapporto di Sbilanciamoci!

E’ stato presentato il nuovo Rapporto di Sbilanciamoci! su “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”.
Il Rapporto di quest’anno – dedicato a Massimo Paolicelli, protagonista del movimento degli obiettori di coscienza e pacifista degli ultimi 20 anni, amico e collaboratore storico della Campagna – oltre ad analizzare criticamente le politiche del governo italiano e di Unione europea, propone una manovra da 26 miliardi di euro (106 proposte dettagliate e concrete), un importo decisamente consistente rispetto a quello previsto dal governo.
Le 49 organizzazioni della campagna Sbilanciamoci! ritengono infatti che nell’attuale situazione, non sia possibile limitarsi a piccoli interventi di facciata. Non servono palliativi, serve una manovra coraggiosa capace di rilanciare l’occupazione e di operare una redistribuzione della ricchezza nel nostro Paese. Occorre prendere i soldi dove ci sono, e impiegarli dove sono realmente necessari. Non è solo una questione di maggiore giustizia sociale: ridurre le inaccetta­bili diseguaglianze di reddito e ricchezza in Italia è un passaggio fondamentale per rilanciare la domanda e l’unica strada da intraprendere per uscire dall’attuale depressione economica…in piedi.

A Ken Loach il meritato Orso d’oro alla carriera



Andrà a Ken Loach l’Orso d’oro alla carriera del festival di Berlino. «Ken Loach è uno dei più grandi registi europei – ha commentato il direttore della Berlinale Dieter Kosslick – Nel corso della sua carriera ha mostrato continuità e innovazione. 

Il suo profondo interesse per le persone e i loro destini individuali, così come il suo impegno per la società».

In Italia il 48% dei software utilizzati è pirata e viene utilizzato anche nella Pubblica Amministrazione


In Italia il 48% dei software utilizzati è pirata, lo conferma una recente indagine svolta dalla BSA / The Software Alliance, indicando che anche grandi aziende e la pubblica amministrazione utilizzano software privi di regolare licenza.

In tempo di crisi sono molte le persone ed aziende a dover ridurre le spese, per farlo utenti, aziende e anche le pubbliche amministrazioni hanno deciso di abbandonare i costi legati a licenze di software proprietari per utilizzare software "pirata".
A quanto pare ad utilizzare software "pirata" è perfino il Pentagono, ben 9.000 copie di software utilizzate dall'esercito erano prive di "regolare" licenza pagata, non è da meno il Regno Unito dove un pc su quattro è completamente illegale perché privo di regolare licenza. L'italia non è da meno, lo conferma una recente indagine realizzata dalla BSA / The Software Alliance che ha indicato come nel nostro paese circa il 48% dei software utilizzati è "pirata", il software illegale viene anche utilizzato anche nella Pubblica Amministrazione e da grandi aziende.

Roma.Venerdì 29 migliaia in piazza per la casa. Corteo alla Regione.

Migliaia di persone hanno sfilato per le strade di Garbatella fino alla sede della giunta regionale: "La delibera è pronta ma è rimasta nel cassetto. "Basta parole, risposte concrete”. 

contropiano.org Roma. Migliaia in piazza per la casa. Corteo alla Regione
I movimenti per il diritto all'abitare romani tornano in piazza per chiedere misure per far fronte all'emergenza abitativa della Capitale. Migliaia di manifestanti hanno sfilato dietro allo striscione “Una sola grande opera: casa e reddito per tutti” per le strade di Garbatella 'toccando' al loro passaggio proprio quelle sedi istituzionali competenti sul tema della casa. Partiti nel pomeriggio intorno alle 15 dalla stazione della metropolitana del quartiere, il corteo è passato davanti prima ad un assessorato comunale al Patrimonio blindato dalla presenza delle forze dell'ordine poi da quello alla Casa regionale in via Capita Bavastro.
Obiettivo finale della manifestazione, la sede della giunta regionale del Lazio dove da mesi è aperto un tavolo tra istituzioni e movimenti che aveva portato all'elaborazione di “una delibera in materia, finanziata con centinaia di milioni di euro, è ferma dentro qualche cassetto e non ne viene fuori” spiega Paolo Di Vetta dei Blocchi precari metropolitani. In piazza anche il Coordinamento cittadino di lotta per la casa, Asia Usb, gli inquilini degli enti previdenziali e gli abitanti dei residence per l'emergenza abitativa comunali che il Comune aveva annunciato di voler chiudere. Al termine della giornata una delegazione di quindici persone è stata ricevuta dall'assessore alle Politiche abitative della Regione Lazio Fabio Refrigeri.

“Negli Usa la gente chiede un terzo partito. Di sinistra”. Intervista a Kshama Sawant.






Parla Kshama Sawant, leader di Alternativa Socialista e attivista Occupy, che alle scorse elezioni comunali a Seattle ha conquistato a sorpresa il seggio. Per lei il 60 per cento della popolazione è insoddisfatta sia dei Democratici che dei Repubblicani: “La nostra campagna ha dato voce alla rabbia contro le politiche delle grandi corporation e l'economia disfunzionale. Siamo partiti dai bisogni di lavoratori, studenti e poveri”.

micromega di Marco Orlando
La conquista di un seggio alle elezioni comunali di una grande città americana come Seattle è un evento storico per la candidata del piccolo partito Alternativa Socialista: Kshama Sawant, un’immigrata indiana di 41 anni, insegnante universitaria part time ed ex attivista locale del movimento Occupy. Alle recenti elezioni amministrative della Capitale dello Stato di Washington, ha sconfitto il democratico Conlin ottenendo il 50,46 per cento dei voti, dopo aver ricevuto al primo turno circa il 35 per cento dei consensi.

