mercoledì 27 novembre 2013

Strage Bologna, risarcimenti fuori dalla legge di stabilità. Nonostante le promesse.

L'ultima assicurazione era stata quella del ministro Graziano Delrio durante la commemorazione annuale. Ma il provvedimento non è stato inserito nemmeno nell'ultimo decreto sicurezza.

Strage di Bologna

Di rinvio in rinvio, di promessa in promessa, spariscono dall’orizzonte del Governo i risarcimenti per i parenti delle vittime della strage di Bologna. L’ennesimo slittamento, nonostante gli annunci del ministro Graziano Delrio. L’ex sindaco di Reggio Emilia, durante le commemorazioni per l’anniversario del 2 agosto, aveva fatto sperare le famiglie delle 85 vittime, assicurando l’impegno dell’esecutivo di risolvere la questione entro poche settimane. E invece dei risarcimenti, nella legge di stabilità appena passata al Senato, non c’è nemmeno l’ombra.

Durissimo il commento delle associazioni, che non nascondo l’amarezza per l’ennesimo bluff arrivato da Roma. “Gli impegni presi solennemente a Bologna il 2 agosto, ad oggi, non sono stati mantenuti” denunciano Roberto Della Rocca, vicepresidente dell’associazione italiana vittime del terrorismo, e il deputato Pd e presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi. “Valutiamo tutto ciò con grande amarezza e profonda delusione. Se tutto questo dovesse persistere il disprezzo dei familiari delle vittime del terrorismo, nei confronti di questo Governo sarebbe totale”.
Va detto che il provvedimento è legato non solo ai risarcimenti, ma anche ai contributi e alle pensioni. Ed è atteso da quasi dieci anni, visto che dovrebbe rendere pienamente funzionante la legge 206 delle 2004, che regola i benefici economici e fiscali riservati ai familiari delle persone vittime di atti di terrorismo e stragi. E quindi non interessa solo Bologna, ma anche Firenze, ad esempio, dove in prima fila per l’applicazione della legge ci sono i parenti delle vittime della bomba in via dei Georgofili, esplosa il 27 maggio del 1993.
Eppure, solo 3 mesi fa, il ministro per gli Affari regionali Delrio aveva annunciato quello che tutti speravano di sentire. Prima nella sala del consiglio comunale di Bologna, riunito per il 33esimo anniversario della strage, poi a margine delle commemorazioni ufficiali. “Contiamo di inserire nel prossimo decreto sicurezza il provvedimento sui risarcimenti” aveva assicurato. “Attendiamo il responso dell’Economia ma in poche settimane, al massimo in pochi mesi, risolveremo questo problema. Finalmente va a compimento un atto dovuto un concreto riconoscimento per i parenti delle vittime e dei feriti”.
Già a metà agosto però la questione era stata rimandata alla discussione sul provvedimento dedicato alla previdenza. E poi ancora alla manovra. Fino ai giorni scorsi, quando c’è stato l’ultimo rinvio. L’emendamento proposto dai senatori Sergio Lo Giudice, Rita Ghedini, Claudio Broglia, Giancarlo Sangalli, che puntava a inserire i risarcimenti nella legge di stabilità, è stato accantonato. “Non appena la finanziaria arriva alla Camera presenterò un emendamento per inserire la questione dei risarcimenti Poi,se non me lo votano, io voto contro” ha fatto sapere Paolo Bolognesi.

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