Omicidio preterintenzionale, arresto illegale e altri reati.
conrolacrisi.org fabrizio salvatori
Con queste accuse, i
pm di Varese Agostino Abate e Sara Arduini hanno depositato la
richiesta di fissazione dell'udienza preliminare e di rinvio a giudizio
per otto carabinieri e agenti di polizia in relazione al caso di
Giuseppe Uva, morto in ospedale nel giugno 2008 dopo aver trascorso
parte della notte nella caserma dei carabinieri. Il passaggio segue
l'ordinanza del gip Giuseppe Battarino, che aveva respinto la richiesta
di archiviazione del pm disponendo l'imputazione coatta per due
carabinieri e sei agenti di polizia che intervennero a supporto dei
militari.
Nei prossimi giorni verra' fissata la data dell'udienza preliminare davanti al gup. Secondo i familiari, assistiti dagli avvocati Fabio Anselmo e Fabio Ambrosetti, Uva, fermato ubriaco per strada insieme a un amico, avrebbe subito violenze in caserma prima di essere ricoverato in ospedale con trattamento sanitario obbligatorio. Il legale di carabinieri e poliziotti, Luca Marsico, intanto ha presentato ricorso in Cassazione contro l'imputazione coatta disposta dal gip.
Questa la testimonianza di Alberto Bigioggero, resa in una intervista al “Fatto quotidiano” su come andarono i fatti quella sera in cui fu arrestato insieme a Uva per una bravata in un giardinetto a Varese: “Fummo divisi subito. Lui fu scaraventato a terra, poi nell’auto dei militari. Mi chiamò formulando una pesantissima richiesta di aiuto. Quando poi arrivai in caserma, vidi il via vai di carabinieri e poliziotti e lo sentii gridare. Gli chiesi di smetterla di massacrarlo. Mi risposero che dovevo essere io a smetterla e di non preoccuparmi perchè tanto dopo sarebbe arrivato il mio turno. Non vidi mai più Giuseppe”.
Nei prossimi giorni verra' fissata la data dell'udienza preliminare davanti al gup. Secondo i familiari, assistiti dagli avvocati Fabio Anselmo e Fabio Ambrosetti, Uva, fermato ubriaco per strada insieme a un amico, avrebbe subito violenze in caserma prima di essere ricoverato in ospedale con trattamento sanitario obbligatorio. Il legale di carabinieri e poliziotti, Luca Marsico, intanto ha presentato ricorso in Cassazione contro l'imputazione coatta disposta dal gip.
Questa la testimonianza di Alberto Bigioggero, resa in una intervista al “Fatto quotidiano” su come andarono i fatti quella sera in cui fu arrestato insieme a Uva per una bravata in un giardinetto a Varese: “Fummo divisi subito. Lui fu scaraventato a terra, poi nell’auto dei militari. Mi chiamò formulando una pesantissima richiesta di aiuto. Quando poi arrivai in caserma, vidi il via vai di carabinieri e poliziotti e lo sentii gridare. Gli chiesi di smetterla di massacrarlo. Mi risposero che dovevo essere io a smetterla e di non preoccuparmi perchè tanto dopo sarebbe arrivato il mio turno. Non vidi mai più Giuseppe”.
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