Una crisi di lunga durata


La crisi non è finita, lo sappiamo bene in Italia con l’economia in recessione e la disoccupazione in aumento. Il resto dell’Europa meridionale non è messa molto meglio mentre Germania e Stati Uniti sembrano essere usciti dal momento peggiore, almeno se si guardano gli indicatori macroeconomici più classici, come crescita e disoccupazione.

di Nicola Melloni, da keynesblog,
Che nascondono però alcune inquietanti verità. Per esempio che il famoso top 1% si è impossessato del 95% della crescita avvenuta in questi anni negli USA. O che, sempre negli Stati Uniti, la partecipazione al mercato del lavoro è la più bassa dal 1948, l’anno in cui si cominciarono a registrare questi dati. E la produzione industriale, in tutti i paesi occidentali, è ancora sotto il livello pre-crisi. Perché? Perché mancano le opportunità di investimento.

Finanziamento ai partiti, il procuratore generale della Corte dei Conti: "Leggi incostituzionali".



Per Raffaele De Dominicis  tutte le leggi, a partire dal 1997, che hanno reintrodotto il finanziamento pubblico dei partiti, sarebbero difformi con quanto proclamato dai cittadini con il referendum dell'aprile 1993.

repubblica.it
ROMA - ll procuratore del Lazio della Corte dei Conti, Raffaele De Dominicis, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale di tutte le leggi, a partire dal 1997, che hanno reintrodotto il finanziamento pubblico dei partiti, per averlo fatto in difformità con quanto proclamato dai cittadini con il referendum dell'aprile 1993.

venerdì 29 novembre 2013

Sapelli: Letta svende il paese perché non osa difenderlo


Letta e SaccomanniLa privatizzazione di Eni è stata concepita fin dall’inizio in modo sbagliato. Eni non ha bisogno di essere privatizzata in modo classico, ma di avere un aumento del suo capitale attraverso gli investimenti dei soci stranieri. La società deve accrescere le sue dimensioni per affrontare le nuove sfide che si aprono a livello globale nel campo della ricerca “oil & gas”. Il governo dovrebbe favorire l’investimento di grandi gruppi, merger o fondi d’investimento, per aumentare il volume di Eni e farla diventare più grande. Il problema non è cambiare la forma di proprietà privatizzando, ma aumentarne le dimensioni. Eni ha un ruolo fondamentale perché rifornisce di petrolio e di gas l’intera nazione e varrebbe quindi la pena attuare un aumento della partecipazione statale, anche se purtroppo non è possibile. Gas ed elettricità sono strategici per il paese, e le liberalizzazioni dell’energia negli ultimi dieci anni hanno prodotto effetti disastrosi. Il prezzo del gas è aumentato, abbiamo un’over-supply, abbiamo avuto consolidamenti di piccole imprese che sono diventate grandi e sono ancora più dominate dalla politica di quanto non fosse un tempo. 

La Pascale dal Papa

La vignetta del giorno: La Pascale dal Papa

Come nacque la Berlusconomics


Alla fine degli ani '70 del secolo scorso arrivò al potere negli Usa un modesto attore di film western che divenne lo strumento con cui la grande finanza e le imprese multinazionali riuscirono in pochi anni a creare un altro modello economico: la Reaganomics. Non era un modello originale, ma l'estremizzazione di categorie rimaste confinate nel dibattito accademico. Negli anni '70, infatti, scricchiolava e perdeva prestigio l'economia neokeynesiana per gli effetti della stagflazione, una crescita significativa dell'inflazione accompagnata a bassa crescita o stagnazione, unitamente ad un alto livello di disoccupazione.

Questo fenomeno metteva in difficoltà gli economisti: un tasso sostenuto di inflazione si era storicamente accompagnato alla crescita economica (eccetto i casi di iperinflazione) , allo stesso modo in cui la stagnazione economica era storicamente correlata ad una caduta dei prezzi. In sostanza, il mercato capitalistico non rispondeva più alle leggi della domanda e dell'offerta, per cui in presenza di un alto tasso di disoccupazione e crescita zero si doveva assistere ad un abbassamento del livello salariale, tale da permettere al sistema economico di riprendersi e riassorbire, nel medio-lungo periodo, una parte rilevante dei disoccupati. 

"Uscire dall'Unione europea", la Rete dei comunisti si interroga sull'euromediterraneo


“Una proposta politica per il cambiamento in Italia, in Europa, nel Mediterraneo”: è questo il senso del confronto, “Uscire dall’Unione Europea” che si  terrà a Roma sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre nell’ambito del Forum internazionale organizzato dalla Rete dei Comunisti sulla proposta di fuoriuscita dalla Ue e dall'Eurozona e di costruzione di un’area alternativa e solidale euromediterranea.
I lavori inizieranno sabato 30 novembre alle ore 10.30 alla Casa della Pace (Ex Mattatoio, via di Monte Testaccio 22), proseguiranno il pomeriggio fino alle 17.30 e riprenderanno la mattina di domenica 1 dicembre.
Nella prima giornata dopo le relazioni introduttive di Mauro Casadio e Luciano Vasapollo, della Rete dei Comunisti, gli ospiti provenienti da Spagna e Grecia si alterneranno con i relatori di diverse esperienze politiche, sociali e sindacali italiane.

