giovedì 30 giugno 2022

Il radar Rozonans-NE permetterà alla Russia di colpire gli F-35 di Norvegia e Finlandia subito dopo il decollo

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Se per la Russia i caccia F-35 rappresentano una minaccia, Mosca prepara la sua contromossa. 

La Russia avrebbe iniziato a costruire un radar VHF Rezonans-NE sulla collina della base aerea di Korzunova, presumibilmente per contrastare i caccia F-35 degli Stati Uniti e dei suoi alleati, come segnala The EurAsianTimes.

Il luogo di installazione del radar Rozonans-NE è stato annunciato per la prima volta nel 2020. Secondo le ultime dichiarazioni, i lavori di costruzione sono in corso dal luglio 2021, come si vede nelle ultime immagini satellitari.

L'impianto si trova vicino a Zapolyarny, una città mineraria a circa 10 chilometri dal confine russo con la Norvegia. L'impianto comprende quattro moduli radar che coprono 90 gradi e possono scansionare un'intera area circolare.

Germania: il curioso fenomeno per cui il Covid-Omicron sembra evitare la Germania Est. C’entra il vaccino?

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Il Covid in Germania è un po’ strano: quella che vedete nell’immagine sottostante è l’onda dei contagi  Omicron BA.5 nell’Europa centrale. Notate il curioso fenomeno: ogni giorno è possibile vedere più chiaramente i confini della vecchia DDR nei dati a livello distrettuale. In verde vedete i confini della Ex Germania EX.

Abbiamo un virus che non attacca chi è vissuto, o discende da chi è vissuto, sotto il regime di Honecker? Sarebbe per lo meno curioso…

Per aggirare le sanzioni le società indiane pagano il carbone russo in Yuan

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Quando le differenze dei prezzi nei fattori produttivi sono notevoli, il mercato riuscirà a imporre metodi di arbitraggio in grado di aggirare qualsiasi forma di dazio o di sanzione economica o finanziaria. L’ultimo esempio arriva dall’India: la Reuters riporta che UltraTech Cement – il più grande produttore indiano di cemento – sta importando un carico di carbone russo e lo sta pagando con yuan cinesi.

UltraTech sta importando 157.000 tonnellate di carbone dal produttore russo SUEK, caricate sulla nave cargo MV Mangas dal porto di Vanino, nell’Estremo Oriente russo, come risulta dal documento. Il documento cita una fattura datata 5 giugno che valuta il carico a 172.652.900 Yuan (25,81 milioni di Dollari).

Il crescente utilizzo dello Yuan per regolare i pagamenti potrebbe contribuire a isolare Mosca dagli effetti delle sanzioni occidentali imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina e a sostenere la spinta di Pechino a internazionalizzare ulteriormente la valuta e a intaccare il dominio del dollaro statunitense nel commercio globale. Inoltre assorbirebbe una eventuale quantità di Yuan emessa, come stimolo monetario dalla Banca Centrale cinese, permettendola di dare un aiuto all’economia reale senza stimolo all’inflazione.

La Russia aumenta la produzione di petrolio del 5% a giugno, alla faccia delle sanzioni

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La produzione russa di greggio e condensati è aumentata a giugno del 5%, raggiungendo una media di 10,7 milioni di barili al giorno (bpd), ha riferito mercoledì il quotidiano russo Kommersant, citando fonti che hanno familiarità con i numeri della produzione.

Il livello di produzione include il condensato, che non è incluso nella quota russa nell’accordo OPEC+ ma che le autorità russe non riportano separatamente dalla produzione di greggio. Si ritiene che la Russia stia producendo circa 800.000 bpd-900.000 bpd di condensato.

Il livello di giugno della produzione petrolifera russa è inferiore al livello di gennaio-febbraio di circa 11 milioni di bpd, prima dell’invasione russa dell’Ucraina e del rifiuto di massa del greggio russo in Occidente.

Secondo le fonti di Kommersant, a giugno le esportazioni di petrolio della Russia sono diminuite del 3,3%, mentre la domanda interna di raffinazione è in aumento stagionale. Gli esperti hanno dichiarato al quotidiano russo che è troppo presto per parlare di un calo costante delle esportazioni di petrolio russo.

La Nato getta la maschera: il vero nemico siamo noi

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Il vertice Nato in una vignetta cinese

Almeno ci rimane una soddisfazione: quella di riporre per sempre nell’armadio delle stupidaggini  la menzogna dell’alleanza difensiva che per sette lunghi decenni ha di fatto creato tutti i maggiori conflitti sul pianeta e che ha provocato non meno di 30 milioni di morti in via diretta, almeno tre volte tanto in via indiretta : nel suo ultimo vertice la Nato ha gettato la maschera e si è palesata  in maniera aperta e trasparente il braccio armato dell’elite nordamericana e del sistema neoliberista il cui compito è schiacciare chiunque nel mondo osi avere una tipo di società e di civiltà  diversa da quella prescritta e imposta da Washington o meglio dal sinedrio dei super ricchi che si è impadronito del potere reale e  la cui esistenza dipende dalla capacità di distruggere da una parte l’economia reale e dall’altra eliminare qualsiasi concorrente esterno. Questi nemici sono individuati principalmente nella Russia e nella Cina e nei loro alleati  in quanto portatori di versioni non conformi dello “stile di vita” dell’America e dell’occidente o forse sarebbe meglio dire della finale assenza di qualsiasi stile e di qualsiasi senso. Insomma la Nato difende “l’ordine internazionale basato su regole”, peraltro mai esplicitate e men che meno osservate, vista la loro variabilità a 360 gradi,  una dizione vuota che sembra l’esatto parallelo delle “regole della community” che la fonte delle censure sui social. In entrambi i casi puro nulla che avvolge gli interessi di pochi come del resto tutta la società occidentale.

