lunedì 26 novembre 2018

Ambiente. Cambiamenti climatici e ipocrisia istituzionale.

Non ci sono più parole che possano definire gli atteggiamenti di un mondo politico a due facce: da un lato il volto istituzionale, quello del “politically correct”, fatto di dichiarazioni ad effetto e frasi di riscatto; dall’altro il volto reale, quello che agisce e che si fa beffa delle popolazioni, agendo per il mero interesse economico e per una sete di potere inaudita. 
 

Alcuni giorni fa, 16 capi di stato (tra i quali il presidente della Repubblica italiano) hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in difesa del clima, contro le opere climalteranti. Un comunicato allarmante ma di speranza.
https://www.quirinale.it/elementi/19199
Ma queste sono solo parole. Che cosa si fa di concreto? NULLA!

È facile sottoscrivere una dichiarazione del genere, per poi andare a stringere le mani di un presidente azero, o statunitense, con i quali ti accordi per la costruzione di un gasdotto inutile e dannoso! È facile firmare protocolli, quando invece la realtà dice che si favorisce quel sistema estrattivista che impone opere scellerate alle popolazioni, in difesa delle multinazionali e contro il clima! È facile parlare di Accordi di Parigi e COP24, quando poi quegli accordi vengono messi da parte per sostenere una strategia energetica totalmente contraria!
Tap, come qualsiasi opera climalterante in quanto sfrutta energie fossili, va in controtendenza a quegli accordi di Parigi tanto sbandierati dai capi di stato. Il termine “decarbonization” vuol dire “DEFOSSILIZZAZIONE”, forse dovrebbero impararlo nelle stanze governative.
I livelli di gas serra sono ai massimi storici, e non c’è nessuna iniziativa e nessun dato in controtendenza.
La concentrazione di CO2 nell’atmosfera ha raggiunto il record assoluto. Ad affermarlo è l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm). La presenza di CO2 – riporta LIFEGATE in base al rapporto Omm dell’ultimo 22 novembre – è aumentata del 146% rispetto ai livelli pre-industriali. Dati simili si avevano solo 3/5 milioni di anni fa, quando la temperatura era di 2-3 gradi centigradi più alta rispetto ad oggi, e il livello dei mari era da 10 a 20 metri superiore.
Le strategie energetiche vanno riviste subito, e non solo a parole!

Le variazioni climatiche e la distruzione del pianeta non si fermano con una dichiarazione e tanta ipocrisia…

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