"Noi non abbiamo paura". Il Governo dà ai banchieri e toglie ai lavoratori,che tornano alla lotta

Il Governo ha appena regalato due miliardi alle banche per salvarle dalla vigilanza europea, prossima ventura. Agli speculatori e ai finanzieri sì dà tutto mentre per i lavoratori non c’è niente. Palazzo Chigi taglia alla grande su cig in deroga e precari al Sud, e non accenna minimamente a prendere in considerazione la situazione dei lavoratori a tempo determinato della pubblica amministrazione. Intanto, tornano le “arrampicate” dei lavoratori. Se qualcuno pensava che il freddo e il gelo avrebbe fermato la disperazione ha fatto male i suoi calcoli. Per ora parliamo di una piccola impresa di Torino, ma come accade sempre in queste situazioni l’emulazione è sempre pronta a scatenare la protesta. Le situazioni ovviamente non mancano. Quasi 200 lavoratori della Newlat verranno licenziati, se non interviene il Governo, il giorno di Natale. A Roma i lavoratori della linea C, ancora da ultimare, non ricevono le buste paga da agosto. Oggi a Milano scendono in piazza i lavoratori della Electrolux, falcidiati dagli esuberi. L’11 e il 12 dicembre a Roma, la Fiom porterà sotto palazzo Chigi tutte le vertenze aperte a causa della crisi, indesit compresa. 

Gli strumenti per visitare i siti bloccati

La censura rende irraggiungibili molti siti, ma i sistemi per aggirarla non mancano.

C'è da dire che la costanza della censura è quasi ammirevole: in molti Paesi, tra cui l'Italia, diversi siti accusati di diffondere la pirateria vengono bloccati diventando così inaccessibili ai navigatori.
Questa è almeno la teoria. Nella pratica, invece, la faccenda è completamente diversa: un sito bloccato, infatti, è comunque facilmente raggiungibile, a patto di adoperare gli strumenti giusti. Non si tratta di meccanismi complicati, software esotici o configurazioni riservate ai guru dei sistemi operativi: sono invece sistemi a portata di tutti.
1. PirateBrowser
La prima alternativa è forse anche la più semplice da usare: si tratta infatti di PirateBrowser, il browser realizzato da The Pirate Bay unendo TOR e Firefox in un unico pacchetto facilmente installabile.
browser

2 Dicembre 2013, Richard Stallman a Milano presso il MACAO



Milanesi, e non solo, segnatevi sul calendario la data del 2 Dicembre 2013. In quella data Richard Stallman sarà infatti ospite presso il MACAO (Nuovo centro per le arti, la cultura e la ricerca di Milano), sito a Milano in Viale Molise 68.

L’intervento non sarà di natura tecnica quindi di facile comprensione anche per persone neofite.
L’ora precisa dell’evento non è ancora stata comunicata, troverete però maggiori info nella pagina http://www.fsf.org/events/20131202-milan
Per maggiori informazioni potete contattare il MACAO all’indirizzo info@macao.mi.it

"Berlusconi si è comprato i testimoni".

Ruby, “per Berlusconi, Ghedini, Longo e Olgettine corruzione in atti giudiziari”. Depositate le motivazioni della condanna di Mora, Fede e Minetti. "Gravi indizi di reato" contro il Cavaliere, i suoi avvocati e la stessa Karima. Al via un'inchiesta per corruzione in atti giudiziari per lo stipendio versato a molti testi a favore. Come hanno ammesso le Olgettine in aula.

Silvio Berlusconi in tribunaleCorruzione in atti giudiziari: è questo il reato ipotizzato nei confronti di Silvio Berlusconi e dei suoi legali Niccolò Ghedini e Piero Longo, oltre che di alcune ragazze ospiti ad Arcore, dai giudici di Milano nelle motivazione del cosiddetto processo Ruby bis, nel quale sono stati condannati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Secondo i magistrati il Cavaliere è “gravemente” indiziato del reato “di corruzioni in atti giudiziari” in qualità “di soggetto che elargiva il denaro e le altre utilità” alle ragazze-testimoni. Berlusconi per il processo principale è stato condannato a 7 anni per concussione e prostituzione minorile con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici Tra le varie ragazze che ammisero durante le udienze del processo di aver ricevuto denaro da Berlusconi ci sono Elisa Toti, Aris Espinoza, Ioana Visan e Marysthelle Polanco. Prima di loro, durante l’inchiesta, erano state la stessa Nicole Minetti e Imma ed Eleonora De Vivo. Ma ci furono anche i casi di Mariano Apicella e Danilo Mariani (il pianista di Arcore) ai quali l’ex presidente del Consiglio avrebbe acquistato le rispettive abitazioni. Gli avvocati Longo e Ghedini si difendono e parlano di motivazioni “totalmente sconnesse dalla realtà e dai riscontri fattuali”.

Lampedusa, scaricabarile sulla strage. Così sono annegati i bimbi siriani.


Lampedusa, scaricabarile sulla strage 
Così sono annegati i bimbi siriani

La nave Libra della Marina militare era a poche miglia dai profughi. Ma per ore non è stata coinvolta nelle operazioni di salvataggio. La prima chiamata di soccorso arrivata alla centrale della Guardia costiera. Che ha passato l'intervento a Malta nonostante gli italiani fossero più vicini al punto del naufragio. "Abbiamo rispettato gli accordi". Ecco come l'11 ottobre sono morte oltre 260 persone. La ricostruzione esclusiva de "l'Espresso".


Joud Mustafa, 3 anni
Joud Mustafa, 3 anni

La piccola Joud Mustafa sta giocando sotto il sole a “Subway surfer” sull’ipad del papà. A 3 anni un viaggio così scomodo sul ponte affollato e sporco di un peschereccio è una noia senza fine. Poi anche Joud si addormenta stremata, nelle braccia della mamma. Da due giorni non hanno da mangiare. Non c’è più acqua da bere. Ma un mormorio tra i 480-500 passeggeri finalmente diffonde una buona notizia. La centrale operativa della Guardia costiera in Italia ha risposto alla richiesta di soccorso lanciata con un telefono satellitare da un medico a bordo. Molti ringraziano Dio e gli italiani. Sono le 12.26 di venerdì 11 ottobre. Comincia così un conto alla rovescia di protocolli e burocrazia che nel giro di cinque ore ucciderà Joud e la sua mamma. E con loro, tra i sessanta e i cento bambini, le loro famiglie e decine di ragazze e ragazzi siriani che credevano di salvarsi in Europa. Una roulette agghiacciante di numeri: almeno 268 annegati, solo 26 corpi recuperati, 212 sopravvissuti. E il finale inaccettabile nella sua assurdità: per tutto il pomeriggio la nave Libra della Marina militare italiana è vicinissima ai profughi, appena dietro l’orizzonte. Tra le 27 e le 10 miglia, un’ora, mezz’ora di navigazione o poco più. Ma né l’Italia né Malta chiedono per ore il suo intervento.

Salerno, Vincenzo De Luca indagato per corruzione. Coinvolto anche il figlio.

Secondo i magistrati le spese di un comizio elettorale nel 2010 sarebbero state pagate da un imprenditore che aveva un affare immobiliare con il Comune. La vicenda risale al 2010 quando il sindaco si candidò a presidente della Regione Campania. Le spese per il comizio in piazza Plebiscito a Napoli sarebbero state pagate dall'imprenditore Giuseppe Amato. A fare da tramite l'imprenditore amico di Piero De Luca, Mario Del Mese, anche lui iscritto nel registro degli indagati.

Vincenzo De LucaVincenzo De Luca è indagato per corruzione e abuso di ufficio dalla Procura di Salerno. Il sindaco di Salerno e viceministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Letta stavolta non è nei guai per le vicende relative al Crescent. Pochi giorni fa, dopo il sequestro del grattacielo che sfregia il Lungomare della città De Luca era finito sulla graticola.
IN MOLTI AVEVANO chiesto a Matteo Renzi, vincente nel primo round delle elezioni primarie del Pd anche grazie al suo appoggio, se non fosse il caso di mollare un supporter così ingombrante, già indagato per abuso d’uffico e falso in atto pubblico. Ora le polemiche sono destinate a riaccendersi. Le accuse che il Fatto è in grado di rivelare, sono più imbarazzanti per il sindaco di Salerno, giunto al quarto mandato. Non solo perché il reato contestato, la corruzione, è più grave ma anche perché stavolta insieme a De Luca è indagato anche il figlio Piero, appena asceso a un ruolo di peso nel firmamento politico della sinistra campana. Piero De Luca è infatti uno dei quattro delegati all’assemblea nazionale per la Campania in qualità di capolista pro Renzi della circoscrizione Salerno-costiera. Oltre ai due De Luca, c’è anche un terzo indagato: Mario Del Mese, nipote di Paolo, ex parlamentare Dc e già presidente della commissione finanze dell’Udeur ai tempi del governo Prodi. Mario Del Mese è il personaggio centrale della vicenda insieme a Giuseppe Amato, erede del pastificio Antonio Amato.

Lazio, disoccupazione giovanile: record negativo degli ultimi 10 anni.

Secondo il rapporto Eures-Uil, 4 ragazzi su 10 - di età compresa tra i 15 e i 24 anni - sono disoccupati, con un tasso di 5 punti superiore rispetto alla media nazionale. I "neet", cioè chi non studia e non lavora tra i 15 e i 29 anni, crescono dal 2006 del 4,7%, attestandosi sul 21,6%.

Giovani

“Sottopagati sì, in nero no”. In Lazio, chi ha tra i 15 e i 24 anni, pur di lavorare, è disposto ad accettare retribuzioni più basse. Soprattutto dopo l’ultima fotografia, scattata nel 2012 dall’Eures e dalla Uil regionale, sulla disoccupazione territoriale: 4 ragazzi su 10 sono disoccupati, con un tasso di 5 punti superiore rispetto alla media nazionale (35%). Numeri che evidenziano il record negativo degli ultimi 10 anni. Il 4% di loro non studia e non lavora, mentre diminuiscono di un quinto le assunzioni non stagionali. Dati che non lasciano alternative: il 40% è pronto a emigrare per inseguire il sogno americano. E una busta paga. L’analisi del mercato è stata presentata questa mattina a Roma e i numeri parlano di “una crisi che assume caratteri strutturali”, spiega l’organizzazione sindacale guidata da Pierpaolo Bombardieri.

BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: SI PREPARA IL RICORSO AL TAR.

