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In un’epoca di anomala tolleranza universale, sono soprattutto garantiti i diritti delle minoranze sessuali, mentre quelli dei cittadini comuni a volte sono violati, e non tutti ne sono contenti. Ma invece di raggiungere un compromesso, la leadership UE si appresta a mettere in atto le proprie ‘linee guida’ di promozione ove gli stati che non le accettano saranno puniti con sanzioni.
Così, la commissaria europea per l’uguaglianza Helena Dalli ha recentemente annunciato che i paesi che non vogliono rispettare i diritti della comunità LGBT – come immaginati nell’UE – saranno soggetti a sanzioni economiche.
L’Unione europea sta attualmente sviluppando un cosiddetto meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto associato ai pagamenti del RECOVERY FUND dal bilancio a lungo termine .
La logica di questo meccanismo è semplice: se un Paese non rispetta i requisiti sindacali in materia di tutela dei diritti delle persone LGBT, non può pretendere pagamenti che sono pensati per aiutare a ripristinare le economie dei Paesi europei dopo l’epidemia di coronavirus.
Nelle condizioni attuali, questa è una leva molto dura: o fai come ti viene detto o non riceverai aiuti e pagherai sanzioni.
Come sapete, questa iniziativa ha degli oppositori, sono Polonia e Ungheria che hanno posto il veto a questo progetto, il cui esplicito orientamento LGBT e le leggi sull’immigrazione considerano inaccettabili.
In effetti, la strategia contiene punti che equiparano la non accettazione dei diritti LGBT come crimini contro i valori dell’UE in generale.
‘Convincere’ è usare un eufemismo. In realtà, questo progetto non è
altro che un rozzo ricatto economico. Il MES stesso è pensato per
condizionare le economie e le politiche dei singoli paesi.
Da parte sua l’Italia si vanta di essersi attivata per convincere
Polonia ed Ungheria di soprassedere ed accettare le imposizioni. Ed a
tratti la mission dei principali giornali italiani sembra sia diventata
quella di sviare dalla comprensione esatta delle notizie. Addirittura
sembra che il governo italiano segua le direttive dei giornali , ovvero
che l’influenza parta dai media che passano gli orientmenti dai think
thank europei al nostro governo di facciata.
patrizio ricci by @vietatoparlare
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