venerdì 9 novembre 2018

"Per evitare la procedura d'infrazione Ue dovremmo fare una manovra restrittiva suicida".

Il ministro dell'Economia Tria dopo l'incontro con il presidente dell'Eurogruppo Centeno. In audizione alla Camera: "L'economia rallenta, per questo dobbiamo andare avanti sulla manovra".

Il rallentamento dell'economia evidenziato dagli ultimi dati, "anche alla luce dell'incertezza internazionale, rafforza ulteriormente gli obiettivi della manovra, contrastare il rallentamento della crescita e fornire uno stimolo con gli investimenti pubblici". Lo ha detto il ministro dell'economia, Giovanni Tria, in audizione sulla manovra, ricordando l'impatto espansivo della legge di bilancio, pari allo 0,6% del Pil. Le stime di Crescita della commissione europea, che fissano all'1,2% la crescita del pil per il 2019, "riconoscono evidentemente questo effetto espansivo" della manovra.
"La manovra prevede risorse aggiuntive per gli investimenti pubblici pari a circa 16 miliardi per il prossimo triennio appostati in due fondi: uno per le amministrazioni centrali e uno per gli enti territoriali. Se consideriamo lo stanziamento nell'orizzonte dei prossimi 15 anni questo intervento prevede disponibilità di 100 miliardi aggiuntivi nel complesso". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
"Ribadisco un concetto fondamentale: non esiste stabilità economica senza stabilità sociale". Così il ministro del'Economia Giovanni Tria nel corso dell'audizione in Parlamento sulla manovra parlando di quanto siano fondamentali il reddito e la pensione di cittadinanza per la lotta alla povertà, i cui dati "sono inaccettabili".

"E' ovvio che non si farà la patrimoniale, sarebbe un'azione suicida". Lo ha detto il ministro dell'economia, Giovanni Tria, in audizione sulla manovra. "Non stiamo parlando di situazioni greche, gli aggiustamenti che possono essere fatti sono tanti e in modo molto più puntuale, senza implicare elementi di emergenza".
Successivamente, il ministro Tria dopo aver incontrato il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno, in una conferenza stampa ha dichiarato: "Per evitare la procedura sul debito dovremmo fare una manovra di restrizione violentissima, che per un'economia in rallentamento sarebbe un suicidio".
Di Maio: "Non credo sia pronta una multa Ue per l'Italia". "In questo momento non c'è in previsione una multa per l'Italia: credo nel dialogo con Bruxelles". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in un incontro con la stampa estera. Di Maio ha sottolineato che il governo ritiene le stime Ue sbagliate e che l'obiettivo è spiegare a Bruxelles i "punti di partenza del governo che partiva dal 2% di deficit senza far nulla". "Abbiamo disinnescato la clausola salvaguardia per impedire l'aumento dell'Iva ed evitare effetti recessivi: il è provvedimento più costoso, circa 12 miliardi. A questo si aggiunge che abbiamo fatto lo 0,4% in più di deficit ma in questo 0,4% ci sono gli investimenti in infrastrutture innovazione e capitale umano". "Si parte con 2,4% e si arriva a 2,4% senza scherzi: tutto questo - ha concluso - credo possa essere considerato in un governo sincero dal primo giorno".

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