Immagini, amico imprenditore, amica imprenditrice: la vostra azienda in crisi ha perso due terzi del suo valore. Deve trovare una montagna di liquidità a breve, se no chiude. Mario Monti vi fa accomodare in un comodo studio e vi dice: «Emettete titoli per il valore necessario, ve li compriamo noi al Tesoro. Non temete, ci restituirete la somma solo se prima sarete riusciti a saldare ogni vostro debito coi privati; ci pagherete gli interessi sul prestito solo se i vostri conti torneranno in attivo; ma cari imprenditori – dice sempre l’affabile Monti – se proprio le cose dovessero comunque andarvi male, cioè se la vostra azienda perderà comunque valore di mercato, be’, anche il vostro debito con lo Stato perderà di valore. Non vi angustiate. Ci siamo noi».
Questa scena è grottescamente impossibile se dirimpetto a Mario Monti immaginiamo una qualsiasi azienda italiana, un qualsiasi vostro omologo, caro imprenditore, cara imprenditrice, cioè quella gente che fa quella cosa inutile che si chiama creare ricchezza reale e posti di lavoro. Ma se immaginiamo una banca, cioè quei “rentiers” che non creano nessuna ricchezza reale e che sfasciano il mondo, be’ no, è totalmente reale, talmente reale che è accaduto ieri. Il Monte dei Paschi di Siena, più propriamente Monte dei debiti di Siena, aveva l’anno scorso perduto due terzi del suo valore. La European Banking Authority ha detto no, vi facciamo chiudere. Monti ha detto no, li teniamo aperti. Alessandro Profumo si è accomodato nel comodo studio del Monti e gli accordi, alla lettera, sono quelli di cui sopra. Rileggeteli. Unica differenza, la cifra.
A voi le banche oggi non danno 100.000 euro, alla banca di Siena Monti darà due miliardi di euro. A quelle condizioni. Rileggetele. Tanto, se la banca di Siena non pagherà, o pagherà solo un quinto con tutti quegli sconti al teflon, Monti il denaro lo verrà a prendere da voi aziende e famiglie con le sue tasse dell’Economicidio italiano. Deve, perché ogni euro che emette va restituito ad altre banche, quelle che oggi posseggono l’euro. Noi come Stato non abbiamo più moneta sovrana, ve l’ho spiegato. Imprenditori, perché vi fate ammazzare da questo “rentier” senza reagire?
(Paolo Barnard, “Si accomodi nel comodo studio, imprenditore…”, dal blog di Barnard del 27 giugno 2012).
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