Vincenzo Puppo Medico Sessuologo
La professoressa Chiara Volpato, docente di Psicologia sociale all’Università di Milano Bicocca, al Corriere della sera afferma:
“La deumanizzazione si avvale di strategie esplicite, che negano apertamente l’umanità dell’altro, e di strategie sottili, che erodono in modo inconsapevole l’altrui partecipazione all’umanità. L’oggettivazione sessuale si verifica quando, invece di considerare una persona nella sua completezza, ci si concentra sul suo corpo, o su parti di esso, che vengono considerati strumenti del piacere e del desiderio maschile. Quando sono oggettivate, le donne tendono a interiorizzare la prospettiva dell’osservatore e a trattare se stesse come oggetti da valutare sulla base dell’aspetto fisico. L’auto-oggettivazione incide negativamente sul benessere psicofisico”.
Nel mondo, la maggioranza degli uomini crede ancora oggi che le femmine siano esseri inferiori e oggetti sessuali. In molte nazioni la nascita di una figlia è considerata una disgrazia, e femmina è un termine dispregiativo. Per questo femminicidio non si dovrebbe usare, perché non significa l’uccisione di una donna/essere umano, ma significa l’uccisione di una femmina. Non si deve usare perché le donne uccise si erano finalmente liberate e si consideravano – e volevano essere considerate – persone umane e uguali, non più solo femmine inferiori. Chiaramente anche “femminuccia” non si deve più usare: vedi le definizioni di femmina e femminuccia.
È urgente fare educazione all’umanità nelle scuole e università, crescere bambini e bambine con gli stessi diritti e doveri (non solo le bambine, ma anche i bambini devono imparare a fare i lavori domestici), educarli al rispetto e uguaglianza (non alle differenze/diversità) di tutti gli esseri umani (femmina non dovrà più essere un termine dispregiativo). Si deve poi fare anche educazione all’amore e a fare l’amore, per eliminare il culto del pene e liberare i maschi dalle ossessioni sessuali: spiegare che il pene non deve più essere il simbolo della potenza maschile.
È fondamentale che tutti si rendano conto che le donne sono necessarie e indispensabili per lo sviluppo della nostra società, e gli uomini non dovranno aver paura di questo perché poi staranno meglio, saranno liberi anche loro. Quindi a un ragazzo/uomo non deve neanche passare per la mente di uccidere, violentare, schiavizzare, comprare, sposare una bambina, mutilare, picchiare, sfregiare, molestare, insultare, umiliare, considerare un oggetto un altro essere umano/donna. Per una vera rivoluzione culturale, donne e uomini si devono unire per liberare i corpi femminili e maschili: per approfondire, ecco una mia lezione sulla prevenzione primaria delle violenze.
Nessun commento:
Posta un commento