mercoledì 30 gennaio 2013

Coltivarsi la marijuana è rivoluzionario Antiproibizionisti 365 giornio all'anno

Un arresto in ogni famiglia
ve lo ricordate ??
...purtroppo avevamo ragione!!

In controtendenza a quanto avviene in altri paesi del mondo come in Spagna, in Belgio, in Lussemburgo, Paesi Bassi, negli Stati Uniti dove il consumo e la coltivazione della marijuana sono stati via via depenalizzati, in Italia a partire dal 2006, con l' entrata in vigore della legge Fini-Giovanardi, la situazione è invece drammaticamente degenerata.

Adesso vogliamo dare i numeri.
Raddoppiano i detenuti presenti in carcere per l'art. 73 e se si calcola sia l'art. 73 che il 74 si arriva al 42,21% del totale, quasi la metà delle persone attualmente detenute nelle carceri italiane è in cella per 2 articoli di questa unica legge.
Questa situazione ha così esasperato la già drammatica situazione di sovraffollamento dei penitenziari italiani.
Se si considerano poi i detenuti condannati in via definitiva (non le presenze in carcere) la percentuale per violazione della legge sugli stupefacenti è del 38,90%.
Aumentano paurosamente le segnalazioni al prefetto per il consumo personale: di queste il 74% è per un solo spinello!
Altro dato significativo è che le operazioni di polizia hanno portato a un aumento dei sequestri pari al 54,19% di marijuana, il 29,43% di hascisc e paradossalmente un -45,97% di eroina, eroina che è tornata a infestare i nostri quartieri.
(fonte: ''terzo libro bianco'' sugli effetti della legge Fini-Giovanardi) è evidente che la Fini-Giovanardi sta portando avanti un attacco frontale nei confronti di semplici consumatori e di liberi coltivatori di cannabis, attraverso un opera di criminalizzazione che entra di prepotenza dentro le case di ogni famiglia, lasciando invariati i guadagni delle narcomafie.


Non esiste provare. C' è solo da fare o non fare.
Perché coltivarsi marijuana è sapere cosa stai fumando.
Perché coltivarsi marijuana è sottrarre denaro alle narcomafie.
Perché coltivarsi marijuana è libertà di scegliere un'alternativa alla farmacologia industriale
ed è inoltre un'alternativa concreta e sostenibile al business dell'industria tessile, edile e petrolchimica.
Coltivarsi la marijuana è rivoluzionario

Antiproibizionisti giorno dopo giorno per Aldo, Stefano, Pietro, Giuseppe e per ogni vittima del proibizionismo.

" ... I narcotici sono stati usati sistematicamente come caprio espiatorio e demonizzati, l'idea che qualcuno possa assumere droghe e sfuggire ad un destino orribile è un anatema per quegli idioti, io prevedo che in un prossimo futuro i conservatori useranno lo spettro della droga come pretesto per mettere su un enorme apparato di polizia "
William Burroughs _ 1989
 csoa forte prenestino
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RIFLESSIONI SULL’ARTICOLO PUBBLICATO DA CSOA FORTE PRENESTINO
La R@P sin dalla sua nascita si e’ posto l’obiettivo di contribuire al superamento della legge FINI GIOVANARDI. Numerosi e interessanti sono i documenti che sono stati pubblicati sul blog. I numeri riportati nell’articolo in oggetto sono impressionanti. Il proibizionismo ha fallito e ha prodotto costi insopportabili per la collettivita’ Non e’ piu’ tollerabile lasciare alla merce’ di solerti funzionari di polizia e C.C. un numero vastissimo di persone , colpevoli, secondo questa odiosa legge, di commettere quotidianamente un reato. E invece si continuano a nascondere i danni provocati dall’alcol. Non e’ un problema che impatta solo il destino del singolo cittadino, ma una questione politica relativa alle liberta’ individuali.  Partendo da quanto sinteticamente ribadito di recente anche dal manifesto che gira sul web di OTTO dei Simpson “GIUSTO O SBAGLIATO NON PUO’ ESSERE REATO” , vanno organizzate le aspirazioni di tutti coloro che vogliono la liberalizzazione delle droghe leggere. Mai piu’ una lira delle nostre tasse per potenziare l’ apparato repressivo,magari con la creazione di nuove carceri… Mentre le navi e i Tir delle narcomafie   continuano a passare indisturbati assistiamo ad una caccia all’uomo per 2 canne, con conseguenze drammatiche per gli sfortunati  consumatori. Invitiamo tutti coloro i quali sono interessati alla questione a farsi sentire ed a organizzarsi, perche’ non puo’ rimanere un problema individuale. Alle prossime elezioni sosteniamo quelle forze politiche che da anni combattono questa battaglia.
L’ultimo mohicano .

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