Ancora una volta, per più giorni, il sistema informatico di Poste Italiane è andato in tilt, con code, utenti impossibilitati nelle più comuni operazioni e lavoratori costretti allo straordinario fin quasi a mezzanotte.
«La rete non tiene!»: questo ormai è evidente, secondo il segretario generale dell'SLC-Cgil Miceli e secondo Petitto, segretario generale dell'Slp Cisl: «Lo denunciamo da tempo eppure non cambia mai niente. Il sistema operativo di cui si è dotata Poste, il cosiddetto Sdp, infatti risulta essere insufficiente per la mole di dati che deve gestire nelle fasi di chiusura delle operazioni. Nel caso specifico si trattava dei pagamenti dell'Imu». «Sarebbe più trasparente prendere atto della realtà e risolvere il problema definitivamente interrompendo la partnership con IBMse gli errori sono a lei imputabili. Se così non fosse, l'azienda ricerchi responsabilità e soluzioni al proprio interno».
Per ora Poste Italiane non ha risposto ufficialmente a queste critiche, anche se nello scorso anno ha dovuto concordare con le associazioni dei consumatori numerosi rimborsi per i disagi subiti dagli utenti.
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