fonte www.usb.it/
27/06/2012
Oggi, mercoledì 27 Giugno, è il giorno in cui
Monti ha deciso che i diritti dei lavoratori dovranno essere
stracciati per dimostrare alla Banca Centrale Europea, al Fondo
Monetario Internazionale, alla Commissione Europea ed al Consiglio
Europeo del 28 Giugno, che il governo italiano “ha fatto i conti”.
I lavoratori saranno sacrificati, ma i mercati finanziari non si placheranno: Monti lo sa, ed è per questo che dopo aver ottenuto la cancellazione dell’art.18 , l’aumento della precarietà e la libertà di licenziamento, si prepara a disfarsi di migliaia e migliaia di dipendenti pubblici, al taglio dei loro stipendi, alla riduzione drastica dei servizi.
Dopo lo sciopero generale del 22 giugno scorso, USB torna dunque a mobilitarsi e dà appuntamento a Roma in piazza SS Apostoli, dove prosegue il presidio permanente nella tendopoli della protesta, per far sentire a questo governo, ai partiti che lo sostengono e a CGIL CISL UIL UGL loro complici, che la vita dei giovani, dei precari, delle donne, dei pensionati, dei senza casa non è nelle loro mani; per contrastare la controriforma del mercato del lavoro, contro la spending review e l’attacco al pubblico impiego. Per riprenderci i diritti e mandare a casa Monti.
I lavoratori saranno sacrificati, ma i mercati finanziari non si placheranno: Monti lo sa, ed è per questo che dopo aver ottenuto la cancellazione dell’art.18 , l’aumento della precarietà e la libertà di licenziamento, si prepara a disfarsi di migliaia e migliaia di dipendenti pubblici, al taglio dei loro stipendi, alla riduzione drastica dei servizi.
Dopo lo sciopero generale del 22 giugno scorso, USB torna dunque a mobilitarsi e dà appuntamento a Roma in piazza SS Apostoli, dove prosegue il presidio permanente nella tendopoli della protesta, per far sentire a questo governo, ai partiti che lo sostengono e a CGIL CISL UIL UGL loro complici, che la vita dei giovani, dei precari, delle donne, dei pensionati, dei senza casa non è nelle loro mani; per contrastare la controriforma del mercato del lavoro, contro la spending review e l’attacco al pubblico impiego. Per riprenderci i diritti e mandare a casa Monti.
USB TORNA IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA CONTRORIFORMA DEL LAVORO DI MONTI E FORNERO
27 GIUGNO - A ROMA - Piazza SS Apostoli – ore 14.30
27 GIUGNO - A ROMA - Piazza SS Apostoli – ore 14.30
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Comunicato 27/6 ore 11
STATI GENERALI ROMA: USB INSIEME AI MOVIMENTI IN PIAZZA CONTRO LE POLITICHE ANTISOCIALI DELLA GIUNTA ALEMANNO
Circa 300 manifestanti bloccati in via Labicana
Circa 300 manifestanti bloccati in via Labicana
USB e i movimenti romani sono in piazza questa
mattina a Roma per protestare contro le politiche della Giunta
Alemanno. Un gruppo di circa 300 manifestanti ha cercato di raggiungere
l’Auditorium Antonianum, dove sono in corso i lavori degli “Stati
Generali del Sociale e della Famiglia di Roma capitale”, ma è stato
bloccato dalle forze di polizia in via Labicana.
L’iniziativa esprime una protesta radicale nei confronti di politiche adottate da Alemanno in materia di lavoro, casa, trasporti e servizi alla cittadinanza, politiche incentrate su privatizzazioni, aumenti dei carichi di lavoro e delle tariffe, abbassamento della qualità dei servizi.
