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Vi prego di vedere qui
lo spot della Regione veneto che incita al distanziamento sociale e
mostra alcuni giovani in quello che sembra un happy hour: niente
potrebbe essere più apocalittico perché si dice: “Basta una svista, una
leggerezza e tutto tornerà a fermarsi” e subito dopo questo monito si
vede un poveraccio intubato. Nulla di tutto questo ha una qualche
relazione con la realtà perché nessun giovane ha qualcosa da temere dal
Covid e anche se fosse il caso sfortunato su 10 milioni, non finirebbe
intubato visto che questa pratica è ormai considerata come un grave
errore terapeutico. Non si capisce davvero a cosa possa servire questa
ignobile paccottiglia anche se alla fine a qualcosa riesce: a dare del
Veneto e dell’Italia un’idea di lazzaretto d’Europa. Lo capirebbe
chiunque, ma non Zaia il quale adesso si meraviglia ” che la Svizzera
consideri gli italiani degli appestati, e la Croazia vada su questa
strada. Non possiamo essere considerati il lebbrosario d’Europa solo
perché in Italia il virus è arrivato prima che in altri paesi europei: è
necessario che si muova la nostra diplomazia, il ministero degli esteri
si deve far sentire e ci deve essere una regia Europa che finora è
mancata: mi rifiuto di pensare che si possa pensare ad aperture a
macchia di leopardo in Europa: è scandaloso”.
Insomma ci troviamo di fronte a un cretino, peraltro in ottima e
numerosa compagnia, che prima lancia segnali angosciosi probabilmente
necessari a tenere in piedi gli “affari da Covid” di cui sapremo solo
tra qualche anno e poi pretende che essi non siano ascoltati e si
aspetta che i turisti accorano felici. dove basta una svista e sei
morto.
Questo certo potrebbe essere solo un aneddoto che riguarda il
più acclamato governatore ( e figuriamoci gli altri), anzi in odore di
diventare leader della Lega, la cui iniziale teoria era che il virus
veniva dai cinesi perché mangiano topi vivi “come tutti hanno visto”, ma
in realtà ci dovrebbe spingere a interrogarci su come sia possibile che
gente di tale livello riesca ad arrivare ai vertici. Non solo
regionali, ovviamente. In questi ultimi giorni per esempio tra governo e
opposizione si è aperta una nobile gara su come abbassare le tasse,
visto che dall’Europa arriveranno 80 o 90 miliardi “a fondo perduto”.
Ora mi chiedo: questa gente ha capito che quei miliardi sono una
partita di giro, ovvero sono soldi che noi dovremmo dare a Bruxelles
perché ce li ridia gravati però da uno stretto controllo della
Commissione sull’impiego dei fondi e legati a riforme che dovranno
essere presente a breve scadenza? Come dice il commissario Valdis
Dombrovskis il recovery Found sarà erogato soltanto alle condizioni
stabilite da un piano preventivamente presentato dal Governo che ne farà
richiesta e sarà vincolato “al raggiungimento di una serie di obiettivi
di riforme e di investimenti.”
E’ una cosa da ridere o da piangere noi diano a Bruxelles più o meno 90
miliardi e altrettanti ne ritornano però legati a ciò che ci dicono di
fare. Ora è chiaro che si vogliono prendere ancora in giro gli italiani
fino a che sono sotto chock per la falsa epidemia, ma mi domando se non
ci siano personaggi che non abbiano davvero capito come funziona la cosa
tanto che c’è un vero e proprio scatenamento di progetti assurdi,
frutto di un vero proprio delirio terminale della politica: Boccia se
ne esce con i suoi 60 mila guardiani del virus, altri stanno pensando ad
un nuovo progetto di riqualificazione boschi al sud Italia, in modo che
si debbano assumere migliaia di forestali; altri ancora stanno
verificando un progetto per alcune tratte ferroviarie come la Napoli –
Bari e la Salerno – Reggio Calabria con un avvio di lavori che
permetterebbe da subito ad assumere controllori, capi treno, impiegati
per le biglietterie e via di seguito, proprio come in farda degli anni
’70; i cinque stelle pensano a una forza nazionale antimafia reclutata
fra i propri iscritti tanto per cercare di recuperare consenso dopo aver
preso di senso. Insomma pare che in Parlamento ci sia davvero gente che
crede alla pioggia di miliardi gratuiti e non ha afferrato che si
tratta o di soldi nostri o di prestiti a strozzo. Che non c’è una lira
per queste stronzate clientelari e pre elettorali.
Comunque chi tira le file dei peones sa che tra un po’ bisognerà dire
ai cittadini che questi soldi saranno dati solo a fronte di tagli della
spesa pubblica, tagli delle spese sociali, riduzione della spesa
pensionistica e privatizzazioni dei servizi pubblici con relativi
licenziamenti, imposte su patrimonio e immobili per giunta in un
panorama economico ormai drammatico. A uscirsene con “ce lo chiede
l’Europa” si potrebbe rischiare il linciaggio, ma loro hanno un’arma
segreta, il mantenimento dello stato di paura per tutta l’estate facendo
blaterare ai virologi da strapazzo di seconde e terze ondate, poi in
autunno alla prima influenzina di nuovo segregazione in maniera che
ognuno viva separatamente la rabbia per l’inganno e non riesca ad
organizzare una resistenza collettiva. In questo senso paradossalmente
avere poche idee, ma confuse aiuta.
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