martedì 26 giugno 2012

Giustizia per i morti sul lavoro e di lavoro.

Contro l’ingiustizia del sistema capitalista che considera normale che ogni anno migliaia di lavoratori vengano uccisi per il profitto. 

fonte www.pane-rose.it/

Mercoledì 27 giugno il tribunale di Trento dovrebbe emettere la sentenza del processo in cui 8 nostri compagni sono accusati di minacce ed imbrattamento. Si trattava delle proteste seguite alla sentenza di 1° grado con cui il tribunale di Bassano del Grappa, giudice Deborah de Stefano, mandava assolti titolari e dirigente della Tricom di Tezze sul Brenta (VI), azienda galvanica nella quale sono morti 14 operai per patologie polmonari causate dalle sostanze cancerogene utilizzate nel processo produttivo (principalmente cromo esavalente e nikel).
Qualche uovo lanciato contro il tribunale e slogan d’indignazione sono assolutamente ridicoli a fronte di un’assoluzione ignobile, una presa in giro nei confronti degli operai deceduti e delle loro famiglie.
Infatti, a distanza di un anno, la corte d’appello di Venezia ha ribaltato la sentenza, condannando i tre imputati per omicidio colposo. Allo stato attuale la stessa magistratura considera i tre responsabili come assassini, mentre per il tribunale di Bassano erano innocenti e chi protestava, era il colpevole da punire.

Questa sentenza di Venezia è una conquista per i nostri Comitati che da molti anni chiedono giustizia per i troppi morti sul lavoro e di lavoro, purtroppo in continuo aumento.

Allo stillicidio dei caduti per infortuni, si aggiungono quelli per malattie professionali contratte nei luoghi di lavoro. Si può morire travolti da capannoni crollati a seguito di un terremoto, ma non per immane fatalità, quanto invece per colpevole negligenza nell’uso di materiali e tecniche costruttive, sacrificati alla necessità di tagliare i costi e cioè al profitto.

Si muore di amianto in cifre impressionanti (tra i 4 e 5mila l’anno nella sola Italia), ma anche di CVM, cromo, nikel, e altre sostanze cancerogene.

Si continua a morire a causa dello sfruttamento capitalista, delle complicità e omissioni istituzionali, a seguito delle tante sentenze di assoluzione o delle trattative private che puntano ad escludere le parti civili dai processi, dietro facili risarcimenti in denaro.

Noi ci battiamo affinché gli assassini responsabili di tante morti causate dal profitto subiscano condanne esemplari che servano da monito a chi non rispetta le norme di sicurezza, perché sulla salute e sulla vita non si tratta.

Ma la sentenza di Venezia ha anche un altro profondo significato. Essa è stata ottenuta con la lotta e la pressione continua su tribunali e pubblica opinione, lotta fatta da lavoratori per i lavoratori, senza delegare a nessuno la difesa dei nostri interessi. Essa costituisce un buon precedente per le battaglie che il movimento operaio e dei lavoratori tutti si trova di fronte in questa situazione di grave crisi economica capitalista.

Vogliamo la completa assoluzione dei nostri compagni. La lotta continua.

Mercoledì 27 giugno 2012
dalle ore 9.30 presidio pubblico davanti al tribunale di Trento.
dalle ore 14.30 manifestazione-corteo per le vie cittadine.


Operai, lavoratori, studenti: partecipate !
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni (MI)

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