giovedì 27 dicembre 2018

COLTIVARE ORTAGGI COME PIANTE SELVATICHE (FUKUOKA)

Parliamo adesso della coltivazione degli ortaggi. Si può usare sia un orto vicino casa per fornire la verdura per la cucina della famiglia oppure anche coltivare verdura in terreno aperto e non utilizzato.
Per l'orto dietro casa basta dire che si devono coltivare gli ortaggi giusti al momento giusto in terreno preparato con composto organico e letame. Il modo di coltivare verdura per la tavola nel vecchio Giappone si armonizzava bene col quadro naturale di vita. I bambini che giocano sotto gli alberi da frutta dietro casa. I maiali
che mangiano i resti di cucina e grufolano intorno nel terreno. I cani che abbaiano e giocano mentre il contadino semina nella ricca terra. I lombrichi e gli insetti che crescono fra gli ortaggi, le galline che beccano i vermiciattoli e fanno le uova da mangiare per i bambini.
La tipica famiglia rurale in Giappone ha coltivato ortaggi in questa maniera fino a non più di venti anni fa.


Le malattie delle piante erano evitate coltivando le varietà locali tradizionali al tempo giusto, mantenendo sano il suolo col restituirgli tutti i residui organici, facendo le rotazioni. Gli insetti nocivi venivano tolti a mano e anche beccati dalle galline. Nella zona a sud di Shikoku c'era una razza di galline che mangiava vermi e
insetti sugli ortaggi senza razzolare le radici né danneggiare le piante. Qualcuno può essere scettico inizialmente a usare letame animale e rifiuti umani, ritenendola una cosa primitiva o sporca. Oggi la gente vuole verdura «pulita», così gli agricoltori la coltivano in serre senza nemmeno usare il terreno. Colture su ghiaia,
su sabbia, e colture idroponiche diventano sempre più di moda. Gli ortaggi sono fatti crescere con sostanze chimiche nutritive e luce filtrata attraverso una copertura di vinile. È strano che la gente sia arrivata a considerare questa verdura cresciuta chimicamente come «pulita» e igienica da mangiare. Gli ortaggi cresciuti in un suolo
equilibrato dall'azione dei lombrichi, dei microorganismi, del letame animale decomposto, sono i più puliti e più completi.
Nel coltivare ortaggi in modo «semi-selvatico», facendo uso di un pezzo di terreno improduttivo, di un argine di fiume o incolti aperti, la mia idea è giusto di buttare i semi e lasciare che gli ortaggi crescano assieme alle erbacce. Io coltivo la mia verdura sulla scarpata del monte nello spazio che c'è fra le piante di agrumi.
La cosa importante è conoscere il momento giusto per seminare. Per gli ortaggi di primavera il momento giusto è quando le erbacce invernali stanno morendo e appena prima che germinino quelle estive. Per la semina autunnale, i semi dovrebbero essere buttati quando le erbe estive storino appassendo e le erbacce invernali non
sono ancora apparse.
La miglior cosa è aspettare una pioggia che prometta di durare diversi giorni. Si taglia una striscia nel manto di erbacce e si buttano i semi di verdure. Non c'è alcun bisogno di coprirli di terra, basta rimettere le erbacce tagliate sopra i semi in modo che servano da pacciamatura e li nascondano agli uccelli e ai polli finché non
germinano. Di solito le erbacce devono essere tagliate due o tre volte per dare un po' di vantaggio ai germogli degli ortaggi, ma in certi casi basta solo una volta. Là dove le erbacce e il trifoglio non sono così fitti, si possono semplicemente buttare i semi. Le galline ne mangeranno alcuni, ma molti germineranno. Se si semina a file o in solchi, c'è la possibilità che i coleotteri o altri insetti divorino molti semi, perché camminano in linea retta. Anche le galline individuano un pezzo che è
stato pulito e vengono a razzolarci. Secondo la mia esperienza la miglior cosa è spargere i semi qua e là. Gli ortaggi cresciuti in questa maniera sono più forti di quanto la maggior parte della gente pensi. Se buttano su i germogli prima delle erbacce non saranno soffocati da queste più tardi. Vi sono alcuni ortaggi come gli spinaci e le carote che non germinano facilmente. Bagnare i semi in acqua per un giorno o due, poi avvolgerli in una piccola pallottolina di argilla, risolverà il problema.
