mercoledì 26 marzo 2014

Province, oggi il voto decisivo E il governo autorizza la fiducia.

Il ddl arriva al Senato. Il tweet di Renzi di prima mattina: «Oggi giornata importante per le Province e riunione chiave stasera su Senato e regioni».


corriere.it di Redazione Online

Giornata politica ad alta tensione e il governo pone la fiducia sulla riforma delle province che in giornata andrà all'esame del Senato.Il Consiglio dei Ministri - che si è riunito alle ore 8 a Palazzo Chigi - ha infatti autorizzato la fiducia sul ddl.
La fiducia
Il Consiglio dei Ministri - comunica in una nota palazzo Chigi - ha deliberato il proprio assenso a «porre la questione di fiducia sul disegno di legge recante disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni, all'esame del Senato». Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi alle 8.00, sotto la presidenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, in assenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, in visita all'Istituto comprensivo Statale «Gregorio Caloprese» di Scalea (Cosenza). Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Graziano Delrio.

Il tweet di Renzi
«Oggi giornata importante per le Province e riunione chiave stasera su Senato e regioni. Stamani nelle scuole, destinazione Calabria, Scalea». Nella giornata del voto a Palazzo Madama sul disegno di legge che riforma le Province, il premier è tornato, di prima mattina, a farsi sentire con un tweet. Già mercoledì aveva sottolineato l'importanza del passaggio in Aula di questo ddl. Sempre con un tweet. «Domani (oggi, ndr ) passa la nostra proposta sulle Province 3.000 politici smetteranno di ricevere un’indennità dagli italiani»

La giornata di martedì
Ma la tensione è alta. Il governo al Senato rischia. E la svolta del Cdm di mercoledì mattina arriva dopo una giornata ad alta tensione. Martedì il governo è andato in minoranza due volte sul provvedimento in commissione, e in maggioranza ci sono tensioni. L'obiettivo dell'esecutivo di Matteo Renzi è quello di far approvare la legge in tempi rapidissimi, per evitare che all'election day del 25 maggio, quando si voterà per il Parlamento europeo e per il rinnovo delle amministrazioni di oltre 4.000 comuni (tra cui Firenze), gli elettori ricevano al seggio anche le schede per le province (in palio ce ne sarebbero oltre 50).

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