http://www.libreidee.org
Le élites europee e italiane vogliono mantenere lo status quo. Lo fanno per propagandare con il controllo dei media
questo modello economico che risulta perdente, sminuendo e
ridicolizzando ogni piano alternativo e anche chi la pensa in modo
differente. Lo fanno fin nel dettaglio con un macchina del fango
sistematica. Il piano del nuovo governo italiano non sembra così
radicale? Infatti non lo è, ma occorre comunque ridicolizzarlo. E’ un
primo passo e una manovra che va in un’altra direzione rispetto alle
precedenti. Ma la ridicolizzazione è architettata fin nei minimi
particolari, cosa che fanno anche nei confronti delle persone (è stato
fatto anche a me), anche se chi la esercita è minoritario nel paese. La
maggioranza degli italiani non crede in queste ricette. Dopo una recente
serata a “Otto e mezzo”, su La7, sono stata bersagliata, intimidita,
derisa da importanti giornalisti e potenti economisti. Una sorta di
bullismo mediatico, così volgare da lasciarmi senza parole. Faccio un
esempio su un comportamento che ritengo significativo. Il vicepresidente
del Parlamento Europeo, David Sassoli (ex conduttore del Tg1 ed
esponente del Pd) si è scomodato per me, bloccandomi su Twitter e
taggando il contenuto di un suo tweet al Parlamento Europeo, dove dice
che se mi invitano in tv gli italiani potrebbero precipitarsi a ritirare
i loro soldi dalla banca. Non pensavo di essere così potente. Si vede
che la verità non si può dire in Tv.
In televisione avevo detto che mettere in discussione l’Europa
è necessario. Che l’austerity è una ricetta che non ha funzionato e non
funziona. E’ un modello adottato su scala universale in modo acritico, e
l’Europa ne è in questo momento la portatrice più
avanzata. Tutti addossano alle politiche del governo l’aumento dello
spread, ma accade principalmente perchè il quantitative easing di Draghi
e della Bce è agli sgoccioli. Però questo nessuno lo spiega. Perché
questi attacchi? Viviamo in una delle società più inique di sempre. Un
ristrettissimo numero di persone detiene la maggioranza del potere
nel mondo e in questo paese. La loro ricetta di gestione è questo
fondamentalismo economico che è il neoliberismo, e anche se non funziona
non lo si può mettere in discussione con delle critiche. Chi ha in mano
il potere detiene il controllo dei media che sembrano fare di tutto per mantenere lo status quo. Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’Economia
nel 2002, spiega che le ricette di Banca Mondiale, Fondo Monetario
Interneazionale, Wto e vari altri organismi sovranazionali producono
spesso effetti devastanti nei paesi in cui vengono applicate. Ho
moltissimi punti in comune con le teorie di Stiglitz, ma nel contesto
maistream la comprensione di questi temi non è passata.
Con un martellamento a tappeto hanno convinto gli italiani che l’economia è sapere ogni giorno quali siano le oscillazioni dello spread e le dinamiche del debito. Ma questa non è economia. L’economia ha il compito di far star meglio le persone. I veri problemi dell’economia
sono la mancanza di crescita e la disoccupazione. In Italia si dovrebbe
anche iniziare a rivedere il meccanismo d’asta usato per il
collocamento dei Btp. Il sistema di gestione del debito pubblico
italiano va rivisto. La modalità del ‘prezzo marginale d’asta’ comporta
che i titoli vengano assegnati al prezzo più basso offerto e quindi al
tasso più alto. Ciò comporta un costo del debito pubblico elevatissimo.
Basterebbe fare come in Germania, dove esiste un importante sistema di
banche pubbliche che intervengono nelle aste dei titoli pubblici. Come
si esce da questa fase critica per i mercati? E’ questo continuo
stato di tensione che ha effetti deleteri sui mercati. Dovrebbe
cambiare l’approccio europeo. I mercati speculano sulle aspettative. La
Bce dovrebbe preservare la stabilità dei mercati con politiche monetarie
ad hoc.
Da noi la classe politica
ha tradito gli italiani con privatizzazioni che non vi dovevano essere,
o entrando nell’unione monetaria Ue senza che vi fossero le condizioni.
In Francia si scende in strada per rivendicare istanze popolari che qui
ogni giorno si disprezzano come populismo. Ma è normale, parliamo dei
sistemi di privilegi che una casta vuole continuare a mantenere. Il vero
problema è questa ideologia delle élites che costringe ampie masse
europee all’austerity e alla povertà. Ora, con arroganza aristrocratica,
chi detiene le redini di questo tipo di società vuole ancora preservare
i propri privilegi. Come si crea la crescita? Con investimenti pubblici
produttivi: grandi investimenti e opere che creino lavoro. Con questi
interventi ci occuperemmo dello stato di salute del nostro territorio –
che abbiamo visto in che condizione è, vedasi il ponte di Genova e tutti
i disastri che sono capitati anche ultimamente – e metteremmo in moto
un circolo viruoso che procura crescita e benessere. Resta questo lo
scopo dell’economia, non l’informazione giornaliera sullo spread. Lo Stato non può continuare a chiedere al cittadino più di quanto dà.
(Ilaria Bifarini, dichiarazioni rilasciate ad Antonio Amorosi per
l’intervista apparsa su “Affari Italiani” il 21 novembre 2018, ripresa
dal blog della Bifarini).
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
giovedì 29 novembre 2018
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento