Un'altra manifestazione degli antagonisti nella capitale per denunciare l'emergenza abitativa. Partenza alle 14 dalla metro B Garbatella per "sfilare davanti alle sedi decisionali del Comune e Regione".
"Entro il 30 novembre il Comune di Roma deve approvare il bilancio e il dibattito in aula non è tra i più tranquilli - spiegano in una nota - quindi anche i provvedimenti riguardanti l'emergenza sfratti e più in generale la questione casa sono tutt'altro che in arrivo. Anche la delibera sulla dismissione del patrimonio di Roma Capitale non lascia grandi speranze, anzi apre un capitolo che mette a rischio patrimonio pubblico in cambio di niente, aprendo di fatto la strada a nuove possibili speculazioni. Le tante promesse elettorali del sindaco Marino sembrano già svanite in una bolla di sapone. A Roma o si governa in nome dei poteri forti, oppure non si governa e non si danno risposte". "Anche la Regione Lazio - prosegue il comunicato - non brilla in questo senso: Zingaretti decide di vendere e lo fa approntando un provvedimento che non ha visto la benché minima consultazione pubblica e soprattutto definisce un orizzonte anche peggiore di quello proposto dalle decisioni di Nieri e compagni. Questo mentre si finanziano grandi opere inutili come la Roma-Latina. Inoltre la delibera che definiva il piano regionale sull'emergenza abitativa, strappata dalle mobilitazioni dei movimenti, continua a restare impantanata dentro meccanismi opachi che ne rallentano l'urgente approvazione".
"Nel frattempo - dicono ancora - nell'incuranza delle istituzioni che chiacchierano e non vanno oltre l'approvazione di inutili ordini del giorno, gli sfratti vengono eseguiti con la forza pubblica, la precarietà alloggiativa si allarga a dismisura, come le occupazioni per necessità. Anche la vicenda della casa dello studente di via De Lollis si inscrive dentro le emergenze diffuse che riguardano oramai diversi settori della società e segnala ancora una volta il fatto che una composizione sociale inter-generazionale e meticcia è in movimento per rovesciare precarietà e austerità".
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