Come tutte le storie di merda, gratti appena un poco ed escono i topi dalle fogne.
Nei
giorni scorsi un post fetecchioso pubblicato sul foglio fascista “Il
primato nazionale” (ci sono primati da stabilire anche nel peggio,
pare…) provava a spiegare che Josephine, la donna sopravvissuta al
naufragio del barcone e salvata da una nave dell’ong catalana Open Arms,
era stata solo attrice di una recita. L’indizio-chiave? Aveva le unghie
laccate di rosso, dunque non poteva essere stata in mare tutto quel
tempo. Ergo, tutta una montatura “buonista” per criticare il governo e
Salvini…
Post
che diventa subito virale, come accade con la peste. Inutilmente i
volontari sulla nave spiegano che quello smalto – che appare solo nelle
foto scattate qualche ora dopo il salvataggio, non quando la tirano
fuori dall’acqua con gli occhi sbarrati dall’orrore – lo avevano messo le
donne presenti a bordo, tra i tanti gesti tentati per risollevare un
po’ il morale di Josephine.
Niente da fare, se aveva lo smalto sulle
unghie, quel naufragio non c’è mai stato (e neanche l’altra donna e il
bambino ritrovati morti, con tanto di foto e video che inchiodano la
verità dei fatti anche nelle menti più ottuse)…
Uno dei migliori giornalisti italiani, ovviamente free lance e precario, si prende la briga di andare a vedere chi è l’autore di quel falso schifoso e lo intervista.
Prima sorpresa, è una donna, più o meno dell’età di Josephine, ma con tutt’altra carriera alle spalle. “Si definisce «ricercatrice indipendente», mai stata giornalista. Studi di economia e un passato nel mondo della moda”.
Francesca
Totolo – così si chiama questa primatista della bufala razzista – ci
tiene persino a “chiarire” che per lei “i migranti sono vittime”, ma
siccome su di loro si gioca una guerra di propaganda lei, che si
definisce una “patriota”, ha scelto di stare dalla parte schifosa della
barricata: quella che mente per professione.
Naturalmente non lo fa gratis, visto che il “Primato nazionale” è uno degli organetti di Casapound. Il cerchio si chiude.
Ci deve essere un motivo se la verità è rivoluzionaria e la menzogna è fascista…
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