E’ stata depositata presso le procure di Roma e Bari la denuncia intrapresa da due giornalisti, Francesco Palese e Lorenzo Lo Basso, contro i commissari europei Pierre Moscovici e Guenther Oettinger per aggiotaggio e manipolazione del mercato in relazione alle loro dichiarazioni sulla manovra del Governo italiano.
LE REAZIONI DEI LEGHISTI BORGHEZIO E CIOCCA
Sulla vicenda si registra l’intervento dei parlamentari europei della Lega Mario Borghezio e Angelo Ciocca. Borghezio ha presentato un “intervento adesivo” alla denuncia allegando un parere pro-veritate dell’avvocato Mauro Anetrini del Foro di Torino.
“I commissari europei, – afferma Borghezio – venendo meno alla obiettività imposta dall’ufficio che ricoprono e ben sapendo che un solo alito di vento avrebbe potuto produrre conseguenze catastrofiche per i nostri titoli, hanno assunto una posizione di contrasto del tutto simmetrica alle posizioni espresse dal nostro Governo, al dichiarato scopo di indurci ad apportare le correzioni richieste. Ciò è reso evidente dalle modalità del fatto, dalla circostanza che si discute di un progetto e non di una legge approvata e in assenza di approfondite valutazioni sul reale impatto della manovra sull’economia. Insomma: una vera e propria rappresaglia politica annunciata e proclamata ai mercati tutti, in termini di contrapposizione ad un atteggiamento che, forse, è apparso neghittoso”.
Per Angelo Ciocca “quanto accaduto è in contrasto con le normative europee e la Commissione deve prendere provvedimenti urgenti”. “Il codice di condotta per i membri della Commissione europea – continua Ciocca – prevede che gli stessi osservino i più alti standard di condotta etica, svolgendo il loro ruolo con discrezione”. “Le dichiarazioni di questi mesi – conclude Ciocca, compreso l’accostamento fatto dal Commissario Moscovici tra politici italiani e Mussolini appaiono, oltre che gravi, del tutto fuori contesto. Ho chiesto alla Commissione europea di prendere provvedimenti urgenti dato che ai sensi dell’art. 213, n.2 CE, terzo comma, tali violazioni possono portare alle dimissioni d’ufficio dei commissari”.
LA DENUNCIA IN PROCURA
“Nelle ultime settimane – si legge nella denuncia di Palese e Lo Basso – alcune dichiarazioni dei commissari europei Pierre Moscovici e Guenther Oettinger hanno pesantemente turbato i mercati italiani. Dichiarazioni rese alla stampa (non quindi comunicazioni ufficiali come il loro ruolo istituzionale imporrebbe) a mercati aperti che hanno manifestamente modificato l’andamento degli stessi, incidendo in modo significativo sulla fiducia e l’affidamento che il pubblico pone della stabilità patrimoniale di banche e gruppi bancari, alterando contestualmente il valore dello spread italiano.
Nella denuncia vengono citate le dichiarazioni di Moscovici dello scorso 28 Settembre alla tv francese Bfm, riprese dalle agenzie di stampa italiane alle ore 10. “Fare rilancio economico – disse Moscovici – quando uno è indebitato si ritorce sempre contro chi lo fa, ed è sempre il popolo che paga alla fine”. Quel giorno lo spread, partito a 236, arrivò a toccare i 282 punti per poi chiudere a 267.
E ancora le dichiarazioni sempre di Moscovici del primo Ottobre parlando con i giornalisti in Lussemburgo. ‘Il 2,4% – affermò il commissario – una deviazione molto molto ampia”. Dopo queste affermazioni lo spread chiuse a 282 punti, partendo da 267.
E infine le dichiarazioni del 17 Ottobre di Oettinger allo Spiegel on line: “La commissione Ue rigetterà la manovra del bilancio italiano”. La lettera ufficiale della Commissione – si fa notare nella denuncia – sarà recapitata al Governo italiano in serata (a mercati chiusi) ma Oettinger avverte la necessità di anticiparne i contenuti nel primo pomeriggio ad un giornale tedesco on-line!” Lo spread passò da 292 a 308 punti”.
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