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Tentativo di incendio doloso nella notte. Gli attivisti: «Hanno provato a farci male, di notte e in maniera vigliacca, ma non ci sono riusciti»
Poco prima
della mezzanotte di ieri alcuni individui hanno tentato di dare fuoco
alla nota palestra popolare del Tufello, quartiere nord di Roma.
L’incendio è stato appiccato in tre punti diversi dell’edificio, senza
provocare gravi danni e senza riuscire nell’intento di distruggere la
struttura sportiva. In quel momento, fortunatamente, stava piovendo a
dirotto.
La palestra popolare ha spento le sue dieci candeline il 7 ottobre scorso. Tra le sue mura si allenano 250 atleti, tra cui 94 bambine di ginnastica artistica. «Quando siamo entrati nello stabile di via delle Isole Curzolane c’erano così tante siringhe che è stato necessario chiamare il numero verde dell’Ama per smaltirle, data la quantità», scrivevano in occasione del compleanno gli attivisti, per sottolineare la radicalità della trasformazione di un luogo abbandonato in uno spazio occupato.
La palestra è intitolata a Valerio Verbano, giovane militante dell’Autonomia Operaia barbamente ucciso dai fascisti il 22 febbraio 1980. Valerio viveva, e perse la vita, a poche centinaia di metri dalla struttura sportiva che porta il suo nome, in quella via Monte Bianco da cui ogni anno partono in corteo migliaia di persone per ribadire la natura antifascista del quartiere e della città. Sua madre, Carla Verbano, venuta a mancare nel 2012, è stata per anni la tesserata numero 1 del corso di pugilato. Era la prima e più affezionata sostenitrice del progetto sportivo.
«Questo non è un attacco a un luogo ma ad una comunità di cui questo luogo è un simbolo – hanno scritto stamattina gli attivisti – Siamo convinti che questo attacco non sia solo a noi in quanto palestra, ma sia diretto all’intero laboratorio politico che oggi il III Municipio rappresenta: un territorio libero dalle sedi fasciste grazie ad una presenza importante di realtà sociali e di persone in movimento che giorno dopo giorno costruiscono nuove pratiche per liberare il nostro territorio dalla solitudine sociale, dalla prepotenza razzista e dalla crisi economica e culturale».
Il comunicato completo della palestra popolare
Ieri notte intorno alle 23:40 circa un incendio è divampato nei locali esterni della Palestra Popolare Valerio Verbano in via delle Isole Cursolane al Tufello. L’incendio è stata spento dai Vigili del Fuoco intorno alla mezzanotte; alla fine i danni hanno riguardato esclusivamente la parte esterna e l’area tecnica costituita dal boiler per l’acqua calda e il relativo impianto idraulico.
Già dalle prime indagini della polizia scientifica è emerso con chiarezza che si tratta di un incendio doloso poichè le fiamme sono state innescate in più punti e con materiale comburente; fortunatamente non ci sono danni alla struttura e neanche ai locali interni della palestra e questo ci permetterà in tempi brevi di riprendere le nostre attività.
La Palestra Popolare Valerio Verbano, che quest’anno compie dieci anni, è un luogo di sport e cultura attraversata ogni giorno da centinai di persone, molte delle quali bambine e bambini. E’ un punto nevralgico del quartiere e della comunità, un luogo riqualificato dal basso in memoria di un ragazzo del nostro quartiere e che ogni giorno attraverso la pratica sportiva costruisce quei valori di solidarietà sociale e riscatto così fondamentali in questi tempi di crisi e paura.
Siamo convinti che questo attacco non sia solo a Noi in quanto palestra, ma sia diretto all’intero laboratorio politico che oggi il III Municipio rappresenta: un territorio libero dalle sedi fasciste grazie ad una presenza importante di realtà sociali e di persone in movimento che giorno dopo giorno costruiscono nuove pratiche per liberare il nostro territorio dalla solitudine sociale, dalla prepotenza razzista e dalla crisi economica e culturale.
Questo non è un attacco ad un luogo ma ad una comunità di cui questo luogo è un simbolo.
Hanno provato a farci male, di notte e in maniera vigliacca, ma non ci sono riusciti: in queste ore siamo a lavoro per riaprire subito per riprendere le attività e chiediamo a tutti e tutte di sostenere questo sforzo.
La risposta più importante è questa.
La nostra è una storia resistente e partigiana.
Saremo fedeli alla nostra storia.
Oggi e forse domani le lezioni sono sospese per il ripristino della struttura, ma riprenderemo meglio di prima!!!
Foto di copertina di Daniele Napolitano
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