L’ Ambulatorio popolare di Barletta – OdV ha in un post su Facebook ha recentemente annunciato la “nuova Lira” che sarà in circolo solo all’interno del comune e servirà a sostenere le fasce più deboli. Nel post si legge:
<<Avevamo bisogno di uno strumento che non solo potenziasse il sistema ma che soprattutto ci consentisse di tutelare il più possibile la dignità delle persone, proprio quella più violata dai processi sociali di colpevolizzazione della povertà che finiscono con il generare quel terribile sentimento che nessuno dovrebbe mai provare: la vergogna di essere poveri.
Le esperienze di monete complementari sono molteplici non solo in Italia. Si tratta di monete che circolano parallelamente a quella ufficiale, e che si sono dimostrate un ottimo strumento non solo di contrasto alla povertà, alla emancipazione e alla inclusione sociale, ma anche al rilancio delle economie locali, con straordinari effetti virtuosi su tutta la comunità.
Su questo progetto stavamo lavorando da tempo e finalmente ne potremo avviare la sperimentazione. La moneta alternativa che abbiamo sognato inizierà a brevissimo la circolazione a Barletta, si chiamerà Lira popolare, si Lira forse per nostalgia o altro, ma che non deve essere fraintesa o strumentalizzata, perché teniamo a precisare che siamo europeisti convinti>>.
<<La Lira popolare circolerà con un valore di scambio pari a 1,10 Euro: con una Lira, cioè, si potranno fare acquisti in generi alimentari e di prima necessità per un valore di 1,10 Euro; di quest’importo, un euro sarà finanziato dalla cassa sociale dell’Ambulatorio popolare di Barletta – OdV, che vi investirà le donazioni economiche ricevute dalle tantissime persone benefattrici che non finiremo mai di ringraziare, mentre i 10 centesimi corrisponderanno ad una donazione da parte dell’esercizi commerciali che hanno aderito al progetto.
In una seconda fase, la Lira popolare, potrebbe essere estesa a tutti gli altri settori commerciali e comparti merceologici che vorranno aderire al progetto, ed essere collegata alla nostra Banca del tempo, in modo da poter esprimere tutte le sue potenzialità in termini mutualistici e di rilancio delle economie virtuose della città>>.
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