Antonio Turri, Presidente di "I cittadini contro le mafie e la corruzione", invita Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale ad ottemperare a quanto richiesto dalla Soprintendenza.
osservatorelaziale.it di Luca Pagni
immagineBracciano (RM) - L'associazione de "I cittadini contro le mafie e la corruzione" commenta con toni forti le dichiazioni del Sindaco di Bracciano Giuliano Sala alla stampa, circa lo stato dei lavori con movimenti di terra nella discarica di Cupinoro, a seguito della missiva ricevuta dal MIBACT che ne contesta la regolarità in cui si chiede di ritirare il permesso a continuare le opere di ampliamento della discarica di Cupinoro gestita dalla Bracciano Ambiente spa.
Il presidente Antonio Turri invita Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale ad ottemperare a quanto richiesto dalla Soprintendenza che ricorda che le terre su cui insiste la discarica sono tutte di proprietà dell' Università Agraria e che le stesse ricadono negli ambiti paesaggistici sottoposti a tutele previste dalle vigenti leggi in materia.

giovedì 28 novembre 2013

THE WHO PINBALL WIZARD.

Salta la seconda rata IMU, ma solo parzialmente


Per i Comuni che hanno deliberato per il 2013 aliquote superiori a quella standard, metà dell'importo spetta allo Stato e metà ai contribuenti

A pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre per pagare la seconda rata dell’IMU per il 2013, a saldo e a conguaglio di quanto dovuto per l’intero anno, il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri pomeriggio un decreto legge che incide pesantemente sull’adempimento. A dispetto di tante dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi, infatti, il testo del decreto approvato riserva sorprese (si veda “«Stop» alla seconda rata IMU rinviato e pagamento degli acconti al 10 dicembre” del 22 novembre 2013).
Non un’abolizione integrale della seconda rata dell’IMU per l’anno 2013 per le abitazioni principali, ma un’eliminazione soltanto parziale. In base al comunicato diffuso da Palazzo Chigi, infatti, il DL approvato abolisce la seconda rata dell’IMU 2013 sull’abitazione principale, eccetto i fabbricati di maggior pregio classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Per quanto riguarda l’IMU “agricola” per i fabbricati rurali e per gli imprenditori agricoli professionali (IAP) relativamente ai terreni, è prevista l’esenzione totale dal pagamento della seconda rata.
In tal modo – prosegue il comunicato – lo Stato rinuncia a un gettito previsto di circa 2,15 miliardi, come confermato anche dal Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni in conferenza stampa. Tale mancato gettito viene compensato con acconti e aumenti d’imposta a carico del settore finanziario e assicurativo:

IMU prima casa: i Comuni in cui si paga a gennaio



Decreto IMU: ministri Saccomanni e Patroni Griffi
L’abolizione del saldo IMU di dicembre, approvata dal Governo il 27 novembre, per migliaia di Italiani si è rivelata una beffa. In ben 600 Comuni d’Italia le aliquotedeliberate o confermate nel 2013 eccedono quelle standard per la prima casa (0,4%), per cui entro metà gennaio i proprierati dovranno contribuire a pagare la differenza. Il Decreto IMU, infatti, pur eliminando la seconda rata sulle abitazioni principali non di pregio, stabilisce che si debba pagare una sorta di conguaglio per chi possiede un’abitazione in un Comune con aliquota che eccede lo 0,4%. Se non altro questa differenza si pagherà al 50%, mentre il resto lo verserà lo Stato. Perchè tutto questo? Per garantire pieno gettito ai Comuni. Immediata però la reazione dei sindaci. Da Milano, Pisapia parla di «scontro istituzionale se il Governo non cambierà idea sull’IMU» mentre, da Bologna, Merola parla addirittura di «rivolta dei Comuni».  Vediamo intanto chi dovrà pagare e quanto.

IMU 2013 per prime case

  • Entro il 16 dicembre – Il saldo IMU di dicembre è eliminato – nella quota parte corrispondente alle aliquote standard – per  prime case non di pregio, fabbricati rurali e terreni agricoli. Gli altri immobili (seconde case, uffici, capannoni, imprese…) pagano il saldo 2013.
  • Entro il 16 gennaio – I proprietari di prima casa locata in un Comune in cui l’aliquota 2013 è superiore allo 0,4%, dovranno pagare il 50% della differenza fra l’aliquota standard e quella comunale.

Bari antifascista ricorda Benedetto Petrone

bari antifascista ricorda benedetto petrone


benedetto

Comunicato Stampa
La vicenda di Benedetto «Benny» è tornata alla luce dopo un trentennio di sostanziale oblio: in occasione del trentennale, nel 2007 e, fin da subito ci è apparsa una "comparsata" a fini elettorali finalizzata, in ultima analisi, ad offuscarne i contorni. Per Benny, nonostante le molteplici testimonianze che parlavano di un branco, l'unico condannato fu il giovane missino Franco Piccolo, morto successivamente in carcere

Destinazione Italia, grande svendita del nostro paese


Il banchiere Saccomanni, ora ministro“Aprire l’Italia ai capitali e ai talenti del mondo”, così si apre la pagina destinazioneitalia.gov.it dedicata alla “consultazione popolare” che chiede ai cittadini di integrare le 50 misure del Piano Destinazione Italia, approvato dal governo Letta il 13 settembre scorso e presentato, ancor prima che al Parlamento e alle parti sociali, al gotha finanziario di Wall Street. Se non fosse che le misure indicate nel piano comporteranno nuove pesanti ricadute sociali per la popolazione italiana, il documento potrebbe essere definito esilarante. Come quando (misura 49) si dice: «Gli italiani che lavorano, insegnano e studiano all’estero sono i primi ‘Ambasciatori dell’Italia nel mondo’ e possono contribuire a raccontare l’Italia in modo nuovo». Mentre rimaniamo in spasmodica attesa di questi straordinari racconti, accontentiamoci per ora di sapere che, per gli studenti e i ricercatori italiani all’estero (cervelli in fuga da un paese impossibile), verrà attivato il programma di sensibilizzazione “V.I.P – Volunteer for Italy’s Promotion” per propagandare oltre frontiera il brand Italia.

