‘Mutual assured destruction’, MAD come acronimo, follia come parola inglese. Follia contro il mondo. ‘Distruzione mutua assicurata’ la traduzione. L’ipotesi di una aggressione militare con uso di armi nucleari e la tesi finale, che ogni utilizzo di simili ordigni da parte di uno dei due opposti schieramenti finirebbe per determinare la distruzione sia dell’attaccante che dell’attaccato. Ora, il dubbio di una follia che va oltre Mad.
E i timori tornano forti fra la popolazione dei Paesi europei dove le bombe americane sono ospitate, dice il sondaggio commissionato dall’Ican, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, organizzazione premiata l’anno scorso con il premio Nobel per la pace. Bando delle armi atomiche, chimiche, biologiche, mine antiuomo e cluster bombs. Dissenso degli europei anche contro le istituzioni che nelle armi investono, a partire dalle banche, il commento di Francesco Vignarca, coordinatore di Rete Disarmo.
E le opinioni pubbliche delle nazioni coinvolte non hanno dubbi: in Italia 65 intervistati su cento vorrebbero veder ritirate le bombe conservate nelle basi di Ghedi e Aviano (circa 90 mai ufficialmente dichiarate), in Germania a voler espellere gli ordigni sono 70 su cento, in Belgio e Olanda rispettivamente il 57 e 56 per cento. Per il Trattato delle Nazioni Unite per la proibizione delle armi atomiche: italiani in testa, 72 su cento, contro 71 tedeschi, 66 olandesi e 66 belgi.
La stessa quota di italiani è contro le banche che investono in armamenti nucleari, superata stavolta dai tedeschi, contrari in una percentuale del 78 per cento, contro il 71 dell’Olanda e il 68 del Belgio. No alle bombe nucleari (pare almeno settanta quelle che abbiamo in Italia), ma neppure aerei in grado di portare quel carico. Praticamente il No agli F35 in costosissimo nuovo arrivo, ad esempio, per quanto riguarda l’Italia.
*remocontro.it
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