Se seminati un po' fitti, i ramolacci, le rape, e vari ortaggi verdi autunnali da foglia saranno forti abbastanza da competere con successo con le erbacce invernali e dell'inizio di primavera. Ce n'è sempre qualcuna che non viene mai raccolta e si riseminano da sole ogni anno. Hanno un sapore eccezionale e rendono il fatto di
mangiare una esperienza molto ricca.
È uno spettacolo strano vedere tanti ortaggi insoliti che crescono rigogliosi qua e là sul monte. Ramolacci e rape con la radice mezza dentro il terreno e mezza fuori. Le carote e la bardana vengono su spesso corte e grasse con molte radici capillari e io credo che il sapore aspro, leggermente amaro che hanno sia quello dei loro
originari predecessori selvatici. L'aglio, le cipolle perla giapponesi, e i porri cinesi, una volta trapiantati, verranno su da soli tutti gli anni.
I legumi è meglio seminarli in primavera. Piselli e fagiolini nani sono facili a crescere e danno grossi raccolti. Nella coltivazione di piselli, fagioli azuki rossi, fagioli di soia, fagioli scritti e fagiolini nani, la germinazione precoce è essenziale.
Avranno difficoltà a germinare se non ci sarà pioggia sufficiente e bisogna tener d'occhio gli uccelli e gli insetti. I pomodori e le melanzane non sono abbastanza forti da competere da giovani con
le erbacce, perciò dovrebbero essere seminati in vivaio e più tardi trapiantati. Invece di mettere i sostegni, lasciare che i pomodori si propaghino sul terreno. Dai nodi lungo lo stelo principale  cresceranno delle radici e nuovi ributti verranno su e faranno i frutti.
Per quanto riguarda i cetrioli la varietà strisciante è la migliore. Bisogna curare le giovani pianticelle, tagliando le erbacce ogni tanto, ma dopo questo le piante cresceranno forti. Si stenda sul terreno del bambù o i rami di un albero e i cocomeri e i cetrioli li copriranno completamente attorcigliandovisi. I rami tengono il frutto appena sopra il terreno in modo che non marcisce.
Questo modo di coltivare i cetrioli funziona anche coi meloni e i poponi. Le patate e le colocasie sono piante molto forti. Quando hanno attecchito continuano a crescere nello stesso posto ogni anno e non vengono mai soffocate dalle erbacce. Lasciarne solo poche nel terreno quando si raccoglie. Se il suolo è duro seminare prima i ramolacci. Con la crescita delle loro radici lavorano e rendono
soffice la terra e dopo poche stagioni si possono coltivare le patate al loro posto. Ho riscontrato che il trifoglio bianco serve a tener lontane le erbacce. Cresce fitto e riesce a soffocare anche erbacce forti come l'artemisia e la sanguinella. Se il trifoglio è seminato mescolato col seme degli ortaggi, farà le funzioni di una
pacciamatura viva, arricchendo il suolo e tenendo il terreno umido e areato.
Come per la verdura, è importante scegliere il momento giusto per seminare il trifoglio. La cosa migliore è seminare nella tarda estate o in autunno; le radici si sviluppano nei mesi freddi, dando al trifoglio un vantaggio sulle erbe annuali di primavera. Il trifoglio farà anche bene seminato presto in primavera. Va bene sia seminare a spaglio sia sulle file a trenta centimetri di distanza. Quando il trifoglio ha
attecchito non c'è più bisogno di riseminarlo per cinque o sei anni.
Lo scopo fondamentale di questa orticoltura semi-selvaggia è quello di produrre ortaggi nel modo più naturale possibile su terra che altrimenti sarebbe inutilizzata. Se si cerca di usare tecniche migliorate o di ottenere raccolti maggiori, il tentativo finirà
in un fallimento. Nella maggior parte dei casi il fallimento sarà provocato da insetti o malattie. Se vari tipi di erbe e ortaggi sono mescolati fra loro e crescono in mezzo alla vegetazione naturale, il danno degli insetti e delle malattie sarà minimo e non ci sarà alcun bisogno di trattamenti o di togliere gli insetti a mano.
Si possono far crescere ortaggi in qualunque posto dove ci sia una variata e vigorosa presenza di erbacce. È importante conoscere il ciclo annuale e il meccanismo di crescita di erbe ed erbacce. Osservando la varietà e la dimensione delle erbacce in una data zona si può dire che suolo ci sia e se esista o meno qualche
deficienza.  Nel mio frutteto coltivo bardana, cavolo, pomodori, carote, senape, fagioli, rape e molte altre erbe ed ortaggi in questo modo semiselvatico.

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