Ma il vero complottismo è quello della verità ufficiale


ArafatPer anni, i custodi della verità ufficiale hanno bollato come “fanatico cospirazionista” chi osava sostenere che il leader dei palestinesi Yasser Arafat fosse stato assassinato. Oggi l’autopsia rivela che Arafat è stato quasi certamente avvelenato col polonio-210, la stessa sostanza radioattiva che nel 2006 causò la morte della spia Alexandr Litvinenko. Le stesse persone che deridevano i “complottisti” pronti ad accusare Israele per la morte di Arafat non ebbero invece esitazioni sul caso Litvinenko: giustiziato da Putin, conclusero, ovviamente senza uno straccio di prova. Questi due casi, osserva Neil Clark, dimostrano che ci sono teorie del complotto “ufficialmente approvate”, e teorie del complotto che non godono di un simile beneplacito: etichettare qualcuno come “complottista”, da parte dei difensori delle verità ufficiali dell’Occidente, non ha niente a che vedere con la presenza di prove reali. «Definire qualcuno un “complottista” è la loro modalità operativa standard per dichiarare che una certa persona deve essere isolata». E’ il modo migliore soffocare il dibattito e spegnere il dissenso, alla faccia della libertà d’opinione.

Offsetting: finanziarizzare la natura per rapinare la Terra


Al confronto, la privatizzazione dell’acqua fa ridere. Lo chiamano “biodiversity offsetting” o “ecosystem offsetting”: è il nuovo trucco della finanza globale per mettere definitivamente le mani sugli ecosistemi. Tutto deve avere un prezzo, l’ambiente va comprato e venduto, trasformato in business. Finanziarizzazione della natura, istruzioni per l’uso. Energia, miniere, trasporti: le grandi opere devastano un’intera area? Niente paura, basta “quotare” il danno e trasferire il risarcimento altrove. Europa, istituzioni finanziarie e governi (Regno Unito in testa) premono per introdurre il concetto della “compensazione traslata” del danno ambientale, in particolare di habitat protetti e biodiversità. Se la “valutazione di impatto ambientale” punta a causare il minor danno possibile, il nuovo meccanismo non si cura più di salvare il territorio minacciato ma si limita a quantificare il danno. «Parallelamente, si sta creando un mercato di titoli collegati alla biodiversità e agli habitat naturali da avviare alla compravendita, come per qualsiasi altro titolo di investimento altamente speculativo», spiega Rebecca Rovoletto su “Democrazia Km Zero”.
Una pratica simile a quella dei famigerati “crediti di carbonio”, che permette alle aziende responsabili del danno di dichiararsi “investitori nella protezione Deforestazione, esodo delle comunità localidell’ambiente”, con conseguente ritorno d’immagine e “greenwashing” dei loro prodotti e servizi. Così, la protezione dell’ambiente si trasforma in un sottoprodotto commerciale. «Il paradosso è che le più grandi aberrazioni in tema di ambiente vengono concepite proprio in occasione dei grandi vertici internazionali, spacciati per momenti di bilancio e autocritica, per ricercare soluzioni alle drammatiche emergenze dell’umanità e del pianeta». Già il Protocollo di Kyoto aveva sostenuto la logica dei “permessi di inquinamento” per il carbonio, ma il peggio è avvenuto nel giugno 2012 al vertice di Rio +20: la “Dichiarazione sul Capitale Naturale e sui Servizi resi da un ecosistema”, elaborata dalla grande finanza, sdogana ufficialmente il “mercato delle indulgenze ambientali”.

Portogallo: i lavoratori occupano quattro ministeri

Portogallo: i lavoratori occupano quattro ministeri
La manifestazione di ieri era stata preannunciata già da qualche settimana, in corrispondenza del voto parlamentare per il bilancio dello Stato del 2014, quel bilancio lacrime e sangue che sta mettendo a tappeto i lavoratori portoghesi.
A Lisbona e in molte altre città del Paese, ancora una volta il sindacato CGTP ha portato in piazza migliaia di manifestanti: contro le misure imposte dalla Troika e contro il furto dei salari e delle pensioni programmato dal governo di destra di Passos Coelho.
Da ieri pomeriggio la situazione a Lisbona è andata fuori controllo delle forze dell’ordine, e i ministeri dell’Economia, Salute, Ambiente e Finanza sono stati presidiati e poi occupati dal corteo di lavoratori e attivisti.

Gallino: "Un colpo di stato è in atto in Italia e in Europa"


«Le misure della legge di stabilità, per quanto sembrino sorrette da buone intenzioni, in una prospettiva minimamente di sinistra hanno il grave di difetto di continuare a essere più che mai provvedimenti a pioggia, mentre il paese è in emergenza con 10 milioni tra disoccupati, precari, scoraggiati, vale a dire il 40 per cento della forza lavoro attiva - afferma Luciano Gallino, autore diIl colpo di Stato di banche e governi (Einaudi) - Con questi spiccioli buttati qua e là il risultato sarà quasi inesistente».

