domenica 24 novembre 2013

Genova, accordo raggiunto: l'Amt resta pubblica. Tensioni tra lavoratori in disaccordo

Dopo più di 3 ore e mezza di discussione i lavoratori di Amt hanno approvato a maggioranza la bozza di accordo, di cui abbimao parlato questa mattina, che è stata siglata nella notte in prefettura da Comune, Regione, Amt, organizzazioni sindacali. 

Si sono registrate tensioni tra i lavoratori: tra quelli d'accordo e quelli, invece, contrari all'approvazione del documento. L'intesa prevede, in primo luogo, che l'Amt resti pubblica. 

La Regione si impegna dunque a finanziare l'acquisto in tempi celeri di questi 15 nuovi mezzi grazie a una riprogrammazione di risorse gia' impegnate e, dal 2014 al 2017, di ben altre 200 vetture, con i finanziamenti da fondi europei e nazionali.

La Regione, si impegna anche ad "accelerare il percorso di costituzione dell'Agenzia unica per il trasporto pubblico locale entro marzo del 2014 in modo che operi a regime entro la fine dell'anno". 



I sindacati hanno anche riferito, poi, che, "per ripianare il disavanzo di Amt, calcolato in 8,3 milioni di euro nel 2014, il Comune si e' impegnato a ripatrimonalizzare l'azienda con un investimento pari a 4,3 milioni di euro. I restanti 4 milioni saranno invece recuperati attraverso riorganizzazioni anziendali che non toccheranno ne' le retribuzioni, ne' l'orario di lavoro, ne' i riposi dei dipendenti. In particolare, secondo quanto riferito, tra gli interventi di riorganizzazione e' prevista l'esternalizzazione di quote di attivita' che verranno affidate in appalto. L'accordo prevede anche che, dopo la ratifica del testo si dovra' avviaere una trattativa aziendale per stabilire quante e quali linee appaltare. Questa misura dovrebbe consentire un risparmio per l'azienda pari a 2 milioni di euro.
Per recuperare i restanti 2 milioni di disavanzo, l'accordo prevede altre riorganizzazioni interne, che dovranno essere individuate entro il 31 dicembre di quest'anno in modo da essere realizzate a partire da gennaio del 2014. E' stato precisato che l'accordo prevede esplicitamente l'inscindibilita' delle singole misure stabilite: se un punto non dovesse essere rispettato, salterebbe l'accordo nel suocomplesso".

Rabbia e anche tensione all'uscita dalla sala della Chiamata del porto da parte dei lavoratori di Amt che contrari all'accordo che chiude la vertenza sul trasporto pubblico di Genova. Insulti a diversi rappresentanti sindacali che hanno seguito la trattativa. Molti lavoratori hanno lasciato la sala e si sono allontanati.

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