Il sottosegretario poi, a margine del convegno, risponde a una domanda relativa al licenziamento degli statali. E non usa mezzi termini: "Bisogna usare le norme che ci sono, come quelle sulla mobilità". La possibilità di mettere in mobilità i dipendenti per due anni, in caso di eccedenza di personale, esiste già. Il punto, secondo Polillo, è che non è mai stata sfruttata appieno.
Dopo due anni di mobilità - ha ricordato il sottosegretario - i lavoratori in esubero, come da norma, devono accettare una nuova destinazione. E in caso non la accettino potrebbero essere licenziati. Attualmente, ha però sottolineato, nella spending review i tagli sono limitati ai vertici dirigenziali del ministero dell'Economia e della presidenza del Consiglio.
In discussione anche eventuali ulteriori tagli che andrebbe a toccare la spesa sanitaria, sui quali ancora non si è deciso: "Ci sono quelli previsti, 2,5 miliardi nel 2013 e 2,5 miliardi nel 2014 e questi già comporteranno sacrifici, speriamo di non tagliare di più, ne stiamo discutendo". Il problema, a sentire Polillo è che la spesa "è cresciuta velocemente negli ultimi anni". Niente di eccessivo. Anzi, la crescita è sotto quella di altri paesi dell'Ue, "ma abbiamo un problema di compatibilità: un servizio di qualità a costi contenuti, si tratta di una missione quasi impossibile".
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