L’era dei BRICS nel mondo multipolare

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Sono passati oltre 10 anni da quando nel lontano 16 giugno 2009 si tenne la prima riunione dei BRIC in Russia.

All’epoca il Sud Africa ancora non ne faceva parte, né questi Paesi erano potenze di spessore nel panorama internazionale, dominato dalla nazione più guerrafondaia della storia del mondo moderno: gli Stati Uniti d’America.

Oggi la situazione appare completamente ribaltata: i BRIC sono diventati BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) e le loro economie – così come la loro popolazioni – sono cresciute a dismisura in poco tempo.

Adesso tocca a loro imporsi in questo mondo e magari presto o tardi poterne prendere addirittura le redini, visto che l’Occidente ha deciso di suicidarsi economicamente isolandosi da tutto e tutti.

Putin: «risponderemo a minacce NATO»

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CHE COSA VUOLE DAVVERO PUTIN?

 «Svezia e Finlandia vogliono unirsi alla NATO? Che lo facciano», ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin alla tv di stato, aggiungendo: «devono capire che prima non c’era alcuna minaccia, mentre ora se contingenti militari e infrastrutture saranno dispiegati, dovremo rispondere in modo simile e creare eguali minacce». Ciò vuol dire che alla presenza militare NATO nei confini orientali, che passeranno a 2600km (dai 1300 attuali) con l’entrata di Finlandia e Svezia nell’Organizzazione, si affiancherà quella russa. Durante il vertice di Madrid, i membri NATO hanno annunciato che le forze di pronto intervento passeranno da 40000 a 20000 unità, da dispiegare a rotazione soprattutto sul fianco orientale europeo.

E’ emergenza siccità ma le reti idriche perdono il 42% dell’acqua

È allarme siccità: fiumi deserti e laghi prosciugati. Le cause? Certamente in primo luogo le temperature eccessive che sono conseguenza diretta della crisi climatica. Poi c’è l’inquinamento che proviene dalla stessa agricoltura (fertilizzanti e antiparassitari) e dall’industria (metalli pesanti, arsenico, diossina, Pfas). E poi molte città non hanno ancora gli impianti di depurazione.


 

Ma l’attuale emergenza acqua in Italia è dovuta anche alla mancata manutenzione della rete idrica. E cosa è stato fatto per risolvere un problema che riguarda gran parte del paese? Nulla. Anzi, si continua ad andare nella direzione opposta.

Il 30 maggio scorso, con 180 voti favorevoli, 26 contrari e un’estensione, il Senato ha approvato il disegno di Legge d’iniziativa governativa (collegato alla Legge di Bilancio) n. 2469 (cd. Ddl Concorrenza), ovverosia la “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021”.

Le condizioni vergognose che la Nato ha accettato per avere l’ok della Turchia a Svezia e Finlandia.

Estradizione dei prigionieri e repressione degli attivisti curdi, ripresa della vendita di armi, supporto alle operazioni in Kurdistan. Ecco il prezzo che paghiamo a Erdogan per togliere il veto all’allargamento dell’alleanza atlantica.

(Rita Rapisardi – espresso.repubblica.it)

I tre ministri degli Affari Esteri hanno firmato – prima quello turco, poi quello finlandese, infine quello svedese – il memorandum trilaterale, con data 28 giugno, che mette fine al veto della Turchia all’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia, a sfondo della guerra in Ucraina. L’accordo in dieci punti più che un’intesa tra pari, è un appoggio incondizionato alle richieste del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

I valori comuni, a cui si fa riferimento più volte nel testo, sono in realtà le condizioni che Erdogan – unico tra i membri Nato ad essersi opposto all’entrata nell’Alleanza Atlantica – ha imposto come necessarie per proseguire la trattativa: l’abbandono del sostegno, in ogni sua forma, del popolo curdo e la fine dell’embargo sulle armi. Quest’ultimo imposto nel 2019 da Svezia e Finlandia in risposta all’offensiva proprio contro i curdi in Siria del Nord.

Finlandia e Svezia dovranno quindi appoggiare la Turchia nella sua battaglia contro il terrorismo “in tutte le forme che costituiscono minaccia diretta alla sicurezza nazionale”. Una formula che compare nel documento, ma che non è nuova in Turchia, usata per giustificare la persecuzione di chiunque non vada a genio a Erdogan e che negli anni è stata utilizzata per incarcerare attivisti, avvocati, giornalisti e chiunque si ritenesse un pericolo per la stabilità del paese.

Inflazione, le misure restrittive delle banche centrali? Dettate da un dogma neoliberista. Il vero obiettivo è tenere sotto scacco i salari

Rapidi aumenti dei tassi e riduzione della liquidità, previsti dall'antica ricetta monetarista, rischiano di avere effetti estremamente negativi per l’economia reale. E mettere in difficoltà milioni di lavoratori il cui potere d’acquisto è già eroso dalla guerra, che ha fatto impennare i prezzi delle materie prime energetiche. Le banche centrali farebbero meglio a occuparsi del vero fattore distorsivo, la finanza derivata.