Cosa ne pensa di quello che il governo chiama «reddito minimo» mentre in realtà è una social card? 
Invece di investimenti da 10 o 20 miliardi nel campo del lavoro o sul dissesto idrogeologico si fa una cosina che non servirà nemmeno come esperimento. In Francia dove è stato sperimentato il «reddito di solidarietà attiva», l'esperimento riguardava un milione di persone con un impegno finanziario enormenemte superiore ai 40 milioni di euro all'anno stanziati in Italia. Con queste modestissime risorse non inciderà sulla povertà. Aggiungo che non sono favorevole al reddito minimo. Penso che se ci sono le risorse sarebbero più utili da spendere per creare posti ad alta intensità di lavoro, e soprattutto niente grandi opere. Il reddito minimo è un intervento di portata non direttamente paragonabile a interventi diretti sull'occupazione, ma avrebbe qualche giustificazione se fosse una modalità per superare la congerie della cassa integrazione in deroga, dei sostegni alla famiglie in povertà, dell'Aspi. Si potrebbe mettere ordine integrando tutto nella sola voce del sostegno al reddito per chi non ha occupazione. 

Missioni militari all'estero. Un appello all'ostruzionismo in Parlamento

Missioni militari all'estero. Un appello all'ostruzionismo in Parlamento
Per la prima volta il decreto che finanzia le missioni militari all'estero potrebbe inciampare in Parlamento dopo anni di complicità acritiche e bipartizan. La redazione del sito pacifista Sibialiria ha lanciato un appello ai parlamentari dell'opposizione affinchè ricorrano all'ostruzionismo per far saltare il decreto. Il governo sta cercando di aggirare l'ostacolo cercando di far scivolare un pò di soldi anche nel mondo delle Ong. Qui di seguito il testo dell'appello:
Per la prima volta dopo anni, grazie all’impegno del Movimento Cinque Stelle e di SEL, si è, finalmente riusciti a discutere in parlamento sulle missioni militari all' estero. Un dibattito nel quale sono emerse, tra l’altro pesanti responsabilità dei ministri Mauro e Bonino che, (all’insaputa del parlamento, unico soggetto che può deliberare su questo) impegnano il nostro Paese in Afghanistan dal 1 gennaio 2015 o la verità sulla missione della portaerei Cavour: 5 mesi in paesi africani e mediorientali a promuovere industrie italiane produttrici di armi.

Netanyahu? Ospite non gradito. Manifestazioni a Torino e Roma

Netanyahu? Ospite non gradito. Manifestazioni a Torino e Roma
Il premier israeliano Netanyahu non è un ospite gradito nel nostro paese. Le reti di solidarietà con il popolo palestinese hanno organizzato diverse azioni di protesta per manifestare pubblicamente il loro sostegno all’autodeterminazione e alla libertà dei palestinesi, ma anche per dire un no chiaro e tondo al vertice tra Italia- Israele e  ai vertici dei mercanti di morte. Tra sabato 30 novembre e lunedi 2 dicembre - i giorni della conferenza intergovernativa tra Italia e Israele - sono previste manifestazioni a Torino e a Roma.
L’Italia è il quarto partner commerciale di Israele, col quale ha stretto numerosi  accordi di cooperazione, commercio e ricerca in vari campi tra cui: esportazioni di gas israeliano, produzione di energie rinnovabili, comparto aerospaziale, sicurezza informatica, Expo 2015 di Milano, agricoltura innovativa,  ricerca biomedica e compravendita di sistemi di sorveglianza di produzione israeliana (usati nella costruzione del Muro dell'Apartheid e destinati ad essere installati sulle coste delle grandi isole e del meridione italiano contro i migranti!).

Palermo, scuole occupate e i presidi vanno in crociera.



Agenzie di viaggio siciliane organizzano viaggi gratis per i dirigenti scolastici: il business degli itinerari turistici per gli studenti.
repubblica.it di SALVO INTRAVAIA   
ROMA - Scuole occupate e presidi in crociera. L'incredibile storia risale allo scorso anno ma, a quanto pare, anche in questi giorni alcuni presidi di Palermo e provincia  -  proprio mentre le loro scuole stavano per cadere o erano già cadute nelle mani degli studenti in agitazione  -  si sono concessi un "viaggio premio" all'estero. Al punto che  -  riferisce il Giornale di Sicilia di sabato scorso  -  il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte, ha preso carta e penna e ha scritto ai dirigenti scolastici siciliani per invitarli a non aderire ad iniziative del genere, che possono "compromettere l'immagine di imparzialità dell'istituzione".
Da qualche tempo, per presentare gli itinerari turistici del nuovo anno, due grosse agenzie di viaggi palermitane, quasi sempre nel mese di novembre, organizzano un viaggio per i dirigenti scolastici. In questi anni di crisi economica e di diffusione di internet quello dei viaggi d'istruzione è diventato un prezioso business per le agenzie di viaggi. Nelle scuole superiori, la scelta della ditta alla quale affidare l'organizzazione dell'itinerario avviene per licitazione privata: la scuola stila un capitolato  -  con le mete, la categoria dell'albergo e altre condizioni da rispettare  -  e invita un gruppo di ditte di fiducia a fare un offerta. E, in genere, sceglie quella più conveniente.