Insieme a lavoratori e lavoratrici di Roma Capitale,
degli asili nido, di Ama e ACEA, in piazza è presente una delegazione
degli inquilini resistenti, da giorni in sciopero della fame contro le
dismissioni delle case degli enti.L’iniziativa esprime una protesta radicale nei confronti di politiche adottate da Alemanno in materia di lavoro, casa, trasporti e servizi alla cittadinanza, politiche incentrate su privatizzazioni, aumenti dei carichi di lavoro e delle tariffe, abbassamento della qualità dei servizi.
La protesta si rivolge anche al ministro Fornero, invitata oggi agli “Stati generali”, e alla sua controriforma del mercato del lavoro che, approvata a colpi di fiducia in Parlamento, toglierà diritti ai lavoratori rendendo tutti più precari.
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Comunicato 27/6 ore 13
ROMA: CARICATI I MANIFESTANTI ANTI ALEMANNO. LA PROTESTA PROSEGUE IN PIAZZA SS APOSTOLI
Sono stati caricati dalle forze di polizia in via
del Corso i circa 300 manifestanti che questa mattina a Roma stanno
protestando contro le politiche sociali della Giunta Alemanno.
Dopo aver cercato di raggiungere viale Manzoni, dove sono in corso gli “Stati Generali del Sociale e della Famiglia di Roma capitale” a cui era attesa il ministro Fornero, gli esponenti di USB e dei movimenti romani, che intendevano esprimere la forte e radicale protesta contro politiche incentrate su privatizzazioni, aumenti dei carichi di lavoro e delle tariffe, sono stati bloccati in via Labicana.
A seguito di un primo confronto con un cordone di agenti della Finanza, i manifestanti si sono spostati in corteo a piazza Venezia ed hanno cercato di raggiungere il Corso, dove sono stati violentemente caricati.
Ma la protesta non si ferma: i manifestanti sono giunti in piazza SS Apostoli, dove questo pomeriggio, dalle 14.30, partirà la mobilitazione indetta da USB contro l’approvazione della controriforma Fornero, la distruzione dei diritti, degli ammortizzatori sociali e la precarizzazione di tutto il mondo del lavoro.
Dopo aver cercato di raggiungere viale Manzoni, dove sono in corso gli “Stati Generali del Sociale e della Famiglia di Roma capitale” a cui era attesa il ministro Fornero, gli esponenti di USB e dei movimenti romani, che intendevano esprimere la forte e radicale protesta contro politiche incentrate su privatizzazioni, aumenti dei carichi di lavoro e delle tariffe, sono stati bloccati in via Labicana.
A seguito di un primo confronto con un cordone di agenti della Finanza, i manifestanti si sono spostati in corteo a piazza Venezia ed hanno cercato di raggiungere il Corso, dove sono stati violentemente caricati.
Ma la protesta non si ferma: i manifestanti sono giunti in piazza SS Apostoli, dove questo pomeriggio, dalle 14.30, partirà la mobilitazione indetta da USB contro l’approvazione della controriforma Fornero, la distruzione dei diritti, degli ammortizzatori sociali e la precarizzazione di tutto il mondo del lavoro.
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POLIZIA TENTA DI SEQUESTRARE I MANIFESTANTI IN PIAZZA SS.APOSTOLI. ROTTO L'ACCERCHIAMENTO SI VA A MONTECITORIO
14.50 - Alcune centinaia di
attivisti del sindacalismo di base e dei movimenti sociali che erano
radunati a Piazza Santi Apostoli con l'intenzione di sfilare fino a
Piazza Montecitorio sono stati letteralmente sequestrati per quasi
mezzora da un imponente schieramento di Polizia che ha impedito ai
manifestanti di uscire dalla piazza. Completamente circondati e dopo
aver chiesto invano di poter uscire dall'accerchiamento gli attivisti
hanno iniziato dapprima a fronteggiare i cordoni di Polizia e poi a
spingere e a cercare di passare. Nella colluttazione e nel parapiglia
Emidia Papi, dirigente dell'Unione Sindacale di Base, è caduta a terra e
ha perso i sensi. Finalmente dopo spintonamenti e lunghi momenti di
concitazione il responsabile dell'ordine pubblico ha deciso di lasciar
passare i manifestanti che ora si stanno recando in corteo a
Montecitorio per raggiungere altri attivisti che sono davanti al
Parlamento a manifestare contro il governo.
