mercoledì 25 luglio 2018

C'è speranza in Europa. Studentessa svedese blocca volo per impedire il rimpatrio di un richiedente asilo: "Sarà ucciso se partirà".

Elin Ersson ha impedito di partire all'aereo sul quale l'uomo era stato imbarcato. Su Facebook ha pubblicato la diretta della sua impresa.

... ''So solo che il rimpatrio è stato bloccato. Non ho altre informazioni''.

Ha protestato contro l'espulsione e il conseguente rimpatrio di un richiedente asilo. Una giovane svedese, Elin Ersson, si è opposta con tutte le sue forze a quello che le sembrava un atto ingiusto: ha rifiutato di sedersi sull'aereo in partenza dal suo Paese, la Svezia, e diretto in Turchia, finché a quell'uomo non fosse restituita una parvenza di libertà. La studentessa ha pubblicato su Facebook la diretta video di quegli istanti concitati: il filmato, della durata di 14 minuti, ha raccolto oltre 2 milioni di visualizzazioni.
Elin, da tempo attivista per i diritti umani, ha comprato il biglietto aereo apposta: sapeva che le autorità avevano in programma di espellere quell'uomo e di farlo viaggiare proprio su quel volo. La sua protesta, dunque, era pianificata.
La giovane ha raccontato che, davanti al suo rifiuto, il personale di bordo l'ha spinta e obbligata a salire, ma senza successo. Nel frattempo, gli altri passeggeri si lamentavano per il ritardo. Elin diceva a tutti che non era lei a comportarsi in maniera illegale e che sarebbe tornata a "fare la brava", a patto che l'uomo scendesse dall'aereo.
"Sarà ucciso se partirà con quel volo - ha aggiunto la giovane -. Io sto provando a salvargli la vita". Elin ha chiarito per bene le sue intenzioni: "Sto tentando di cambiare le regole del mio Paese", ha detto riferendosi al record di richiedenti asilo respinti che ha la Svezia.
Ma come si è conclusa la vicenda? Il Guardian racconta che l'afghano, insieme alla sicurezza, avrebbe lasciato l'aereo, seguito poi dalla Ersson. Ma non si sa cosa accadrà in futuro: l'uomo potrebbe essere in ogni caso allontanato dalla Svezia, in un secondo momento. Sul suo profilo Facebook, dove ha ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà, Elin ha poi scritto: ''So solo che il rimpatrio è stato bloccato. Non ho altre informazioni''.

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