Inflazione, le misure restrittive delle banche centrali? Dettate da un dogma neoliberista. Il vero obiettivo è tenere sotto scacco i salari

ilfattoquotidiano.it

La risposta delle banche centrali all’onda inflazionistica sta provocando molte perplessità nel mondo finanziario e in una parte degli osservatori economici. Sotto accusa è l’antica ricetta monetarista: se i prezzi salgono rapidamente le banche centrali sfoderano il consueto pacchetto di misure restrittive basato su aumenti rapidi dei tassi di interesse e riduzione della liquidità. Gli addetti ai lavori hanno storicamente considerato alcuni indicatori (M1, M2 e M3) che misurano la massa monetaria in circolazione. Sino a prima della grande crisi finanziaria del 2009 il dogma recitava che un’eccessiva crescita della massa monetaria era indice di un elevato rischio inflazionistico raccomandando, quindi, molta prudenza nelle politiche espansive. Contro questo dogma monetarista, interpretato al meglio dal capostipite della scuola neoliberista di Chicago, Milton Friedman, si sono schierati per molti anni i neokeynesiani, primo tra tutti Hyman Minsky che ha invece puntato i riflettori sul ruolo dell’instabilità finanziaria come fattore scatenante delle crisi economiche.

La Nato marcia verso la terza guerra mondiale

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Le politiche ambiziose e coercitive della Cina minacciano i nostri interessi, sicurezza e valori”. Così testualmente si apre il punto 13 del documento strategico sottoscritto dal vertice NATO di Madrid.

I guerrafondai in malafede che ancora parlano di una “alleanza difensiva” sono smentiti da un documento che minaccia gran parte del mondo.

Non solo la Russia vi viene definita “nemico principale”, evidentemente da sconfiggere. Ma tutto il pianeta viene sottoposto all’intervento del Patto EuroAtlantico. Dall’Africa, al Medio Oriente, all’Indocina, in tutti gli scacchieri del mondo la NATO proclama la sua intenzione di intervenire a sostegno dei propri interessi, sicurezza, “valori”, contro tutti i paesi ed i regimi che considera nemici.

Altro che “difesa dell’Europa”. Il documento strategico proclama l’impegno al confronto mondiale su tutti i piani, politici, economici e militari, compreso quello nucleare. Il cui rischio però viene definito, bontà loro, “remoto”.

Mercenari uccisi e bruciati sotto l’Azovstal

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Mercenari stranieri uccisi e poi bruciati, almeno si spera che la sequenza sia stata questa: le viscere dell’Azovstal rivelano terribili misteri che fino ad ora erano rimasti sepolti tra le macerie. In uno dei bunker dello stabilimento Azovstal è stato  trovato un crematorio dove sono stati bruciati più di dieci corpi di mercenari di cui rimangono le tracce organiche e le ossa.  Documenti ed effetti personali sono stati bruciati dai nazisti, ma il tentativo di nascondere le tracce è stato evidentemente  sommario e frettoloso: alcuni documenti si sono salvati come per esempio i resti del passaporto di un cittadino americano e molte altre prove che adesso sono all’esame degli inquirenti russi. Che si  sia tentato di cancellare le tracce di queste presenze è evidente dal fatto che gli altri soldati morti durante l’assedio, parecchi per ferite mal curate, non sono stati dati alle fiamme, ma sono stati invece avvolti in lenzuoli o oppure in tela militare e posti dentro dei refrigeratori assieme ai loro documenti di matricola e di riconoscimento affinché non rimanessero nei limiti del possibile dei militi ignoti.

ELETTROSHOCK PLANETARIO

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https://www.byoblu.com/2022/06/27/elettrificati-e-devastati-fulvio-grimaldi-in-o-green-o-verde/ 


Al Link l’ultima puntata della mia rubrica su Byoblu “O Green o Verde”, dedicata al futuro ventilato, minacciato, auspicato, sicuramente promosso, dell’auto elettrica e dell’elettrificazione totale, presunto pilastro della “transizione ecologica”.

Ricordate "Qualcuno volò sul nido del cuculo"? La kapò chbe neutralizzava libertà e rivolta annichilendo i cervelli con l'elettroshock.  In senso figurativo, ma nanche tanto, si potrebbe pensare che quella sia diventata una pratica globale. Utile, appunto, alla globalizzazione.

Stop totale al Superbonus: il governo Draghi blocca proroghe e nuovi fondi

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 Superbonuscasa 110 e beneficia degli Ecobonus e Sismabonus al 110% -  ECOBONUS 110%

Nel corso di una riunione alla Camera dei Deputati tra la maggioranza e l’esecutivo è stato deciso di non prorogare il Superbonus 110% e di non stanziare ulteriori risorse per la misura. Presa in esame, invece, la possibilità di ampliare il meccanismo degli scambi e delle vendite dei crediti d’imposta a persone giuridiche, come le aziende, e banche (con l’esclusione delle persone fisiche), segnando di fatto un dietrofront su una restrizione voluta dallo stesso governo Draghi nei mesi scorsi. I 33,8 miliardi di euro stanziati dall’esecutivo per il Superbonus, relativamente al periodo 2022/2023, sono terminati con mesi di anticipo, alimentando i dubbi fra i cittadini: da un lato i lavori potrebbero non partire, anche per coloro che hanno già attivato la procedura e firmato il contratto con le imprese edili, dall’altro i condomini che hanno già incassato una parte dell’incentivo e rischiano di lasciare il lavoro a metà potrebbero essere costretti dall’Agenzia delle Entrate a restituire il credito con tanto di sanzioni.