Legge di stabilità, Letta promette il reddito minimo. Ma i conti non tornano.

Per il ministero del Lavoro il costo del programma sarebbe di "di 7-8 miliardi" annui, ma la manovra prevede nuovi stanziamenti solo per poche decine di milioni. E, una volta entrato a regime, il programma consentirebbe di aiutare soltanto il 6% delle famiglie.

ilfattoquotidaino.it di
Enrico LettaEnrico Letta parla di “reddito minimo” e così fa il suo governo. Ma parlarne è facile, il difficile è realizzarlo. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, definisce il Sostegno per l’inclusione attiva (Sia) previsto dalla Legge di Stabilità una “riforma strutturale” che risponde alle richieste della Commissione Ue, che va al di là del reddito minimo in quanto è una vera e propria “presa in carico delle famiglie”. Ma, stando ai numeri, il provvedimento non potrà che incidere solo in maniera marginale sulla difficile realtà di chi vive al di sotto della soglia di povertà. Le cifre elencate dal governo, che parla di “sperimentazione”, sono infatti insufficienti persino rispetto al documento elaborato dal ministero del Lavoro sul Sia: per il dicastero il costo del programma sarebbe di “di 7-8 miliardi” annui, ma la Legge di stabilità prevede nuovi stanziamenti solo per poche decine di milioni.

BRACCIANO, CUPINORO: BUFERA SUI PERMESSI DI COSTRUZIONE RILASCIATI DAL COMUNE ALLA BRACCIANO AMBIENTE.

Il Sindaco di Bracciano Sala: "Adesso chi ha commesso degli errori ne pagherà le conseguenze, noi certamente non facciamo passi indietro”.
 
immagineosservatorelaziale.it di Chiara Rai 

Bracciano (RM) - Il Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo invia al Comune di Bracciano una richiesta di annullamento del permesso di costruire all’interno della discarica di Cupinoro, rilasciato in assenza di autorizzazione paesaggistica.
Ed è subito braccio di ferro tra Comune e Ministero. Proprio così, si è scatenata una vera e propria bufera sui permessi di costruzione rilasciati dal Comune di Bracciano alla Bracciano Ambiente, inerenti movimenti di terra, ripulitura e sistemazione del piano basale dell’ex cava Vaira, all’interno della famigerata discarica di Cupinoro.
Qui, in un territorio agricolo di pregio paesaggistico, già conferiscono i rifiuti di ben 25 Comuni. Per questo e altri motivi è un sito al centro di polemiche, proteste e mobilitazioni di comitati e gran parte di cittadini dopo che lo scorso primo ottobre è stata resa ufficiale la notizia che la discarica di Bracciano accoglierà 20 mila tonnellate di rifiuti della Capitale. Ciò, a seguito della pubblicazione da parte della Bracciano Ambiente di un bando per la vendita di parte della discarica a privati e della pronta risposta di Goffredo Sottile, commissario per il superamento della situazione di grave criticità dei rifiuti urbani, il quale ha emesso un decreto di requisizione, acquisendo i 20 mila metri cubi messi a bando, da utilizzare per conferire i rifiuti trattati di Roma.

mercoledì 27 novembre 2013

Proprietà privata pubbliche servitù.

Bene ha fatto Tonino Perna a collocare la tragedia che ha colpito la Sardegna nel contesto ecologico di medio-lungo periodo divenuto sempre più insostenibile e necessitante quindi di una inversione di rotta radicale. Poiché il diritto è l'istituzione attraverso la quale una collettività prende le proprie decisioni, qualsiasi declamazione politica mostra la sua coerenza soltanto se mette mano al diritto dei beni (ossia dei rapporti che legano l'individuo al territorio e agli «arredi del mondo»).
Il Manifesto Ugo Mattei
 In quest'ambito l'ipocrisia di Enrico Letta diventa davvero intollerabile, perché mentre recita il miserere, stanzia una cifra del tutto ridicola per il territorio Sardo (20 milioni di Euro, qualche decina di metri di Tav), si lascia andare a proclami irresponsabili sulla necessità della Torino-Lione (dispiacendosi per di più che le sue forze del disordine impediscano con la violenza ogni manifestazione di dissenso e l'accesso a un bene comune come Piazza Farnese), e colloca in vendita alcuni interessi strategici del paese, mostrando nei fatti la sua rinuncia ai mezzi economici per esercitare qualunque tipo di sovranità territoriale.
Proprio quest'ultima vicenda è emblematica. Da molti anni ormai una parte importante della nostra cultura giuridica ed economica (il volume Invertire la la rotta esce per Il Mulino nel 2007) mostra l'insostenibilità dello sbilanciamento costituzionale che consente al governo in carica di privatizzare beni pubblici e comuni alienandoli e distruggendoli (vedi paesaggio in Val Susa) come se fossero di sua proprietà privata, senza dover dimostrare la pubblica utilità, e senza dover indennizzare il popolo sovrano che viceversa ne è formalmente proprietario. Tale comportamento di vero e proprio saccheggio legalizzato dei beni appartenenti al popolo sovrano tradito (che si lamenta con l'astensione) non solo legittima ogni tipo di resistenza, ma mostra pure lo strumentario giuridico con cui esso viene realizzato, che essendo tecnico consente operazioni non agevolmente comprensibili.