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E' stata presentata in Senato una mozione che impegna il governo ad
attivarsi in tutte le sedi per la rimozione del blocco economico,
commerciale e finanziario che Cuba subisce da decenni e che
l'amministrazione Trump ha deciso di inasprire in questi mesi nonostante
la pandemia in corso
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Marco
Consolo, responsabile esteri del Partito della Rifondazione Comunista -
Sinistra Europea affermano: "Il parlamento italiano ha l'occasione di
rispondere con un atto politico alla generosità dimostrata dal popolo
cubano e dalla Brigata medica Henry Reeve nei confronti del nostro e di
tanti altri paesi. Abbiamo chiesto alla senatrice Paola Nugnes che ci
rappresenta nel gruppo misto del Senato di proporre la mozione e
ringraziamo tutte le senatrici e i senatori che l'hanno condivisa e
sottoscritta consentendone la presentazione. Auspichiamo che la mozione
sia approvata con il voto di tutti i gruppi parlamentari".
Il testo della mozione sottoscritta dai senatori Nugnes, De
Petris, Buccarella, Unterberger, Fattori, Vanin, Laforgia, Ruotolo, De
Falco:
Il Senato,
premesso che:
il drammatico periodo causato dalla rapida diffusione del virus
COVID-19 e la conseguente situazione di emergenza in cui sono
precipitate molte zone del nostro territorio, con migliaia di persone
contagiate e decedute e con un sistema sanitario allo stremo delle
forze, ha messo a dura prova il Paese;
il Governo italiano, negli scorsi mesi, ha lanciato un appello internazionale per fronteggiare la crisi sanitaria;
tra i Paesi che hanno prestato soccorso all'Italia vi è la Repubblica
di Cuba, la quale ha inviato in Italia due brigate mediche del
"contingente internacional de medicos especializados en situaciones de
disastres y graves epidemias";
le due brigate esperte di gravi epidemie sono composte
rispettivamente da 53 persone (immunologi e infermieri specializzati in
interventi di contrasto delle pandemie) che stanno operando a Crema e da
38 persone (21 medici, 16 infermieri e un logista) che operano a
Torino, in due dei focolai più rilevanti del Nord Italia;
la suddetta brigata medica (intitolata ad Henry Reeve, un cittadino
statunitense che partecipò alla guerra di indipendenza di Cuba dal
colonialismo spagnolo) ha operato in soccorso di numerosi Paesi, colpiti
da gravi catastrofi naturali e da epidemie (tra i quali Haiti, colpita
dal terremoto e dal colera, Sierra Leone, Guinea e Liberia, colpiti
dall'epidemia di Ebola, Cile e Pakistan, colpiti da terremoti);
considerato che:
la Repubblica di Cuba è tuttora sottoposta, da parte del Governo
statunitense, ad un blocco economico, commerciale e finanziario illegale
e contrario al diritto internazionale, per ragioni politiche
unilateralmente motivate;
tale misura di ritorsione comporta gravi danni al popolo cubano e ne
mette a rischio la vita, bloccando, tra gli altri beni, anche l'invio di
medicinali e altro materiale sanitario, che deve essere importato
dall'estero;
il blocco è stato pericolosamente inasprito dal Governo statunitense
negli ultimi mesi, nonostante il mondo intero fosse stato colpito
dall'epidemia da COVID-19, con la conseguenza che un dilagare
dell'epidemia nell'isola di Cuba potrebbe portare a conseguenze nefaste
per il popolo cubano;
l'impegno di solidarietà sanitaria della Repubblica di Cuba è portato
avanti da decenni, sia attraverso la formazione di personale sanitario
di molti Paesi (presso la Escuela latinoamericana de medicina), sia con
le proprie missioni sanitarie nel mondo, con un elevato numero di medici
e altro personale sanitario;
oggi esiste un accordo di dialogo politico e di cooperazione tra
l'Unione europea e Cuba, in controtendenza all'extraterritorialità del
blocco stesso che colpisce tra l'altro la possibilità di rapporti
economici tra Cuba e UE,
impegna il Governo:
1) a fare proprio l'appello lanciato dalle comunità cubane residenti
in Europa e da tante altre associazioni e personalità per porre fine al
blocco contro la Repubblica di Cuba e il suo popolo;
2) a raccogliere l'appello recentemente espresso dal Pontefice per
l'allentamento del blocco e per porre fine alle sanzioni nei confronti
di molti Paesi sottoposti a tali misure;
3) a raccogliere l'appello recentemente espresso anche dal segretario
generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ai leader dei Paesi del
G20, con l'esortazione a sospendere le sanzioni che impediscono le
forniture di cibo, cure mediche e beni di prima necessità;
4) a fare propri i citati appelli, coerentemente con il voto quasi
unanime di condanna del blocco che per 28 volte consecutive ha visto
l'assemblea generale dell'ONU esprimersi in tal senso, anche con
l'appoggio dell'Italia;
5) infine, ad adoperarsi nelle sedi dell'Unione europea e nelle altre
sedi internazionali, per la rimozione del blocco contro la Repubblica
di Cuba.
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