giovedì 3 gennaio 2013

Nuovo attacco al Villaggio della Legalità confiscato alla mafia: incendiato tendone

LATINA - Ancora un attacco al Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino, a Latina. Nella notte qualcuno ha incendiato il tendoneesterno. Le fiamme si sono propagate rapidamente, il fumo ha invaso anche una parte della struttura annerendo le pareti. E' l'ennesimo atto vandalico nei confronti del Villaggio della Legalità, bene confiscato alla mafia e affidato alla gestione di "Libera".

ilmessaggero.it



«È l'ennesimo atto intimidatorio nei confronti del Villaggio della Legalità - dichiara Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie - un atto vile e grave. Un film già visto che si ripete come nell'ottobre del 2011 quando la struttura fu vandalizzata e distrutti i computer e spaccate le vetrate , come nel novembre scorso quando furono distrutte le 4 telecamere di videosorveglianza. È chiaro il messaggio: con questi continui atti ci hanno detto che qui non ci dobbiamo stare, che la nostra presenza dà fastidio Un messaggio che non ci intimidisce: nessuno può pensare di incendiare e di fermare l'impegno di recupero, valorizzazione del bene con il protagonismo delle tante realtà associative locali. L'incendio - conclude Libera- come gli altri attentati ci spronano ad andare avanti con più passione e corresponsabilità».

Non è la prima volta che il Villaggio della legalità di Borgo Sabotino finisce nel mirino. Il bene, intitolato alla memoria di «Serafino Famà» avvocato ucciso dalla mafia, era stato già «visitato» dai vandali: nell'ottobre 2011 misero a soqquadro il centro, distruggendo i computer e, con un piccone, le vetrate.

Il bene confiscato ha ospitato quest'estate numerosi campi di volontariato, con centinaia di giovani provenienti da tutt'Italia che hanno promosso iniziative, incontri, proiezioni di film, interventi di ristrutturazione. Nel luglio scorso il campo ha ospitato anche il secondo raduno nazionale dei Giovani di Libera, oltre 400 giovani provenienti da tutta Italia.

«Nell’arco di poche ore si sono succeduti gravissimi atti di intimidazione nei confronti di due realtà che operano contro le organizzazioni mafiose - commento Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Pd -. Prima è stata colpita la Nuova cucina organizzata di San Cipriano d’Aversa a Caserta, che in collaborazione con Libera ha promosso importanti iniziative, tra cui il “Pacco alla camorra” utilizzando prodotti provenienti dai terreni confiscati. Ha fatto seguito poi l’incendio del Villaggio della Legalità di Libera a Borgo Sabotino, in provincia di Latina. Entrambi gli episodio ci dicono quanto le organizzazioni siano ancora pericolose e agguerrite e, al contempo, come l’iniziativa di chi utilizza in modo diverso il loro patrimonio lanci un messaggio fortissimo di riscatto che le mafie non sopportano. Per questo è fondamentale sostenere e proteggere le associazioni e gli operatori che quotidianamente sostengono la sfida della lotta alla criminalità organizzata. Il Pd - conclude Orlando - esprime la più forte solidarietà a tutte le donne e gli uomini impegnati in queste positive esperienza e farà in modo che il loro lavoro diventi parte essenziale della riscossa civica dell’Italia».

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