mercoledì 29 giugno 2022

Tre carri armati provenienti da Salerno e diretti in Ucraina sono stati fermati dalla stradale sull’A1

Tre carrarmati Pzh 2000 diretti in Ucraina, e provenienti dalla base militare di Persano (Salerno), sono stati fermati dalla Polizia Stradale di Napoli al casello di Mercato San Severino della autostrada Salerno-Caserta perché i trattori e i semirimorchi delle ditte private incaricate del loro trasporto erano sprovvisti della carta di circolazione e la prevista revisione periodica era scaduta. Inoltre, uno dei conducenti non aveva l’autorizzazione per guidare mezzi di trasporto eccezionali.  


(ansa.it)

È quanto riferisce il quotidiano Il Mattino nell’edizione di oggi.

I tre mezzi bellici sono stati spediti di nuovo alla base di Persano in attesa di essere ritrasportati su mezzi in regola con le carte: facevano parte di un convoglio di cinque carri armati diretti verso il luogo del conflitto in corso tra Ucraina e Russia. Gli altri due mezzi, che hanno passato i controlli, hanno proseguito il loro tragitto verso Bologna da dove poi, attraverso la Germania, arriveranno in Ucraina. L’episodio risale alla notte tra domenica e lunedì scorsi.

A parole il Pd punta sul sociale, nei fatti lo ha distrutto

Siccome viviamo in un Paese dove uno di Cuneo che vive a Montecarlo spiega cos’è la pizza ai napoletani, possiamo partire dal presupposto che vale tutto, che si può dire ogni cosa e che nessuno ne chiederà conto.

 

(Alessandro Robecchi – Il Fatto Quotidiano)

Per tradizione nazionale, il punto più alto di questa grandinata di parole si ha nei giorni a cavallo delle elezioni, e peggio ancora questa volta, perché si leggono elezioni locali, tarocchi e fondi di caffè, per capire cosa succederà in Italia tra qualche mese, alle politiche. In certi passaggi – anche divertenti, va detto – è come se una tornata elettorale, anche parzialissima come quella appena finita, azzerasse tutto quanto per tutti i decenni e i secoli passati. Sembra un remake di Eraserhead, la mente che cancella.

Oltre il ridicolo. Putiniani: nuova lista di proscrizione dem.

Ci risiamo. La caccia alle streghe contro i presunti putiniani – con conseguente lista di proscrizione – torna in Parlamento. 


LORENZO GIARELLI – Il Fatto Quotidiano

Dopo che Copasir e Vigilanza Rai si erano occupati dei filorussi nei talk show e dopo che il Corriere aveva denunciato i “putiniani d’Italia” all’attenzione dei Servizi segreti, questa volta l’elenco dei cattivi arriva a Montecitorio per bocca di alcuni esponenti del Pd e di +Europa, i quali ieri hanno presentato in conferenza il rapporto “Disinformazione o pluralismo? La guerra contro l’Ucraina, la propaganda del Cremlino e il caso Italia”.

La tesi, evidente fin dal titolo, è che ci siano “alcuni personaggi, politici e no, che sono stati invitati a intervenire in diversi programmi tv o sono stati autori di articoli fuorvianti” al punto da “diffondere speculazioni e contenuti propagandistici”. Non legittime opinioni, quindi, ma “falsi miti o ideologie che tendono a sostenere la visione russa”.

Tutti radiati, questione di tempo

Dai dispacci di agenzia si legge una notizia: radiata dall’ordine dei Medici di Venezia Barbara Balanzoni, nota per le sue posizioni no vax, espresse “in modo molto deciso” sui social durante la pandemia. 


(Pietrangelo Buttafuoco) 

Ebbene, domanda che ci si domanda: quanto tempo manca per vedere radiati dall’ordine dei Giornalisti – o degli Avvocati, o di qualunque altro collegio professionale – chiunque osi esprimere posizioni “in modo molto deciso”. non corrispondenti a una posizione ufficiale? 
Un giornalista per esempio che rifiuti le veline del governo dei migliori, un dottore forestale che trovi il sistema per curare gli ulivi dalla Xylella, un musicista che si tenga la parola “negro” nell’opera di Giuseppe Verdi… Domanda che ci domandiamo. E ce lo domandiamo anche “in modo molto deciso”.

l'elmetto

 

Il “Segreto di stato” sulle armi all’Ucraina si schianta contro la Polizia Stradale sulla A1. C’è da ridere, per non piangere

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Per fortuna tutta la questione della segretezza sull’elenco delle armi inviate dal nostro governo in Ucraina è farsesca, perché se fosse seria ci sarebbe veramente da piangere.

