ermanno gallo
Nel
libro antologico, curato da Isabella Borghese , autrice fra l’altro
di:” Dalla sua parte”, edizioni ensemble, 2013 , l’analisi sulla casa e
le sue attuali tematiche, si dipana attraverso varie stazioni narrative
che parlan, a chi sa ascoltare, di una problematica non solo
contemporanea - il diritto, negato, alla casa- rilanciata nelle piazze
da cortei oceanici, come quello di Roma, che il 19 ottobre scorso, ha
investito con domande stringenti anche il Ministro Lupi, anti- Tav.
La sua risposta istituzionale è stata come sempre tassativa:”I soldi non ci sono”. Solita solfa: l’edilizia popolare non esiste in un paese che, nella sola Torino, vedrà entro l’anno prossimo, migliaia di sfratti, sanciti dalla” riforma lampo” di Mari/o Monti, e appoggiati dal pd sindaco Fassino... In Italia basta un aggettivo, per mistificare lo scenario reale, fatto di case sfitte, e decine di migliaia di alloggi impermeabili all’Imu , magari “vaticanati.”
Se non sono “popolari”, le abitazioni non esistono, non possono quindi venire assegnate ai senza tetto, anzi vengono sottratte, con procedura d’urgenza a licenziati, precari e poveri disoccupati! .
Il libro, direi, si scaglia con ironia e buon senso anche contro questo “muro semantico” smascherandone l’ipocrisia, e la vecchia facciata democristiana, buona ancora per il 21° secolo.
Gli autori sono molti, oltre Isabella Borghese. Da Carmelo Albanese a Olga Campofreda, da Angela Scarparo a Fabio Sebastiani e poi Federica Sorge, Gianluca Vitiello, Massimiliano Coccia, Girolamo Grammatico, Lorenzo Iervolino, Stefano Salvi. con contributi di Ascanio Celestini e Walter De Cesaris, Segretario Nazonale dell'Unione Inquilini. La postfazione è di Paolo Berdini, urbanista.
Tutti i racconti-analisi, o viceversa, sono da leggere e permettono di meditare, per comprendere come ri-collocare efficacemente il tema della casa nella lotta di classe più ampia e cosciente.
Permangono, al contempo, interrogativi privati ed esistenziali, evidenziati da alcuni raccontii. Nella società drogata da un P.I.L. farlocco,( Il Cosiddetto “progresso della “crescita”), che impingua le banche e ossigena i governi finanziari, chi progetta ancora le case sugli alberi o in mezzo ai fiumi? Bambini visionari, nativi depredati o dentuti castori? Cosa significa, dunque, questa mitica casa, dentro città lebbrose, per gli inurbati del xxi secolo?
E’ un sogno, la malattia del mattone, o un debito senza fine con la rendita fondiaria e col fisco? Per chi la casa non ce l’ha, o la sta perdendo, anche la visione primitivista di un abitare altro, collettivo, non può, tuttavia, prescindere dall’imperativo sottolineato da Isabella Borghese: ”La casa, compagni, si prende!”.
Autori: Carmelo Albanese, Isabella Borghese, Olga Campofreda, Massimiliano Coccia, Girolamo Grammatico, Lorenzo Iervolino, Davide Malesi, Stefano Salvi, Angela Scarparo, Fabio Sebastiani, Federica Sorge, Gianluca Vitiello.
Isabella Borghese nata a Roma dove lavora come giornalista e ufficio stampa. Collabora con Controlacrisi.org, dove è responsabile della rubrica Libri & Conflitti. Autrice di Sovvertire il diluvio (18:30 edizioni), del reportage Da ex fabbrica occupata a “città” multietnica, del romanzo Dalla sua parte (edizioni ensemble). Ideatrice del progetto stilish editoriale Livres & Bijoux (2009).
Paolo Berdini, ingegnere urbanista svolge attività di pianificazione e consulenza per le pubbliche amministrazioni. Per le edizioni Donzelli ho pubblicato nel 2010 L’Italia fai da te, Storia dell’abusivismo edilizio e nel 2008 La città in vendita.
Ascanio Celestini, attore teatrale, drammaturgo, regista cinema¬tografico e scrittore. Tra i suoi libri ricordiamo: Storia di una peco¬ra nera, Scemo di guerra e Lotta di classe, tutti usciti per Einaudi. Ha curato la presentazione di Gaetano Bresci. Tessitore anarchico e uccisore di re, a cura di Massimo Ortalli (Nova Delphi Libri)
Walter De Cesaris, attivo sul tema del diritto alla casa dagli anni ’90. E’ stato dirigente nazionale del Partito di Rifondazione Comunista con cui è stato eletto Deputato nella XIII legislatura. Segretario Nazionale dell’Unione Inquilini dal 2009.
La sua risposta istituzionale è stata come sempre tassativa:”I soldi non ci sono”. Solita solfa: l’edilizia popolare non esiste in un paese che, nella sola Torino, vedrà entro l’anno prossimo, migliaia di sfratti, sanciti dalla” riforma lampo” di Mari/o Monti, e appoggiati dal pd sindaco Fassino... In Italia basta un aggettivo, per mistificare lo scenario reale, fatto di case sfitte, e decine di migliaia di alloggi impermeabili all’Imu , magari “vaticanati.”
Se non sono “popolari”, le abitazioni non esistono, non possono quindi venire assegnate ai senza tetto, anzi vengono sottratte, con procedura d’urgenza a licenziati, precari e poveri disoccupati! .
Il libro, direi, si scaglia con ironia e buon senso anche contro questo “muro semantico” smascherandone l’ipocrisia, e la vecchia facciata democristiana, buona ancora per il 21° secolo.
Gli autori sono molti, oltre Isabella Borghese. Da Carmelo Albanese a Olga Campofreda, da Angela Scarparo a Fabio Sebastiani e poi Federica Sorge, Gianluca Vitiello, Massimiliano Coccia, Girolamo Grammatico, Lorenzo Iervolino, Stefano Salvi. con contributi di Ascanio Celestini e Walter De Cesaris, Segretario Nazonale dell'Unione Inquilini. La postfazione è di Paolo Berdini, urbanista.
Tutti i racconti-analisi, o viceversa, sono da leggere e permettono di meditare, per comprendere come ri-collocare efficacemente il tema della casa nella lotta di classe più ampia e cosciente.
Permangono, al contempo, interrogativi privati ed esistenziali, evidenziati da alcuni raccontii. Nella società drogata da un P.I.L. farlocco,( Il Cosiddetto “progresso della “crescita”), che impingua le banche e ossigena i governi finanziari, chi progetta ancora le case sugli alberi o in mezzo ai fiumi? Bambini visionari, nativi depredati o dentuti castori? Cosa significa, dunque, questa mitica casa, dentro città lebbrose, per gli inurbati del xxi secolo?
E’ un sogno, la malattia del mattone, o un debito senza fine con la rendita fondiaria e col fisco? Per chi la casa non ce l’ha, o la sta perdendo, anche la visione primitivista di un abitare altro, collettivo, non può, tuttavia, prescindere dall’imperativo sottolineato da Isabella Borghese: ”La casa, compagni, si prende!”.
Autori: Carmelo Albanese, Isabella Borghese, Olga Campofreda, Massimiliano Coccia, Girolamo Grammatico, Lorenzo Iervolino, Davide Malesi, Stefano Salvi, Angela Scarparo, Fabio Sebastiani, Federica Sorge, Gianluca Vitiello.
Isabella Borghese nata a Roma dove lavora come giornalista e ufficio stampa. Collabora con Controlacrisi.org, dove è responsabile della rubrica Libri & Conflitti. Autrice di Sovvertire il diluvio (18:30 edizioni), del reportage Da ex fabbrica occupata a “città” multietnica, del romanzo Dalla sua parte (edizioni ensemble). Ideatrice del progetto stilish editoriale Livres & Bijoux (2009).
Paolo Berdini, ingegnere urbanista svolge attività di pianificazione e consulenza per le pubbliche amministrazioni. Per le edizioni Donzelli ho pubblicato nel 2010 L’Italia fai da te, Storia dell’abusivismo edilizio e nel 2008 La città in vendita.
Ascanio Celestini, attore teatrale, drammaturgo, regista cinema¬tografico e scrittore. Tra i suoi libri ricordiamo: Storia di una peco¬ra nera, Scemo di guerra e Lotta di classe, tutti usciti per Einaudi. Ha curato la presentazione di Gaetano Bresci. Tessitore anarchico e uccisore di re, a cura di Massimo Ortalli (Nova Delphi Libri)
Walter De Cesaris, attivo sul tema del diritto alla casa dagli anni ’90. E’ stato dirigente nazionale del Partito di Rifondazione Comunista con cui è stato eletto Deputato nella XIII legislatura. Segretario Nazionale dell’Unione Inquilini dal 2009.
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