...“Il lavoro stagionale – spiegano i Segretari Rota, Galli e Mantegazza - è
una caratteristica strutturale del settore agricolo e quindi non deve
essere considerato lavoro occasionale.
I lavoratori stagionali in
agricoltura hanno un contratto che ne disciplina diritti, salario,
orario di lavoro e possono essere assunti per il tempo necessario alle
stagioni di raccolta, anche per una sola giornata di lavoro.
Pertanto il
CCNL degli operari agricoli e florovivaisti e i CPL, contratti
provinciali di lavoro, offrono tutti gli strumenti necessari anche per
venire incontro alle esigenze di flessibilità delle aziende.
Pagare gli
operai agricoli a tempo determinato con i voucher vuol dire
destrutturare il lavoro agricolo e di fatto cancellare il contratto di
lavoro e il suo valore, nonché garantire una facile e pronta copertura a
chi vuole continuare a pagare il lavoro nero, problema che purtroppo
già affligge il settore”...
controlacrisi.org redazione
Dopo gli incontri con i Presidenti delle
Commissioni Lavoro di Camera e Senato e dopo l’incontro con la
Commissione Agricoltura della Camera, i tre Segretari Generali Rota (Fai
Cisl), Galli (Flai Cgil) e Mantegazza (Uila Uil), hanno scritto una
lettera al Presidente della Camera Roberto Fico, affinché possa
intervenire.
Intanto, la Cgil rilancia. Nel dibattito parlamentare sul “decreto Dignità” il Governo sta presentando un emendamento per estendere l’utilizzo dei voucher. "Non c’è nessuna dignità in questo - si legge in una nota -. Come si fa a dire che si combatte la precarietà mentre la si ripropone? Il lavoro occasionale esiste già, non abbiamo bisogno di altri voucher, ma di lavoro di qualità. Per questa ragione chiediamo ai parlamentari di avere il coraggio di scegliere di stare dalla parte giusta: dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori. Dalla parte di quel milione e mezzo di italiani che un anno fa si è già espresso con chiarezza su questo tema. Chiediamo ai parlamentari di dire di NO ai voucher.
Intanto, la Cgil rilancia. Nel dibattito parlamentare sul “decreto Dignità” il Governo sta presentando un emendamento per estendere l’utilizzo dei voucher. "Non c’è nessuna dignità in questo - si legge in una nota -. Come si fa a dire che si combatte la precarietà mentre la si ripropone? Il lavoro occasionale esiste già, non abbiamo bisogno di altri voucher, ma di lavoro di qualità. Per questa ragione chiediamo ai parlamentari di avere il coraggio di scegliere di stare dalla parte giusta: dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori. Dalla parte di quel milione e mezzo di italiani che un anno fa si è già espresso con chiarezza su questo tema. Chiediamo ai parlamentari di dire di NO ai voucher.
E’ on line la
petizione #NOvoucher a sostegno della mobilitazione contro
l’introduzione/estensione di nuovi voucher. Tutti possono partecipare.
“Ci rivolgiamo a Lei e alla Sua sensibilità – si legge nella lettera -
per esprimere la nostra contrarietà all’estensione dell’utilizzo dei
voucher in agricoltura, prevista nel Decreto Dignità. In agricoltura,
disciplinati dall’art. 54 bis della Legge 96 del 2017, i voucher
esistono e sono destinati a pensionati, studenti regolarmente iscritti
ad un corso di studi e disoccupati e la normativa indica gli importi
orari e le modalità con le quali agricoltori e aziende agricole possono
accendere questo rapporto di lavoro”.
“Il lavoro stagionale – spiegano i Segretari Rota, Galli e Mantegazza - è una caratteristica strutturale del settore agricolo e quindi non deve essere considerato lavoro occasionale. I lavoratori stagionali in agricoltura hanno un contratto che ne disciplina diritti, salario, orario di lavoro e possono essere assunti per il tempo necessario alle stagioni di raccolta, anche per una sola giornata di lavoro. Pertanto il CCNL degli operari agricoli e florovivaisti e i CPL, contratti provinciali di lavoro, offrono tutti gli strumenti necessari anche per venire incontro alle esigenze di flessibilità delle aziende. Pagare gli operai agricoli a tempo determinato con i voucher vuol dire destrutturare il lavoro agricolo e di fatto cancellare il contratto di lavoro e il suo valore, nonché garantire una facile e pronta copertura a chi vuole continuare a pagare il lavoro nero, problema che purtroppo già affligge il settore”.
A destare particolare preoccupazione è “la manomissione della norma con l’estensione da 3 a 10 giorni del termine di utilizzo del voucher dopo la comunicazione all’Inps e, soprattutto, la possibilità di spalmare in questo arco di tempo le 4 ore di lavoro che oggi la legge prevede come minimo giornaliero. Con questo espediente di fatto le aziende che vogliono utilizzare lavoro nero, saranno facilitate a farlo grazie alla fittizia copertura di un voucher da mostrare in qualsiasi momento in caso di ispezione”.
A fronte di queste preoccupazioni, se non ci saranno significative e positive modifiche agli emendamenti sui voucher, Fai, Flai e Uila annunciano che proseguiranno con presidi e mobilitazione anche la prossima settimana, mentre il Decreto “Dignità” sarà in discussione in Aula alla Camera.
“Il lavoro stagionale – spiegano i Segretari Rota, Galli e Mantegazza - è una caratteristica strutturale del settore agricolo e quindi non deve essere considerato lavoro occasionale. I lavoratori stagionali in agricoltura hanno un contratto che ne disciplina diritti, salario, orario di lavoro e possono essere assunti per il tempo necessario alle stagioni di raccolta, anche per una sola giornata di lavoro. Pertanto il CCNL degli operari agricoli e florovivaisti e i CPL, contratti provinciali di lavoro, offrono tutti gli strumenti necessari anche per venire incontro alle esigenze di flessibilità delle aziende. Pagare gli operai agricoli a tempo determinato con i voucher vuol dire destrutturare il lavoro agricolo e di fatto cancellare il contratto di lavoro e il suo valore, nonché garantire una facile e pronta copertura a chi vuole continuare a pagare il lavoro nero, problema che purtroppo già affligge il settore”.
A destare particolare preoccupazione è “la manomissione della norma con l’estensione da 3 a 10 giorni del termine di utilizzo del voucher dopo la comunicazione all’Inps e, soprattutto, la possibilità di spalmare in questo arco di tempo le 4 ore di lavoro che oggi la legge prevede come minimo giornaliero. Con questo espediente di fatto le aziende che vogliono utilizzare lavoro nero, saranno facilitate a farlo grazie alla fittizia copertura di un voucher da mostrare in qualsiasi momento in caso di ispezione”.
A fronte di queste preoccupazioni, se non ci saranno significative e positive modifiche agli emendamenti sui voucher, Fai, Flai e Uila annunciano che proseguiranno con presidi e mobilitazione anche la prossima settimana, mentre il Decreto “Dignità” sarà in discussione in Aula alla Camera.
Nessun commento:
Posta un commento