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Comunicato 27/6 ore 15
ROMA: TENSIONE ALLA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA SS APOSTOLI CONTRO RIFORMA DEL LAVORO. LA PROTESTA SI SPOSTA A MONTECITORIO
E’ partita con tensione la
manifestazione indetta da USB questo pomeriggio a Roma, in piazza SS
Apostoli. Dopo le cariche subite in mattinata dagli attivisti che
volevano protestare contro le politiche sociali del sindaco di Roma e
la riforma del lavoro del ministro Fornero, attesa agli “Stati
generali” organizzati da Alemanno, il presidio in SS Apostoli, partito
alle 14.30, è stato letteralmente accerchiato, impedendo ai
manifestanti di uscire dalla piazza.
Dopo qualche momento di confronto fra agenti e manifestanti, che ha provocato anche lo svenimento di una donna, la protesta si sta spostando sotto Montecitorio, dove è in corso la votazione del Ddl Fornero, giudicato da USB una controriforma che azzera diritti e ammortizzatori sociali precarizzando tutto il mondo del lavoro.
Dopo qualche momento di confronto fra agenti e manifestanti, che ha provocato anche lo svenimento di una donna, la protesta si sta spostando sotto Montecitorio, dove è in corso la votazione del Ddl Fornero, giudicato da USB una controriforma che azzera diritti e ammortizzatori sociali precarizzando tutto il mondo del lavoro.
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Comunicato 27/6 ore 15,30
ROMA: MANIFESTANTI RAGGIUNGONO PIAZZA MONTECITORIO
NONOSTANTE CONFRONTO CON FORZE DELL’ORDINE E CGIL
NONOSTANTE CONFRONTO CON FORZE DELL’ORDINE E CGIL
Sono arrivati in corteo lungo via del Corso ed hanno dovuto conquistare il diritto a protestare contro la riforma Fornero davanti alla Camera dei Deputati, dopo un ripetuto confronto sia con le forze di polizia che con il servizio d’ordine della Cgil.
“Non siete qui per contestare la riforma, ma per difendere il Parlamento!”, hanno gridato gli attivisti dell’USB a quelli della Cgil, che tentavano di impedire l’accesso alla piazza.
La protesta prosegue con tensione in piazza di Monte Citorio.
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Comunicato 27/6 ore 17,40
LAVORO: LEONARDI (USB), CONTINUEREMO AD ANIMARE IL CONFLITTO CONTRO PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO MONTI
La manifestazione approda in corteo a piazza SS Apostoli
La manifestazione approda in corteo a piazza SS Apostoli
“Non possiamo interrompere le lotte”, dichiara
Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo nazionale USB, dopo che la
manifestazione indetta oggi da USB contro la riforma del lavoro è
approdata in corteo a piazza SS Apostoli avendo raggiunto, fra molti
contrasti, la Camera dei Deputati. “Un sondaggio diffuso ieri -
evidenzia Leonardi – rivela che gli stessi padroni assegnano uno 0% di
importanza alla riforma del lavoro targata Fornero, il che chiarisce la
natura puramente ideologica di questa operazione, che non serve certo
al rilancio del Paese ma soltanto alla sottomissione del lavoro agli
interessi del capitale”. Aggiunge il dirigente USB: “Gli altri
provvedimenti che il Governo ha in cantiere, dalla spending review
all’attacco al Pubblico Impiego, ci costringono a mantenere alta la
mobilitazione. USB, dopo uno sciopero generale che portato migliaia di
lavoratori e lavoratrici in piazza, continuerà ad animare il conflitto
con presidi, assemblee, e con tutte le necessarie forme di protesta”,
conclude Leonardi.
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