Il ministro degli Esteri Lavrov: «Russia e Occidente hanno posizioni vicine, si delinea la possibilità di un’iniziativa comune proposta da Kiev»
Mosca non ha intenzione di attraversare la frontiera con l’Ucraina. Parola del ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. Dopo la telefonata di Putin a Obama,
sembra prendere piede la via della distensione e della diplomazia.
«Non abbiamo assolutamente intenzione e interesse a varcare i confini
ucraini - ha detto Lavrov alla tv Rossia 24
-. La sola cosa che vogliamo davvero è che il lavoro dovrebbe essere
collettivo e che l’illegalità che alcuni Paesi occidentali stanno
tentando di spazzare sotto il tappeto dipingendo la situazione a colori
vivaci dovrebbe essere fermata».
«Iniziativa comune»
I punti di vista della Russia e degli Occidentali «si avvicinano», ha
detto ancora Lavrov. E i recenti contatti con Stati Uniti (l’incontro
tra Lavrov e il segretario di Stato Usa John Kerry all’Aia), Germania,
Francia e altri Paesi - ha aggiunto - «mostrano che si delinea la
possibilità di una iniziativa comune che potrebbe essere proposta
all’Ucraina». Sabato il ministro russo ha avuto un colloquio telefonico
con Kerry e un nuovo incontro tra i due potrebbe essere messo in agenda
martedì o mercoledì, quando il segretario Usa sarà a Bruxelles per un
incontro dei ministri degli Esteri della Nato.
La proposta americana
La
volontà di distensione è stata ribadita anche dal presidente russo al
segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Putin ha detto di non avere
«alcuna intenzione di condurre operazioni militari» in Ucraina
meridionale o orientale, ha reso noto lo stesso Ban. Con Obama, Putin ha
discusso la proposta Usa di risoluzione della crisi. Il presidente
americano ha chiarito che la via diplomatica rimane possibile solo se la
Russia ritira le sue truppe dal confine e non prende alcuna iniziativa
per violare ulteriormente l’integrità territoriale e la sovranità
dell’Ucraina.
Klitschko ritira la candidatura
Intanto le presidenziali del 25 maggio a Kiev perdono uno dei
protagonisti più ammirati della rivolta contro Mosca e l’ex presidente
filo-russo Viktor Yanukovich. L’ex campione del mondo di pugilato Vitali
Klitschko, uno dei leader dell’opposizione filoeuropea, ha annunciato
che non si candiderà e che sosterrà nella corsa il miliardario Petro
Porochenko. «Le forze democratiche - ha detto Klitschko, facendo sapere
che si candiderà piuttosto a sindaco di Kiev - devono presentare un
candidato unico e deve essere un candidato che disponga del sostegno
più ampio». Alle elezioni presidenziali parteciperà invece la controversa ex premier Yulia Tymoshenko,
liberata il 22 febbraio dalla prigione in cui stava scontando una
condanna a 7 anni di reclusione per abuso di potere nel commercio di gas
quando era premier.
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