domenica 24 novembre 2013

Oggi la Svizzera al voto. Referendum per un tetto agli stipendi "Stop ai grandi salari"


Cittadini elvetici chiamati ad esprimersi su una proposta che vuole limitare il divario tra i guadagni dei dipendenti: il più pagato non potrebbe ricevere più di 12 volte il salario del meno pagato. Secondo i sondaggi i contrari sono la maggioranza.


rainews24.it
I promotori l'hanno chiamata "1:12". In pratica, in ogni impresa il più pagato non potrà guadagnare in un mese ciò che il meno pagato guadagna in un anno. Gli svizzeri si esprimeranno oggi sulla proposta dei Giovani socialisti di porre un tetto ai grandi salari. Urne aperte dunque, ma secondo i sondaggi il referendum darà esito negativo e l'idea sarà bocciata.
Il referendum è di iniziativa popolare ed è stato reso possibile dalla raccolta di oltre 100mila firme. I promotori pensano che lo stipendio del manager più pagato non debba essere più di 12 volte quello dell'ultimo assunto. Oltre a porre un tetto verso l'alto, secondo loro l'approvazione della proposta potrebbe anche stimolare un innalzamento dei salari più bassi.

Ad opporsi alla proposta è innanzitutto il governo elvetico, secondo il quale la limitazione degli stipendi potrebbe spingere le imprese straniere ad andare altrove. Secondo un sondaggio realizzato una decina di giorni fa, il 54% degli svizzeri è contrario all'iniziativa.

Nel mirino ci sono in particolare i salari colossari versati a chi si trova al vertice delle banche e dell'industria farmaceutica. Secondo alcuni dati pubblicati sulla stampa, alla Nestlé nel 2011 il rapporto tra gli stipendi era di 1 a 73, mentre alla Novartis era di 1 a 266. In un caso, al Crédit Suisse, nel 2010 un solo manager ha guadagnato 1812 volte più del dipendente meno pagato.

Nessun commento:

Posta un commento