Fonte:
help consumatoriAutore:
redazione
Nove
milioni di italiani al freddo per l’impossibilità di pagare le bollette
di luce e gas. Oltre il 16% delle famiglie. Povertà energetica in
aumento in Italia, che conta la terza elettricità più cara dell’Unione
europea. Mentre sulle bollette dell’energia si sono abbattuti recenti
rincari che fanno temere per le famiglie. Molte “saranno costrette a
ridurre ulteriormente i propri consumi energetici”. La denuncia viene da
Adiconsum.
“In Italia sta crescendo considerevolmente la
“povertà energetica”: milioni di italiani non sono in grado di pagare o
di far fronte alle bollette della luce e del gas – ha denunciato qualche
giorno fa l’associazione – Il combinato disposto dei rincari (+15% solo
nell’ultimo semestre) dell’incompiuta liberalizzazione e soprattutto
dell’inserimento in bolletta di voci che nulla hanno a che vedere con la
fornitura della materia prima (gli oneri di sistema), hanno impoverito
drammaticamente milioni di italiani”.
Un rapporto dell’Istat che
riprende gli obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Onu, prosegue
Adiconsum, evidenzia che anche in Italia “cresce la quota di popolazione
che non riesce a riscaldare l’abitazione“, un fenomeno che riguarda il
16,1% delle famiglie italiane, poco più di 9 milioni di persone (dati
2016). Negli ultimi due trimestri, aggiunge l’associazione, le tariffe
per l’elettricità e il gas naturale sono aumentate, aggravando la
situazione. Considerando i rincari già previsti entro la fine dell’anno,
molte famiglie saranno costrette a ridurre ulteriormente i propri
consumi energetici.
Secondo l’Osservatorio Ue sulla povertà
energetica, insieme all’Irlanda, l’Italia ha la terza elettricità più
cara dell’Unione europea, dietro a Danimarca e Germania, mentre sul gas è
in quarta posizione, dietro Spagna, Svezia e Portogallo. L’Italia,
infine, è tra i Paesi con la più alta percentuale di abitazioni umide,
con perdite e riparazioni da fare a tetti e infissi (23%, sesta su 28).
Per
Adiconsum l’intervento sulla povertà energetica va fatto su più fronti.
Prima di tutto a partire dalla concorrenza. L’associazione chiede di
“attuare le misure della legge concorrenza entro il 1° luglio 2020, come
deciso dall’attuale Governo. Questi due anni devono servire a
programmare, in maniera efficiente ed efficace, la transizione
energetica, accompagnando i consumatori ad operare scelte consapevoli”.
E
chiede di attivare subito il tavolo negoziale presso il Ministero dello
Sviluppo Economico (MISE). Altro intervento è quello sui prezzi, con la
necessità di “rivedere la struttura tariffaria spostando gli oneri di
sistema (il 23% della bolletta), a seconda della loro natura, sulla
fiscalità generale”. Terzo campo di intervento fondamentale riguarda la
liberalizzazione del mercato e la garanzia delle trasparenza, che
significa anche assicurare la presenza “solo di operatori con garanzie
di solvibilità, in base ai volumi che man mano acquisiscono, attraverso
fideiussioni bancarie e/o assicurative”.
Adiconsum chiede inoltre di
avviare una campagna di informazione per sviluppare una cultura
energetica ambientale, semplificare la procedura di costituzione dei
gruppi di acquisto collettivo dei consumatori, rendere automatici i
bonus sociali e avviare iniziative quali “l’energia “sospesa” (chi può
paga per chi è in difficoltà)”. Altra richiesta dell’associazione è
quella di “confermare l’Acquirente Unico quale acquisitore dell’energia
per le famiglie indigenti e gestore del Sistema Informativo Integrato
(SII) da trasformare in un big data pubblico, su base tecnologica
Blockchain, in grado di tutelare i dati profilati dei consumatori”.
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mercoledì 14 novembre 2018
L’Italia ha la terza elettricità più cara dell’Unione europea: sono nove milioni gli italiani che non ce la fanno a pagare le bollette di luce e gas. La denuncia di Adiconsum
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