La protesta a un convengo al quale partecipava il Guardasigilli. Esposti cartelli ispirati al 'Monopoli' con la scritta "Esci gratis di prigione" e letto un elenco di 26 detenuti suicidi. L'impegno del ministro migliorare le condizioni di vita nelle carceri.
Le carte del Monopoli. I giovani hanno portato con loro finte carte del Monopoli con la scritta: "Imprevisti: esci gratis di prigione" con riferimento alla vicenda Ligresti-Cancellieri. Secondo i manifestanti, la telefonata tra il ministro e i parenti di Giulia Ligresti, all'epoca in carcere a Milano a San Vittore, "testimonia un interessamento eccessivo del ministro dovuto ai suoi legami personali". E hanno aggiunto: "Le probabilità, per un detenuto italiano di ricevere il medesimo trattamento della Ligresti sono 1 su 65.000". La conclusione di Giacomo Marossi, segretario cittadino: "Denunciamo lo scandalo di questa raccomandazione che, seppur legale, assume un aspetto tragico di fronte alle condizioni drammatiche delle carceri italiane. Uno sputo in faccia alle migliaia di detenuti non figli di e non eccellenti che scontano tra mille sofferenze la loro pena".
I detenuti di 'serie A'. Con questa telefonata, dicono ancora i contestatori, è stata sancita "l'esistenza di detenuti di serie A, che sono amici di un ministro, e detenuti di serie B che muoiono nel silenzio, magari innocenti: un ministro responsabile avrebbe rassegnato immediatamente le dimissioni per permettere che si chiarisse la vicenda". I manifestanti hanno letto un elenco con i nomi di 26 detenuti che si sono suicidati o in carcere durante il mandato della Cancellieri.
Il ministro: "Serve un garante". Mentre fuori c'era la protesta, all'interno dell'Auditorium si svolgeva il convegno. Nel suo intervento Cancellieri ha parlato della necessità di istituire un "garante nazionale dei detenuti" e la creazione di "sportelli legali" all'interno delle carceri. Gli sportelli attualmente sono presenti solo a Roma, Firenze, Milano. "Spesso accade che una persona abbia assistenza legale durante il processo - ha aggiunto - ma una volta in carcere sia abbandonata a sé stessa".
Cancellieri: "Abbiamo carceri borboniche"
Otto ore d'aria in carcere. Sul fronte delle condizioni dei detenuti, Cancellieri ha spiegato che, oltre a lavorare per far ottenere ai detenuti otto ore d'aria (ora sono due), il ministero ha contatti con la Siae per poter far musica in carcere. Ci sono contatti anche con gli atleti della Polizia penitenziaria, per fare in modo che i detenuti pratichino anche attività sportive. Il Guardasigilli ha precisato che il modello che si vuole raggiungere è quello di una detenzione aperta nel perimetro delle carceri, in cui le camere di pernottamento siano luoghi per il riposo e non per lo svolgersi delle giornate. Si inserisce in questo modello di vita detentiva "il potenziamento dei contatti con le famiglie".
Nuovi posti letto. Un altro fronte
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