E’ trascorso quasi un mese e le promesse circa l’installazione di altre tre fontane leggere sono state disattese. Di chi è la colpa? Chi pagherà per questi ritardi?
Inoltre quelle già esistenti non permettono di riempire le taniche e basterebbero solo facili modifiche.
Insormontabili difficoltà sono ricadute su alcune categorie di cittadini: gli anziani, i portatori di handicap e coloro che non possiedono l’automobile.
E’ troppo chiedere analisi chimiche più complete per conoscere se l’acqua delle fontane, ad esempio, è ricca di sodio ed inadatta per alcune persone?
Per tutto ciò, è opportuno protestare nei confronti della CREA. Tutti i cittadini possono e debbono partecipare in prima persona, superando le differenze politiche, questioni personali…
E ’ necessario sostenere il Comitato Campagnano Acqua Bene Comune che speriamo acquisisca in breve tempo l’autorevolezza per rivendicare sia l’esito dei referendum, che per richiedere il risarcimento dei danni provocati dall’arsenico come stabilito dalla sentenza del TAR LAZIO 664 DEL 2012 ed anche la riduzione delle tariffe dell’acqua ormai dichiarata non potabile nella misura del 50%, così come stabilito dalla determinazione del C.I.P. 26/75
E’ auspicabile che tutte le Associazioni presenti nel paese sostengano questa battaglia.
Infine sarebbe opportuno che il Sindaco rettificasse l’ordinanza del 29 dicembre 2012, che può essere impugnata davanti al TAR entro la fine di febbraio 2013 e sostenesse gli interessi della popolazione ordinando alla CREA srl l’applicazione di tariffe più eque.
Rompiamo questo assordante silenzio…….. tutti insieme facciamoci sentire.
Marina Spano
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