La polizia stradale di Salerno ha bloccato cinque trattori stradali con rimorchio che trasportavano altrettanti obici semoventi corazzati Pzh 2000 all’altezza di Mercato San Severino. I mezzi proveniva dalla base di Persano, (SA), dove ha sede la Brigata Bersaglieri Garibaldi, di cui fa parte l’ottavo Reggimento Artiglieria “Pasubio”, che ha in dotazione i mezzi. Questa agguerrita missione doveva portare i corazzati nel teatro bellico ucraino. Per fermarla non sono stati necessari i missili di Putin, è stata sufficiente la Polizia Stradale, che ha respinto tre mezzi su cinque, due perché non revisionati e uno perché l’autista non era autorizzato alla guida di mezzi speciali. Chissà se gli ucraini controlleranno la revisione dei mezzi, prima prenderli in affidamento.

Benedette sanzioni: in Russia stroncata l’inflazione

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La notizia di oggi è che per la prima volta nella storia della Russia post sovietica  vale a dire dal ’91 non soltanto l’inflazione si è fermata, ma è diventata negativa con una diminuzione di prezzi di beni e servizi. E’ uno dei benefici delle sanzioni che avrebbero dovuto distruggere il rublo e che invece lo hanno salvato, mentre il furto di 300 miliardi di riserve russe in dollari ed euro ha di fatto messo in moto una diaspora dalle monete trappola dell’occidente. Non solo ma i sequestri dei beni di ogni tipo degli oligarchi, ville, yacht e conti bancari  ha avuto un ulteriore effetto positivo riportando trasparenza finanziaria e indebolendo la quinta colonna occidentale. Essendo rifiutati  dai principali centri di riciclaggio di denaro del mondo negli Stati Uniti, Londra e Svizzera, moltissimi oligarchi russi sono stati costretti a rimpatriare frettolosamente la loro ricchezza e a cercare il modo di investirla nell’economia russa, dandole una spinta,: fino a quando queste sanzioni non sono state imposte, la Russia perdeva nell’ordine di 100 miliardi di dollari all’anno all’anno verso giurisdizioni straniere, E anche  l’embargo su molti di tipi di risorse minerarie ed energetiche ha permesso di ideare il modo con cui utilizzare questi beni grezzi all’interno della Russia.  .

Il Neuro-Chimico Mainardi: Cosa succede al tuo corpo quando ti vaccini

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La scorsa settimana ho avuto il piacere di conoscere il Dott. Paolo Mainardi, neurochimico di fama mondiale, che ha trascorso molti anni della sua vita lavorativa studiando il microbiota – l’insieme dei microorganismi simbiontici che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo.

Convinto sostenitore del ruolo centrale che hanno questi microrganismi nel controllo del processo infiammatorio, il Dott. Mainardi si è speso a lungo, attraverso collaborazioni nazionali e internazionali, per riportare l’attenzione del mondo scientifico sull’importanza di un’alimentazione sana che possa garantire l’equilibrio del microbiota, necessario al miglior funzionamento possibile del nostro sistema immunitario, battendosi quindi contro interessi commerciali e farmaceutici ben radicati.

In questa prima intervista che il Dott. Mainardi ci ha rilasciato, analizzeremo cosa avviene chimicamente quando nel nostro corpo vengono inoculati vaccini a mRNA, come quelli per il COVID-19, andando anche ad analizzare nel dettaglio sia alcune componenti del siero come il cd. PEG – responsabile di molte delle reazioni allergiche post inoculazione – sia come si innesca la cd. ADE – fenomeno molto pericoloso per la nostra salute in quanto porta virus e anticorpi a collaborare piuttosto che a scontrarsi.

DAL NORD AL SUD, ECCO LA SORPRENDENTE MAPPA DELLA SICCITÀ IN ITALIA

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La situazione dell’emergenza idrica regione per regione

 PIEMONTE – E’ la regione più colpita: in oltre 200 comuni l’acqua è razionata. Gli invasi sono al minimo storico con una riduzione media dal 40 al 50%. Il Lago Maggiore in tre giorni ha perso un metro: il livello è passato dal 193,89 metri a 192,83. Le acque del Po non sono mai state così basse da 70 anni.

Una storia di disastri: il piano della NATO per eliminare Gheddafi (USTICA)

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Il 27 giugno 1980, jet militari NATO francesi al largo delle coste siciliane sul Mar Tirreno hanno attaccato un aereo su cui viaggiava Muammar Gheddafi. L’obiettivo era infatti un aereo di linea italiano. Tutti a bordo, ovvero 81 persone, tra cui 13 bambini, sono morte. All’inseguimento, la tragedia è stata descritta come un maldestro tentativo di abbattere l’aereo di Gheddafi, ma la Corte penale suprema italiana nel 2013 ha concluso che l’incidente è stato accidentale. Nello stesso tempo, l’ex presidente italiano Francesco Cossiga ha dichiarato pubblicamente che l’aereo è stato abbattuto intenzionalmente.

Come si è scoperto in seguito, in quel momento c’erano circa 30 unità del dispositivo militare della NATO nell’area: caccia, aerei da ricognizione radar, portaerei e sottomarini.

