"Occorre verificare la maggioranza". Intanto salta il consiglio dei ministri che dovrà decidere la sospensione della seconda rata dell'Imu.
rainews24.it Il governo porrà la questione di fiducia sulla legge di stabilità, all'esame del Senato. Lo ha fatto sapere il ministro per i Rapporti con il Parlamento e per il Coordinamento dell'attività di Governo, Dario Franceschini. "Sulla legge di stabilità - ha detto - porremo la questione di fiducia. Rispetteremo totalmente il lavoro del Parlamento ponendola sul testo che la Commissione bilancio sta ultimando. La fiducia è peró necessaria non soltanto per garantire i tempi di approvazione ma anche per verificare politicamente, con chiarezza e senza ambiguità, nel luogo proprio e sull'atto piu importante, il rapporto fiduciario tra governo e maggioranza parlamentare".Salta il Cdm sull'Imu
È stato sconvocato il Consiglio dei ministri previsto per domani. È quanto si apprende da fonti di Governo. Sul tavolo dell'esecutivo, ancora da approvare, il decreto che prevede la sospensione della seconda rata dell'Imu e quello di riqualificazione delle quote di Bankitalia. La decisione di rinviare il Consiglio dei ministri, viene spiegato, sarebbe legata alla questione di fiducia posta dal Governo sulla legge di stabilità.
I tempi si allungano
I tempi della legge di stabilità in commissione Bilancio del Senato dunque continuano ad allungarsi. I lavori, nel fine settimana, sono stati intensi ma non hanno consentito di dare risposte a tutti i nodi, a cominciare dalle tasse sulla casa. A pesare anche la virata dei senatori di Forza Italia che astenendosi sulle votazioni (l'astensione in Senato vale come voto contrario) sono di fatto passati all'opposizione, cui si sono aggiunti domenica un paio di incidenti di percorso con l'approvazione di due emendamenti a cui il governo aveva dato parere contrario. Gli emendamenti sulla casa e su altri nodi, come sulle cartelle esattoriali e le spiagge, dovrebbero arrivare in tarda mattinata. La commissione Bilancio è convocata per oggi alle 11 e la carne al fuoco non è poca. Un nuovo slittamento dell'approdo in Aula, il terzo, è dunque praticamente scontato.
Tra sabato e domenica è stato approvato l'emendamento sul cuneo fiscale che restringe la platea dei beneficiari ai redditi sotto i 35mila euro e la concentra sui quelli più bassi; sono stati poi formalizzati altri emendamenti da parte dei relatori tra cui il nuovo prelievo di solidarietà sulle pensioni (rivalutazione automatica piena per gli assegni fino a 4 volte il minimo e un contributo sulle pensioni d'oro del 5% dai 90mila euro ai 190mila euro, reddito oltre il quale il prelievo sale al 15%). Al voto dovrebbe andare anche la proposta sugli stadi che, nell'ultima formulazione, esclude la possibilità di edificare uffici e abitazioni e dà la priorità all'ammodernamento di impianti già esistenti. Le due proposte di modifica su cui l'esecutivo è andato sotto riguardano le sigarette elettroniche e gli immobili delle forze armate. Approvato infine l'emendamento che anticipa di un anno l'applicazione dei costi standard e quello che prevede il diritto di prelazione dello Stato per l'acquisto dell'isola Budelli.
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