Non è un argomento nuovo e proprio questa mattina è stato rilanciato da Antonio Di Pietro dopo esser venuto alla luce un rapporto del Pentagono, che spiega la possibilità di farli saltare in aria se colpiti da un fulmine.
"E' gravissimo - dichiara Di Pietro - che si sperperino soldi pubblici per acquistare i cacciabombardieri F-35 e i sommergibili mentre le famiglie italiane non arrivano a fine mese, gli operai restano senza lavoro e troppe imprese chiudono. Il professor Monti, che parla tanto d'Europa, lo ha letto il Sunday Telegraph? Lo sa questo governo dimissionario e guerrafondaio che gli F-35, oltre ad essere costosissimi, sono anche delle vere e proprie bombe volanti? Non siamo noi a denunciarlo, ma un rapporto del Pentagono".
E' il Sunday Telegraph, ad aver annunciato la pericolosità di cui sopra e la causa sarebbe legata al serbatoio del carburante. I tecnici della Difesa, è scritto nel Telegraph, avrebbero scoperto che cercando soluzioni per alleggerire il jet i progettisti e le aziende costruttrici si sono trovati a ridurre anche lo spessore dell'involucro del serbatoio. In questo modo lo hanno reso più vulnerabile al fuoco dei nemici e dei fulmini in confronto a quelli precedenti.
Parliamo di un progetto complessivo di ben 2.443 esemplari per un costo di 396 miliardi di dollari, con la partecipazione dell'Italia. Il giornale menziona il rapporto dell'Operational Test and Evaluation Office del Pentagono e afferma che che esso vieta ai 63 F-35 realizzati sino ad oggi di volare a meno di 45 km da un temporale. Almeno fino a quando non sarà ripristinata la "corazza" del serbatoio.
L'Italia intanto ha già finanziato l'acquisto per 90 caccia F-35 (inizialmente erano 131) per l'aviazione e per la Marina: due terzi sono modelli "tradizionali" Lightning 2; un terzo invece F-35B a decollo corto e atterraggio verticale, quelli sui quali finora si sono registrati i problemi maggiori durante i test.
Allo Stato dunque all'inizio dovrebbero costare circa 80 milioni di dollari l'uno.
Allo Stato dunque all'inizio dovrebbero costare circa 80 milioni di dollari l'uno.
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