Vertice Brics e vertice Nato, un nuovo mondo contro l’imperialismo

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di Geraldina Colotti

720x410c50Oltre il 40% della popolazione mondiale e quasi un quarto del prodotto interno lordo globale. Questo rappresentano i cinque paesi appartenenti ai Brics, acronimo di un gruppo di mercati emergenti composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica –, che si sono riuniti a Pechino il 23 e il 24 giugno, per un vertice dal titolo “Dialogo di alto livello sullo sviluppo globale”. Quest’anno, il commercio tra la Cina e gli altri Paesi del gruppo, fondato nel 2009, ha registrato un aumento del 12,1% rispetto al 2021. Il volume degli scambi commerciali è in crescita, si è detto nella riunione d’apertura, e basato su una cooperazione complementare in materia di sanità, medicina tradizionale, ambiente, scienza e tecnologia, innovazione, agricoltura, istruzione e formazione tecnica e professionale, micro, piccole e medie imprese.

Un campo destinato ad ampliarsi ulteriormente perché la Cina, a cui spetta ora la presidenza di turno, sta lavorando a una piattaforma che coinvolga le economie emergenti, e i principali paesi in via di sviluppo, in alternativa al blocco occidentale a guida Usa, e in nome di una cooperazione su scambi commerciali ed economia. Alcuni di questi paesi, come Kazakhistan, Arabia Saudita, Argentina, Iran, Egitto, Indonesia, Nigeria, Senegal, Emirati Arabi Uniti, Algeria e Tailandia, sono stati invitati ai lavori del vertice come potenziali nuovi soci, e hanno partecipato alla riunione Brics+.

La Russia minaccia i centri decisionali occidentali

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Mentre i capi di Stato e di governo della Nato sono riuniti a Madrid e ipotizzano una terza guerra mondiale contro la Federazione di Russia, la società spaziale pubblica russa, Roscosmos, ha pubblicato sul suo canale Telegram i centri decisionali dell’Occidente.

Vi si possono vedere le foto satellitari della Casa Bianca e del Pentagono (Stati Uniti), della sede della Nato (Belgio) (foto), del centro congressi dove si tiene il vertice Nato (Spagna), del ministero della Difesa del Regno Unito, del Reichstag e della Cancelleria federale (Germania), nonché del palazzo dell’Eliseo (Francia).

Il sito precisa le coordinate di tiro:
⠀🇺🇸 38.897542, -77.036505

Mappa di: Mappa per 38.897542, -77.036505

“OSPEDALI AL COLLASSO”: MA NON PER IL COVID

Pepe Escobar – Dietro la Cortina di Latta: BRICS+ vs NATO/G7

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di Pepe Escobar – The Cradle

[Tradotto dall'inglese da Nora Hoppe]

L'Occidente è nostalgicamente coinvolto in politiche di "contenimento" ormai superate, questa volta contro l'integrazione del Sud globale. Purtroppo per loro, il resto del mondo sta andando avanti, insieme.

C'era una volta una Cortina di Ferro che divideva il continente europeo. Coniato dall'ex primo ministro britannico Winston Churchill, il termine si riferiva agli sforzi dell'allora Unione Sovietica di creare un confine fisico e ideologico con l'Occidente. Quest'ultimo, da parte sua, perseguiva una politica di contenimento contro la diffusione e l'influenza del comunismo.

Premiamo l'accelleratore e sbarchiamo nell'era contemporanea del tecno-feudalesimo, nella quale esiste ora quella che dovrebbe essere definita una Cortina di Latta, costruita dall'Occidente collettivo, timoroso e sprovveduto, attraverso il G7 e la NATO: questa volta, per contenere essenzialmente l'integrazione del Sud globale.

Il BRICS contro il G7

Spopolamento tramite vaccini

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Dopo la Germania dove nei primi tre mesi di quest’anno le nascite sono calate di circa il 13 per cento, facendo subito pensare a un ruolo dei vaccini che hanno conseguenze ormai note sull’apparato riproduttivo sia femminile con i noti disturbi del ciclo, sia maschile con la riduzione del numero e della motilità degli spermatozoi. Un calo improvviso e inspiegabile della natalità  vi è anche in altri Paesi europei come Austria e Svizzera anche se per altri le statistiche tardano a venire, ma adesso c’è il caso clamoroso di Taiwan  dove

La Russia mette a disposizione della Bielorussia missili Iskander

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Su richiesta del presidente Alexandre Lukashenko, nelle prossime settimane la Russia metterà a disposizione delle forze armate bielorusse missili Iskander-M.

Sono missili in grado di trasportare testate nucleari.

Quanto agli Stati Uniti, già da parecchi decenni hanno messo nelle mani degli alleati, in particolare di Germania, Belgio, Italia, Olanda e Turchia, mezzi di lancio, fra cui 257 bombardieri, nonché 200 testate nucleari. In questo modo hanno violato il Trattato di non proliferazione nucleare che la Russia continua a rispettare.

Traduzione
Rachele Marmetti

USA, basi militari in 170 paesi del mondo - Pars Today 

In Ucraina censurata la musica russa

https://www.voltairenet.org

Il parlamento ucraino dovrebbe approvare una legge, già votata in commissione, che impedisce a radio e televisioni di trasmettere musica russa.

È prevista una sola eccezione: i musicisti russi che hanno condannato l’“aggressione” dell’Ucraina.

Per contro, la legge si applica ai musicisti classici russi (Rachmaninov, Stravinsky, Tchaikovsky ecc.).

Questa legge completa quella che censura tutti i libri scritti in russo, tradotti dal russo o stampati in Russia.

Già ora tutte le radio e le televisioni sono sottoposte al controllo del Consiglio di Sicurezza e Difesa.


Rachele Marmetti

martedì 28 giugno 2022

I poveri del G7


Canada 55.000

Usa 50.000

Germania 44.000

Francia 40.000

Gran Bretagna 39.000

Giappone 37000

Eurozona 37000

Italia 29000 (netto 21000)

(Stipendio medio lordo annuale 2021, stime da Fondazione Di Vittorio e altri)

Chissà se Draghi al G7 si è vergognato di rappresentare il paese con il più basso salario medio LORDO del G7 e dei paesi che hanno l’Euro. Non credo proprio, a lui interessano le armi e i profitti, e su quello siamo alla pari degli altri, anzi facciamo i primi della classe.

Cannabis. Autoproduzione: domani la legge alla Camera.

È arrivato il giorno tanto atteso, quello in cui la proposta di legge sulla coltivazione domestica, che prevede la legalizzazione dell’autoproduzione di 4 piante di cannabis, inizierà l’iter parlamentare. Domani infatti, il disegno approderà alla Camera per l’inizio della discussione.

Autoproduzione di cannabis la crescita di una piccola piantina

dolcevitaonline.it Mario Catania

Sulle tempistiche, come vi abbiamo anticipato, non ci sono certezze, ma l’ideale sarebbe che la discussione alla Camera procedesse spedita per arrivare alla votazione ed eventuale approvazione prima dell’estate, per fare in modo che, alla ripresa dei lavori parlamentari in settembre, possa approdare al Senato.  

Questo sarà probabilmente il passaggio più complicato perché, sia per le tempistiche che per i numeri sarà più difficile.

Ad ogni modo è arrivato il momento in cui i nostri politici si assumano le proprie responsabilità davanti ai cittadini e, dopo mesi di slogan, si passi ai fatti. Per noi, come già abbiamo evidenziato, si tratta solo di volontà politica, che possa tradurre in una legge la volontà, chiara, dei cittadini.

AUTOPRODUZIONE ALLA CAMERA, MAGI: “I CITTADINI POTRANNO VEDERE CHI FA SUL SERIO”

MAZZUCCO LIVE: CARTOLINE DA MOSCA

La Nato lo dice apertamente: “Nessuno può giudicare i nostri crimini di guerra”


 https://attivo.tv/

Antonio De Martini: Il dollaro varrà meno della carta igienica

Kremencjug. La nuova Bucha dei media occidentali

 https://www.lantidiplomatico.it

 


A proposito del fake sul “nuovo crimine commesso dai russi a Kremencjug”. Le Forze Armate russe hanno distrutto, con le loro armi ad altissima precisione, i capannoni delle forze armate ucraine, situati nell'area dello stabilimento di macchine stradali di Kremencjug. Nei capannoni c’erano le armi e le munizioni di produzione occidentale, inviate a Kiev dagli USA e paesi europei, dirette a uccidere i civili del Donbass.

La detonazione delle munizioni ha provocato un incendio nel vicino e non funzionante centro commerciale, ha riferito poco fa il ministero della Difesa russo.  

La stampa occidentale racconta che nel centro commerciale c’erano oltre 1000 clienti … dunque la Russia ha voluto intenzionalmente uccidere civili ucraini .. infatti nel parcheggio del centro commerciale non c’erano macchine di visitatori…ma l’Occidente continua da ieri a gonfiare la notizia dei “missili russi che hanno colpito il centro commerciale, definisce il fatto una “strage”, una “nuova Bucha”. I G7 ieri hanno immediatamente condannato l’“attacco abominevole della Russia”.

Obici e bugie

 https://ilsimplicissimus2.com

 

Non so davvero cosa capisca il lettore medio (e nella quasi totalità dei casi anche chi scrive)  quando si imbatte nella parola obice, arrivata agli onori delle cronache con l’invio massiccio di queste armi pesanti al regime nazista ucraino. Si tratta di bocche da fuoco create attorno al 1570  dal padovano Pio Enea I Obizzi da cui prendono il nome, anche se qualcuno vorrebbe farle risalire alle guerre hussite. Si tratta dei pezzi di artiglieria più diffusi perché oltre al tiro diretto come quello dei cannoni ne possono avere anche uno a parabola. Ogni tanto arriva notizia di queste armi distrutte o catturate intatte come i due obici francesi, ma non arriva mai alle cronache il disastro degli obici americani M777 mandati in Ucraina come certi messaggeri di vittoria. Gli americani ne hanno mandato tanti, 108 di cui tuttavia ne funzionano ancora solo 34::  alcuni sono stati distrutti e tutti gli altri sono in riparazione. Questo pare che succeda con parecchie delle armi occidentali, tanto che le officine di riparazione sono diventate uno degli obiettivi principali dell’aviazione russa

Dalla ritirata alla sconfitta

 https://comedonchisciotte.org

 


Di Erwan Castel, ideeazione.com

È fatta: le forze ucraine hanno pietosamente abbandonato Severodonetsk, attraversando su zattere di fortuna e gommoni da spiaggia il fiume Donetsk che separa la città liberata da quella di Lisichansk, minacciata di rapido accerchiamento da parte delle forze russo-repubblicane provenienti dal saliente di Popasnaya (vedi su questo argomento l’ultimo SITREP su questo settore). I pochi soldati ucraini già accerchiati sulla sponda sinistra del Donetsk sono dunque condannati a morire o ad arrendersi.

