I prigionieri nella base navale degli Stati Uniti a Guantanamo, territorio illegalmente occupato a Cuba, compiono undici anni dai primi trasferimenti a questo centro di detenzione nella cornice della discussa "guerra contro il terrorismo". I dati ufficiali raccolti dall’organizzazione Amnesty International affermano che dei 779 detenuti che sono stati reclusi, la maggioranza di questi sono arrivati senza nessuna accusa, e non hanno avuto un giudizio penale, informa il quotidiano Granma.
Circa 600 sono stati trasferiti da Guantanamo ad altri paesi dal 2002, secondo le autorità statunitensi, e di 166 che restano, quasi la metà sono cittadini yemeniti.Circa 12 persone recluse a Guantanamo sono arrivate alla base quando non avevano ancora 18 anni di età.
Nel settembre del 2012, le autorità hanno reso pubblica una lista di 55 prigionieri che sono ancora reclusi, benché fossero stati autorizzati al trasferimento.
Circa 600 sono stati trasferiti da Guantanamo ad altri paesi dal 2002, secondo le autorità statunitensi, e di 166 che restano, quasi la metà sono cittadini yemeniti.Circa 12 persone recluse a Guantanamo sono arrivate alla base quando non avevano ancora 18 anni di età.
Nel settembre del 2012, le autorità hanno reso pubblica una lista di 55 prigionieri che sono ancora reclusi, benché fossero stati autorizzati al trasferimento.
Una sentenza emessa da un tribunale federale degli USA in ottobre dell’anno anteriore ha identificato che il 56% degli imprigionati ha un’autorizzazione per essere trasferito fuori dalla base.
A Guantanamo hanno recluso centinaia di persone per essere suppostamente dei talebani benché le loro detenzioni fossero arbitrarie, inoltre la maggioranza di questi sono stati sottomessi a maltrattamenti fisici, torture fisiche e psicologiche, con una totale violazione dei loro diritti umani.
Da Cubadebate
(traduzione di Ida Garberi)
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