mercoledì 7 novembre 2018

Il Comune di Milano ha approvato una mozione per coltivare cannabis nei parchi pubblici

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Con 30 voti favorevoli e 7 contrari il Consiglio comunale di Milano ha approvato una mozione che chiede al sindaco Giuseppe Sala di attivarsi per avviare la coltivazione di cannabis terapeutica nel territorio comunale. La mozione individua nel Parco Sud – il più grande parco agricolo d’Europa – e nelle cascine di proprietà comunali i luoghi dove dare il via alla coltivazione.
La mozione è stata proposta dal consigliere Alessandro De Chirico, di Forza Italia, ed è stata votata da tutto il centro-sinistra, dal Movimento 5 Stelle e dai Radicali. Contrari i compagni di partito di De Chirico, la Lega e due esponenti della Lista Sala.

La votazione chiede al sindaco Beppe Sala di attivarsi con il governo per “rompere il monopolio della coltivazione della cannabis terapeutica che oggi viene prodotta nello stabilimento farmaceutico militare di Firenze”, allo scopo di diminuire i costi per la regione e garantire il diritto all’accesso alle cure a base di cannabis per tutti i malati.
“In Italia sono più di 20.000 i pazienti che fanno uso di cannabis a scopo terapeutico – ha dichiarato Alessandro De Chirico – ma siccome l’Italia non riesce a produrne a sufficienza, paghiamo il doppio per importare dall’Olanda 700 kg di cannabis terapeutica per 2018 e 2019″. La mozione segue la nuova legge approvata dalla regione Lombardia che ha sancito il rimborso dei farmaci a base di cannabis per i malati residenti in regione.
Verso il consigliere di Forza Italia non sono mancati gli attacchi da parte dei colleghi di partito. De Chirico ha risposto loro su Facebook, affermando: “Attenzione, non è che da domani pianteremo marijuana nei giardinetti pubblici. Forse è ciò che devono aver pensato coloro i quali hanno ritenuto giusto votare contro questa misura, oppure credono che un malato terminale meriti di morire tra atroci sofferenze senza poter trovare sollievo in farmaci riconosciuti? O forse pensano che sia giusto pagare di più?”.

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