Questa vittoria tattica fa parte di un crollo esponenziale delle forze ucraine in generale e del loro corpo di battaglia del Donbass in particolare. Durante l’ultimo mese, che corrisponde grosso modo al periodo della battaglia di Severodonetsk, che è stato il suo culmine militare, le forze di Kiev hanno perso circa 20.000 uomini (uccisi, feriti, prigionieri, disertori, dispersi, ecc.), cosa che costituisce la peggiore emorragia fisica e morale vissuta dal campo ukro-atlantista nei 4 mesi.

“Più ti vaccini e più ti ammali”

PER CHI SEI DISPOSTO A MORIRE? di Alceste De Ambris

 https://www.sollevazione.it/

 

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Dai Giadisti agli Ucronazi: l’Impero finanz-capitalista alla ricerca di una fanteria

Il finanz-Capitalismo occidentale ha bisogno di “carne da cannone” per combattere la propria terza guerra mondiale “a pezzi”, ma fatica a trovarla. Chi mai sarebbe disposto a morire per difendere la Nato, o l’Unione europea, o questo o quel governo “tecnico” che procede con il “pilota automatico” a perseguire interessi estranei alla propria cittadinanza ?

Abbandonata ogni promessa di un futuro migliore, ogni progetto di emancipazione umana, l’Occidente, tramite media, governi e “intellettuali”, promette solo perdita di diritti (cd. “riforme”) con pretesti economici, misure liberticide e di controllo sociale con pretesti sanitari, miseria con presti ecologici, guerre a ripetizione contro nemici sempre nuovi (i terroristi, i virus, le “dittature”…) La disoccupazione è ormai cronica, si susseguono le crisi, lo stato sociale è al collasso, subentra infine l’inflazione. Gli Stati, indebitati e privatizzati, sono sotto il controllo dei poteri finanziari e dei “mercati”. La democrazia è vanificata da vincoli esterni immodificabili. La libera informazione è sostituita dalla propaganda e dalla censura. Le Oligarchie del pensiero unico hanno parassitato anche la società civile, snaturandola.

Armi all’Ucraina: due domande agli amici che hanno indossato l’elmetto

 https://volerelaluna.it

 

di:

La guerra in Ucraina prosegue con un andamento che la propaganda bellica non riesce a nascondere. Com’era prevedibile, data la diversità delle forze in campo, l’esercito russo avanza. Lentamente, ma avanza. E l’occupazione si estende a località strategiche e si consolida (anche se il Governo di Zelensky e i media nostrani sostengono che il ritiro delle truppe ucraine è dovuto all’intento di attestarsi in una miglior difesa: sic!). La cosa non mi piace ma ciò non cambia la realtà. La guerra non finirà a breve e non ci saranno vincitori né dichiarazioni di resa. Quando le grandi potenze – non l’Ucraina – lo decideranno si arriverà a un compromesso, magari a partire dagli accordi di Minsk del 2014 e del 2015, firmati da tutte le parti e non rispettati da alcuna. Non sappiamo quando ciò avverrà ma a determinarlo saranno esclusivamente gli interessi geopolitici delle grandi potenze, come rivendicano, quotidianamente e senza pudore, non solo Putin e i suoi generali ma anche i governanti degli Stati Uniti e dei più importanti Paesi europei, che pretendono di dettare i tempi e i modi delle trattative. Intanto ci saranno ulteriori carneficine, distruzioni, esodo di popolazioni, sofferenze immani. Poi si arriverà al compromesso: quello stesso a cui si sarebbe potuti arrivare due o tre mesi fa o si potrebbe arrivare oggi. Che questa sia la situazione lo sanno tutti ma l’interesse geopolitico (ammantato con nobili parole) fa aggio sulla verità.

La Civiltà dell'Orto - Il "Non metodo" di coltivazione elementare, di Gian Carlo Cappello

 LA CIVILTA’ DELL’ORTO con Gian Carlo Cappello l’evoluzione del concetto di “non fare” ovvero la rivoluzione del filo di fieno.

youtube.com/watch?v=XvN5117rdXY

L’innovativo “NON-metodo di Coltivazione Elementare” elaborato in decenni di esperienza da Gian Carlo Cappello permette di coltivare per la propria sussistenza alimentare, preservando l’equilibrio naturale della Terra, rispettandone tutte le forme di vita – nessuna esclusa – nei giusti tempi di crescita. 
Elementare perché semplice e affidata agli elementi naturali, i quali al contrario della presunzione umana, delle tecnologie e delle pratiche agricole non tradiscono mai, in linea con il principio di coltivazione di Fukuoka e dell’“Agricoltura del non fare”. 

Alessandro Orsini. Quei professori universitari al servizio di Draghi e Nato.

 Scoppiata la guerra, l’Italia è caduta sotto la propaganda della Nato e un esercito di professori universitari ha messo il proprio sapere al servizio di Mario Draghi per creare un largo consenso intorno alle sue politiche di guerra in Ucraina.


(Alessandro Orsini – Il Fatto Quotidiano)

L’università rappresenta la vetta del sapere ed è comprensibile che il governo Draghi investa soprattutto nei suoi docenti per manipolare l’opinione pubblica o “draghessori” come proponiamo di chiamarli per comodità espositiva. Per comprendere la funzione dei draghessori, occorre sapere quale sia l’obiettivo che Draghi intende perseguire.